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Giovani più sereni e performanti, ma alcuni percepiscono alienazione e isolamento: ecco lo spaccato di ASUS Business sui dipendenti italiani che lavorano da remoto

•Solo il 6,3% degli intervistati lavora totalmente da remoto, il 51,2% ha 2-3 giorni in smart working. In generale, questi ultimi, sono i dipendenti che si dichiarano più soddisfatti del proprio equilibrio casa lavoro e delle proprie performance

•Ma ci sono anche lati negativi per lo smart working: 1 persona su 5 si sente più isolata, e associa questo format a un peggioramento della propria condizione lavorativa in team

•I lavoratori senior sono coloro che soffrono maggiormente le condizioni di isolamento e di peggioramento, mentre le nuove generazioni mantengono un punto di vista più positivo

•In generale, nonostante l’alta percentuale di scontenti per la propria condizione lavorativa, il 75,9% degli Italiani non cambia lavoro dal 2019

Milano, 25 Marzo 2024 – Quello del lavoro da remoto è un argomento che ha causato non poche trasformazioni nel mondo del lavoro. A seguito della riapertura dei Paesi post pandemia, infatti, sono molte le aziende che hanno voluto rivedere le loro policy di presenza in ufficio per i dipendenti, così da migliorare il loro stato di salute e benessere. Ad oggi, infatti, lo smart working è visto come un vero e proprio benefit per chi sta cercando una nuova azienda con la quale collaborare, e con l’introduzione da parte di alcuni big player della settimana lavorativa da 4 giorni, l’attenzione all’equilibrio fra vita personale e professionale è un pilastro fondamentale a cui molti talenti non vogliono rinunciare.

Ma cosa pensano gli italiani della propria attuale situazione lavorativa, con e senza smart working? Cos’è cambiato rispetto al 2019, in termini di benessere, livello di stress, organizzazione del proprio tempo e supporto da parte delle aziende? ASUS Business ha voluto indagare tutto questo tramite un osservatorio che ha coinvolto i dipendenti di aziende di diversi settori in Italia. I risultati hanno messo in evidenza un interessante quadro della situazione lavorativa italiana al giorno d'oggi. Vantaggi economici e professionali del lavoro da remoto

Lo studio, commissionato da ASUS Business alla società Astra Ricerche (1 , parte dall’analizzare le modalità di lavoro più diffuse e come queste influiscano sul benessere general dei dipendenti. Sebbene solo il 6,3% degli intervistati lavori totalmente da remoto, ed il 51,2% lavora fuori ufficio per 2-3 giorni alla settimana, coloro che praticano lo smartworking parziale mostrano un netto aumento della soddisfazione per il proprio equilibrio tra casa e lavoro, le proprie performance e la situazione lavorativa complessiva.

Tra i vantaggi evidenziati, emerge che il 51% delle persone lavora con più calma, anche se questo significa spalmare le attività su più ore lavorative per gestire meglio le mansioni.

In particolare, sono i dipendenti a confermare che i vantaggi professionali siano superiori a quelli personali, soprattutto se lavorano in grandi aziende, mentre i lavoratori più senior, sopra ai 55 anni, non vedono affatto un miglioramento in questo senso.

Altro beneficio molto diffuso è che il 52% degli italiani vede lo smartworking come un modo per annullare i costi di trasferimento casa-lavoro e viceversa, riducendo così lo stress e migliorando la gestione del tempo. Questo è un vantaggio decisamente apprezzato dal pubblico con più esperienza e una maggiore età. Si parla quindi del vantaggio economico al di sopra di altri elementi personali come il risparmio di tempo, un elemento che si allinea molto bene al contesto finanziario del Paese.

Ma ci sono anche degli aspetti negativi: isolamento e peggioramento della propria posizione in azienda sono fra i primi

Tuttavia, nonostante i benefici, ci sono fonti di stress e insoddisfazione associate allo smartworking. Il 47,8% degli intervistati riferisce che questo impatti negativamente sul rapporto con i colleghi, generando isolamento, mentre il 69,7% lo associa a un peggioramento della propria condizione lavorativa, pur non influenzando le loro performance. Entrambi gli svantaggi sono particolarmente alti per i lavoratori che superano i 45 anni di età, specie se vivono soli o in coppia ma senza figli. I settori aziendali che sembrano essere maggiormente colpiti da questi effetti sono le aziende di piccole e medie dimensioni, e quelle che operano nei campi HR, Finance e Legal.

