

Ultima ora
Ucraina, Follini: “Da Lega a M5S politica in ordine sparso su temi strategici”
“La politica estera è diventato il punto più debole di tutte le costruzioni che ci siamo dati, a sinistra e a destra. Infatti, le opposizioni si dividono con disinvoltura al bivio delle nuove forniture di armi per l’Ucraina. E la maggioranza, che dividersi proprio non può, lascia trapelare a sua volta di avere idee diverse pur senza darvi troppa voce. Così, c’è chi torna a vagheggiare il sospetto di un asse giallo-verde, tra Conte e Salvini, nel nome della ‘pace’ e di una indulgenza verso l’aggressore Putin. E anche se non si arriverà a tanto, resta il fatto che le scelte da fare sullo scacchiere mondiale finiscono a questo punto per diventare il punto debole degli uni e degli altri.
Di contro su tanti altri argomenti il coro dei due schieramenti in campo canta pressoché all’unisono. Non c’è praticamente nessuno che a destra faccia obiezione sui temi etici, magari reclamando un briciolo di generosità in più verso i diritti delle coppie omosessuali. E altrettanto nessuno che a sinistra avverta Schlein che nella sua insistenza a favore di quei diritti, e nella radicalità con cui tende a interpretarli, c’è forse qualcosa che può mettere a disagio l’elettorato che un tempo su questi punti avrebbe chiesto lumi a santa madre Chiesa.
Per non dire di argomenti minori su cui la disciplina si rivela ancora più ferrea. Così, dai quotidiani racconti televisivi fino al festival di Sanremo, pronunciamenti e dichiarazioni seguono da una parte e dall’altra lo stesso, identico schema. Non c’è verso di rintracciare un dirigente di destra che spenda una parola indulgente verso Lucia Annunziata e i suoi sfoghi, né un dirigente di sinistra che muova qualche timida obiezione a Fedez e alle sue prediche. Come se una oculata regia distribuisse i ruoli prevedendo le battute con le quali le due metà del campo politico si danno la croce addosso recitando formule ormai largamente stereotipate.
Insomma, c’è una sorta di paradosso nel bipolarismo che ha preso forma in questa legislatura. Il paradosso cioè per il quale i due schieramenti tendono ad andare in ordine sparso sui temi più strategici, quelli appunto che vertono sull’ordine internazionale, le strategie geopolitiche, i percorsi negoziali verso il resto del mondo. E tendono invece a serrare i ranghi non appena si parla di quei temi sui quali le coscienze dovrebbero magari potersi esprimere assai più liberamente fuori da quei vincoli obbligati e strategici che una volta contrassegnavano le alleanze.
In passato poteva anche capitare che qualche democristiano votasse per il divorzio (almeno nel referendum). Ma non che mettesse in questione il Patto Atlantico. E viceversa. La libertà di coscienza aveva margini sottili sui temi etici, e in compenso nessun margine, proprio nessuno, sui temi internazionali. Ora invece abbiamo rovesciato questo paradigma. Si può governare assieme avendo idee diverse sul mondo. Ma si pretende che le idee siano le stesse sul cortile di casa. Con quale beneficio per il paese, è lecito domandare.
Si dirà che poi esiste pur sempre un vincolo esterno che corregge queste anomalie e riempie almeno in parte questi solchi. E infatti sulle armi a Kiev fin qui hanno votato un po’ tutti i partiti al governo. Almeno tutti quelli che contano. Fdi e Pd, prima di tutto. Ma anche la Lega, ieri e oggi, e il M5S, almeno ieri. Dunque alla fin fine i conti sembrano tornare e il dissenso finisce per essere più una testimonianza a fini elettoralistici che non una scelta di governo.
Magra consolazione, però. Perché proprio questo rovesciamento delle nostre tradizioni lascia intendere come ormai il peso della politica si stia riducendo di giorno in giorno. Come se fuori dai nostri confini il resto del mondo decidesse per conto nostro (per fortuna, viene da dire). E dentro quei confini, invece, a questo punto noi fossimo capaci solo di recitare un copione quasi sempre uguale a se stesso. Una grande monotonia, a dispetto dell’enfasi che la accompagna”.
(di Marco Follini).
Spettacolo
Rai, Lucia Annunziata: “Lascerò la trasmissione ma completerò le puntate”

La giornalista: "Aventi con la stagione fino a fine giugno, secondo gli accordi con l'azienda"
Dopo la notizia delle dimissioni dalla Rai in seguito alle nomine, Lucia Annunziata torna a commentare l’addio alla tv di Stato con una precisazione che arriva in diretta, durante il consueto collegamento con il Tg3 prima dell’inizio della trasmissione da lei condotta ‘Mezz’ora in più’ per il l’annuncio dei temi affrontati e degli ospiti della puntata. “Qualcuno ha sentito delle mie dimissioni ma voglio precisare che, secondo gli accordi con l’Azienda, lascerò questa trasmissione ma completerò la stagione andando avanti con le puntate fino a fine giugno”, ha spigato la giornalista.
Sport
Verona-Empoli 1-1, Hellas beffata da Stojanovic e Magnani

