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Medicina, verso stop a numero chiuso: sì a testo base in...

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Medicina, verso stop a numero chiuso: sì a testo base in Senato

Crisanti (Pd): "Testo base per accesso a medicina approvato con nostre riserve". Dem lavorano a emendamenti

Test di medicina - (Fotogramma)

Si va verso lo stop al numero chiuso nelle facoltà di Medicina. “Esprimo molta soddisfazione per l’adozione, da parte del comitato ristretto, del testo base che verrà ora esaminato in commissione Istruzione al Senato. È stato un lavoro intenso che ha trovato la massima convergenza di tutte le forze politiche. L'odioso numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più". Così in una nota il senatore della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama.

Si tratta, rivendica Marti, di "un impegno che la Lega aveva preso in campagna elettorale. Un mandato chiaro che ha rappresentato uno stimolo anche nella decisione di assumere l’incarico di presiedere la commissione. Offriremo così ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario, che costituisce per ognuno una grande novità. Gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea. Finalmente, non più una roulette russa: affidiamo al governo una piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso”.

A mostrare perplessità sul testo è il senatore del Pd Andrea Crisanti, segretario della commissione Cultura a Palazzo Madama. “Questo testo accoglie alcuni dei suggerimenti portati dal Partito democratico durante la discussione, tuttavia contiene ancora delle criticità che sono state espresse in sede di conclusione dei lavori e che verranno portate nella discussione in Commissione. Il testo licenziato prevede l’iscrizione libera a Medicina per i primi sei mesi, superando le procedure di selezione attuali. Il proseguimento degli studi è subordinato al conseguimento, da parte del candidato, di crediti formativi", spiega.

"In particolare, il Partito democratico ha evidenziato come le procedure proposte non permettano agli studenti che non abbiano raggiunto i requisiti per proseguire gli studi a Medicina di ripetere la procedura di ammissione. Inoltre, il testo identifica solo dei criteri minimi di accesso al corso di laurea, senza chiarire come venga stilata la graduatoria che deve necessariamente stabilire gli studenti che possono proseguire il percorso di studio in base al numero programmato. Inoltre, rimangono delle incertezze sulle modalità di accesso ad altri corsi di esame per coloro che non sono stati ammessi a Medicina. Il Gruppo del Pd ha svolto un ruolo importante per migliorare la proposta iniziale e giungere a una sintesi preliminare, ma confida che in sede emendativa il testo possa essere ulteriormente migliorato”, conclude.

Il Partito democratico lavora dunque ad emendamenti, fa sapere la senatrice Cecilia D'Elia, capogruppo nella Commissione Scuola, università e ricerca. "Il Partito Democratico in commissione settima ha condiviso la necessità del superamento delle modalità di accesso ai corsi di laurea di medicina e chirurgia, e in generale di superare gli attuali test per l'accesso a quei percorsi di studi, contribuendo alla discussione anche con un proprio disegno di legge. Abbiamo lavorato con serietà nel comitato ristretto, ed oggi la settima commissione ha adottato il testo base frutto di questo lavoro, ma per noi rimangono numerose criticità".

"Si tratta di questioni fondamentali, a partire dalla delega, troppo larga e vaga sugli aspetti che riguardano esattamente le nuove modalità di accesso, la definizione di una graduatoria nazionale dopo aver frequentato solo un semestre, e aver acquisito Cfu senza che sia definito come e con quali criteri si compone graduatoria. Abbiamo più volte sottolineato la necessità di un'offerta di qualità e di liberare ragazzi e famiglie dall'enorme spesa che oggi sono i corsi di preparazione al test. Ma la delega sull'orientamento nelle scuole superiori e i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento è anch'essa vaga e confusa. Sono alcune questioni di primaria importanza, che saranno oggetto dei nostri emendamenti", conclude.

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Caso ‘Agenda’, interrogazione Gasparri a...

