

Ultima ora
Ucraina, Russia: “Occidente isterico per armi nucleari in Bielorussia”
"Ma dimenticano le armi nucleari statunitensi in Europa", ammonisce il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov

“L’Occidente non ricorda le armi nucleari statunitensi in Europa, ma risponde istericamente alle intenzioni della Russia di costruire strutture di stoccaggio per tali armi in Bielorussi”. Lo ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov in un’intervista al canale televisivo Rossiya 24.
Da parte sua, Kiev ha fatto sapere che le forze ucraine stanno rafforzando le loro posizioni difensive lungo il confine con Bielorussia e Russia. “È in corso l’espansione del sistema di barriere ingegneristiche nelle aree confinanti con la Bielorussia e la Russia”, ha spiegato Nayev, aggiungendo che si stanno creando campi minati “in aree accessibili ai carri armati”. Il generale ha precisato che più di 6mila mine sono state posizionate la scorsa settimana e che i soldati ucraini stanno lavorando “24 ore su 24, nonostante le condizioni meteorologiche”.
Gb: Cremlino cerca ritrarre situazione territori occupati normalizzata
La scelta del ministro dell’Interno russo Vladimir Kolokoltsev – il 5 aprile alla sessione plenaria del Consiglio di sicurezza russo presieduta dal presidente Vladimir Putin – di discutere la ricostruzione, l’applicazione della legge e l’ordine pubblico nelle aree illegalmente annesse dell’Ucraina “è probabilmente un tentativo del Cremlino di ritrarre la situazione in quei territori come normalizzata”. Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica nel suo rapporto quotidiano sulla guerra in Ucraina.
Secondo il ministero della Difesa di Londra, “in realtà, gran parte di queste aree sono ancora zone di combattimento attive, soggette ad attacchi partigiani, e con un accesso estremamente limitato ai servizi di base per molti cittadini”
Ultima ora
Jacobs salta anche il Golden Gala di Firenze

Il campione olimpico non sarà in gara nei 100 metri venerdì
Il Golden Gala Pietro Mennea comunica che il campione olimpico Marcell Jacobs non potrà prendere parte alla gara dei 100 metri in programma venerdì sera allo stadio Ridolfi di Firenze, nella terza tappa della Wanda Diamond League 2023. La sofferta decisione è stata presa in serata dallo staff dello sprinter azzurro, di concerto con il settore sanitario Fidal, e comunicata all’organizzazione del meeting. Il percorso di recupero di Jacobs dal problema emerso nei giorni scorsi, secondo quanto riferito, non si è ancora del tutto completato.
Cultura
Colosseo, un nuovo ascensore per una vista speciale

