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Ucraina, raid russi nel sud. Zelensky: “Aiuti Usa...

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Ucraina, raid russi nel sud. Zelensky: “Aiuti Usa fondamentali per nostra difesa”

Raid russi nel sud, 3 morti a Odessa. Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu visita le truppe russe al fronte. Kiev: "Putin vuole soluzione prima delle elezioni Usa"

Guerra in Ucraina - (Afp)

Nel giorni del secondo anniversario dell'invasione della Russia in Ucraina, che secondo l'Onu ha fatto almeno 10.582 tra i civili, non si fermano gli attacchi di Mosca nel Paese. Secondo le ultime news sulla guerra di oggi, 24 febbraio 2024, tre persone sono morte a Odessa, dove un drone russo si è schiantato contro un edificio industriale. Lo hanno reso noto le Forze di difesa ucraine, dopo che sono stati recuperati altri due corpi sotto le macerie. Il bilancio iniziale parlava di un morto.

Droni sono stati abbattuti sugli oblast di Mykolaiv e Kirovohrad, hanno riferito le Forze di difesa meridionali di Kiev su Telegram, aggiungendo che le forze russe hanno preso di mira le oblast meridionali dell'Ucraina durante la notte con droni d'attacco Shahed-131/136 e hanno lanciato missili Kh-59 dal Mar d'Azov.

Stoltenberg: "Kiev più vicina che mai a ingresso nella Nato"

Due anni dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, "la situazione sul campo di battaglia rimane estremamente grave". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ribadendo che Kiev può continuare a contare sul sostegno dei suoi partner internazionali e che "entrerà nella Nato. La questione non è se lo farà, ma quando lo farà". L'Ucraina è ora "più vicina che mai" all'Alleanza Atlantica, dal punto di vista economico, finanziario e degli aiuti militari".

Il capo dell'Alleanza ha sottolineato che "il presidente Putin ha iniziato questa guerra perché voleva chiudere all'Ucraina la porta della Nato e negarle il diritto di scegliere la propria strada", ma "ha ottenuto esattamente il contrario". A due anni dall’inizio dell’offensiva, “l’obiettivo di Putin di dominare l’Ucraina non è cambiato”, né vi è alcuna indicazione che egli si stia “preparando alla pace. Ma non dobbiamo perdere la speranza", ha aggiunto.

Stoltenberg ha ricordato infine che "l'Ucraina non si è arresa in poche settimane, come molti temevano", ed è riuscita addirittura a recuperare parte del terreno perduto e ad infliggere ingenti danni alle truppe russe. "Soprattutto, l'Ucraina mantiene la sua libertà e indipendenza".

Kiev: "Putin vuole soluzione prima delle elezioni Usa"

Vladimir Putin cercherà di "risolvere" la questione ucraina quest'anno, prima delle elezioni presidenziali americane di novembre. E' la convinzione espressa da Oleksiy Danilov, segretario del consiglio di Sicurezza e difesa nazionale ucraino, secondo cui il presidente russo non vuole rischiare di lasciare la questione a un momento successivo "perché nessuno sa come si comporterà il presidente Trump".

"La situazione è difficile e complicata - ha poi ammesso Danilov, in un riferimento anche al blocco al Congresso degli aiuti americani - Purtroppo siamo in qualche modo ostaggio della velocità con cui i nostri partner ci aiutano e questo si riflette direttamente sulla linea del fronte". Il segretario del consiglio di Sicurezza ha poi riconosciuto che i soldati ucraini sono "veramente esausti" e che servirà mobilitarne molti altri, ma il problema principale sono "le armi, le armi, le armi".

Zelensky: "Aiuti Usa fondamentali per nostra difesa"

"Questo pacchetto non è ordinario, è di fondamentale importanza per la nostra difesa, sia per il suo contenuto che per il segnale che il sostegno o il non sostegno a questo pacchetto invia al mondo", ha detto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky nel suo discorso video notturno, parlando del pacchetto americano bloccato alla Camera dei Rappresentanti. "Le democrazie non dovrebbero ritirarsi dal processo storico, dal processo di difesa di tutti i valori che hanno definito il nostro mondo moderno", ha aggiunto Zelensky. Il pacchetto di aiuti è passato al Senato americano controllato dai democratici, ma finora il presidente della Camera Mike Johnson, repubblicano, si è rifiutato di portare il disegno di legge in Aula per una votazione. "Oggi ho informato i senatori sulla situazione sul campo di battaglia, sul legame diretto tra le armi di cui dispongono i nostri soldati e i risultati che sta ottenendo il nostro comune nemico", ha aggiunto il presidente ucraino. Le forze armate di Kiev hanno recentemente subito gravi battute d'arresto su diverse sezioni del fronte a causa della carenza di munizioni e della mancanza di difesa aerea.