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Dopo la Lega si muove anche Forza Italia e chiede di far luce sui finanziamenti alla no profit vicina al Pd: "Verificare se è stata rispettata la legge"

Gasparri e Soros - Fotogramma

Dopo la Lega, che ieri in Aula alla Camera ha invocato l'intervento del Copasir, anche Forza Italia si muove sul caso dell'associazione 'Agenda'. In un'interrogazione presentata al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e firmata dal capogruppo azzurro al Senato Maurizio Gasparri, Fi chiede di fare chiarezza sui finanziamenti (oltre un milione di euro in due tranche, tra il 2022 e il 2023) arrivati ad 'Agenda', l'associazione fondata nel 2022 dall'ambientalista americana ed ex guru elettorale di Barack Obama, Jessica Shearer, e da altre tre esponenti del Pd, da parte della Democracy & Pluralism, fondazione svedese presieduta dall'imprenditore Daniel Sachs, 'vice chair' della Open Society del magnate George Soros. I fatti erano emersi da un'inchiesta condotta nei giorni scorsi dall'Adnkronos.

Per il presidente dei senatori di Forza Italia "sarebbe utile approfondire i legami ed i condizionamenti della sinistra italiana in riferimento a Soros e alle sue attività estese in tutto il mondo", e per questo - si legge nel testo dell'interrogazione, che l'Adnkronos ha potuto visionare - viene chiesto al titolare del Viminale se i fatti esposti siano avvenuti "nel rispetto delle procedure e della normativa vigenti". Gasparri, tra le altre cose, sottolinea come le comunicazioni dei versamenti della fondazione svedese ad 'Agenda' siano state trasmesse al Parlamento italiano "soltanto il mese scorso, cioè il 27 marzo del 2024" sebbene i due bonifici risalgano "uno al 2022 e l'altro al 2023".

Nel corso della seduta di ieri a Montecitorio è stato il deputato della Lega Stefano Candiani a intervenire sul caso 'Agenda'. "Il fatto che ci sia un'intromissione da parte di uno straniero o di una fondazione straniera che mette soldi nella politica italiana per condizionare la vita democratica del Paese, credo sia un tema su cui il Parlamento si deve interrogare, perché il meccanismo con cui arrivano questi finanziamenti è opaco e va chiarito", ha rimarcato Candiani, chiamando in causa sia il Copasir che l'esecutivo: "Deve intervenire il Comitato per la sicurezza della Repubblica e il governo si deve interessare della questione. Perché non è ammissibile che certe informazioni passino sui giornali e restino come acqua che scorre sul marmo", le parole del parlamentare leghista.

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Politica

“Lei è ebrea?”, bufera su giornalista Rai per...

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Fratelli d'Italia solleva la polemica dopo le parole di Giorgio Zanchini, conduttore di Radio Anch’io su Radio Uno. L'ad Sergio chiama la senatrice per porgere le scuse

La senatrice FdI Ester Mieli

"Lei è ebrea?". E' bufera sulla domanda fatta dal conduttore Giorgio Zanchini alla senatrice Fratelli d'Italia Ester Mieli durante la trasmissione Radio Anch’io su Radio 1, dedicata oggi agli scontri degli ultimi giorni tra manifestanti pro Palestina e le forze dell'ordine. A sollevare la polemica i componenti di Fratelli d’Italia nella Commissione di Vigilanza sulla Rai in una nota. L’Amministratore Delegato della Rai Roberto Sergio - a quanto apprende l'Adnkronos - ha contattato telefonicamente la Senatrice per porgere le proprie scuse.

Solidarietà anche dalla presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia. "A nome di tutta la commissione di vigilanza, all'unanimità, esprimo piena solidarietà alla senatrice Ester Mieli per quanto accaduto questa mattina in una trasmissione radiofonica della Rai. Sentirsi rivolgere una domanda diretta sulla propria fede religiosa rappresenta una violazione della sfera più intima, resa ancora più grave dall'intenzione, da parte del giornalista, di connettere l'opinione della collega al suo credo religioso".