Da giugno apre al pubblico, permetterà di superare 100 gradini

Un ascensore per una vista unica sul Colosseo. A partire dal mese di giugno sarà aperto al pubblico un impianto di elevazione posizionato all’interno del fornice XXVII del Colosseo, che permetterà a tutti i visitatori del PArCo di raggiungere i livelli più elevati della cavea, in particolare la galleria posta tra il II e III ordine, per godere appieno della bellezza del monumento più famoso al mondo.
L’ascensore ùgarantisce a tutti i visitatori, con maggiore attenzione nei confronti di chi ha difficoltà motorie, di superare i 100 ripidi gradini che separano il I ordine dalla galleria intermedia, godendo di una visuale unica dell’intero monumento.
L’ascensore nasce dalla sinergia tra il PArCo e l’Orchestra Italiana del Cinema, protagonista nel 2018 di un evento finalizzato alla eradicazione della poliomelite nel mondo. Realizzato nel pieno rispetto delle indicazioni del PArCo e delle normative vigenti, l’ascensore è in linea con la specificità del luogo e si inserisce in modo armonico nel monumento, riducendo al minimo l’occupazione degli spazi e nell’assoluto rispetto delle murature esistenti, grazie all’utilizzo di punti di ancoraggio a pressione che garantiscono la totale reversibilità dell’opera.
La realizzazione dell’ascensore consente a tutti, senza alcuna esclusione, di raggiungere la galleria tra il II e III ordine, restituita alla fruizione dopo un accurato lavoro di restauro, con finalità conservative e di messa in sicurezza. Uno spazio oggi pienamente percepibile nella sua lunga storia anche grazie ad un suggestivo e mirato sistema di illuminazione che valorizza le strutture, le superfici intonacate e i graffiti, e ad un allestimento didattico volto ad un’efficace esperienza di visita.
Il taglio del nastro si è svolto alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ed è stato preceduto da una speciale performance a cura dell’Orchestra Italiana del Cinema che si è esibita sulle indimenticabili note del premio Oscar Hans Zimmer.
“Da oggi il Colosseo è ancora di più patrimonio dell’umanità, accessibile a tutti fino al III ordine dal quale è possibile ammirare la magnificenza di un monumento straordinario, opera della romanità senza pari al mondo. Grazie a questa realizzazione, cittadini e turisti avranno un’ulteriore opportunità per poter godere, senza impedimenti, di una visita la più agevole possibile all’Anfiteatro Flavio, nel nome di una cultura autenticamente inclusiva”, ha dichiarato il Ministro Sangiuliano.
“Il Colosseo è patrimonio dell’umanità e come tale è importante il suo ruolo sociale e umanitario – ha dichiarato il Direttore del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo – Ringrazio Marco Patrignani e l’Orchestra Italiana del Cinema, perché si sono impegnati a realizzare un impianto che concretizza un principio fondamentale, ossia che la cultura è e dovrà essere sempre più un diritto da cui nessuno deve sentirsi escluso. Uno degli obiettivi prioritari che, da sempre, caratterizza l’attività del PArCo è quello dell’accessibilità sia culturale che fisica, con percorsi attrezzati per tutte le tipologie di pubblico. Da oggi, grazie al nuovo ascensore sarà possibile, per tutti i visitatori, godere di uno sguardo di grande suggestione sui cieli di Roma”.
“Non avrei mai pensato, essendo un uomo che si occupa di musica e cinema, di seguire personalmente la realizzazione di un nuovo ascensore al Colosseo, dalla fase progettuale alla sua inaugurazione”, ammette Marco Patrignani. “5 lunghi anni per far sì che una poderosa struttura di ferro e cristallo potesse dare gioia a milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. È come se fosse stato costruito con la forza delle emozioni e dei sogni, che sembrano eterei e sono invece potentissimi”.
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Sampdoria, verso accordo cessione e ok aumento capitale

La società cambia proprietario
Si sarebbe sbloccata la trattativa tra Massimo Ferrero e Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi per la cessione della Sampdoria. Il consiglio di amministrazione avrebbe ricevuto semaforo verde per l’aumento di capitale con l’assenso di Massimo Ferrero. Sarebbe quindi pronta una bozza di accordo. Nonostante sembra non ci siano i tempi tecnici per adempiere al pagamento degli stipendi in scadenza questa sera entro le 23.59 per calciatori e staff tecnico per il primo trimestre, il club eviterebbe il fallimento e potrebbe ripartire dalla Serie B anche se con una penalizzazione nel prossimo campionato.
Politica
M5S blocca ancora Giunta, deputati con poltrone davanti ingresso

Protesta grillina contro l'emendamento Pittalis
Non ha funzionato, per adesso, la convocazione in modalità ‘protetta’ della Giunta per le elezioni, disposta dopo una prima occupazione di protesta del M5S contro l’emendamento Pittalis. Anche i lavori della seconda convocazione, fissata alle 20 in un luogo comunicato all’ultimo istante ai componenti (la commissione Agricoltura) sono fermi. I deputati del M5s stanno bloccando l’accesso all’aula, alcuni in piedi sulla soglia, altri seduti sulle pesanti poltrone di pelle presenti nei corridoi di Montecitorio e trasportate di peso e utilizzate per impedire ogni accesso. I commissari del M5s hanno ricevuto l’appoggio di altri colleghi, arrivati in aiuto degli occupanti così da formare una numerosa barriera di parlamentari grillini.
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Al via congresso Fism, focus su percorsi per cure sclerosi multipla

