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Ucraina, Putin: “Pace solo quando raggiungeremo...
Ucraina, Putin: “Pace solo quando raggiungeremo nostri obiettivi”
Il presidente russo nella conferenza stampa di fine anno: "Non c'è bisogno di una nuova mobilitazione"
"La pace in Ucraina ci sarà quando raggiungeremo i nostri obiettivi". E in Russia al momento "non c'è bisogno di una nuova mobilitazione". Ad affermarlo è il presidente Vladimir Putin nel corso della linea diretta e della conferenza stampa di fine anno iniziata ribadendo che la sovranità della Russia è minacciata e che "l'esistenza stessa del nostro Paese senza sovranità è impossibile. L'intero Paese non può esistere senza sovranità".
Viene subito posta una domanda sulla guerra in Ucraina: "Quando ci sarà la pace?", chiede il conduttore della televisione statale. "Ci sarà la pace quando raggiungeremo i nostri obiettivi", risponde Putin, sottolineando che questi "non cambiano. Il compito di denazificazione e smilitarizzazione dell'Ucraina rimane l'obiettivo".
Putin afferma che gli aiuti militari all'Ucraina provenienti dall'Occidente si stanno esaurendo e che il paese presto resterà senza armi straniere per resistere all'invasione russa. "L'Ucraina non produce quasi nulla, tutto gli viene portato 'gratuitamente', ma questo omaggio sta finendo".
Quanto alla situazione al fronte, "le forze nemiche" hanno "fallito ovunque" nella loro controffensiva ed hanno concentrato i loro attacchi di artiglieria su una zona "molto ristretta" sulla riva sinistra del fiume Dnipro. "Stanno spingendo avanti la loro gente e quella gente verrà uccisa", aggiunge. E parlando di Volodymyr Zelensky, ha definito la leadership politica ucraina "folle ed irresponsabile".
Putin sottolinea anche che il Cremlino non ha bisogno di una seconda ondata di mobilitazione di riservisti. "Attualmente - spiega -, ci sono 244mila persone mobilitate e si trovano nella zona operativa speciale: 41mila persone sono stati smobilitati per motivi di salute o per raggiunti limiti di età". Quest'anno, rileva Putin, "sono già state reclutate sotto contratto con l'esercito russo 486mila persone". "Ogni giorno 1,5 mila uomini russi - rileva ancora il presidente russo secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa 'Tass' - si arruolano nelle Forze Armate, il flusso di coloro che desiderano difendere la propria patria con le armi in mano non si ferma".
Putin riconosce che "gli Stati Uniti sono un Paese importante e necessario" e la Russia è "pronta a costruire relazioni e a ristabilire relazioni" con Washington. Allo stesso tempo, però, il leader del Cremlino ha precisato che "non ci sono ancora le condizioni fondamentali per ripristinare le relazioni tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti'' che ''devono prima cominciare a rispettare gli altri".
Parlando della Cina, Putin sostiene che "il livello di cooperazione con la Russia è senza precedenti". "Quest’anno il commercio tra Russia e Cina aumenterà del 30% raggiungendo i 220-230 miliardi di dollari", ha detto, spiegando che i rapporti tra la Federazione Russa e la Cina "rappresentano una garanzia essenziale per la stabilità nel mondo". Per il presidente russo il fatto che l'Occidente stia cercando di spostare le attività della Nato in Asia "va oltre gli obiettivi costitutivi dell'Alleanza".
La Federazione Russa e la Cina, aggiunge, "non creano blocchi; l’amicizia non è diretta contro nessuno, ma a vantaggio dei due Paesi".
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È Meghan l’erede di lady Diana? Cosa dice...
Tom Quinn: "Davvero significativo che il nuovo brand della duchessa del Sussex sia stato annunciato nel giorno del premio dedicato alla suocera"
Meghan Markle "si considera 'l'erede' della principessa Diana". Lo dice al Mirror un esperto reale, riferendosi in particolare alla data dell'annuncio della sua iniziativa commerciale. La duchessa di Sussex ha infatti pubblicizzato su Instagram il suo nuovo marchio di lifestyle 'American Riviera Orchard' nello stesso giorno dell'evento in memoria di Lady D. 'Diana Legacy Award'. Secondo Tom Quinn, "è davvero significativo che il nuovo brand di Meghan sia stato annunciato nello stesso giorno del premio dedicato a Diana". La moglie di Harry "si è sempre considerata l'erede di Diana. Si considera sofferente a causa dei media, proprio come ritiene che abbia sofferto Diana, ma da questa parte dell'oceano ci sarà un'enorme quantità di critiche sul fatto che lei stia solo cercando di trarne profitto".