Secondo l'associazione Giornaliste Italiane, "Ester Mieli ha chiesto al conduttore il perché di questa domanda, che mai avremmo immaginato di dover ascoltare in una rete del servizio pubblico, ricordandogli di essere una cittadina italiana e senatrice della Repubblica. Le spiegazioni di Zanchini per motivare questa surreale scelta, francamente, non le abbiamo proprio capite". "Auspichiamo un intervento tempestivo della Rai, una presa di posizione chiara e immediata da parte degli organi di rappresentanza, a partire dalla Fnsi e dall'Odg, e che venga fatta chiarezza sul caso perché simili episodi non possono passare sotto silenzio. L'associazione Giornaliste Italiane ritiene gravissimo quanto accaduto e ribadisce vicinanza ad Ester Mieli", conclude la nota.

La nota Fdi

“Esprimiamo solidarietà alla senatrice Ester Mieli, che questa mattina in apertura del suo collegamento alla trasmissione Radio Anch’io si è vista chiedere dal conduttore, Giorgio Zanchini, se lei fosse ebrea. Una richiesta che, oltre riportare alla mente lugubri ricordi, è inaccettabile e intollerabile specie in un momento quale questo pervaso da un antisemitismo sempre più dilagante, alimentato all’interno delle Università da estremisti di sinistra verso cui ancora attendiamo parole di condanna da parte della sinistra e in particolare del Pd e di Elly Schlein. Alla collega Mieli rinnoviamo la nostra solidarietà, e ci auguriamo che queste nostre parole siano seguite da quelle di tutte le altre forze politiche”, si legge in una nota degli esponenti di Fratelli d’Italia in Commissione di Vigilanza .

Dal canto suo il presidente di Noi Moderati e componente della Vigilanza, Maurizio Lupi, “invita il conduttore Giorgio Zanchini a scusarsi pubblicamente ed a spiegare le ragioni di quella domanda così inopportuna. Ci auguriamo che la solidarietà ad Ester Mieli sia unanime e senza distinguo da parte della Sinistra”.

Solidarietà della politica

Messaggio di solidarietà anche dal presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri, secondo il quale "non si capisce con quale intento" si stata fatta la domanda. "Forse quello di connotare le sue opinioni in merito ai fatti in corso in Italia o in Medio Oriente? Una condotta incredibile, che potrebbe denotare una sorta di pregiudizio o quanto meno una inadeguata professionalità. Un episodio grave ed inquietante. Sul quale la Rai dovrebbe intervenire con immediatezza". "Alla vigilia del 25 aprile - aggiunge Gasparri - si tratta di una vicenda sconcertante. Ora quando si partecipa ad una trasmissione Rai si dovrà indicare prima l’eventuale confessione religiosa o altri dati? E poi se ci sono troppi cristiani, troppi ebrei o troppi musulmani si faranno ‘dosaggi’ o esclusioni? C’è chi parla di un episodio di antisemitismo. Certo di questo grave scandalo si dovrà discutere a fondo”, conclude l'azzurro.

“La commissione di Vigilanza Rai si esprima unanimemente per stigmatizzare quanto accaduto questa mattina nella trasmissione Radio Anch’io. Piena solidarietà a Ester Mieli”, ha chiesto la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, vicepresidente della commissione di vigilanza Rai, in merito alla domanda 'Lei è ebrea?'r ivolta alla senatrice di Fratelli d’Italia. “Un parlamentare della Repubblica giudica le proteste nelle università e nelle piazze sulla base della politica e della legge, nulla c’entra la religione che si professa. Stupisce pertanto la richiesta del giornalista di esplicitare la propria confessione prima di commentare i fatti di questi giorni”, conclude.