Aperto nella giornata mondiale, l’evento traccia percorsi di ricerca condivisa

In occasione della Giornata mondiale della Sclerosi multipla (Sm) si è aperto oggi a Roma il congresso annuale della Fondazione dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Fism), la principale finanziatrice della ricerca scientifica su questa patologia in Italia. L’evento, dal titolo ‘Our pathways to cure’, che si svolge a Roma, dal 30 maggio all’1 giugno, è l’occasione – si legge in una nota diffusa da Aism – per parlare della co-responsabilità di tutti gli attori coinvolti nel sistema ricerca per costruire e condividere percorsi (pathways) per arrivare a cure risolutive per la Sm e le altre patologie correlate.
Le cifre dell’impegno di Fism nei confronti dei ricercatori, delle persone con Sm e delle Istituzioni sono importanti: 5,3 milioni di euro messi a disposizione dei ricercatori dal Bando 2022; 153 i gruppi di ricerca che nel 2023 hanno in corso 97 progetti di ricerca con un finanziamento Fism di 22 milioni di euro ; 154 pubblicazioni con impact factor medio di 8,2 nel 2022; 40 milioni di euro investiti negli ultimi 6 anni. Inoltre, dal 1989 Aism, con la sua Fondazione, ha sostenuto 463 ricercatori, finanziando 189 borse di studio e 664 progetti di ricerca; il 76% dei ricercatori finanziati in tutti questi anni continua a svolgere studi sulla sclerosi multipla.
“Grazie alla ricerca – dichiara Mario Alberto Battaglia presidente Fism – la sclerosi multipla non è più una malattia incurabile. Mentre ci sono stati molti passi avanti per le persone con forme recidivanti di Sm, non ci sono però ancora terapie approvate per le persone con Sm progressiva secondaria inattiva, cioè persone che non hanno ricadute cliniche o mostrano un’infiammazione attiva sulle scansioni Mri. Fermare la progressione della Sm e delle altre malattie correlate – aggiunge – è quindi una priorità per tutti gli attori coinvolti, inclusi i rappresentati dell’industria. Il nostro modello di ricerca co-partecipata è vincente e attraverso di esso vogliamo promuovere la cittadinanza scientifica: la conoscenza e il coinvolgimento di tutti i cittadini – non solo delle persone interessate – per garantire la piena partecipazione e la traduzione della ricerca in risposte concrete per le persone e per la società”.
“La ricerca – sottolinea Paola Zaratin, direttore della Ricerca Scientifica Fism – può fermare la sclerosi multipla a patto che sia di qualità, guidata dall’esperienza di malattia delle persone con Sm e che tutti i diversi attori, compresi i cittadini, siano corresponsabili della promozione di una nuova cultura scientifica, in linea coi principi di ricerca ed innovazione responsabile promossi dalla Comunità europea”. A tale proposito, il congresso tratterà il tema della ‘Scienza della condivisione’ dando risalto all’importanza del ruolo che giocano le persone colpite dalla malattia e i cittadini nella ricerca attraverso anche l’importante testimonianza della giornalista Francesca Mannocchi.
“Il futuro della medicina non può che avere la ricerca scientifica quale motore trainante. Una ricerca – dettaglia Gianvito Martino, Direttore Scientifico dell’Ospedale San Raffaele di Milano – che mette in comune i saperi senza chiedere nulla in cambio, senza discriminare i produttori di un’idea scientifica sulla base delle loro caratteristiche personali e che ha, come imperativo categorico, quello di cercare soluzioni innovative e più efficaci per la salute delle persone malate al di là dei benefici materiali e personali che ne possono derivare. Per vincere questa sfida – continua – bisogna che la società civile tutta sia coinvolta e che la politica decida finalmente di considerare la ricerca scientifica come precipuo strumento strategico e culturale per il raggiungimento del benessere collettivo ed individuale”.
“Fra i diritti delle persone con Sm e patologie correlate – sottolinea Rachele Michelacci, vice presidente Aism – quello alla ricerca scientifica è prioritario, perché i risultati della ricerca contribuiscono alla realizzazione degli altri diritti. Come persona con Sm penso però di avere anche una responsabilità nei confronti della ricerca: se rivendico come diritto il fatto che venga condotta, – osserva – devo partecipare insieme ai ricercatori e alle Istituzioni alla sua realizzazione. Un modello che vede le persone soggetto attivo della ricerca”.
Le priorità scientifiche dell’Agenda 2025 sono state confermate e condivise dalle principali Associazione Sm internazionali, a conclusione del primo ‘Pathways to Cures Global Summit’. “Le associazioni Sm – riflette Jaume Sastre-Garriga, vice direttore di Cemcat, il centro per la sclerosi multipla della Catalogna, co-presidente del Comitato Scientifico Fism – agiscono da ponte fra le persone e i ricercatori: fanno capire alle persone con Sm l’importanza della ricerca, e ai ricercatori l’importanza di coinvolgere le persone nella ricerca e stabilire insieme a loro degli obiettivi di ricerca che siano rilevanti proprio per chi con la malattia convive. Un ruolo che Aism, con la sua Fondazione – aggiunge – svolge molto bene: non solo assicurando finanziamenti ma anche partecipando in maniera responsabile alla progettazione e realizzazione della ricerca scientifica”,
Grazie al modello di Ricerca e innovazione responsabile Multi-Act, Aism, con la sua Fondazione, collabora con diversi partner a livello nazionale e internazionale per promuovere l’integrazione dei principi di Ricerca Innovazione Responsabile. A livello internazionale promuove e finanzia diverse iniziative, come l’International Progressive Ms Alliance, l’iniziativa globale sulle misure riportate dalle persone con Sm Global Proms Initiative e la Multiple Sclerosis Ms Care Unit.
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Aism, premio Rita Levi Montalcini a Matteo Gastaldi