I padroni di casa al Bentegodi vengono raggiunti in pieno recupero dai toscani
Il Verona non va oltre l’1-1 in casa con l’Empoli. I padroni di casa al Bentegodi vengono raggiunti in pieno recupero dai toscani e rimandano la possibilità di salvezza agli scaligeri negli ultimi novanta minuti della Serie A. Con questo pareggio l’Empoli sale a 42 punti mentre l’Hellas si porta a 31 al pari dello Spezia al terz’ultimo posto e nell’ultima gara stagionale affronterà il Milan a San Siro mentre lo Spezia se la vedrà con la Roma all’Olimpico.
Il Verona passa in vantaggio con un gol di Gaich al 61′. L’attaccante su una respinta di Vicario su un tiro di Ngonge, tocca il suo primo pallone e di piatto con il destro le mette in rete il gol dell’1-0. Il Verona sfiora il raddoppio ancora con Gaich all’80’ ma l’Empoli prova fino alla fine a trovare il gol del pari e ci riesce in pieno recupero. Al 96′ cala il gelo al Bentegodi, quando il tiro di Stojanović in diagonale sul secondo palo, viene leggermente deviato da Magnani che lo manda in rete impedendo a Montipò di intervenire per l’1-1 finale.
Cronaca
Napoli sold out, da Cappella Sansevero a murale Maradona è boom di turisti


Sold out al Museo Cappella Sansevero, folla di turisti e curiosi al murale di Maradona, strade affollate dai vicoli del centro storico al lungomare Caracciolo. Anche oggi Napoli si conferma tra le località preferite dai turisti italiani e stranieri, alla vigilia del ponte del 2 giugno che già si preannuncia da tutto esaurito negli alberghi e b&b.
Nella zona dei Decumani, cuore del centro storico di Napoli, ha fatto registrare il “sold out” il Museo Cappella Sansevero, scrigno barocco a ridosso di piazza San Domenico Maggiore che conserva al suo interno la celebre scultura del “Cristo Velato” e altri capolavori: i biglietti disponibili sono stati tutti venduti, non c’è più posto fino all’orario di chiusura delle 19. Chi resta fuori potrà consolarsi con una passeggiata nei vicoli della città greco-romana, imbandierati e addobbati ormai da mesi per festeggiare il terzo scudetto del Napoli, e magari visitare via San Gregorio Armeno, la strada dei presepi ormai “destagionalizzata” e in piena attività tutti i mesi dell’anno.
Si conferma il pienone nei luoghi “tradizionali” della cultura, su tutti il Museo archeologico nazionale, ma anche in quelli diventati solo di recente mete turistiche, quasi di pellegrinaggio mistico: è il caso di “largo Maradona”, lo slargo di via Emanuele De Deo nei Quartieri Spagnoli, dove sulla facciata di uno dei palazzi si erge l’ormai famosissimo murale di Diego Armando Maradona.
Realizzato nel 1990 per celebrare il secondo degli scudetti conquistati dal Napoli di Maradona, il grande murale è stato restaurato negli anni recenti e, dalla morte del campione argentino in poi, è diventato uno dei luoghi più visitati della città.
Anche oggi fiumi di turisti e appassionati stanno risalendo i vicoli dei Quartieri Spagnoli per raggiungere il murale, dove i residenti e i titolari delle attività commerciali della zona hanno allestito una sorta di altare laico dedicato a Maradona: bandiere, sciarpe, striscioni e cimeli portati in dono da ogni parte del mondo circondano il murale e le immagini del “capitano eterno” del Napoli, rendendo il “largo Maradona” uno dei siti più fotografati della città.
Ultima ora
Sassari, scende da auto in panne e viene travolto: gravissimo 16enne

Il ragazzo viaggiava nel tratto dopo Olmedo assieme ai genitori, quando è sceso dall'abitacolo è stato centrato da un mezzo
L’auto su cui viaggiava assieme ai genitori ha avuto un guasto, ma quando è uscito dall’abitacolo è stato travolto da un mezzo di passaggio. Un ragazzo di 16 anni è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. L’auto stava percorrendo la Sassari-Alghero quando, nel tratto dopo Olmedo, ha avuto dei problemi. Con il mezzo in panne il sedicenne è sceso dall’abitacolo, ma è stato centrato da un’altra auto. Le sue condizioni sono molto gravi ed è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso per trasportarlo in ospedale.
Cronaca
Alluvione Emilia Romagna, trattori a Conselice per abbassare livello acqua