Secondo il presidente del Senato, Ignazio La Russa "è davvero grave e inquietante quanto avvenuto stamattina alla senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli, ospite di un programma radiofonico della Rai. Da settimane si susseguono in tutta Italia manifestazioni di intolleranza nei confronti di Israele e degli ebrei e una domanda come quella posta dal conduttore è del tutto inaccettabile. L’opinione di una persona non può in alcun modo essere collegata alla religione professata. All’amica Ester Mieli e alla comunità ebraica giunga la mia sincera solidarietà e affettuosa vicinanza".

Sulla stessa linea il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: " Chiedere alla senatrice Mieli se fosse di religione ebraica rimanda a pagine tragiche e oscure della storia del Novecento, quando ai fratelli ebrei si imponeva la stella gialla. Quello che è accaduto in Rai si inserisce in una cornice inquietante perché assistiamo in Italia e in Europa a un pericoloso riemergere dell’antisemitismo e di sentimenti di odio che pensavamo finiti. La domanda fatta dal conduttore è inaccettabile e inopportuna. Conosco e apprezzo da tempo la senatrice Mieli, persona colta e gentile, insieme abbiamo lavorato e lavoreremo per il museo della Shoah. Abbiamo realizzato con la senatrice Mieli sia il totem al binario 21 della stazione di Milano lo scorso anno, alla cui inaugurazione partecipò anche la senatrice Liliana Segre, sia quello alla stazione Tiburtina nelle scorse settimane".

"Tutta la mia solidarietà alla senatrice di Fratelli d'Italia Ester Mieli per quanto accaduto questa mattina. Un episodio inaccettabile che appare ancor più grave dato il momento delicato e complesso a cui stiamo assistendo. A lei e alla sua famiglia giunga la mia più sincera vicinanza", dichiara il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“Se sei una donna senatrice di Fratelli d’Italia e per di più ebrea tutto è lecito. Quanto accaduto oggi alla senatrice Mieli nel corso della trasmissione radiofonica, che non nomino per non dare ulteriore visibilità, non solo è agghiacciante ma soprattutto deprimente. Un brutto episodio da condannare, senza se e senza ma, frutto di un clima d’odio sempre più inquietante che la sinistra contribuisce ad esasperare giorno dopo giorno. Massima solidarietà e vicinanza ad Ester Mieli”. Così il ministro del Turismo Daniela Santanchè.

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Politica

Fratelli d’Italia, la ‘3 giorni’ a...

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Dal 26 al 28 aprile la conferenza programmatica 'L'Italia cambia l'Europa'. Oltre alla premier Giorgia Meloni, che svelerà se candidarsi o meno per un seggio a Bruxelles, saranno presenti tutti i leader del centrodestra

Fratelli d'Italia, la '3 giorni' a Pescara che lancia la corsa alle Europee

La squadra dei ministri in quota Fratelli d'Italia al gran completo, il presidente del Senato Ignazio La Russa, parlamentari e sindaci, grandi nomi delle partecipate di Stato ma anche del mondo delle Pmi e -naturalmente- la leader Giorgia Meloni, la donna passata in una manciata di anni da underdog a guida del Paese, al timone di Palazzo Chigi. La conferenza programmatica di Fdi -'L'Italia cambia l'Europa', slogan scelto dal partito per le europee del 9 e 10 giugno- si apre venerdì 26 aprile a Pescara, per una 'tre giorni' finalizzata a mettere giù il programma che condurrà il partito di via della Scrofa alle europee. Con i riflettori puntati sulla premier, che proprio a Pescara svelerà quel che intende fare: candidarsi o meno per un seggio a Bruxelles, con l'obiettivo chiaro di calamitare voti. "Si prende fino all'ultimo minuto utile per decidere", assicurano dal suo staff, anche se ormai sono pochi i dubbi sulla sua discesa in campo.

Alla conferenza stampa di presentazione della kermesse, rigorosamente in via della Scrofa, il responsabile organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli cala la carta a sorpresa: domenica a chiudere la 'tre giorni' pescarese ci sarà non solo Meloni, ma tutti i leader di centrodestra "con cui si governa insieme:, Lupi, Cesa, Tajani, Salvini verranno a dare il loro contributo'', un segnale che ''contrasta le teorie farlocche che vogliono un centrodestra che litiga, mentre siamo coesi, uniti e compatti nelle stesse battaglie".

