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Ucraina, Russia: “Accordi di Istanbul siano la base...
Ucraina, Russia: “Accordi di Istanbul siano la base per una nuova soluzione al conflitto”
Dopo l'esclusione di Mosca dal primo round di incontri alla conferenza di pace prevista a giugno in Svizzera il Cremlino rilancia: "L'accordo negoziato in Turchia potrebbe servire da base per nuovi negoziati"
Dopo aver bocciato l'idea della conferenza di pace in Svizzera, il Cremlino propone di riprendere l'intesa negoziata a Istanbul poco dopo lo scoppio della guerra e farne la base per una futura soluzione del conflitto in Ucraina. L'accordo negoziato in Turchia potrebbe servire da base per nuovi negoziati, ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, citato dall'Interfax. "Nuovi territori sono ora iscritti nella nostra costituzione, cosa che non era due anni fa".
Cosa sono gli accordi di Istanbul
Alla fine del mese di marzo del 2022, a circa un mese dall'invasione russa dell'Ucraina, negoziatori dei due Paesi si riunirono in Turchia e raggiunsero un accordo provvisorio per mettere fine alle ostilità. L'intesa non fu mai attuata.
Mosca esclusa dalla Conferenza di pace in Svizzera
Alla conferenza di pace sull'Ucraina si terrà in Svizzera il 15 e 16 giugno, nel Burgenstock resort di Lucerna, la Russia non sarà presente presente, ha annunciato il governo svizzero. "Il primo Paese con il quale abbiamo parlato, dopo naturalmente l'Ucraina, è stato la Russia, perché non ci può essere un processo di pace senza la Russia, anche se non ci sarà a questo primo incontro", ha chiarito però il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis facendo intendere la volontà di un coinvolgimento di Mosca in una seconda fase dei negoziati.
Putin: "Sempre pronti a soluzione pacifica"
Ipotesi però assolutamente rispedita al mittente dal Cremlino secondo cui la conferenza di pace prevista in Svizzera è destinata a fallire senza la partecipazione della Russia, come affermato ieri dal presidente russo Vladimir Putin durante un colloquio con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. "Non abbiamo mai rinunciato alla soluzione pacifica delle controversie. Anzi, siamo stati inclini a fare proprio questo", ha sottolineato Putin anticipando che se necessario si rivolgerà a Lukashenko per proseguire le consultazioni sul processo di pace tornando al progetto di Trattato di Istanbul. Lukashenko ha osservato che questo accordo contiene posizioni ragionevoli e accettabili per l'Ucraina.
Lavrov: "Conferenza in Svizzera senza di noi è una strada verso il nulla"
A ribadire che la conferenza di pace prevista in Svizzera a giugno è "una strada verso il nulla" è stato oggi il capo della diplomazia di Mosca, Sergei Lavrov.
"Il fatto che questa sia una strada verso il nulla, per usare un eufemismo, è evidente a qualsiasi osservatore politico. Non vediamo alcun desiderio né da Kiev né da parte dei suoi alleati, di trattare onestamente", ha detto Lavrov, che ha preso parte a un vertice dei ministri degli Esteri della Comunità degli Stati Indipendenti.
"Non ci inviteranno, hanno semplicemente detto che prima dovevano dare alla Russia un ultimatum collettivo. Questo annulla ogni possibilità di successo di questa iniziativa svizzera", ha sottolineato il diplomatico russo, secondo quanto riportato dalla Tass.
Spettacolo
Federico Fashion Style vittima di aggressione omofoba:...
La denuncia del parrucchiere delle star: "Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno davanti agli occhi di tutti!".
“È vergognoso che nel 2024 ancora succeda tutto ciò! Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno Italo davanti agli occhi di tutti! Essere denigrato e aggredito per l’orientamento sessuale è vergognoso!". Così Federico Fashion Style, il parrucchiere delle star, denuncia su Instagram, di essere stato vittima di un'aggressione omofoba, e in un breve video, da una barella di Pronto soccorso, quasi in lacrime si dice sconvolto che ancora esistano "gli omofobi di m...a", dice. E poi scrive: "Grazie per i mille messaggi, ora farò tutti gli aggiornamenti e vi farò sapere! Ma vi prego, smettetela di chiamare la gente Frocio! L’omosessualità non è una malattia!”.
Cronaca
Covid, 72enne col virus per 613 giorni: ‘eterni...
L'uomo fortemente immunocompromesso è morto, ricercatori hanno 'fotografato' evoluzione Sars-CoV-2 nel suo organismo
La più lunga infezione cronica da Sars-CoV-2 conosciuta dagli esperti? E' durata 613 giorni. Un nuovo record in ambito covid quello individuato dagli esperti del Cemm (Centro di medicina sperimentale e molecolare) dell'University Medical Center (umc) di Amsterdam. Magda Vergouwe e colleghi dell'istituto olandese hanno descritto il caso di un 72enne immunocompromesso che ha convissuto con il virus della pandemia Covid per circa 1 anni e 8 mesi.