Shoigu visita le truppe russe al fronte

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha visitato le truppe russe al fronte. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, precisando che, "il ministro della Difesa della Federazione Russa, generale dell'esercito Sergei Shoigu, ha ascoltato i rapporti del comandante del gruppo Centro e degli ufficiali del quartier generale sulla situazione attuale, sulla natura delle azioni del nemico e lo svolgimento delle missioni di combattimento delle truppe russe”.

Capo forze armate: "L'unità è la nostra vittoria"

"Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di unità. Sono convinto che l'unità è la nostra vittoria. E lo sarà sicuramente. Perché la luce sconfigge sempre l'oscurità!". Lo ha detto il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky parlando in occasione del secondo anniversario dell'invasione russa. Syrsky ha sottolineato che questi due anni hanno trasformato la guerra nel più grande conflitto europeo dalla Seconda Guerra Mondiale. "Quando migliaia di colonne di invasori russi si spostarono da tutte le direzioni in Ucraina, quando migliaia di razzi e bombe caddero sulla nostra terra, nessuno al mondo credeva che avremmo resistito. Nessuno, tranne le Forze di Difesa dell'Ucraina, che entrarono in guerra con il nemico fin dai primi minuti". "Nessuno ci credeva, ma l'Ucraina sì! - ha aggiunto Sirsky - Ha creduto, ha accettato la battaglia e ha perseverato. Tra le armi e la resa, abbiamo scelto le armi. In questo giorno, voglio anche ringraziare i nostri partner per il loro aiuto. Ogni proiettile, ogni carro armato, ogni veicolo blindato serve principalmente a salvare la vita di un soldato ucraino. Combattiamo per ogni metro della nostra terra e per la cosa più preziosa che abbiamo: la vita dei soldati ucraini".

Attacco Kiev contro acciaieria russa nell'oblast di Lipetsk

Il Servizio di sicurezza ucraino ha rivendicato l'attacco notturno che ha provocato un incendio in un importante stabilimento metallurgico nella Russia centro-meridionale. Lo ha riferito una fonte di Kiev, precisando che l'attacco con droni allo stabilimento metallurgico di Novolipetsk è stato organizzato assieme all'intelligence della difesa ucraina. "Questo è uno dei più grandi impianti metallurgici in Russia", ha detto la fonte. "Opera per il settore militare-industriale russo e realizza un gran numero di ordini per il governo. Le sue materie prime vengono utilizzate per produrre missili, artiglieria, droni russi, ecc. Pertanto, è un obiettivo legittimo per l'Ucraina". Il video apparso sui social mostrava un incendio nello stabilimento. Secondo i servizi di sicurezza ucraini, i droni hanno colpito gli impianti destinati al raffreddamento primario del gas di cokeria non trattato.

Londra annuncia pacchetto di aiuti da 287 milioni di euro

Il Regno Unito stanzierà 245 milioni di sterline (287 milioni di euro) per aumentare le riserve di munizioni di artiglieria dell’Ucraina entro il prossimo anno. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Londra.

Medvedev: "Nuove sanzioni sono contro intero popolo russo"

"Le nuove sanzioni occidentali non verranno più introdotte contro le autorità e gli uomini d'affari russi, ma contro l'intero popolo russo". Lo ha scritto su Telegram vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev citando come esempi "il divieto del sistema di pagamento Mir e le restrizioni al lavoro delle organizzazioni impegnate nella costruzione di alloggi nella Federazione Russa". "Credo sia necessario creare problemi economici agli stati ostili - ha aggiunto Medvedev - promuovere l’insoddisfazione pubblica per le stupide politiche delle autorità occidentali e anche preparare e promuovere soluzioni che non corrispondano agli interessi del mondo occidentale e condurre anche altre attività sui loro territori. Alla guerra come alla guerra".

