Esteri
Ucraina, allarme aereo in tutto il Paese: esplosioni a Kiev
Peskov: "Notizie su armi nucleari nello spazio sono uno stratagemma americano"
Allarme aereo stamattina in tutta l'Ucraina. Esplosioni si sono udite a Kiev, dove il sindaco Vitaliy Klitschko ha scritto su Telegram ai cittadini di non lasciare i rifugi. Secondo i media locali, esplosioni sono avvenute anche a Leopoli, Dnepropetrovsk e nella città di Zaporizhzhia, dove è stato ferito un civile.
L'allarme antiaereo è stato attivato a Kiev intorno alle 5 del mattino e verso le 6 si sono udite diverse esplosioni. Anche il sindaco di Leopoli Andrii Sadovyi ha detto che la città è stata presa di mira nell'attacco. Un'onda esplosiva ha fatto saltare le finestre di diversi edifici. L’esercito russo sta colpendo le strutture energetiche, dell’industria della difesa, del comando militare e delle comunicazioni ucraine.
Raid su centro commerciale a Belgorod
Un raid ha colpito un centro commerciale nella città russa di Belgorod, non lontana dal confine con l'Ucraina. Il bilancio è di almeno 5 morti, tra cui un bambino, e 18 feriti, tra cui cinque bambini. Lo ha riferito il governatore regionale, Vyacheslav Gladkov, sul suo canale Telegram. Stando ai media russi, il centro commerciale è stato gravemente danneggiato così come almeno sette abitazioni situate nelle vicinanze. I media russi precisano che poco prima del raid le autorità locali avevano lanciato l'allarme per una minaccia missilistica, invitando la popolazione a mettersi in salvo nei rifugi.
Zelensky domani a Berlino, poi alla conferenza di Monaco
Volodymyr Zelensky domani sarà a Berlino dove incontrerà il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo ha reso noto l'ufficio del presidente ucraino, precisando, sul suo canale Telegram, che è prevista anche una visita a Parigi per incontrare il presidente Emmanuel Macron. Zelensky è poi atteso sabato a Monaco per intervenire alla Conferenza sulla Sicurezza.
A margine dei lavori della conferenza, Zelensky incontrerà Kamala Harris, ha reso noto la Casa Bianca precisando anche che la vice presidente, che guida la delegazione Usa alla conferenza che comprende anche il segretario di Stato Antony Blinken, avrà anche un incontro con Scholz.
Peskov: "Notizie su armi nucleari nello spazio sono uno stratagemma americano"
Intanto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso dalla Tass, ha detto che le notizie dei media occidentali secondo cui la Russia avrebbe intenzione di posizionare armi nucleari nello spazio sono uno stratagemma della Casa Bianca.
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Ucraina, Crosetto: “Italia ha fornito tutto quello...
"Noi veniamo da 40 anni con l'idea che la difesa fosse qualcosa di cui non avevamo bisogno"
"Noi domani avremo una incontro, una call, a cui presumo ci sarà lo stesso Zelensky, per fare il punto" sugli aiuti all'Ucraina. "Mi pare che l'Europa e l'Italia in particolare abbiano fornito in questo periodo tutto quello che riuscivano a dare". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo all'incontro promosso da PwC Italia in collaborazione con il gruppo editoriale Gedi, dal titolo 'Il ruolo della ricerca militare nello sviluppo economico italiano'.
"Il problema - ha spiegato - è che noi veniamo da 40 anni con l'idea che la difesa fosse qualcosa di cui non avevamo bisogno, che le scorte e gli investimenti per la difesa non servissero, per cui non abbiamo magazzini pieni con cui possiamo aiutare. Quello che potevamo dare fino ad adesso l'Italia lo ha dato quasi integralmente. La parte che non ha ancora dato la darà prossimamente", ha detto il ministro.
"Sono talmente arrabbiato che dico una cosa pubblicamente: l'Italia ha ordinato alcuni sistemi di difesa aerea Samp-T due anni fa, l'industria che ha la commessa mi dice che li consegnerà tra tre anni. Un ordine di Samp-T per la difesa italiana fatto due anni fa, l'industria mi dice che lo consegna tra tre anni", ha proseguito.
