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Ucraina, nuovo attacco Russia: missili su Kharkiv e droni...
Ucraina, nuovo attacco Russia: missili su Kharkiv e droni su Odessa
Due missili S-300 hanno colpito ieri sera il centro di Kharkiv, in un'area con molti edifici residenziali: almeno 17 i feriti. Danni anche a Odessa dove 130 civili sono stati evacuati
Nuovo attacco della Russia in Ucraina. Secondo le ultime news di oggi, 17 gennaio 2024, sulla guerra, almeno 17 persone sono rimaste ferite in un raid missilistico russo contro la città orientale di Kharkiv. "Due donne sono gravemente ferite", ha annunciato il governatore militare della regione, Oleh Syniehubov, su Telegram. Anche altre dodici persone sono state ricoverate in ospedale.
Secondo il rapporto, due missili antiaerei S-300 hanno colpito ieri sera il centro della metropoli, in un punto della città dove non ci sono infrastrutture militari ma molti edifici residenziali, ha denunciato il sindaco Ihor Terekhov.
Tre persone sono invece rimaste ferite in un attacco con droni sferrato dalle forze russe contro Odessa. A darne notizia questa mattina su Telegram è stata l'amministrazione militare regionale della città portuale ucraina. L'attacco - ha reso noto - ha anche provocato danni a edifici residenziali: circa 130 civili sono stati evacuati dalle case colpite.
Kiev: abbattuti 19 dei 20 droni lanciati dalla Russia
Le forze ucraine hanno abbattuto 19 dei 20 droni d'attacco di tipo Shahed lanciati dalla Russia durante la notte. Lo ha riferito l'aeronautica di Kiev, precisando che i droni sono stati lanciati da Primorsko-Akhtarsk, nel sud della Russia, al largo della costa del Mar d'Azov. Secondo il Comando operativo meridionale dell'Ucraina, le unità di difesa aerea hanno abbattuto un drone sopra Mykolaiv Oblast, e un altro è stato abbattuto sopra Kirovohrad Oblast. I droni hanno preso di mira principalmente Odessa e si sono avvicinati alla città a bassa quota sopra la superficie del Mar Nero. In totale, 11 droni sono stati abbattuti durante l'avvicinamento alla costa, la maggior parte dei quali è caduta in mare. I detriti di diversi droni abbattuti hanno danneggiato diversi negozi, automobili e appartamenti, ferendo tre persone.
Mosca: abbattuti 7 missili e 4 droni ucraini su Belgorod
Sette missili e quattro droni ucraini sono stati abbattuti sulla regione russa di confine di Belgorod la notte scorsa. Ad affermarlo è il ministero della Difesa di Mosca: "Il tentativo del regime di Kiev di lanciare un attacco terroristico contro strutture situate sul territorio della Federazione Russa è stato sventato", ha scritto su Telegram alle prime ore di oggi.
Kiev: 730 militari russi uccisi nelle ultime 24 ore
La Russia ha perso 372.820 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, precisando che nel numero sono incluse 730 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno.
Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 6.126 carri armati, 11.372 veicoli corazzati da combattimento, 11.755 veicoli e serbatoi di carburante, 8.811 sistemi di artiglieria, 964 sistemi di razzi a lancio multiplo, 653 sistemi di difesa aerea, 331 aerei, 324 elicotteri, 6.884 droni, 23 imbarcazioni e un sottomarino
Esteri
Biden e la gaffe sullo zio mangiato dai cannibali
Il presidente e l'omaggio allo zio morto nella Seconda guerra mondiale
"Mio zio forse è stato mangiato dai cannibali". Parola di Joe Biden. Le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti somigliano ad una nuova gaffe e non passano inosservate. Biden si è espresso durante una visita a Scranton, Pennsylvania, la città che - come sanno gli appassionati di serie tv - è diventata celebre anche perché è la sede di The Office, lo show Nbc che dal 2005 al 2013 ha avuto un enorme successo.
Biden ha reso omaggio allo zio, Ambrose Finnegan, pilota morto durante la Seconda guerra mondiale. "E' stato abbattuto in Nuova Guinea e non hanno mai trovato il corpo. In quella parte della Nuova Guinea c'erano molti cannibali", le parole del presidente. Secondo i registri militari, in realtà, l'aereo su cui volava Finnegan precipitò davanti alle coste della Nuova Guinea: l'apparecchio e il corpo non vennero mai trovati.
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G7, Tajani: “Convergenza su tutte le questioni...
A Capri il vertice dei ministri degli Esteri
"Grande unità d'intenti e convergenza su tutte le questioni internazionali". Così Antonio Tajani nella conferenza finale del vertice dei ministri degli Esteri dei Paesi del G7 a Capri. Ribadito il no all'operazione militare israeliana a Rafah, per il Medio Oriente va perseguita la de-escalation. Ok alle sanzioni all'Iran ma la porta del dialogo resta aperta.
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Israele-Iran, l’esperto Litvak: “Da Tel Aviv...
Se ci sarà la rappresaglia di Teheran? La Repubblica islamica "non è uno Stato monolitico, le opzioni sono diverse"
Con l'attacco 'limitato' della scorsa notte contro l'Iran, Israele ha mandato il messaggio di "non essere interessato all'escalation", quanto ad una possibile rappresaglia di Teheran, le opzioni "sono diverse", perché diverse sono le voci nella Repubblica islamica, che "non è uno stato monolitico". E' l'interpretazione che Meir Litvak, professore di storia del Medio Oriente all'Università di Tel Aviv, dà dell'operazione della scorsa notte, scattata in risposta all'attacco iraniano del 13 aprile contro Israele.
"Credo che Israele abbia voluto inviare a Teheran il messaggio che non è scoraggiato dal recente attacco iraniano, che l'Iran è vulnerabile e che Israele dispone di una buona intelligence, e che quindi continuerà a impegnarsi per cercare di interrompere le forniture di armi avanzate a Hezbollah", spiega Litvak all'Adnkronos. Per il quale poi è "altrettanto importante la portata e il modo con cui è stato condotto l'attacco", perché così Israele "ha anche inviato il messaggio di non essere interessato a un'escalation, dando all'Iran il modo di minimizzare l'attacco e il suo significato, in modo che Teheran non debba rispondere di nuovo", sostiene l'esperto.
Litvak dice poi di "non avere idea se ci sarà o meno un'escalation: molto dipende da quale sarà la reazione iraniana". "L'Iran non è uno Stato monolitico - sottolinea il professore dell'Università di Tel Aviv - Una fonte potrebbe negare la necessità di rispondere, mentre i Pasdaran potrebbero cercare di spingere la Guida Suprema Khamenei a vendicarsi in qualche modo".
"Non so come reagirà l'Iran se Israele dovesse attaccare in Siria un altro convoglio di armi consegnate a Hezbollah", l'affermazione di una fonte anonima di Teheran secondo cui "non ci saranno ritorsioni potrebbe essere autentica, ma potrebbe anche essere una disinformazione deliberata - conclude Litvak - Non lo so davvero, e ci sono molte opzioni diverse".