Onu: oltre 10.500 civili morti da inizio guerra

Almeno 10.582 civili sono stati uccisi e quasi 20.000 feriti dall'inizio della guerra russa in Ucraina, nel febbraio 2022. Lo ha dichiarato Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina (Hrmmu). La cifra di 10.582, che comprende 587 bambini, è composta da perdite di civili verificate secondo la metodologia delle Nazioni Unite. L'Hrmmu ha sottolineato che il numero effettivo delle persone uccise e ferite è probabilmente significativamente più elevato.

"L'impatto a lungo termine di questa guerra in Ucraina si farà sentire per generazioni", ha affermato il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite Volker Turk. L’Onu rileva che, sebbene il numero delle vittime sia gradualmente diminuito, è tuttavia rimasto elevato, con una media di 163 civili uccisi e 547 feriti al mese nel 2023. La stragrande maggioranza delle vittime civili, pari a un totale del 91%, è stata provocata da armi esplosive ad ampio raggio. Mine e residuati bellici esplosivi hanno rappresentato il 3,7% di queste vittime, mentre la restante percentuale è attribuita ad altre armi e incidenti.

Nel biennio, attacchi con armi esplosive hanno danneggiato o distrutto anche centinaia di strutture educative e mediche. L'Hrmmu ha registrato che le ostilità hanno colpito 1.072 strutture educative (236 distrutte e 836 danneggiate) e 465 strutture mediche (59 distrutte e 406 danneggiate) dal 24 febbraio 2022.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Esteri

Israele attacca Iran, il raid nel giorno del compleanno di...

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La Guida suprema iraniana è nata il 19 aprile 1939

Il Grande Ayatollah Ali Khamenei - (Afp)

''Buon compleanno Khamenei''. Così diversi utenti sui social hanno commentato il fatto che il raid israeliano contro l'Iran, lanciato come rappresaglia per gli oltre trecento missili e droni iraniani lanciati verso Israele una settimana fa, sia stato sferrato nel giorno dell'85esimo compleanno del Grande Ayatollah Ali Khamenei, nato il 19 aprile del 1939.

Dopo l'attacco contro Israele, la Guida suprema della Repubblica islamica dell'Iran, condividendo su 'X' un video in cui si vedono droni sorvolare la Moschea di al-Aqsa, aveva avvertit che ''Gerusalemme sarà dei musulmani e i musulmani celebreranno la liberazione della Palestina''.

Funzionario Israele: "Raid lanciato per dimostrare a Iran capacità di colpire"

L'attacco israeliano contro il territorio iraniano aveva come obiettivo quello di ''mandare un segnale all'Iran che Israele ha la capacità di colpire all'interno del Paese'', ha dichiarato un funzionario israeliano al Washington Post, confermando che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto un raid all'interno dell'Iran.

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Esteri

India, da oggi al voto con il debutto...

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Ecco i numeri della 'quasi' superpotenza economica che in un anno è passata dal nono al quinto posto tra le economie mondiali

La fila per il voto in India (Afp)

Narendra Modi si avvia secondo i pronostici della vigilia a conquistare un terzo mandato quinquennale da premier alle elezioni legislative che si terranno a partire da domani in India. Sotto la sua guida, il Paese potrebbe aspirare a diventare una superpotenza economica, presentarsi come una vera alternativa alla Cina per gli investitori, in un momento difficile per le relazioni tra Pechino e l'Occidente. L'India ha buoni rapporti con la maggior parte delle principali economie e sta corteggiando aggressivamente le grandi aziende per far aprire fabbriche nel Paese.

L'economia del Paese

Si tratta di una delle economie in più rapida crescita del mondo. Il Pil pro capite è salito del 55% tra il 2014 - anno in cui Modi è diventato premier - e il 2023. Il Paese è passato dal nono al quinto posto tra le economie mondiali nello stesso periodo di tempo. L'espansione sostenuta del paese spingerà l'India più in alto nei ranghi delle maggiori economie del mondo, passando secondo alcuni osservatori ad occupare il terzo posto dietro agli Stati Uniti e alla Cina entro il 2027.