La motivazione: "Studi continui sulla sclerosi multipla e malattie autoimmuni correlate"

“Il premio che oggi mi viene assegnato è, non solo un onore, ma ancora di più, uno straordinario stimolo per lavorare nei prossimi anni come ricercatore e come medico per poter dare prospettive di vita alle persone”. Lo ha detto oggi Matteo Gastaldi, responsabile della sezione di ricerca e del laboratorio di Neuroimmunologia dell’Irccs Fondazione Mondino, vincitore del Premio Rita Levi Montalcini 2023, riconoscimento che l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) ogni anno assegna, in occasione del congresso Fism, ai giovani ricercatori che si sono distinti per l’eccellenza e i risultati ottenuti. La motivazione del premio, si legge in una nota, è per “i suoi contributi continui alla ricerca sulla sclerosi multipla e ad altre malattie autoimmuni correlate”, in linea con la “missione” di Aism. Gastaldi ha infatti portato avanti “una ricerca traslazionale – spiega il vincitore – ossia per una ricerca che, quando ha successo, ha un impatto enorme per la pratica clinica e per le persone che hanno avuto una diagnosi importante legata a una malattia autoimmune”.
Attuale responsabile della sezione di ricerca e del Laboratorio di Neuroimmunologia dell’Istituto neurologico nazionale a carattere scientifico della Fondazione Mondino, 38 anni, Gastaldi fa ricerca sui cosiddetti autoanticorpi che, si è scoperto, sono responsabili di malattie di tipo autoimmune oggi distinte dalla sclerosi multipla, ma che sono state a lungo confuse con la sclerosi multipla, come le malattie dello spettro della Neuromielite ottica (Nmosd) e la malattia associata agli anticorpi anti-Mog (Mogad).
“Nel nostro laboratorio – spiega Gastaldi – studiamo in particolare gli anticorpi diretti contro la guaina mielinica o contro altre cellule del sistema nervoso, come per esempio gli astrociti. Abbiamo lavorato diversi anni per la messa a punto di metodiche sempre più efficienti per dosare accuratamente la presenza di anticorpi noti come gli anti-acquaporina 4 e anti-Mog. Lavoriamo ora – continua – per continuare a caratterizzare il modo con cui questi anticorpi agiscono per causare un danno alla mielina del sistema nervoso centrale” per una più efficiente “distinzione di queste patologie dalla sclerosi multipla, che ne cambierà la gestione clinica. Di recente – aggiunge Gastaldi – abbiamo pubblicato i risultati di una ricerca che consente di capire se il livello di anticorpi anti-Mog circolanti nei pazienti con Mogad correla con il rischio di recidive in diverse fasi di malattia. Nelle Mogad, infatti, il rischio di recidiva vale per circa il 50-60% di pazienti: se si riuscirà a identificare con precisione il 40-50% di pazienti che non avrà recidive si potrebbe per loro avere un’indicazione preziosa in chiave terapeutica”.
Gastaldi e i suoi colleghi sono impegnati anche nella ricerca di autoanticorpi non ancora identificati e del loro possibile ruolo nello scatenare una malattia di tipo autoimmune. “Abbiamo lavorato recentemente a un progetto di ricerca finanziato da Fism – ricorda il neopremiato – per identificare nuovi autoanticorpi nella Sm e in altre patologie demielinizzanti. I risultati preliminari ci stanno indirizzando verso un nuovo anticorpo gliale presente sia in malattie demielinizzanti diverse dalla Sm, sia – prosegue il ricercatore – in una piccola percentuale di pazienti con sclerosi multipla, che potrebbe essere rappresentare un biomarcatore e potenziale agente patogenetico in queste condizioni”.
Gli anticorpi sono particolari proteine prodotte dal nostro sistema immunitario. Dovrebbero combattere virus e batteri esterni ma, talvolta, possono colpire proteine del nostro stesso organismo (auto-anticorpi). Se il bersaglio degli autoanticorpi è localizzato sulla mielina, questi possono rappresentare una via patogenetica nelle malattie demielinizzanti. Per questo, quando si riesce a identificare adeguatamente il singolo anticorpo, è possibile scoprire un marcatore che consente di selezionare terapie adeguate, o addirittura ideare e produrne di nuove, e, alla fine del percorso, cambiare la vita di un a persona.
Una delle priorità dei clinici è proprio quella di trovare per ogni persona la risposta giusta, quella che può cambiarle la vita. “Oggi mi darebbe gioia essere in grado di fornire informazioni più precise sul decorso futuro di queste malattie – sottolinea il ricercatore – Anche quando si riesce a fare una diagnosi precisa, tante malattie autoimmuni hanno ancora un decorso estremamente imprevedibile. Desidero dare il mio contributo, nei prossimi anni, per poter dire a ogni persona non solo ‘questa è la tua malattia, ma anche, ‘nei prossimi dieci anni possiamo aspettarci che vada in questo modo e queste sono le armi – conclude Gastaldi – che possiamo usare per affrontarla”.
Cronaca
‘PortrAits’, immagini Ai svelano i sintomi oscuri della sclerosi multipla

