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Ucraina, Zelensky: “Meloni con noi ma in Italia molti...
Ucraina, Zelensky: “Meloni con noi ma in Italia molti con Putin”
Il presidente ucraino: "Felice dell'accordo firmato ieri"
''Meloni è con noi, è dalla nostra parte'', ma "in Italia ci sono molti a favore di Putin" e ''dovreste cancellare i loro visti''. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso di una affollatissima conferenza stampa a Kiev, si esprime così sul rapporto con l'Italia. Zelensky si dice ''felice dell'accordo che abbiamo firmato ieri'' con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni arrivata nella capitale ucraina. ''Ci sono molti pro Putin in Italia. Dovreste cancellare i loro visti. Anche quella dei visti è un'arma da adottare'', afferma Zelensky riferendosi alla strategia da usare per limitare la presenza di filo-Putin. "Stiamo preparando una lista ma non di italiani, di propagandisti russi", dice Zelensky.
Il sostegno dell'Europa può sopperire ad un eventuale passo indietro degli Usa? "Avete diverse armi con cui potete aiutarci, ma non tutto dipende dall'Italia. Parliamo dei paesi del G7, di paesi dell'Unione Europea. Credo che" questi paesi "abbiano capito che Putin continuerà questa guerra".
La conferenza è soprattutto l'occasione per fare il punto sulla guerra, a 2 anni dall'inizio delle ostilità con la Russia. Kiev, dice, ha perso sinora 31mila uomini. L'Ucraina continuerà a cedere terreno alla Russia finché non riceverà armi e munizioni dall'Occidente. Poi, potrà passare all'attacco con una nuova controffensiva, secondo il quadro che Zelensky delinea. "Non abbiamo alternativa alla vittoria. Se l'Ucraina perde, cessa di esistere. Non possiamo accettare un epilogo del genere. La vittoria delll'Ucraina dipende dal sostegno che arriva dall'Occidente. Se avremo armi e munizioni, vinceremo", dice Zelensky.
Le ultime settimane sono state caratterizzate dai durissimi scontri a Avdiivka, la città dell'est che la Russia ha conquistato, issando la propria bandiera su un cumulo di macerie in un'area devastata e disabitata. L'Ucraina è destinata a cedere altri territori? "La pressione della Russia è massiccia. In alcune zone è stata particolarmente intensa, il rapporto tra le munizioni di artiglieria dell'Ucraina e della Russia è stato di 1:12 alla fine dello scorso anno e all'inizio del 2024. Ora abbiamo un rapporto di 1:7, abbiamo ridotto il vantaggio della Russia che però rimane significativo. Dobbiamo arrivare ad un punto in cui il rapporto sarà 1:2 o 1:3, in quel momento saremo pronti a respingere i russi", dice Zelensky.
"Fino ad allora, continueremo a perdere 100-150 metri al giorno ma a livello strategico è più importante non perdere uomini. In alcuni villaggi ci sono 10-20 case, ci sono persone che non vogliono andarsene. Devono salvare le proprie vite. Se avremo armi al livello della Russia, otterremo risultati", afferma. E' possibile dialogare con Vladimir Putin? "Si può parlare con un sordo? Si può parlare con un uomo che uccide i suoi oppositori? Proporremo una piattaforma in cui Putin possa accettare di aver perso questa guerra e che è stato un enorme errore e una tragedia per noi e per il mondo democratico".
Tutto o quasi ruota attorno al pacchetto da 61 miliardi di dollari fermo al Congresso degli Stati Uniti. Il Senato ha approvato l'invio degli aiuti, la Camera a maggioranza repubblicana deve ancora esprimersi. "Sono ottimista riguardo alla recente risposta dei nostri alleati riguardo a queste armi", dice il presidente, fiducioso rispetto al fatto che il Congresso americano sbloccherà le fornitrue: "Sanno che ne abbiamo bisogno entro un mese", afferma aggiungendo che "contiamo sul fatto che gli Stati Uniti resteranno i leader della democrazia nel mondo".
Il tema viene affontato oggi anche dal ministro della Difesa, Rustem Umerov. "Le promesse non equivalgono alla consegna. Il 50% di quanto promesso non arriva in tempo. Così si perdono uomini e territorio. Questa è una guerra in cui gli alleati devono fornire i rifornimenti in tempo", dice.
L'Ucraina sta cercando di rimediare alla scarsità di munizioni facendo crescere la propria industria militare. Intervenuto alla stessa conferenza, il ministro per le Industrie strategiche, Oleksandr Kamyshin, evidenzia che la produzione è triplicata. Tuttavia, l'Ucraina ha bisogno di molte più munizioni di quante ne potrà fabbricare. Inoltre le necessità del fronte "sono maggiori della produzione di Stati Uniti e Ue messe insieme".
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In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall
Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".
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Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".