Tuttavia le autorità indiane potrebbero fare molto di più per aumentare il prodotto interno lordo pro capite, indice del tenore di vita in base al quale il Paese si è classificato al 147esimo posto nel 2022, secondo la Banca Mondiale. Guido Cozzi, professore di macroeconomia all'Università di San Gallo in Svizzera, dice alla Cnn che con la crescita economica ci saranno "effetti a cascata sul Pil pro capite". Ma questo non garantisce "una riduzione delle disuguaglianze di reddito e potrebbero essere necessarie politiche che promuovano una crescita inclusiva". Proprio come la Cina più di tre decenni fa, l'India sta poi iniziando una massiccia trasformazione delle sue infrastrutture, con investimenti di miliardi per finanziare la costruzione di strade, porti, aeroporti e ferrovie. Nel frattempo, gli investitori privati stanno costruendo il più grande impianto di energia verde del mondo.

Secondo un rapporto del mese scorso dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, gli indiani istruiti di età compresa tra i 15 e i 29 anni hanno maggiori probabilità di essere disoccupati rispetto a quelli senza alcuna istruzione". I tassi di disoccupazione giovanile in India sono ora superiori ai livelli globali. Il tasso di disoccupazione per i giovani indiani con una laurea era superiore al 29%, quasi nove volte superiore a quello di coloro che non sanno leggere o scrivere. "L'economia indiana non è stata in grado di creare abbastanza posti di lavoro remunerativi nei settori non agricoli per i nuovi giovani iscritti alla forza lavoro istruita, il che si riflette nell'alto e crescente tasso di disoccupazione", ha aggiunto.

I risultati sono immediatamente visibili, come confermano i numerosi cantieri aperti in tutto il Paese. L'India ha aggiunto quasi 55mila chilometri alla rete autostradale nazionale, con un aumento del 60% della sua lunghezza complessiva, tra il 2014 e il 2023. Negli ultimi anni, il paese ha anche creato una serie di piattaforme tecnologiche, infrastrutture pubbliche digitali, che hanno trasformato la vita e le imprese. Tra queste il programma di identificazione Aadhaar, che dal 2009 raccoglie i dati demografici e biometrici dei cittadini, considerato il più grande database biometrico del mondo e che ha anche aiutato il governo a risparmiare milioni riducendo la corruzione nelle iniziative di welfare. Un'altra piattaforma, l'Unified Payments Interface (Upi), consente agli utenti di effettuare pagamenti scansionando un codice Qr. È stato abbracciato dagli indiani di tutti i ceti sociali. Nel settembre 2023, citando un rapporto della Banca Mondiale, Modi ha affermato che grazie alla sua infrastruttura pubblica digitale "l'India ha raggiunto obiettivi di inclusione finanziaria in soli sei anni, che altrimenti avrebbero richiesto almeno 47 lunghi anni".

Il mercato azionario

L'entusiasmo per il potenziale di crescita dell'India si riflette nel suo mercato azionario, che ha raggiunto livelli record. Il valore delle società quotate nelle borse indiane ha superato i 4 trilioni di dollari alla fine dello scorso anno. L'India ha due principali borse: la National Stock Exchange of India (Nse) e la Bse, la più antica borsa dell'Asia precedentemente nota come Bombay Stock Exchange. Nuova Delhi sta infine cavalcando la ricerca di diversificazione nella catena di approvvigionamento che spinge le aziende internazionali a svolgere le loro operazioni lontano dalla Cina, dove hanno affrontato ostacoli durante la pandemia e sono minacciate dalle crescenti tensioni tra Pechino e Washington. La terza economia più grande dell'Asia ha lanciato un programma di incentivi del valore di 26 miliardi di dollari per attirare le aziende a produrre in 14 settori, che vanno dall'elettronica e dalle automobili ai prodotti farmaceutici e ai dispositivi medici.

Di conseguenza, alcune delle più grandi aziende del mondo, tra cui il fornitore di Apple (AAPL) Foxconn, stanno espandendo in modo significativo le loro operazioni in India. Il miliardario Elon Musk ha dichiarato la scorsa settimana su X che "non vede l'ora" di incontrare Modi in India, senza fornire una data. Il capo di Tesla (TSLA) dovrebbe annunciare presto un importante investimento in India, con la casa automobilistica che starebbe perlustrando il paese alla ricerca di un luogo adatto per la sua prima fabbrica asiatica al di fuori della Cina. Tuttavia, l'economia indiana, proprio come la sua democrazia, è tutt'altro che perfetta. Se rieletto, Modi dovrà affrontare l'enorme sfida di creare centinaia di milioni di posti di lavoro per una popolazione che rimane in gran parte povera. Con un'età media di 29 anni, l'India ha una delle popolazioni più giovani al mondo, ma non è ancora in grado di raccogliere i potenziali benefici economici dalla sua numerosa popolazione giovane.