Il presidente della sezione Coldiretti locale: "Pool di trattori e motopompe messi a disposizione da agricoltori e imprenditori locali"
Dopo l’alluvione in Emilia Romagna, “pool di trattori e motopompe messi a disposizione da agricoltori e imprenditori locali sono in azione per abbassare il livello dell’acqua che sommerge il centro abitato di Conselice e le campagne circostanti”. Lo rende noto Daniele Gieri presidente della sezione Coldiretti di Conselice impegnato personalmente nell’affrontare una situazione drammatica nel centro abitato e nei terreni agricoli dove le colture sono ormai completamente compromesse.
“Attraverso un articolato sistema di pompe, l’acqua – spiega la Coldiretti – viene trasferita da un canale all’altro per portarla fino al canale principale e quindi allontanarla poi definitivamente nel destra del fiume Reno. Una azione di successo che – continua la Coldiretti – ha consentito di liberare dall’acqua terreni agricoli e abitazioni in un territorio dove è scattata l’emergenza sanitaria per la qualità delle acque e la diffusione delle zanzare. Una volta asciugate case, aziende e terreni bisognerà pensare subito – conclude la Coldiretti – ai danni e alla ripartenza delle attività economiche in un territorio che è stato devastato dall’alluvione e su quale ci si augura non scenda l’attenzione”.
Sport
Cozzoli: “Piazza di Siena non finisce oggi, ma vive in attesa del prossimo anno”

"L’eredità degli eventi sportivi importante quanto l'evento stesso, un’entità collegata all'aspetto sportivo ma anche alla legacy"

“Da domani, Piazza di Siena vive in attesa del prossimo anno”. Più che un auspicio, una certezza, espressa dalle parole del presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, Vito Cozzoli, nella consueta conferenza stampa di bilancio dello Csio di Piazza di Siena, giunto quest’anno alla sua 90a edizione. “Devo dire grazie. Grazie perché siamo parte di un evento sportivo molto importante, in uno scenario senza eguali -le parole di Cozzoli-. Un parco che fa parte della storia unica di una delle città capitali del mondo. Siamo protagonisti, ed è questo il privilegio: cavalli, atleti, pubblico, Comune di Roma, Sovrintendenza, gli sponsor, il team che lavora per Sport e Salute. Ogni anno cerchiamo di fare di più, il meglio possibile per rendere sempre più bella questa manifestazione, che non finisce qui”.
La mission di Sport e Salute, infatti, non si esaurisce ai quattro giorni dell’evento sportivo. “Per noi la manifestazione prosegue domani, lo spettacolo resta intatto -sottolinea il presidente e a.d. di Sport e Salute-. L’eredità degli eventi sportivi importante quanto l’evento stesso, un’entità collegata all’aspetto sportivo ma anche alla legacy. L’evento vive in attesa del prossimo anno: vogliamo lasciare traccia di quello che si è realizzato qui a Piazza di Siena. Un modello sportivo vincente che unisce green, sostenibilità, inclusione, sport, eccellenza del made in Italy, la gratuità. Un risultato raggiunto, l’ennesimo risultato raggiunto da Sport e Salute, in un’edizione che si è chiusa anche con un grande risultato sportivo come il secondo posto nella Coppa delle Nazioni. Ringrazio tutti, ma da domani tutti avranno la possibilità di calpestare un prato senza frontiere, da 3500 metri quadri: uno spazio aperto, senza barriere, che consente a tutti di usufruire di un site straordinario”.
All’evento sportivo, quindi, si lega la riqualificazione dell’area. “Ci sentiamo i custodi morali di Piazza di Siena: dalla Valle dei Platani fino a via Pinciana, stiamo lavorando con il Comune di Roma per un’anagrafica degli alberi. La cura del verde va di pari passo con la cura del bello. Quest’anno, attraverso il restauro, abbiamo restituito alla città la Mostra dell’Acqua Felice: ribadisco che Sport e Salute è qui 365 giorni l’anno al di là del concorso ippico”.
Da domani si pensa al 2024: “Il futuro è consolidare quello che abbiamo conquistato, facendolo diventare strutturale. Continueremo a lavorare per la riqualificazione ulteriore dell’intera area. Il Ministro Abodi ha lanciato il tema della valorizzazione di Villa Borghese. Noi siamo tutti innamorati di questo luogo, come siamo innamorati del Foro Italico, tra qualche giorno saremo innamorati di Colle Oppio, sede dei Mondiali di skate. Questo è il triangolo della bellezza sportiva che Roma offre al mondo”.
Ultima ora
Piazza di Siena, Nepi Molineris: “Roma deve entrare nello Slam dell’equitazione mondiale”