La nuova impresa commerciale di Meghan, della quale non è stato ancora ufficializzato il lancio, dovrebbe occuparsi della vendita di un'ampia varietà di prodotti, tra cui articoli per la casa, biancheria da tavola, stoviglie, marmellate. Dovrebbe anche avere una propria linea di cosmetici con il suo nuovo marchio ed espandersi a livello internazionale con una gamma di prodotti per la cura dei capelli, fragranze per la casa e cura degli animali domestici.
Fin dal giorno del suo annuncio, 'American Riviera Orchard' ha fatto registrare un boom di accessi e di iscrizioni e i fan sono impazziti per il video teaser rilasciato per svelare la nuova avventura della duchessa. Si stima che l'ex star di Suits potrebbe incassare profitti milionari fin dalla prima settimana di apertura del sito, ma, secondo Quinn, ci sarebbero comunque delle lamentele a Kensington Palace per la sua nuova impresa, mentre l'ex attrice "semplicemente non riesce a capire" perché fare soldi grazie ai suoi "agganci" sia disapprovato dal Palazzo.
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007 Kiev, a maggio nuova offensiva russa – Ascolta
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Ucraina, ambasciatrice polacca a Roma: “Debolezza Ue...
"La paura della Russia non è irrazionale, l'Europa aumenti le forniture a Kiev"
“La debolezza dell’Europa incoraggia Vladimir Putin a essere ancora più aggressivo, l’Ue aumenti le sue forniture di armi all’Ucraina”. In un’intervista all’Adnkronos, l’ambasciatrice polacca a Roma, Anna Maria Anders, arrivata alla conclusione del suo mandato, parla dell’ipotesi di una guerra tra la Russia ed i Paesi della Nato e del rischio di un’escalation in Ucraina dopo l’attentato a Mosca di una settimana fa. “La guerra continua – dice la figlia del generale Wladyslaw Albert Anders, vincitore della battaglia di Cassino contro i nazifascisti durante a Seconda guerra mondiale- e la paura della Russia non è irrazionale. Credo che conoscere la storia possa aiutare a comprendere il modus operandi della Russia. Possiamo certamente aspettarci un’escalation e una crescente disinformazione”.
L’Europa deve dunque prepararsi alla guerra con la Russia? “Risponderò con il proverbio latino recentemente citato dai politici europei: ‘Si vis pacem, para bellum. Se vuoi la pace, prepara la guerra’. Purtroppo è ancora molto attuale. In Polonia, lo abbiamo già detto molte volte: Vladimir Putin comprende solo il linguaggio della forza – sostiene l’ambasciatrice, in Italia da quasi cinque anni - La debolezza dell'Europa lo incoraggia solo ad essere più aggressivo”.
Anders contesta quanti pensano che “se faremo delle concessioni alla Russia riguardo all’Ucraina, il problema sarà risolto”. “Niente di più sbagliato – replica - per un politico come Vladimir Putin è solo un incoraggiamento a continuare con ulteriori azioni belliche”.
Piuttosto, secondo l’ambasciatrice, “siamo del parere che l’Unione Europea debba aumentare le forniture di armi all’Ucraina, qui c’è ancora spazio per agire: dobbiamo anche essere attivi non solo nel sostenere militarmente l’Ucraina, ma anche nel contrastare la disinformazione russa nell’Ue e nel mondo, che mira a “stancare” le nostre società con il tema dell’Ucraina e indebolire i nostri aiuti”. “Allo stesso tempo – sottolinea ancora - l’Europa dovrebbe espandere il proprio potenziale di deterrenza nei confronti di Mosca, il che significa anche maggiori investimenti nella difesa. In Polonia spendiamo già quasi il 4% del Pil per questo scopo”.
Infine, Anders parla dell’ipotesi di Emmanuel Macron di inviare truppe in Ucraina e della posizione di Varsavia: “Non c'è alcuna decisione della Polonia di inviare truppe nel territorio ucraino – assicura - Riteniamo che oggi non si debba speculare sul futuro, se ci saranno circostanze che cambieranno la nostra posizione. Oggi è cruciale fornire il massimo sostegno possibile allo sforzo militare dell’Ucraina”.