L'uso dell'intelligenza artificiale

Anche l'intelligenza artificiale debutta fra gli strumenti, utilizzati nella campagna per le elezioni indiane, che si aprono oggi. Un messaggio personalizzato del premier Narendra Modi, indirizzato a singoli elettori, chiamati per nome, ma anche voci clonate sull'originale dei politici in telefonate che arrivano direttamente ai cittadini, gestite da chatbot come ChatGpt. Sono alcuni degli strumenti con cui l’intelligenza artificiale fa il debutto fra gli strumenti utilizzati nella campagna per le elezioni indiane che si aprono domani.

Il New York Times riporta le immagini di video 'personalizzati' di Modi, generati dall’intelligenza artificiale e condivisi su WhatsApp, in cui il primo ministro sembra rivolgersi direttamente ai singoli elettori. Il quotidiano ha quindi verificato la possibilità di replicare questo messaggio, scoprendo che un singolo laboratorio può creare - utilizzando un "algoritmo di clonazione" che studia l'audio, la cadenza e le intonazioni della voce del politico prescelto - fino a 10.000 video al giorno. Peraltro, si spiega, l'IA generativa può anche rimuovere le barriere linguistiche, il che è particolarmente utile in un paese linguisticamente diversificato.

Ex ambasciatore italiano a Nuova Delhi: "India grande democrazia? Con Modi punto interrogativo"

L'India resta un grande Paese, ma non è detto che resterà una grande democrazia. Nel giorno della prima tornata elettorale nel gigante asiatico - dove da domani al primo giugno poco meno di un miliardo di elettori andrà a votare in 28 Stati federali e otto territori - l'ex ambasciatore italiano a Nuova Delhi, Antonio Armellini, parla con l'Adnkronos dell'India di Narendra Modi, che si avvia al suo terzo mandato, dopo dieci anni già al governo.

Con il leader del Bjp "l'India è molto cambiata, è cresciuta economicamente, è migliorata al suo interno, il programma di investimenti sulle infrastrutture ha portato risultati e il sistema finanziario è stato ammodernato", riconosce Armellini. Che tra i 'meriti' cita "la presa sull'elettorato, che si è ampliato e non è più solo quello tradizionale del Bjp", il partito dei commercianti e degli imprenditori.

Parallelamente, osserva l'ex ambasciatore, "la stretta autoritaria del governo Modi è diventata sempre più opprimente, figlia di un controllo e di un meccanismo del consenso molto sofisticati", mentre l'opposizione divisa e frammentata "è in difficoltà nel trasmettere un qualche tipo di messaggio che possa essere recepito dagli elettori".

L'India cresce "ma crescono anche le diseguaglianze", sottolinea ancora Armellini, mentre si avvia a diventare "una democrazia autoritaria sempre più lontana dal modello che ne aveva fatto un unicum nel continente asiatico, una grande democrazia liberale, figlia del pensiero politico del 19esimo secolo, che aveva avuto anche Giuseppe Mazzini tra gli ispiratori della lotta per l'indipendenza". "L'India laica, tollerante, multietnica, rispettosa dello stato di diritto non è l'India di Modi, fortemente identitaria - ragiona l'ex ambasciatore -. L'India è un grande Paese, ma che resti una grande democrazia è un punto interrogativo".

Quanto alla politica estera di Nuova Delhi, che "ha una percezione di sé come grande potenza sullo stesso piano di Stati Uniti e Cina, il punto da cui partire è che l'India non ha alleanze, ma relazioni, è partner di molti, ma nel proprio interesse". Che è quello di "grande potenza autonomia con due punti di riferimento imprescindibili: il contrasto con la Cina e il conflitto con il Pakistan", spiega Armellini. E chi, "come a tratti cercano di fare gli Stati Uniti, pensa di poterla legare in una vera e propria alleanza, rischia di restare fortemente deluso". L'ex ambasciatore si dice, infine, convinto che Nuova Delhi abbia "una maggiore capacità di attrazione per diventare il punto di riferimento del Sud globale", in particolare rispetto a Pechino, che agli altri Paesi "richiede di schierarsi", laddove l'India ha un approccio meno identitario.