Indagine Doxa, 3 italiani su 10 non conoscono segnali invisibili della malattia

Viene inaugurata oggi, in occasione della Giornata mondiale della sclerosi multipla, a Roma e Milano, la mostra PortrAits che, grazie alle immagini generate dall’intelligenza artificiale (Ai), racconta i sintomi invisibili della malattia. L’iniziativa, insieme all’illuminazione di rosso dei principali monumenti italiani illuminati, si inserisce nelle attività promosse dall’Associazione italiana sclerosi multipla, (Aism) per la Settimana nazionale di informazione sulla sclerosi multipla (Sm), dal 29 maggio al 6 giugno.
La mostra PortrAits nasce da un’esigenza ben fotografata dall’indagine Doxa condotta per Aism nei primi mesi del 2023 – spiega una nota dell’associazione – su un campione rappresentativo della popolazione italiana, che evidenzia come l’80% degli intervistati sappia che la Sm è una malattia neurologica e ne conosca i sintomi visibili: la difficoltà nei movimenti (93%); la mancanza di coordinazione (90%) e la perdita delle forze (89%). Sono invece sconosciuti i sintomi invisibili, quali la perdita di memoria (24%), la depressione (34%), i disturbi visivi (36%) e la difficolta a concentrarsi (37%), anche se il 60% degli intervistati crede che le persone con Sm sviluppino inevitabilmente delle gravi disabilità e che la malattia non possa essere curata con dei farmaci.
“La mostra PortrAits – spiega Francesco Vacca, presidente nazionale di Aism – si propone di colmare questa lacuna di conoscenza e sensibilizzare il pubblico sui sintomi invisibili della sclerosi multipla. Attraverso le testimonianze delle persone con Sm e l’uso dell’Ai per generare immagini che rappresentano i loro sintomi, con la mostra abbiamo voluto comunicare in modo potente ed emozionante ciò che le persone con sclerosi multipla vivono quotidianamente”. La sclerosi multipla è una delle più gravi malattie del sistema nervoso centrale e colpisce in larga parte in giovane età – il 50% delle persone non ha ancora 40 anni – le donne due volte più degli uomini. In Italia sono circa 140mila le persone che convivono con questa malattia: ogni anno si contano 3.600 nuove diagnosi, 1 ogni 3 ore.
Aism, a partire dalle storie di 10 testimonial con Sm, ha realizzato l’open air exhibit di PortrAits in cui i sintomi invisibili – il braccio come un pezzo di ghiaccio, la lingua intrecciata, la testa in fiamme, le gambe pesanti come macigni, la stanchezza che costringe a stare a letto, la vista appannata – rielaborati con la tecnologia, insieme a dei professionisti della comunicazione, hanno generato immagini sorprendenti, lontane dalla realtà visibile agli occhi, ma vicine al sentire effettivo di chi convive, ogni giorno, con la Sm. “Il termine intelligenza artificiale (Ai) ci porta d’istinto a fare un confronto con l’intelligenza umana – sottolinea Ivano Eberini, professore associato di Biochimica all’Università degli Studi di Milano – Sarebbe un errore pensare che ora l’Ai possa sostituire l’intelligenza e le capacità dell’uomo, si tratta più di un’integrazione o un supporto per specifiche attività. Gli algoritmi di Ai più utilizzati aiutano nella classificazione, nei processi decisionali e, come in PortrAits, nella generazione di contenuti. Questa mostra è un esempio di uso virtuoso dell’Ai generativa”.