Perché Pescara

Per la conferenza programmatica, afferma Donzelli spiegando il perché della scelta della cittadina abruzzese affacciata sul mare, "cinque anni fa avevamo scelto Torino, mentre lo scorso anno, prima delle politiche, la conferenza si era tenuta a Milano. A Roma facciamo tante iniziative, c’era quindi la volontà di coinvolgere il collegio del Sud, ci sembrava un bel segnale andare in una regione del Mezzogiorno dove c’è un buongoverno del centrodestra confermato dagli italiani”. A Pescara, ha aggiunto Donzelli, “elaboriamo le nostre proposte in vista delle europee” attraverso una ventina di appuntamenti di approfondimento. Con la chiusura di domenica che vedrà, oltre a Meloni e i leader di centrodestra arrivare a Pescara, anche il presidente del Senato La Russa rispondere alle domande di Bianca Berlinguer.

La 'tre giorni' si svolgerà in un teatro allestito “sul mare, con tre sale” alle spalle della centralissima nave di Cascella, punto di ritrovo della città: Sala Vienna 1683, Sala Budapest 1956, Sala Milano 1848. Venerdì la kermesse si aprirà alle ore 15, con l'inaugurazione e l'apertura della Conferenza programmatica. La prima tavola rotonda, moderata dal direttore de Il Secolo d’Italia Antonio Rapisarda, vedrà la presenza di Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, Etel Sigismondi, senatore di Fratelli d’Italia e coordinatore per la Regione Abruzzo, i deputati Luca Sbardella e Guerino Testa, il sindaco di Pescara Carlo Masci e Nicola D’Ambrosio, presidente di Azione Universitaria.

Alle ore 16, in Sala Budapest 1956, dibattito su 'Le radici d’Europa', con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano, il sottosegretario di Stato al ministero della Cultura Gianmarco Mazzi, il deputato Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone, il direttore del Maxxi Alessandro Giuli. Modererà la tavola rotonda Alessandro Amorese, deputato di Fratelli d’Italia e Responsabile dipartimento iniziative editoriali.

Alle ore 16, in Sala Vienna 1683, dibattito dal titolo 'Forte, libera e sovrana', politica estera comune e difesa della libertà europea. Interverranno Guido Crosetto, ministro della Difesa, Isabella Rauti, sottosegretario di Stato al ministero della Difesa, Giulio Tremonti, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Affari esteri e comunitari, Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo. Modererà la tavolo rotonda Davide Desario, direttore dell'Adnkronos.

Nel programma centrali i temi del lavoro, ma anche pesca e agricoltura

Si prosegue con 'L’Europa del lavoro - Investire sulle imprese e sulla formazione per creare occupazione', alle ore 18 in Sala Vienna 1683. Presenti Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Walter Rizzetto, deputato Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Lavoro, Roberto Capobianco, presidente Conflavoro Pmi, Francesco Greco, presidente nazionale del Consiglio Nazionale Forense, Luigi Sbarra, segretario Generale Cisl. Modera la tavola rotonda Marta Schifone, deputata di Fratelli d’Italia e responsabile dipartimento Professioni.

Alle ore 19, in Sala Budapest 1956, dibattito su 'Difendere i confini d’Europa. Lotta ai trafficanti di esseri umani e protezione delle frontiere esterne dell’UE. Intervengono Wanda Ferro, sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, Alberto Balboni, senatore Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Affari Costituzionali, Sara Kelany, deputata Fratelli d’Italia e responsabile dipartimento Immigrazione, Fausto Biloslavo, giornalista e reporter di guerra, Laura Lega, capo dipartimento per le libertà civili e immigrazione. Modera Mario Giordano.

