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Ucraina, il piano della Russia: nuove armi, droni e...
Ucraina, il piano della Russia: nuove armi, droni e satelliti per vincere la guerra
Dai nuovi droni all'uso dell'intelligenza artificiale, Mosca punta all'accelerazione nel conflitto
La Russia prepara l'accelerazione nella guerra con l'Ucraina nel 2024. Il 'piano' di Mosca viene illustrato dal ministro della Difesa, Sergei Shoigu, mentre il conflitto sul campo prosegue verso il traguardo dei 2 anni. Si continua a combattere soprattutto lungo il fronte orientale, dove il quadro non sembra proporre modifiche rilevanti.
L'obiettivo della Russia, in un quadro apparentemente bloccato, è mantenere l'iniziativa strategica in Ucraina: per farlo, Mosca si concentrerà sull'approvvigionamento a tutto tondo delle sue forze.
Shoigu, in una teleconferenza con i massimi vertici militari, sottolinea che Mosca manterrà la sua triade nucleare (missili con base a terra per obiettivi a lunga distanza, missili lanciati da sottomarini e bombe nucleari lanciate da aerei), svilupperà la produzione di droni, introdurrà nuove armi - promettendo l'impiego di armi basate sull'intelligenza artificiale - e aumenterà le capacità dei propri satelliti . Con questa strategia, la Russia punta a modificare la situazione in una guerra in cui, secondo Mosca, l'Ucraina ha perso oltre 215.000 soldati e 28.000 tra veicoli, mezzi e equipaggiamenti.
"Nonostante l'esaurimento delle risorse umane e l'assenza di risultati sul campo di battaglia, gli Stati Uniti cercano a sangue freddo di realizzare le loro ambizioni di leadership globale a scapito delle vite ucraine. Su istruzioni degli sponsor occidentali, il regime di Kiev continua a inviare al massacro i suoi soldati e cerca ogni possibilità per ricostituire l'esercito. Naturalmente, ciò non cambierà la situazione sulla linea di contatto, ma trascinerà solo il conflitto militare", dice Shoigu.
Un compito chiave per il 2024 è mantenere la triade nucleare al massimo livello di prontezza al combattimento, afferma il ministro. "Concentreremo i nostri sforzi anche sul rifornimento completo delle truppe che parteciperanno all'operazione militare speciale. Continueremo a dotare l'Esercito e la Marina con le armi più all'avanguardia, comprese quelle basate su tecnologie di intelligenza artificiale e nuovi principi fisici. In particolare, lanceremo la produzione in serie di veicoli aerei senza pilota, dai droni ultra-piccoli a quelli d'attacco pesanti", precisa.
"I nostri piani immediati includono il miglioramento dei sistemi di comunicazione, l'aumento dell'efficienza nell'uso dei più recenti mezzi di ricognizione, l'acquisizione di bersagli e l'aumento delle capacità dei nostri sistemi di difesa aerea e della flotta di satelliti", dice ancora.
Parlando in teleconferenza con la leadership delle forze armate russe, Shoigu sostiene che la ricerca da parte di Kiev di opportunità per ricostituire i ranghi dell'esercito ucraino non farà altro che prolungare il conflitto militare: "Su istigazione dei Paesi occidentali, il regime di Kiev continua a condurre i suoi soldati al massacro e sta cercando ogni opportunità per ricostituire i ranghi dell'esercito ucraino. Naturalmente, ciò non cambierà la situazione sulla linea di contatto militare e non farà altro che prolungare il conflitto. Nonostante l'esaurimento delle risorse umane nelle formazioni ucraine e la mancanza di risultati sul campo di battaglia, gli Stati Uniti stanno cercando di realizzare le loro ambizioni di leadership mondiale a scapito della vita degli ucraini".
Tutto liscio per la Russia, quindi? No, anzi. Alla narrazione di Shoigu si contrappone l'analisi dell'intelligence militare britannica. Londra evidenzia che la macchina bellica russa ha più di una lacuna, in particolare spicca in quest'ultimo periodo "l'inefficacia della difesa aerea russa nel proteggere siti chiave", come evidenziato anche dagli attacchi ucraini del 4 dicembre contro Sebastopoli e l'aerodromo Saki, nella Crimea occupata.
Questi attacchi hanno probabilmente "degradato" l'efficacia della difesa aerea russa sopra la regione della Crimea, nota il bollettino giornaliero sulla guerra in Ucraina. "In risposta, la Russia ha lanciato diversi attacchi missilistici attraverso l'Ucraina l'8 gennaio, prendendo di mira varie città, fra cui Kryvyi Rih e Zaporizhzhia. Questo dimostra ancora una volta l'inefficacia della difesa russa aerea nel proteggere siti chiave, malgrado la loro preparazione rafforzata. L'ampiezza della risposta russa è probabilmente indicativa del livello di successo raggiunto dalle azioni delle forze armate ucraine il 4 gennaio", conclude l'intelligence militare britannica.
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Nuove minacce dell’Iran a Israele – Ascolta
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Iran minaccia Israele: “Se ci attacca non ne rimarrà...
Il nuovo monito lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi
Se Israele attaccasse l'Iran, è "improbabile" che rimarrà "qualcosa" dello Stato ebraico. E' il nuovo monito lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante un intervento all'università di Lahore. Raisi, citato dall'agenzia di stampa Tasnim, si trova da ieri in Pakistan per una visita ufficiale di tre giorni.
Sottolineando che l'Iran "ha punito il regime sionista per il crimine commesso", ovvero l'attacco al consolato della Repubblica islamica a Damasco, Raisi ha affermato che "se il regime sionista commettesse l'errore di invadere la Terra Santa dell'Iran, la situazione cambierà ed è improbabile che rimarrà qualcosa di questo regime".