E nel lungo tempo in cui il patogeno ha abitato il suo organismo ha avuto la possibilità di mutare molto. Tanto che gli esperti evidenziano il rischio che negli 'eterni positivi' si creino condizioni (infezioni persistenti in pazienti senza difese) che li rendono 'motore' per lo sviluppo di nuove varianti di Sars-CoV-2 potenzialmente immunoevasive. Lo studio che illustra la positività da 'Guinness dei primati' sarà presentato al Congresso Escmid Global di Barcellona (27-30 aprile).
Sebbene rare, queste particolari infezioni potrebbero portare a un aumento del numero di mutazioni nel genoma del virus, sostengono gli autori evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza dei rischi, una stretta sorveglianza genomica e test diagnostici precoci per i contatti sintomatici come parte della gestione clinica di questi pazienti.
La ricerca descrive l'evoluzione virale estesa osservata in questo caso che, a loro conoscenza, si qualifica per "la durata dell'infezione da Sars-CoV-2 più lunga fino ad oggi" censita, sebbene siano stati precedentemente registrati diversi casi di centinaia di giorni (l'ultimo 505). Per rendere l'idea della rilevanza del tema, viene ricordato che anche la variante Omicron si ritiene abbia avuto origine in una persona immunocompromessa.
Il 72enne protagonista dello studio non ha fatto in tempo a vincere la sua battaglia con il virus, è morto per una ricaduta della sua patologia ematologica dopo essere rimasto positivo al Sars-CoV-2 con elevata carica virale per 613 giorni. E' stato ricoverato con l'infezione nel polo di Amsterdam a febbraio 2022, e definito immunocompromesso per via di una storia di trapianto allogenico di staminali come trattamento di una sindrome da sovrapposizione mielodisplastica e mieloproliferativa. Situazione complicata da un linfoma post-trapianto per il quale ha ricevuto rituximab, farmaco che esaurisce tutte le cellule B disponibili, comprese quelle che normalmente producono gli anticorpi diretti contro Sars-CoV-2.
L'uomo aveva in precedenza già ricevuto più vaccinazioni Covid senza una risposta anticorpale misurabile al momento del ricovero in ospedale. I test hanno rilevato la presenza di un'infezione da variante Omicron BA.1.17. E il paziente ha ricevuto vari trattamenti anche con monoclonali senza ottenere una risposta clinica. Il sequenziamento del virus nella fase di follow-up ha mostrato che già 21 giorni dopo si era sviluppata una mutazione resistente all'anticorpo con cui è stato trattato il paziente. Il suo sistema immunitario nelle settimane successive si è rivelato non in grado di eliminare il virus e l'infezione prolungata e l'ampia evoluzione virale che è stata possibile nel suo organismo ha portato all'emergere di una nuova variante immunoevasiva. Fortunatamente, nella comunità non si è verificata alcuna trasmissione documentata della variante altamente mutata, quindi niente casi secondari.
L'uomo ha affrontato più ricoveri e la persistente infezione da Sars-CoV-2 lo ha costretto a periodi di isolamento prolungati durante il ricovero ospedaliero e a un maggiore utilizzo di protezioni personale, con impatto sulla sua qualità di vita, riferiscono gli esperti. Il sequenziamento completo del virus è stato eseguito su 27 campioni rinofaringei, raccolti in un arco di tempo da febbraio 2022 a settembre 2023. L'analisi ha rivelato oltre 50 mutazioni nucleotidiche rispetto alle varianti BA.1 contemporanee circolanti a livello globale. Inoltre, si sono sviluppate diverse modifiche ulteriori indicative di fuga immunitaria.
"Questo caso sottolinea il rischio legato a infezioni persistenti da Sars-CoV-2 in persone immunocompromesse", concludono gli autori puntualizzando però che "sebbene possa esserci un aumento del rischio di sviluppo di nuove varianti, non tutte" quelle che emergono in questi pazienti "si svilupperanno in una nuova variante di preoccupazione (Voc) per la comunità. I meccanismi sottostanti alla nascita di una Voc sono molto più complessi e dipendono anche da fattori nella popolazione che circonda il paziente", inclusa l'immunità.
"La durata dell'infezione da Sars-CoV-2 in questo caso descritto è estrema, ma queste sono molto più comuni negli immunocompromessi rispetto alla comunità generale. Un ulteriore lavoro del nostro team ha descritto una coorte di questi pazienti con durate dell'infezione comprese in una forbice da 1 mese a 2 anni".
Esteri
G7, Tajani: “Convergenza su tutte le questioni...
A Capri il vertice dei ministri degli Esteri
"Grande unità d'intenti e convergenza su tutte le questioni internazionali". Così Antonio Tajani nella conferenza finale del vertice dei ministri degli Esteri dei Paesi del G7 a Capri. Ribadito il no all'operazione militare israeliana a Rafah, per il Medio Oriente va perseguita la de-escalation. Ok alle sanzioni all'Iran ma la porta del dialogo resta aperta.