D’altro canto, il pubblico più giovane afferma di vedere una grande correlazione fra isolamento e peggioramento delle proprie performance, pur affermando di non soffrire dell’allontanamento dai colleghi. In questo caso, quindi, si può affermare che, sebbene le nuove generazioni non vedano come preoccupante il possibile raffreddarsi dei rapporti con i colleghi, sentono comunque di non riuscire a gestire al meglio le divisioni di task all’interno dei team a causa della mancanza di occasioni di coordinamento e confronto, soprattutto per chi si è appena affacciato al mondo del lavoro, e questo riduce le possibilità di crescita e sviluppo professionale.

Ultimo, ma non meno importante svantaggio, ben il 42,8% di coloro che lavorano da casa almeno un giorno a settimana, dichiara di sentirsi molto lontano dalla propria azienda, non sentendo più un senso di appartenenza per l’organizzazione che lo occupa, e non condividendone più i valori aziendali.

Rimangono comunque positivi diversi aspetti legati allo smart working: più del 60% degli intervistati si ritengono complessivamente molto soddisfatti del lavoro da remoto, e in generale 6 italiani su 10 si vedono efficaci nel raggiungimento dei propri obiettivi in maniera completa e senza errori. La sintesi ideale? 2- 3 giorni di smart working a settimana per il 48% degli intervistati

Ma c’è un ma, a prescindere dallo smart working, quasi la metà dei lavoratori si dichiara scontenta, ma non si sposta

Più in generale, si nota come poco più della metà dei lavoratori stia tutt’ora godendo dello smart working, mentre il restante 42,5% non ha questo tipo di benefit, in quanto gli è stato revocato nel 2021 (anno in cui le percentuali erano 8,1% per le persone in full smart working e 69,5% per coloro con lavoro ibrido o in piena presenza), o non ha mai avuto l’opportunità di trasferire il proprio lavoro al di fuori dell’ufficio. Tolti coloro che godono in un sistema bilanciato di lavoro tra casa e ufficio, sono molti i dipendenti che registrano un calo della propria soddisfazione in azienda, sentendosi lontani dai principi della realtà che li ingaggia e coltivando la percezione che la propria condizione in termini di ruolo, carriera e welfare, sia in un certo senso calata. Eppure, ben 7 persone su 10, si trovano a lavorare nell’azienda che attualmente li occupa da oltre 5 anni.

Questo dato rivela una notevole stabilità nel mercato del lavoro italiano e solleva importanti considerazioni sulle dinamiche occupazionali nel Paese. Lo smart working supporta la privacy dei dati aziendali?

Infine, la ricerca ha anche analizzato il livello di infrastruttura tecnologica adottata da aziende che permettono lo smartworking ai propri dipendenti. Risulta che solo il 45% delle persone utilizza un PC fornito dall'azienda e il 60% paga personalmente la connessione internet, due dati che evidenziano una reale mancanza da parte delle imprese italiane a supportare i lavoratori con i giusti strumenti per effettuare il loro lavoro. Inoltre, solo il 40% delle aziende ha implementato maggiori sistemi e protocolli di sicurezza informatica per il lavoro a distanza.

Questi risultati evidenziano una serie di sfide e opportunità a diversi anni dall'adozione dello smartworking in Italia, sottolineando la necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza informatica e al benessere dei dipendenti.

Proprio in questo campo entra in gioco ASUS Business. Rivolgendosi al settore professionale, questo ramo di ASUS si distingue per la sua vasta gamma di prodotti affidabili e innovativi progettati per soddisfare le esigenze di aziende e professionisti, in grado di garantire massima sicurezza sui dati e continuità del lavoro tramite assistenza da remoto o in loco.