Ministro Esteri Iran: sanzioni Ue 'deplorevoli'
Da parte sua il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha bollato le sanzioni varate dall'Unione Europea a seguito dell'attacco iraniano contro Israele come "deplorevoli". "È deplorevole vedere l'Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran solo perché l'Iran ha esercitato il proprio diritto all'autodifesa di fronte alla sconsiderata aggressione di Israele", scrive in un commento postato su X. "L'Ue non dovrebbe seguire il consiglio di Washington" di rispondere alle richieste del "criminale regime israeliano".
"È anche deplorevole", prosegue, "che, mentre il regime israeliano continua il suo genocidio contro i palestinesi attraverso diversi crimini di guerra, attacchi missilistici e carestia, la reazione dell'Ue a tali crimini non sia quasi nulla più che parole vuote. L’Ue deve agire in modo responsabile e sanzionare il regime israeliano", conclude.
L'esperto: da tensione Israele-Iran per ora nessun impatto duraturo su economia globale
"Per quanto riguarda l’acuirsi del conflitto in Medio Oriente, nonostante i mercati finanziari abbiano la tendenza a trascurare le incertezze geopolitiche, la prospettiva di un’espansione delle ostilità non manca di sollevare preoccupazioni, soprattutto se si considerano due fattori di rischio. Il primo è il sentiment di mercato, poiché durante le crisi gli investitori liquidano gli asset rischiosi e investono in “beni rifugio”, come oro o titoli di Stato. Questo sentiment può cambiare rapidamente, in entrambe le direzioni. Il secondo è l'impatto macroeconomico, con il rischio di una crescita più lenta e di un’inflazione più elevata, trainata dalla combinazione di sentiment e pressioni sulla catena di approvvigionamento". Così Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm, società di consulenza finanziaria indipendente con approccio digitale, specializzata in investimenti di medio-lungo termine.
Secondo Flax "La situazione attuale rimane molto incerta, ma è troppo presto per concludere che ci sarà un impatto a lungo termine sull'economia globale. La geopolitica sta complicando le prospettive a breve termine e ha pesato sull’andamento dei mercati negli ultimi giorni, oltre che sulle sfide che i policymaker si trovano a dover affrontare mentre ricercano il punto di equilibrio tra inflazione e crescita.
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Da yacht a sottomarino, ecco Migaloo M5: ultima tendenza...
L'imbarcazione, lunga 165 metri, potrà scendere fino a 250 metri di profondità e rimanere sommersa fino a quattro settimane
Superyacht in grado di trasformarsi in sottomarini personalizzati che possono scendere a 250 metri sotto la superficie dell'oceano e rimanere sommersi fino a quattro settimane. Dopo le Iceberg Home, le case di lusso apparentemente normali all’esterno, ma che nascondono spettacolari dimore sotterranee con tutti i comfort, dalla piscina al cinema: sembra essere questa l'ultima tendenza tra i miliardari con il desiderio di una maggiore privacy.
A realizzare l'ambizioso progetto sarà lo studio di progettazione austriaco Migaloo, che ha presentato "l'unico superyacht sottomarino privato al mondo", per offrire "un'alternativa non ancora esistente alle grandi navi di superficie di proprietà privata".
Questo sottomarino, denominato M5, misurerà 165,8 metri di lunghezza e 23 metri di larghezza nel punto più largo, con un'autonomia di circa 15.000 chilometri e una velocità fino a 20 nodi in superficie (o 12 nodi in immersione). Tuttavia, afferma Migaloo, "le dimensioni, lo stile esterno e il design degli interni dipende dalle preferenze dei proprietari".
Quindi, come ogni superyacht miliardario degno di questo nome, il design predefinito include un eliporto, una piscina e un centro benessere, una palestra, un cinema con gallerie d'arte, un'area per feste con cabina DJ, oltre a numerosi spazi per rilassarsi o cenare. Gli extra opzionali includono una mongolfiera e una stazione subacquea per l'alimentazione degli squali.
"I proprietari cercano privacy, sicurezza e protezione per se stessi, per i loro ospiti e i loro oggetti di valore", afferma il CEO Christian Gumpold sul sito web di Migaloo. I sistemi di sicurezza personalizzati saranno forniti dal partner statunitense SAFE, promettendo "una protezione oltre il livello militare" per quella che definisce una "fortezza sottomarina privata".
Qual è il prezzo di questa meraviglia acquatica? Bene, non esiste un prezzo specifico per il progetto, a causa di tutte quelle opzioni di personalizzazione, ma la stima ampiamente riportata per il Migaloo M5 è di circa 2 miliardi di dollari, senza considerare la manutenzione.
L'M5 utilizza tecnologie collaudate prese in prestito da yacht a motore e sommergibili esistenti, come la costruzione a doppio scafo e scafi multipli a pressione, che aiutano sui fronti della sicurezza e della fattibilità. Anche se rimane ancora la domanda su chi abbia le tasche abbastanza profonde da poterselo permettere.
Non è il primo tentativo di creare un sottomarino di lusso. Aston Martin ha rivelato i piani per una nave da 4 milioni di dollari nel 2017. E non è la prima volta che Migaloo fa notizia per aver fatto 'galleggiare' le sue straordinarie visioni. Al Monaco Yacht Show del 2015, ha presentato i piani per Kokomo Ailand, la sua isola galleggiante privata alta 80 metri (con cascata) su cui è possibile navigare.
Quindi la concept nave Migaloo M5 navigherà felicemente verso la realtà o affonderà senza lasciare traccia? È difficile dirlo, ma probabilmente c'è del tempo per iniziare a risparmiare.