Tra le persone che hanno prestato la loro storia per il progetto – riferisce la nota – c’è Antonella Ferrari, madrina di Aism, scrittrice, attrice e autrice dello spettacolo teatrale in cui porta in scena la sua condizione di persona con Sm. “La vista a volte mi si appanna come se vedessi un cielo pieno di nuvole – ricorda Ferrari – E’ stato per me interessante scoprire come il mio sintomo invisibile sia stato reinterpretato dall’Ai. Penso che questo progetto renda chiaro a tutti cosa significhi vivere con questa malattia e possa aiutare le persone con Sm a lottare ancora di più per i loro diritti”.
“Da sempre Aism, attraverso la sua Fondazione (Fism), promuove l’utilizzo delle tecnologie per migliorare la gestione della malattia e la qualità di vita delle persone con Sm – afferma Mario Alberto Battaglia, presidente di Fism – Ne sono un esempio il Registro italiano sclerosi multipla e patologie correlate e il progetto Barcoding Ms – un database integrato di dati clinici, genetici, imaging e misure del paziente che fornirà una fotografia personalizzata della progressione clinica e della biologia della malattia – ed anche lo sviluppo di una app che permette l’autovalutazione e il monitoraggio delle funzioni cognitive delle persone con sclerosi multipla. E ancora – continua Battaglia – la partecipazione al progetto europeo Alameda, che usa l’Ai per colmare il divario tra diagnosi precoce e trattamento terapeutico nelle malattie neurologiche. Con PortrAits abbiamo voluto dimostrare che l’Ai, se usata in maniera virtuosa, può aiutare anche nella comunicazione, a dare nuova voce alle persone con Sm”.
La campagna PortrAits – parola inglese per ‘ritratto’ che include il riferimento all’Ai – è realizzata grazie al contributo incondizionato di: Merck Italia (Main Sponsor); Bms (Platinum Sponsor); Biogen Italia, Novartis Farma, Roche e Sanofi (Gold Sponsor); Janssen-Cilag, Sandoz e Bil Benefit (Silver Sponsor).
“Da oltre 20 anni Merck è impegnata nella ricerca di soluzioni che migliorino la vita delle persone con Sm – dichiara Maria Cristina Leone, Neurology Business Unit Head di Merck Italia – andando incontro ai loro bisogni non soddisfatti. Per farlo partiamo dall’ascolto, perché è solo insieme alle persone che possiamo raggiungere lo scopo. PortrAits è la dimostrazione di quanto, ascoltando le persone con Sm, si possa capire al meglio dove indirizzare il nostro sforzo di innovazione”.
Aism, oltre alla mostra PortrAits di Roma, in Piazza San Silvestro e Milano, in Via Dante, per la Settimana di informazione sulla Sm, fino al 6 giugno promuove incontri, manifestazioni ed eventi in tutta Italia per sensibilizzare la cittadinanza sulla malattia, la qualità di vita delle persone con Sm e dei loro caregiver, la tutela dei loro diritti e l’importanza della ricerca scientifica. Tra i monumenti che questa sera, saranno illuminati di rosso ci sono il Pirellone a Milano, la Mole Antonelliana a Torino, Ercolano e i palazzi istituzionali di Senato e Palazzo Chigi.
Economia
Landini: “Incontro con Meloni? Nessun risultato, avanti mobilitazione”