"Ci sono tanti eventi internazionali di equitazione e da oggi ci prendiamo l’impegno con la Fise per creare un’azione di sistema che sappia generare maggior valore globale"
La ‘bomba’ dell’event director del 90esimo Concorso di Piazza di Siena, Diego Nepi Molineris, arriva in coda alla conferenza stampa nella quale ha illustrato numeri in impennata: “Roma deve entrare nello Slam dell’equitazione mondiale. Ha tutto per esserci e serve un salto in avanti, deciso, definitivo. Non possiamo più pensare di vincere nel mondo da soli -spiega Diego Nepi Molineris, d.g. di Sport e Salute ed Event Director di Piazza di Siena-. Ci sono tanti eventi internazionali di equitazione e da oggi ci prendiamo l’impegno con la Fise per creare un’azione di sistema che sappia generare maggior valore globale. Dobbiamo entrare nel grande Slam, che comprende i concorsi di Aachen, Calgary, Den Bosch e Ginevra. E’ arrivato il momento di pensare differente, e per farlo vogliamo contribuire alla creazione di un sistema di comunicazione, connessione, opportunità economiche che sappia tramutarsi in energia comune, continuando a sfruttare al meglio le singole caratteristiche dei luoghi che mettono in scena la grande equitazione internazionale. E’ arrivato il momento di lavorare ad un progetto di circuito che abbia un obiettivo comune: arrivare al top a livello mondiale, come avviene già in altri sport”.
Nepi Molineris ha poi elencato i numeri dell’edizione 2023 di Piazza di Siena, che legittimano l’ambizione. “Si sono alternate sul campo di gara 18 Paesi con 10 squadre ufficiali, 85 tra cavalieri e amazzoni e 250 cavalli. Il montepremi è cresciuto fino ad arrivare a un milione di euro: quando siamo arrivati, era meno di un terzo. L’obiettivo è quello di arrivare a 3 milioni. Il campo di gara è stato allargato a 11mila metri quadri e non ha niente da invidiare a campi di altri grandi eventi. Anche senza biglietteria, ma con una visione analitica, abbiamo stimato una presenza di 50mila spettatori, e 1.000 per l’Italia Polo Challenge al Galoppatoio, una scommessa vinta dalla Federazione. E ancora, grazie alla Rai che ha garantito 12 ore di messa in onda, mentre la crescita sui social è stata del 30% rispetto al 2022. Hanno lavorato a questo evento 400 persone, con un’età media di 26 anni che rispetta la mission di Sport e Salute. Il fatturato ha superato i quattro milioni di euro: quando, cinque anni fa, è partito questo progetto, era di 1,6 milioni, meno della metà. Ecco perché Piazza di Siena crede nell’upgrade”.
Ultima ora
Incidente in poligono Aviano, ferito gravemente marito viceministro Gava

Il colonnello dei carabinieri Antonio Dibari colpito alla gamba da uno sparo accidentale che gli ha lesionato un'arteria. Ricoverato in terapia intensiva e sottoposto a un lungo intervento
Il colonnello dei Carabinieri Antonio Dibari, marito del viceministro all’Ambiente Vannia Gava, è rimasto ferito in un incidente avvenuto ieri pomeriggio al poligono di tiro di Aviano. A quanto riportano i media locali, il colonnello è stato colpito alla gamba da uno sparo accidentale che gli ha lesionato un’arteria. L’ufficiale dell’Arma è stato ricoverato in terapia intensiva e sottoposto a un lungo intervento che si è concluso bene ed è attualmente fuori pericolo. Dibari è in servizio a Udine dove coordina l’Ufficio ordinamento, addestramento, informazione e operazioni. Sull’accaduto è stato aperto un fascicolo.
Cronaca
Venezia, acqua verde fosforescente sotto il ponte di Rialto

Sopralluogo di vigili del fuoco e Polizia locale, prelevati campioni dal Canal Grande per capire di che tipo di sostanza si tratti
Una chiazza di liquido verde fosforescente è apparsa stamani nel canale di San Luca nel sestiere di San Marco, a Venezia, all’altezza del Ponte di Rialto affollato di turisti. Polizia locale e vigili del fuoco stanno effettuando un sopralluogo anche con l’Arpa, prelevando anche campioni per capire di che tipo di sostanza si tratti.
“A Venezia in zona Rialto presenza colorazione verde anomala. Arpav sul posto per accertamenti ambientali con vigili del fuoco e Polizia Municipale”, scrive Arpa Veneto su Twitter.
Ultima ora
Incidente a Gubbio, urta guardrail e va fuori strada: morto ragazzo

L'incidente mortale nella notte nei pressi della statale 219
Un ragazzo è morto in un incidente stradale avvenuto nella notte a Gubbio, in provincia di Perugia. Il giovane con la sua auto ha urtato il guard rail ed è finito fuori strada nei pressi della statale 219. Nell’incidente non state coinvolte altre vetture. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato accertamenti per ricostruire la dinamica.
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