Esteri
Gaza, veto di Russia e Cina su risoluzione Usa...
Gaza, veto di Russia e Cina su risoluzione Usa all’Onu per cessate il fuoco e rilascio ostaggi
Ambasciatrice Usa all'Onu: "Ancora una volta Mosca mette politica davanti a progressi". In passato per tre volte gli Stati Uniti hanno bloccato risoluzioni al Consiglio di Sicurezza
Veto di Russia e Cina al Consiglio di Sicurezza Onu sulla bozza di risoluzione proposta dagli Usa che collegava un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza al rilascio degli ostaggi trattenuti da Hamas nell'enclave palestinese. Undici sono stati i voti a favore, tre i contrari e si è registrata un'astensione. In passato per tre volte gli Usa hanno bloccato risoluzioni al Consiglio di Sicurezza.
Usa accusano la Russia
"Ancora una volta la Russia mette la politica davanti ai progressi", le parole dell'ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, lamentando il fatto che la Russia, insieme alla Cina, hanno bloccato con il veto la risoluzione americana con l'unico obiettivo di vedere fallire il tentativo degli Stati Uniti.
Prima del voto la diplomatica americana aveva chiesto il sostegno alla risoluzione dicendo che "vogliamo vedere un immediato e continuato cessate il fuoco come parte di un accordo che porti al rilascio di tutti gli ostaggi che sono nella mani di Hamas ed altri gruppi e permetta che entrino molti di più aiuti umanitari che salvano la vita a Gaza".
La risoluzione Onu americana ha ricevuto un sostegno "veramente forte" ma è stata "bloccata cinicamente dal veto" di Russia e Cina, ha detto Anthony Blinken, parlando ai giornalisti al termine della sua missione in Israele, sottolineando che l'intenzione degli Stati Uniti era mostrare alla comunità internazionale "un senso di urgenza" riguardo al cessate il fuoco.
Mosca attacca Washington: "Ipocriti"
"Abbiamo assistito a un tipico spettacolo ipocrita", ha detto già prima del voto l'ambasciatore della Russia all'Onu, Vasily Nebenzya, come riporta la Bbc. Nebenzya ha accusato gli Stati Uniti di non aver fatto nulla per frenare Israele a Gaza e ha accusato Washington di parlare di cessate il fuoco dopo che "Gaza è stata virtualmente spazzata via dalla faccia della terra". Per Nebenzya, quella risoluzione avrebbe "garantito l'impunità di Israele".
La delusione di Londra
"Profondamente delusa", la rappresentante permanente del Regno Unito al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Barbara Woodward, dopo lo stop alla risoluzione americana. Il Regno Unito, ha detto l'ambasciatrice, ha votato per "un cessate il fuoco immediato e duraturo", per la liberazione degli ostaggi israeliani e "ergersi contro un'offensiva di terra a Rafah". E, ha aggiunto stando a quanto riporta la Bbc, il Regno Unito continuerà a fare "tutto il possibile" per l'arrivo di aiuti a Gaza.
L'Algeria è tra i tre Paesi che hanno contro la bozza di risoluzione presentata dagli Stati Uniti. ''Mancava una richiesta chiara di cessate il fuoco'', ha sottolineato Amar Bendjama, rappresentante permanente dell'Algeria presso le Nazioni Unite. "Chi crede che la potenza occupante israeliana sceglierà di rispettare i suoi obblighi legali internazionali si sbaglia'', ha sostenuto.
"Riconosciamo lo sforzo compiuto dalla delegazione statunitense, in particolare dall'ambasciatore Greenfield, nell'accogliere alcune delle nostre proposte - ha aggiunto - Tuttavia le nostre preoccupazioni principali sono rimaste senza risposta nonostante le numerose versioni riviste e diffuse".
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Usa, morto uomo che si è dato fuoco fuori da tribunale...
Prima di darsi fuoco, cospargendosi di un liquido infiammabile, l'uomo aveva lanciato alcuni opuscoli infarciti di teorie cospirazioniste
E' morto l'uomo che ieri si è dato fuoco fuori dal tribunale di New York dove è in corso da lunedì il processo contro Donald Trump. Lo ha reso noto la Nbc, a cui fonti della polizia hanno riferito che Maxwell Azzarello, un trentenne della Florida, "è stato dichiarato morto dai medici dell'ospedale". Prima di darsi fuoco, cospargendosi di un liquido infiammabile, l'uomo aveva lanciato alcuni opuscoli infarciti di teorie cospirazioniste.
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Ucraina, Russia: “Abbattuti 50 droni di Kiev”
In particolare, 26 aerei senza pilota sono stati abbattuti sulla regione di Belgorod
La Russia ha rivendicato di aver abbattuto 50 droni ucraini lanciati contro diverse regioni del Paese. In un nota, il ministero della Difesa di Mosca ha affermato: "La scorsa notte, i tentativi del regime di Kiev di effettuare una serie di attacchi terroristici utilizzando Uav contro obiettivi sul territorio della Federazione russa sono stati fermati. Cinquanta droni ucraini sono stati distrutti e intercettati dai sistemi di difesa aerea".
In particolare, 26 aerei senza pilota sono stati abbattuti sulla regione di Belgorod, 10 sulla regione di Bryansk, 8 sulla regione di Kursk, due sulla regione di Tula e uno ciascuno sulle regioni di Smolensk, Ryazan, Kaluga e Mosca.
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Raid aereo su base milizie filo Iran in Iraq, un morto e 8...
L'attacco contro la base Calso. Israele e Usa negano coinvolgimento. Milizie filo Iran: "Drone contro Eliat in risposta ad attacco su Iraq"
E' di un morto e otto feriti il bilancio di un raid aereo avvenuto nella notte contro una base in Iraq che ospita milizie filoiraniane. Lo hanno riferito fonti della sicurezza di Baghdad, mentre una nota del gruppo Hashed al-Shaabi - alleanza di formazioni sciite ora integrate nell'esercito regolare - ha reso noto che l'attacco contro la base Calso ha provocato "perdite materiali", ma non è stato specificato il numero di vittime.
Gli attacchi aerei hanno ucciso un combattente Hashd Shaabi e ferito altri combattenti e soldati iracheni, oltre a provocare un vasto incendio negli obiettivi attaccati.
Usa e Israele negano coinvolgimento
Su X, il Comando centrale americano (Centcom) ha negato che ci siano gli Stati Uniti dietro l'esplosione alla base: "Non abbiamo condotto raid in Iraq oggi".
Anche fonti israeliane hanno negato alla Cnn il coinvolgimento di Tel Aviv nel raid aereo.
Milizie filo Iran, drone contro Eliat in risposta ad attacco su Iraq
Le milizie filoiraniane in Iraq hanno rivendicato dal canto loro il lancio di un drone contro Eliat, in Israele, in risposta alle "violazioni israeliane della sovranità irachena e a suoi attacchi contro le basi delle Forze di mobilitazione popolare (Hashed al-Shaabi), ha scritto su Ynet dopo il raid della scorsa notte contro la base Calso in Iraq.
Il governo iracheno non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione in merito agli attacchi aerei, ma le Forze Hashd Shaabi hanno affermato in un breve comunicato che una squadra investigativa è arrivata sul posto e che maggiori dettagli saranno rivelati in seguito.
Nel frattempo, Abu Alaa al-Walai, segretario generale delle Brigate Sayyid al-Shuhada, sostenute dall'Iran, che fanno parte delle Forze Hashd Shaabi irachene, ha dichiarato in una dichiarazione online che "una risposta sarà data a chiunque sia dietro il peccaminoso attacco alla base Hashd Shaabi dopo aver completato le indagini".