Il leader della Cgil dopo il vertice a Palazzo Chigi: "Bene la disponibilità ma nel merito il giudizio non è positivo"

“Consideriamo importante il confronto di oggi che arriva grazie alle nostre manifestazioni: però nel merito risultati non ce ne sono ed è per questo che proseguiremo la mobilitazione”. Così il leader Cgil, Maurizio Landini al termine dell’incontro a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e con il governo.
“Bene la disponibilità, che prima non c’era, di fissare tavoli su tutti gli argomenti che noi abbiamo avanzato con le nostre proposte. Ma se tu vuoi discutere con noi devi dire quante risorse metti in campo, di quanto stiamo parlando: perché senza risorse le riforme non si fanno e quindi prima di cominciare deve essere chiaro quante risorse metti in campo e da dove le prendi”, ha aggiunto.
E poi: “bisogna sciogliere il nodo se con i sindacati vuole o non vuole fare degli accordi perché per fare degli accordi vuol dire discutere delle piattaforme che abbiamo presentato: quella sulle pensioni, sul superamento della precarietà e quella fiscale”, ha detto ancora.
“Non solo non siamo d’accordo con l’autonomia differenziata ma non abbiamo nessuna disponibilità ad aprire alcuna trattativa sul tema. Per noi la Costituzione va difesa e applicata: l’autonomia differenziata anzi, visto che ci hanno chiamato per discutere anche di questo, deve essere tolta dal tavolo di confronto perché fa solo danni”, ha affermato
Il problema semmai “è fare un riforma elettorale seria che rimetta nelle condizioni i cittadini italiani di decidere chi mettere in Parlamento per far si che quelli che sono eletti rispondano ai cittadini e non ai capibastoni”, ha concluso.
Cronaca
Aeroporto di Fiumicino, bagno con shampoo nella fontana

Un uomo si lava nella fontana dell'aeroporto, la polizia esamina le immagini delle telecamere

Un bagno con tanto di shampoo nella fontana dell’aeroporto di Fiumicino, davanti ai tanti testimoni oggi ai terminal. E’ quello che ha fatto oggi un uomo in boxer, a quanto si apprende non un senza fissa dimora, che si è fatto immortalare dai cellulari dei passanti che lo hanno ripreso pubblicando il video sui social. E’ successo alle 14 di oggi all’aeroporto ‘Leonardo da Vinci’ di Fiumicino. I poliziotti sul posto lo stanno cercando, anche attraverso i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Forte l’indignazione della comunità aeroportuale.
Cronaca
A 12 giorni dall’alluvione riapre il Maria Cecilia Hospital di Cotignola

Presidente Mattarella elogia la dedizione nel restituire velocemente l’ospedale al territorio

