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Ucraina, Casa Bianca: “Usa non manderanno soldati in...
Ucraina, Casa Bianca: “Usa non manderanno soldati in guerra”
Biden non cambia linea. Nuovo appello del presidente per l'ok agli aiuti per Kiev
Gli Stati Uniti non invieranno truppe a combattere in Ucraina nella guerra contro la Russia. La linea della Casa Bianca e dell'amministrazione del presidente Joe Biden è stata ribadita dalla portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, che ha commentato le parole del presidente francese, Emmanuel Macron, che non ha escluso l'invio di forze occidentali.
"Il presidente Biden è stato chiaro sul fatto che gli Stati Uniti non invieranno truppe a combattere in Ucraina", ha dichiarato Watson in una nota. Biden, ha aggiunto, ritiene che la "strada verso la vittoria" passi dall'approvazione da parte del Congresso degli aiuti militari bloccati "in modo che le truppe ucraine abbiano le armi e le munizioni di cui hanno bisogno per difendersi" dall'invasione russa.
Prima del suo incontro con i leader del Congresso alla Casa Bianca, Biden è tornato a definire "urgente" l'approvazione del pacchetto per l'Ucraina, avvisando che un ulteriore ritardo nell'invio degli aiuti militari Usa a Kiev avrebbe conseguenze "terribili". Il presidente ha anche ricordato che il Congresso ha la responsabilità di finanziare il governo che uno shutdown "danneggerebbe l'economia in modo significativo".
Il Senato ha votato sì al pacchetto di aiuti e armi per 61 miliardi di dollari. La fornitura è al vaglio della Camera dei Rappresentanti, a maggioranza repubblicana. Sullo sfondo, il ruolo di Donald Trump: l'ex presidente potrebbe condizionare la linea di una parte dei deputati Gop e in questo caso il via libera al pacchetto sarebbe a rischio.
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Attentato Mosca, Russia: “Kiev ha finanziato i...
In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall
Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
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Attacco a Mosca, Russia: “Soldi da Ucraina a...
Il comitato investigativo: "Legami tra Kiev e gli autori della strage"
La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca: sarebbero emerse prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram- Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
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Chasiv Yar l’obiettivo strategico russo per controllare il...
Dopo la conquista di Avdiivka, e l’avanzata ad ovest della città, le truppe di Mosca stanno aumentando la pressione anche più a nord, sempre nella regione di Donetsk, nell’area di Bakhmut. I russi sono arrivati alla periferia di Chasiv Yar, obiettivo strategico nell’area.