Sempre alle ore 19, ma in Sala Milano 1848, dibattito 'Dalla parte degli agricoltori - La via italiana per garantire la sovranità alimentare dell’Europa'. Introduce Patrizio La Pietra, sottosegretario di Stato al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, e intervengono Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Giovanni Bernardini, vicepresidente Copagri, Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, Cristiano Fini, presidente Cia, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, Maria Grazia Lungarotti, consigliere Federvini, UIV, Museo di Torgiano, Carlo Piccinini, Alleanza Cooperative, Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, Paolo Tiozzo, presidente Confcooperative Fedagripesca. Modera Luca De Carlo, senatore Fratelli d’Italia e presidente Commissione Agricoltura.

 Sabato si riparte alle 10, in Sala Budapest 1956 con 'L’Europa libera dal fondamentalismo - La libertà religiosa alla prova del radicalismo: l’Europa a difesa delle minoranze perseguitate'. Intervengono Emanuele Prisco, sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, Tommaso Foti, capogruppo Fratelli d’Italia Camera dei deputati, Ester Mieli, senatrice Fratelli d’Italia e Responsabile dipartimento pari opportunità, Augusta Montaruli, deputata Fratelli d’Italia, Yahya Sergio Yahe Pallavicini, presidente del Coreis, Sandra Sarti, presidente Aiuto alla Chiesa che Soffre – Onlus. Modera Pietro Senaldi, condirettore di Libero.

Sempre alle ore 10, in Sala Vienna 1683, "Stop alla concorrenza sleale - Equità e competitività per imprese e prodotti europei". Intervengono Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle finanze, Lucio Malan, capogruppo Fratelli d’Italia Senato della Repubblica, Guido Liris, senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano DOP, Marco Granelli, presidente Confartigianato. Modera il giornalista Roberto Inciocchi.

 Alle ore 12, in Sala Milano 1848, “Superare l’austerity - Modello Italia: serietà, affidabilità e crescita per far ripartire l’economia europea". Protagonisti della tavola rotonda Ylenja Lucaselli, deputata Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, le Politiche di coesione e il PNRR, Marco Osnato, deputato Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Finanze, Marco Scurria, senatore Fdi, Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, Barbara Kolm, vicepresidente della Banca Nazionale Austriaca. Modera il giornalista Andrea Bignami. Alle ore 12, in Sala Vienna 1683, “Difendere l’ambiente dalle eco-follie - Case green, auto elettriche e industria: fermare la deriva ideologica della sinistra europea". Intervengono Nicola Procaccini, co-presidente Ecr, Guido Castelli, senatore Fratelli d’Italia e Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016, Mauro Rotelli, deputato Fdi e presidente della Commissione Ambiente, Antonio D’Amato, presidente e ad della Seda International Packaging Group, Giancarlo Quaranta, Commissario straordinario Acciaierie d’Italia, Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia. Modera Fabio Dragoni.

Tra i partecipanti anche l'attrice Claudia Gerini e lo zio di Giulia Cecchettin

Contemporaneamente, in Sala Budapest 1956, si parlerà de “L’Europa delle donne - Garantire le pari opportunità per contrastare la violenza di genere". Intervengono Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, Maddalena Morgante, deputata di Fdi e responsabile dipartimento famiglia e valori non negoziabili, Valerio De Gioia, magistrato e consulente giuridico della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, l'attrice Claudia Gerini, Federica Picchi Roncali, managing Director Dominus Production Group, Marina Terragni, editorialista de Il Corriere della Sera e Presidente del GEAC. Modera la tavola rotonda la giornalista Laura Tecce e sarà presente anche lo zio di Giulia Cecchettin, Andrea Camerotto.