A soli 12 giorni dall’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, ha riaperto oggi Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ra), ospedale di alta specialità di Gvm Care & Research, accreditato con il Servizio sanitario nazionale, che riprende così l’attività diagnostica, ambulatoriale e chirurgica. L’allagamento – ricorda una nota – ha causando gravi danni alle strumentazioni e alla struttura, obbligando all’evacuazione 180 pazienti, di cui 16 di terapia intensiva.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la visita in Romagna nei luoghi maggiormente colpiti, ha incontrato oggi a Forlì, Ettore Sansavini, presidente di Gvm Care & Research. Durante il colloquio, Mattarella ha sottolineato la dedizione dimostrata nel superare questo drammatico momento e restituire al territorio, e all’Italia tutta, in soli 12 giorni l’ospedale nella sua piena funzione. Si sono uniti a questo ringraziamento anche il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, la vice Presidente della Regione Irene Priolo e il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini.
“Il mio primo pensiero – dichiara Sansavini , in apertura della conferenza stampa tenutasi oggi al Maria Cecilia Hospital – è rivolto a tutte le persone che sono state colpite duramente dall’alluvione, che ha risvegliato nelle nostre coscienze un senso di fragilità e transitorietà, purtroppo spesso sopito in molti di noi. Ma c’è stato qualcosa – aggiunge – che ha fatto la differenza: sono le persone di questa terra, che si sono riscoperte ancora più generose e solidali, e lo sono state anche con i nostri pazienti, aiutandoci senza sosta con immani sforzi e con dedizione, per mettere in sicurezza tutti i pazienti e il nostro ospedale. Oggi – sottolinea Sansavini – siamo qui per rimettere a disposizione di tutti Maria Cecilia Hospital che, insieme al nostro gruppo Gvm Care & Research, torna nuovamente al fianco del Ssn, pronti a riaccogliere i pazienti e le loro famiglie”.
Alla conferenza stampa che ha annunciato la riapertura sono intervenuti anche Lorenzo Venturini, Ad Maria Cecilia Hospital; Raffaele Donini, assessore Salute Regione Emilia-Romagna; Tiziano Carradori, direttore generale Ausl Romagna; Federico Settembrini, assessore Comune di Cotignola e Monsignor Giovanni Mosciatti, Vescovo Diocesi di Imola. “Maria Cecilia Hospital riparte – commenta Donini – accogliendo i pazienti e i degenti e dando una speranza di cura e assistenza a tante persone. Insieme sanità pubblica e privato accreditato devono progettare il futuro perché tutti abbiamo a cuore la salute dei cittadini. La ripartenza non è solo tornare all’attività, ma c’è l’ambizione di compiere un viaggio insieme, per ampliare la ricerca a carattere scientifico per consolidare l’eccellenza e per fare in modo che il sistema Emilia Romagna, anche da questa vicenda, esca più forte di prima”.
I pazienti dell’ospedale di Cotignola – prontamente evacuato a causa dell’inondazione dei piani inferiori – hanno ricevuto assistenza e continuità di cura – spiega una nota – grazie alla rete di strutture del gruppo dove sono stati trasferiti: San Pier Damiano Hospital di Faenza (Ra), Villa Torri Hospital di Bologna e Salus Hospital di Reggio Emilia. Grazie alla collaborazione con l’ospedale di Rimini, chi era in terapia intensiva ha trovato ospitalità. Chi attualmente ha intrapreso il percorso di cura, lo proseguirà presso la struttura dove è stato trasferito fino al momento delle dimissioni.
Anche i percorsi di diagnosi e di cura ambulatoriale sono proseguiti, nei centri della rete ospedaliera del gruppo – si legge nella nota – già da venerdì 19 maggio. I pazienti sono stati richiamati per fissare un nuovo appuntamento, per esempio, al Primus Forlì Medical Center e il moderno Centro diagnostico avanzato delle Terme di Castrocaro, dove si sono trasferiti tutti i medici degli ambulatori di Maria Cecilia Hospital, grazie ai quali è stata riprogrammata l’attività e dove è stato possibile eseguire esami quali Tc, risonanza magnetica, mammografio, Moc e Rx. Gli ambulatori delle Terme sono stati operativi dalle ore 8:00 alle 23:00 e questi orari verranno mantenuti anche per la settimana in corso, per gestire il grande afflusso di pazienti. La struttura, di alta specialità in ambito neurochirurgico, cardiovascolare e per il trattamento del piede diabetico, sta lavorando per ripristinare due tecnologie d’avanguardia che sono state gravemente danneggiate. Una è la Gamma Knife, l’altra, riguarda gli acceleratori lineari. I pazienti sono stati inviati all’ospedale del gruppo che è a Bari, nel primo caso e, nel secondo, in altri ospedali pubblici da Bologna a Rimini.
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