I prodotti proposti rappresentano infatti l'impegno di ASUS Business a soddisfare i bisogni delle aziende in merito a innovazione, qualità, sicurezza e assistenza post vendita. La combinazione di design all'avanguardia e prestazioni sopra gli standard rende i prodotti ASUS Business una scelta affidabile per le aziende di diverse dimensioni e settori, fornendo soluzioni tecnologiche avanzate per migliorare l'efficienza operativa e stimolare la crescita aziendale.

Aziende e liberi professionisti interessati all’acquisto dei prodotti ASUS Business possono mettersi in contatto con i consulenti ASUS attraverso questo apposito form.

1) Osservatorio condotto da Astra Ricerche a marzo 2024 su un campione di 805 dipendenti italiani dai 18 ai 65 anni, impiegati in piccole, medie e grandi imprese, sia di carattere nazionale che internazionale. Studio somministrato tramite interviste online

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Haier Europe presenta la rivoluzione Candy

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Gianpiero Morbello (Head of Brand Strategy and IoT Haier Europe) durante l’evento presentazione della nuova Candy durante la Design Week Milanese.

Nuova identità e nuovo logo per l’iconico brand italiano, alla conquista della casa intelligente

Milano, 16 aprile 2024 – Haier Europe, parte di Haier Smart Home - primo gruppo al mondo per gli elettrodomestici con 33,7 miliardi di euro di fatturato e oltre 100.000 collaboratori nel mondo - ha scelto il Salone del Mobile di Milano per presentare la nuova Candy, l’iconico marchio dall’inconfondibile design italiano vive una vera rivoluzione: una nuova identità, nuove linee di soluzioni intuitive, tecnologiche e connesse per un nuovo livello smart.

Haier Europe investe sul brand Candy portandolo al centro della sua strategia di crescita per conquistare la leadership europea nel settore.

Dal 1945 Candy è tra i leader europei nel mercato degli elettrodomestici, affermatosi grazie a prodotti smart e accessibili e diventando sinonimo di casa. Oggi, Candy è pronta a raggiungere il livello successivo, superando le aspettative dei consumatori con risposte semplici e tecnologiche per le sfide più complesse della vita quotidiana.

Dal punto di vista del design, l’operazione è stata concepita dal Milan Experiece Design Center di Haier Europe come un lavoro di reengineering: innestando nel DNA intrinsecamente innovativo e italiano di Candy, il know-how tecnologico del Gruppo. I valori del marchio sono stati così sublimati ed elevati nello stile, nell’alta qualità dei prodotti e nelle interazioni smart. La nuova Candy ha un design elegante e minimalista, ma senza tempo.

Il nuovo logo è il simbolo di una nuova identità, capace di comunicare le caratteristiche che si ammirano anche nella rinnovata linea di prodotti: elegante, pulito, efficace e d’impatto. Il contrasto tra angoli smussati e linee taglienti crea un’insolita armonia, mentre le lettere aperte esprimono il dinamismo e l’anima tecnologica. Lo storico colore azzurro lascia spazio a un grigio senza tempo, più coerente con l’evoluzione intrapresa dal marchio.

L’evoluzione del marchio si riflette nella capacità di fornire soluzioni efficienti in tutte le categorie di prodotto e soddisfare ogni esigenza del consumatore, garantendo elevati standard qualitativi e accessibilità – una sfida che si pone fin dagli inizi e che continua a vincere. L’heritage del marchio si riconosce soprattutto nel caratteristico stile italiano, un design senza tempo che traduce la cura per i minimi dettagli e la tranquillità dell’abitare la casa. La nuova Candy è intuitiva, funzionale, tecnologica e connessa.

Le proposte del marchio, si caratterizzano per sistemi tecnologici più innovativi che, grazie alla connessione con l’app hOn – la piattaforma che guida degli elettrodomestici connessi del Gruppo – toccano i massimi livelli di praticità e plasmabilità. Agevolare le abitudini e le sfide quotidiane, permettendo ai consumatori di dedicarsi alle proprie passioni senza preoccupazioni, vuol dire anche favorire l’accesso a ecosistemi dove efficienza energetica, risparmio e diminuzione degli sprechi sono a portata di mano grazie alle funzioni e ai programmi di monitoraggio disponibili su hOn.