 Alle ore 14.30, in Sala Milano 1848, spazio a “8.000 campanili, un’unica grande storia - Assemblea degli eletti di Fratelli d’Italia". Coordina l'appuntamento Pierluigi Biondi, sindaco di L’Aquila e Responsabile dipartimento coordinamento autonomie locali. Sempre alle 14.30 di sabato, ma in Sala Budapest 1956, “Generazione Amore: le nostre proposte per l’Italia e per l’Europa - Assemblea di Gioventù Nazionale". Coordinano Chiara La Porta, deputata Fratelli d’Italia e Vicepresidente di Gioventù Nazionale, e i due vicepresidente di Gioventù Nazionale Stefano Cavedagna e Francesco Di Giuseppe.

Alle 14.30, in Sala Vienna 1683, “Italianità all’estero, un patrimonio per l’Europa e per il mondo - Assemblea del Dipartimento Italiani nel mondo". Coordina l'appuntamento Roberto Menia, senatore di Fratelli d’Italia e Responsabile dipartimento Italiani nel mondo. Saranno presenti Giangiacomo Calovini, deputato di Fratelli d’Italia e Capogruppo in Commissione Affari esteri e comunitari, e Andrea Di Giuseppe, deputato Fratelli d’Italia eletto all’estero.

Sempre sabato, alle ore 16 in Sala Milano 1848, “La sfida dell’indipendenza tecnologica - Sovranità hi-tech, autonomia strategica e materie prime: costruire una competitività europea. Intervengono: Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati e Responsabile dipartimento formazione, Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche, Maria Chiara Carrozza, presidente CNR e High Level Expert Group on Horizon Europe, DG Ricerca, Commissione Europea, Flavio Cattaneo, amministratore Delegato Enel, Emma Marcegaglia, Chair B7, Giuseppe Notarnicola, presidente di STMicroelectronics. Modera l'evento Raffaele Speranzon, senatore FdI e vicecapogruppo vicario al Senato.

Contemporaneamente in Sala Vienna 1683 si fa il punto sull'“L’Europa blu - Economia del mare: una rotta da condividere". Introduce Gianluca Caramanna, deputato di Fratelli d’Italia e Responsabile dipartimento turismo, e intervengono Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Daniela Santanché, ministra del Turismo, Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Guido Grimaldi, presidente di ALIS, Pierroberto Folgiero, ad Fincantieri, Massimo Perotti, presidente e amministratore delegato di Sanlorenzo S.p.A.. Modera Francesco Giubilei, coordinatore editoriale di The Conservative, magazine online di ECR.

Spazio anche alla "sfida dell’intelligenza artificiale - Opportunità e responsabilità da condividere: se ne parla alle ore 16 in Sala Budapest 1956. Sul tema, interverranno Salvatore Deidda, deputato FdI e presidente della Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni, Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Innovazione, Paolo Benanti, consigliere di Papa Francesco sui temi dell’intelligenza artificiale e dell’etica della tecnologia, Gianfranco Basti, professore ordinario di filosofia della natura e della scienza presso la Pontificia Università Lateranense, Roberto Cingolani, ad di Leonardo, Vincenzo Esposito, ad di Microsoft Italia, Francesca Rossi, IBM AI Ethics Global Leader, Valeria Sandeim, ad di Almawave. Modera Tommaso Cerno, direttore responsabile de Il Tempo.

Alle 17 in Sala Milano 1848 si parla di “L’Italia avanguardia nella lotta al crimine - Riforme della giustizia e contrasto alla criminalità: l’Italia è un modello per l’Europa". Intervengono il Guardasigilli Carlo Nordio, Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia, Chiara Colosimo, presidente della Commissione Antimafia, Rosario Aitala, giudice della Corte penale internazionale, Aldo Ingangi, membro Nazionale ad interim per l’Italia EuroJust, Antonino Monteleone, giornalista. Modera l'evento Manlio Messina, deputato di Fratelli d’Italia e Vicecapogruppo vicario alla Camera.

Sempre alle 17, in Sala Budapest 1956, si parla di “Salute, diritti e libertà - L’Europa dopo il Covid 19: per una sanità efficiente al servizio della persona". Intervengono il deputato di Fdi e responsabile del dipartimento sanità Matteo Rosso, Orazio Schillaci, ministro della Salute, Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato al ministro della Salute, Franco Zaffini, senatore Fratelli d’Italia e Presidente Commissione Sanità, Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Francesco Borgonovo, vicedirettore della Verità e responsabile della Verità digitale. Modera il senatore di Fdi Marco Lisei.