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Israele, attacco contro Iran: colpita base militare

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Colpita una base militare nell'area di Isfahan. Usa: informati, ma nessun ok a Tel Aviv. Il raid nel giorno del compleanno di Khamenei. Analista: "In azione mini droni pilotati dall'interno"

Israele attacca Iran, colpita base militare. Aiea: siti nucleari intatti

Israele ha sferrato l'attacco contro l'Iran oggi, in risposta all'offensiva lanciata da Teheran nella notte tra sabato e domenica scorsa. Colpita una base militare nell'area di Isfahan. Le difese aeree iraniane sono entrate in azione e tre droni sono stati abbattuti. Nessun danno è stato causato nell'attacco notturno, ha detto alla tv di stato iraniana Siavosh Mihandoust, comandante dell'esercito iraniano, aggiungendo che il rumore sentito durante la notte a Isfahan era dovuto ai sistemi di difesa aerea che avevano preso di mira un "oggetto sospetto". I media iraniani hanno diffuso immagini di questa mattina di Ifshan minimizzando i danni.

I due principali aeroporti di Teheran hanno ripreso i voli che erano stati sospesi dopo le esplosioni. "I voli attraverso gli aeroporti Imam Khomeini e Mehrabad sono ripresi", riferisce l'agenzia di stampa ufficiale Irna.

In azione mini droni pilotati da infiltrati in Iran

Secondo un'analista iraniano citato dalla televisione di Stato di Teheran, i "mini droni abbattuti dalle difese aeree a Isfahan" sarebbero stati ''pilotati da infiltrati all'interno dell'Iran''. ''Fonti ben informate'' citate dall'agenzia di stampa Tasnim hanno aggiunto che ''non ci sono indicazioni di un attacco dall'esterno contro l'Iran''.

Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele Itamar Ben Gvir ha criticato su 'X' l'attacco israeliano contro l'Iran utilizzando un termine che può essere tradotto come ''debole'', ''zoppo''. Ovvero per indicare che la reazione israeliana al lancio di missili e droni da parte dell'Iran è stata limitata.

Israele e la comunicazione agli Usa. Washington non ha autorizzato

La Cnn riferisce che Israele ha garantito agli Stati Uniti che l'offensiva non avrebbe interessato impianti legati al nucleare. Secondo l'emittente NBC News, gli Stati Uniti non sono coinvolti nell'operazione. Fonti militari citate da Bloomberg evidenziano che Washington, nella giornata di giovedì, avrebbe ricevuto informazioni da Israele su un attacco previsto nelle successive 24-48 ore. "Non abbiamo dato l'ok alla risposta", la frase di una fonte americana alla Cnn.

Siti nucleari intatti

"Gli impianti nucleari nella provincia di Isfahan sono completamente sicuri", riferisce l'agenzia di stampa Tasnim, citando "fonti affidabili".

Anche l'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha confermato che non si sono registrati danni. Su 'X' l'Aiea ha quindi rivolto un appello alla ''moderazione estrema'' e spiegando che sta ''monitorando la situazione da vicino''.

La base colpita: a cosa serve

A Isfahan sono localizzate strutture collegate al programma nucleare iraniano, in particolare il sito sotterraneo di Natanz, dove si procede all'arricchimento dell'uranio. La tv di stato iraniana, in maniera generica, definisce i siti "totalmente integri". La base, secondo il quotidiano britannico Guardian, per molti anni ha ospitato i caccia F-14 Tomcat che l'Iran ha acquistato dagli Stati Uniti prima della rivoluzione islamica del 1979. Dalla base di Isfahan sono partiti i missili lanciati verso Israele.

Raid nel giorno del compleanno di Khamenei

''Buon compleanno Khamenei''. Così diversi utenti sui social hanno commentato il fatto che il raid israeliano contro l'Iran sia stato lanciato il giorno dell'85esimo compleanno del Grande Ayatollah Ali Khamenei, nato il 19 aprile del 1939.

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