Tra le nuove gamme segnaliamo le proposte cooking Candy Black, Candy Full Inox e Candy Stainless Steel Collection, caratterizzate da un design italiano di grande qualità, sia nei materiali che nelle rifiniture. Le linee si compongono di forni in classe energetica A++, piani cottura e piani a induzione connessi con cappe integrate. Questi ultimi sono una novità assoluta per il marchio.

I forni si distinguono per le funzioni che soddisfano ogni esigenza dei consumatori. La tecnologia No Preheat, ad esempio, permette di avviare il ciclo di cottura senza preriscaldamento per risparmiare tempo ed energia, mentre FullMenu consente di cucinare contemporaneamente un menu completo grazie ai sei diversi livelli presenti nella cavità.

Per la refrigerazione Candy punta anche sulle proposte Built-In con il nuovo frigorifero Candy Fresco 800 che nasce con linee pulite in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza di arredamento e gusto estetico. Candy ha studiato a fondo le esigenze dei consumatori e le tecnologie innovative integrate in questo prodotto rappresentano la risposta perfetta: un’ampia serie di funzioni per garantire la freschezza e la conservazione ottimale, senza sforzi e preoccupazioni. Inoltre, la gamma comprende configurazioni specifiche in larghezza 54 cm e 70 cm, con allestimenti diversi in termini di classe energetica e dotazione interna.

https://www.candy-home.com/it_IT/

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Duelli,colpi di scena e inseguimenti: arriva...

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Duelli,colpi di scena e inseguimenti: arriva

Roma, 16 aprile 2024. Andrea Torresani è un giornalista, autore e regista. A fine anno, in anteprima nazionale, è uscito "Solo" (duello primordiale),sul canale Vimeo (https://corrieredellarivieravideos.vhx.tv/videos/solo) un thriller ambientato sulle rocce e nelle foreste prossime al Lago di Garda: "È una storia -spiega Torresani- dal ritmo incalzante che si snoda tra inseguimenti, duelli e colpi di scena e che si intreccia con la storia sentimentale fra due persone". Il film ha ottenuto già una trentina di riconoscimenti in diversi festival internazionali, tra cui il Miami Critic Award e Il festival internazionale del cinema di Toronto che fa parte del circuito dei Canadian screen Award (gli Oscar canadesi). Di livello il cast del film: oltre ad Andrea Torresani, che ne ha curato anche la regia e sceneggiatura, figurano come attori Francesca Cavallo, Massimo Pietropoli, Ivan Polgrossi, Enrico Peretti, Paolo Paolacci, Raffaello Milani, Michele Tirozzi, Alessandra Mozzi Ricaurte, Davide Berti, Lorella Martini e Fabio Ramabaldi. Tutti attori di primissimo livello.

Il film dopo un inizio ad effetto, prosegue con una scena choc: Francesca (Francesca Cavallo) nel corso di una festa organizzata da amici, scopre che il suo ex fidanzato risulta disperso da alcuni giorni sulle pendici dei monti vicini al Garda. "Decide così di porsi alla sua ricerca -spiega Torresani. Claudio, il personaggio protagonista del film e da me interpretato, è intanto alle prese con dei cinghiali e per sfuggire si nasconde nelle buche e si arrampica sulle pareti. Francesca nel frattempo arriva sul posto e incontra uno strano signore che, con una serie di discorsi ambigui, le indica un sentiero per raggiungere una casupola nel bosco. Ne nasce una thriller dai capolgimenti improvvisi e scontri improvvisi che si rivelano con la visione del film".

Il film prodotto dal Corriere della Riviera, Italian Grammophone con la collaborazione di Acrobat Production, ha visto la consulenza artistica di Luca Finato pluripremiato regista: "Il film -ricorda Torresani- è stato girato in presa diretta con steady cam e si è scelto di non effettuare vere prove di recitazione, ponendo le videocamere a seguito degli interpreti del film che hanno girato sovente scene non ripetibili. Appare così un live movie in un contesto non facile come quello della montagna, del tutto realistico. Certamente non semplici sono state le scene sulle rupi vista la verticalità e nelle grotte, ma si è riusciti a girare qualcosa di unico e senza incidenti".