Si prosegue alle ore 18 in Sala Budapest 1956 con il “Modello Piano Mattei - La via italiana per un nuovo rapporto tra Europa ed Africa". Intervengono Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Carlo Fidanza, capo delegazione Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di ENI, Marco Minniti, già ministro degli Interni e presidente della Fondazione Med-Or, il giornalista Federico Rampini. Modera l'evento Mario Sechi, direttore responsabile di Libero.

Sempre nella giornata di sabato, alle ore 18 in Sala Vienna 1683, “Obiettivo natalità -L’Europa al bivio: nella crescita demografica la chiave del futuro". Intervengono Eugenia Roccella, ministro della Famiglia, Carolina Varchi, deputata Fratelli d’Italia e Responsabile dipartimento politiche per il mezzogiorno, Gian Carlo Blangiardo, Statistico già presidente ISTAT, Cristina Riccardi, vicepresidente Nazionale Forum delle Associazioni Familiari, Maria Rachele Ruiu, Board di ProVita&famiglia. Modera la tavola rotonda la giornalista Hoara Borselli.

 Domenica si riparte alle 9.30. Il primo appuntamento della giornata conclusiva è in Sala Milano 1848, con il deputato Francesco Filini, responsabile dipartimento programma, Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale, e Donzelli.

Alle 10, sempre in Sala Milano 1848, il presidente Ignazio La Russa verrà intervistato da Bianca Berlinguer, mentre alle 11 sarà la volta dei leader di centrodestra: Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Alle ore 11.45, dunque, l'intervento di Meloni, mentre a seguire avranno luogo l'Assemblea Nazionale e la Direzione Nazionale, con le relazioni introduttive di Antonio Giordano, Sergio Berlato, Pietro Fiocchi, Chiara Maria Gemma, Giuseppe Milazzo, Vincenzo Sofo, Denis Nesci.

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Mezzogiorno, Foti (Magna Grecia): “Zes va in direzione...

“In questo momento l’approvazione dell’autonomia differenziata è la cosa più preoccupante. A cosa serve il Pnrr per la coesione sociale...

Economia3 ore ago

Amazon, dall’Antitrust multa da 10 milioni: di cosa è...

La sanzione per pratica commerciale scorretta per il suo sistema di acquisti periodici Multa da 10 milioni dell’Antitrust nei confronti...

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Mezzogiorno, Lo Bosco (Rfi): “La Zes unica valorizza il...

“La Zes unica valorizza il ruolo della Sicilia come piattaforma strategica nel Mediterraneo. Si tratta di armonizzare le reti infrastrutturali...

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Mezzogiorno, Schifani: “Bene riforma Zes unica, ora...

“La Zes unica può essere e sarà una grande opportunità, l’importante è che vengano accorciati tutti quei termini che sono...

Cronaca3 ore ago

Morbillo, boom di casi in Europa. Ecdc: “Numeri...

l rischio più elevato è tra i bambini minori di un anno, che sono troppo piccoli per essere vaccinati", Allarme...

Sport3 ore ago

Atalanta, tre difensori out in Coppa Italia

Stasera semifinale di ritorno contro la Fiorentina, mister Gasperini con problemi in difesa Brutte notizie in arrivo in casa Atalanta....

Economia3 ore ago

Mezzogiorno, Romano (Noi Moderati): “Zes unica semplifica...

“Il Mezzogiorno oggi necessita di una spinta maggiore affinché possa essere, insieme al resto del Paese, motore in Europa. Noi...

Sport3 ore ago

Gravina replica alla Lega e attacca Lotito

Il presidente della Figc: Ci sono soggetti che pensano di gestire il mondo del calcio a proprio piacimento. Mi riferisco...