"Voi pensate che uno possa fare il ministro della difesa o difendere un Paese con questi tempi? Non riesco a capire come sia possibile metterci tre anni per costruire una qualunque cosa, anche la più complessa che esiste al mondo", ha osservato Crosetto, spiegando che il problema è che "noi abbiamo un'industria che si era tarata su una capacità produttiva in cui lo Stato fa l'appalto, dà i soldi, quando li dà si inizia a costruire e poi quando si riesce, si consegna. Invece viviamo tempi in cui avremmo bisogno delle cose subito". Il problema - ha riferito il ministro - "non è solo italiano, ma europeo. Lo ha anche il ministro francese, con cui stiamo facendo una battaglia a due".
A differenza di quanto accade in Europa, "in Russia, in Cina e in Iran alzano il telefono e l'azienda che prima faceva frigoriferi" viene convertita per la produzione della difesa. "Noi invece ci confrontiamo con regole costruite in tempi di pace e in tempi normali in tempi che non sono di pace e non sono normali".
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India al voto, Armellini: “Grande democrazia? Con...
L'ex ambasciatore a Nuova Delhi: "Il Paese è cresciuto, ma stretta autoritaria sempre più opprimente"
L'India resta un grande Paese, ma non è detto che resterà una grande democrazia. Alla vigilia della prima tornata elettorale nel gigante asiatico - dove da domani al primo giugno poco meno di un miliardo di elettori andrà a votare in 28 Stati federali e otto territori - l'ex ambasciatore italiano a Nuova Delhi, Antonio Armellini, parla con l'Adnkronos dell'India di Narendra Modi, che si avvia al suo terzo mandato, dopo dieci anni già al governo.
Con il leader del Bjp "l'India è molto cambiata, è cresciuta economicamente, è migliorata al suo interno, il programma di investimenti sulle infrastrutture ha portato risultati ed il sistema finanziario è stato ammodernato", riconosce Armellini. Che tra i 'meriti' cita "la presa sull'elettorato, che si è ampliato e non è più solo quello tradizionale del Bjp", il partito dei commercianti e degli imprenditori.
Parallelamente, osserva l'ex ambasciatore, "la stretta autoritaria del governo Modi è diventata sempre più opprimente, figlia di un controllo e di un meccanismo del consenso molto sofisticati", mentre l'opposizione divisa e frammentata "è in difficoltà nel trasmettere un qualche tipo di messaggio che possa essere recepito dagli elettori".
L'India cresce "ma crescono anche le diseguaglianze", sottolinea ancora Armellini, mentre si avvia a diventare "una democrazia autoritaria sempre più lontana dal modello che ne aveva fatto un unicum nel continente asiatico, una grande democrazia liberale, figlia del pensiero politico del 19mo secolo, che aveva avuto anche Giuseppe Mazzini tra gli ispiratori della lotta per l'indipendenza". "L'India laica, tollerante, multietnica, rispettosa dello stato di diritto non è l'India di Modi, fortemente identitaria - ragiona l'ex ambasciatore - L'India è un grande Paese, ma che resti una grande democrazia è un punto interrogativo".
Quanto alla politica estera di Nuova Delhi, che "ha una percezione di sé come grande potenza sullo stesso piano di Stati Uniti e Cina, il punto da cui partire è che l'India non ha alleanze, ma relazioni, è partner di molti, ma nel proprio interesse". Che è quello di "grande potenza autonomia con due punti di riferimento imprescindibili: il contrasto con la Cina e il conflitto con il Pakistan", spiega Armellini. E chi, "come a tratti cercano di fare gli Stati Uniti, pensa di poterla legare in una vera e propria alleanza, rischia di restare fortemente deluso".
Infine l'ex ambasciatore si dice convinto che Nuova Delhi abbia "una maggiore capacità di attrazione per diventare il punto di riferimento del Sud globale", in particolare rispetto a Pechino, che agli altri Paesi "richiede di schierarsi", laddove l'India ha un approccio meno identitario.
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G7, Tajani: “Tutti insieme dobbiamo dare messaggio di...
Le parole del ministro degli Esteri al summit di Capri
"Tutti insieme credo che dobbiamo dare un messaggio di pace". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso del G7 Esteri a Capri.