L'idea del maniaco che perseguita una coppia è nata da dei fatti realmente accaduti in quelle zone. "La rappresentazione dello scontro uomo animale" continua Torresani "rasenta l’inverosimile anche perché poi sarà l’animale, considerato aggressivo a stare dalla parte dell'uomo sacrificandosi per salvargli la vita. In fin dei conti” conclude Torresani”, in questo caso, è l'uomo la peggior bestia che diventa feroce perseguitando un suo simile per motivi abietti

E allora, grandi visioni a tutti...

Per informazioni:

https://corrieretorre.wixsite.com/solo

+393403788347

corrieredellariviera@libero.it

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Carlo De Paolo – Un’opera deve essere bella e...

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Carlo De Paolo - Un'opera deve essere bella e funzionale. Percezione e funzionalita’, le regole numero uno per un architetto di successo

Roma, 16 aprile 2024. Carlo De Paolo è un architetto poliedrico, capace di destreggiarsi in varie attività: "Mi definisco un collezionista di esperienze - afferma. Lavoro come libero professionista, ma anche fondatore di una società di progettazione, con sede a Roma, che opera principalmente nel pubblico. Infine, presto la mia attività in Nigeria per la realizzazione di importanti infrastrutture, in particolare ospedali e università, attraverso la Next pj Ltd. Una gamma, quella in cui presto la mia professionalità, che mi dà grandi soddisfazioni".

Uno sguardo, quello di De Paolo, che si rivolge soprattutto all'estero: "Il mercato in Italia -spiega- è saturo e segnato, molto spesso, da vincoli stringenti. All'estero è, anche per motivi storico-culturali, diverso. Si lavora con meno lacci e lacciuoli e questo, di fatto, libera la creatività. Aspetto questo fondamentale perché la libertà creativa consapevole consente di svolgere a pieno il compito di un architetto, che è anche di carattere sociale. Deve pensare, in fase di progettazione, che l'opera da realizzare o da ripristinare deve necessariamente calarsi nella comunità dove essa insiste, modificando abitudini e qualità della vita delle persone. Questo è elemento, dico io, indispensabile. L’Architettura a servizio della comunità e delle persone".

Ogni architetto ha una propria impronta che caratterizza il suo lavoro. Una regola a cui non sfugge nemmeno De Paolo: "Credo -afferma- che l'aspetto percettivo sia parte integrante della mia attività. Oltre alla tecnica che resta la base di ogni progettazione, ritengo che la bellezza sia nei dettagli e ricerco sempre soluzioni fuori dagli schemi, ma estremamente realizzabili. Nel senso che, attraverso lo studio del progetto, si possono trovare soluzioni semplici ma che sappiano offrire un'emozione, che siano, appunto, percepite da chi le guarda, avendo anche una migliore gestione dei costi. La complessità di un progetto è nella ricerca dell’equilibrio nella semplicità, senza mai cadere nella banalità e nell’anonimo percettivo. Un aspetto questo che mi rende fiero perché penso che la mano di un architetto debba essere quanto più possibile percepibile".

E le attività di De Paolo lo sono, come dimostra il Premio internazionale vinto per la migliore ristrutturazione nel campo degli alberghi di lusso: "Il Luxury Lifestyle Awards ha rappresentato una grande soddisfazione che arriva -conclude- a coronamento di anni di lavoro condotto sempre con passione. Ricerco sempre il bello ma, nello stesso tempo, la funzionalità delle progettazioni di cui, a vario titolo, sono incaricato. Non basta insomma fare una cosa piacevole alla vista, serve anche che sia utile alle esigenze cui è destinata. Ecco, ritengo che questa sia la regola numero uno per chi fa il mio mestiere".

Per informazioni:

Arch. Carlo De Paolo

Tel. 06/95020117 - 0833/030231 – 327/6686720

carlodepaolo@madeinstudio.it

carlo.depaolo@archiworldpec.it

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