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Ucraina, Fazolo che finì in lista ‘putiniani’: “Mosca non userà per prima armi nucleari”

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Putin, spalle al muro davanti all’offensiva ucraina, potrebbe davvero ricorrere alle armi nucleari tattiche? “Credo che non voglia far precipitare la situazione e utilizzare la bomba atomica vicino casa e su un territorio sul quale la Russia vuole rimanere”. Lo afferma Alberto Fazolo, giornalista il cui nome a giugno era comparso in un articolo del Corriere della Sera sui ‘putiniani’ in Italia, commentando all’Adnkronos le parole del professor Orsini, che a Cartabianca ha avvertito che “siamo sulla strada che porta alla terza guerra mondiale e alla guerra nucleare”.

Fazolo spiega come in realtà la possibilità che vengano usate armi nucleari sia direttamente collegata ai recenti referendum sulle annessioni dei territori ucraini alla Russia e che sono stati bollati come una “farsa” dal governo di Kiev e dalla comunità internazionale. “Premetto che sono cittadino di Luhansk (una delle regioni dove si è svolto il referendum, ndr) e avrei votato no per motivi ideologici, per il modo in cui si è svolto il voto e, terzo, per lo status di questi territori”, afferma il giornalista, secondo cui “il problema” dei territori “formalmente” annessi è che ora, dal punto di vista di Mosca, “sono territori russi e la dottrina militare russa prevede di usare ogni mezzo, quindi anche l’arma nucleare” per difenderli.

Fazolo ritiene tuttavia che “Mosca non userà per prima le armi nucleari”, precisando come la “distinzione” tra armi tattiche e strategiche “cambi poco la sostanza” dal momento che l’utilizzo in sé di questo tipo di armi non convenzionali sia una “linea rossa” da non superare. Per il giornalista, in ogni caso, con il referendum l’establishment russo si è cacciato in un “vicolo cieco”, dal quale potrebbe tirarsi fuori solo riconquistando i territori persi.

Fazolo parla poi delle crepe che, secondo numerosi media occidentali, starebbero indebolendo l’unità del Cremlino, con notizie – seppur non confermate – di complotti per cambiare i vertici militari. “Putin ha un consenso imparagonabile a quello di qualsiasi leader occidentale, ma questo consenso con la guerra ed problemi emersi è andato erodendosi, soprattutto tra chi non vuole andare al fronte e chi ha visto magari i propri ragazzi morire – dichiara – Il Cremlino è uno dei centri di potere più importanti al mondo ed è fisiologico che ci siano scontri di interessi. In questo contesto qualcuno può usare la guerra come strumento per imporre dei cambiamenti, ma comunque la linea della Russia non subirà scossoni”.

Sulla possibilità, infine, che Putin possa a breve dichiarare guerra all’Ucraina, facendo segnare un cambio di passo rispetto all’ “attuale operazione militare speciale”, il giornalista evidenzia che il leader russo “in questi ultimi 10 anni sta rifacendo quello che in precedenza ha fatto la Nato, che ha fatto guerre ovunque senza mai dichiararle. Per quanto riguarda il consenso internazionale penso nessuno potrà obiettare nulla a Putin proprio per questi precedenti”.

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Usa evitano shutdown, stop governo slitta di 45 giorni

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La Camera dice sì alla proposta dello speaker McCarthy: non si potranno votare finanziamenti all'Ucraina

Il Campidoglio  - (Afp)


Gli Stati Uniti evitano lo shutdown, almeno per ora. La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha votato a favore della proposta presentata dallo speaker, Kevin McCarthy, che rinvia lo shutdown di 45 giorni, concedendo una nuova finestra di tempo per le trattative. La legge deve ora passare al Senato prima della mezzanotte, orario di Washington, per evitare lo stop ai fondi alle agenzie governative. La prospettiva che questo weekend inizi lo shutdown del governo negli Usa si allontana: l’esercizio provvisorio pare scongiurato.

In un passo definito “fondamentale” dalla Cnn per evitare lo shutdown, la Camera ha approvato la risoluzione di spesa a breve termine di 45 giorni, che include aiuti in caso di catastrofi naturali, ma non finanziamenti aggiuntivi per l’Ucraina o la sicurezza delle frontiere. Il conteggio finale dei voti è stato 335-91. L’unico democratico a votare contro è stato il deputato Mike Quigley dell’Illinois.

La parola, diventata ormai familiare nel gergo politico americano, si riferisce alla chiusura, al blocco delle attività del governo dovuto alla mancata approvazione delle diverse leggi di spesa che formano il bilancio Usa entro il primo ottobre, inizio del nuovo anno fiscale.

Se si arriva alla scadenza senza questa approvazione, il governo americano è costretto a chiudere interamente o parzialmente la sua attività, dipende da quante leggi di spesa siano state approvate. Solitamente il Congresso, per evitare di arrivare a questo punto, passa una “continuing resolution”, il corrispettivo del nostro esercizio provvisorio che permette di mantenere finanziate e funzionanti le agenzie federali fino a quando non verrà approvato il bilancio.

Quindi con lo shutdown il governo federale è tenuto a fermare tutte le attività non essenziali fino a quando non saranno approvate le leggi di spesa. Ciascuna agenzia federale deve decidere quale siano le proprie attività essenziali, anche il Congresso dovrà decidere per il proprio staff. Le eccezioni previste dall’ Antideficiency Act, sono tre: il governo potrà continuare a finanziare le operazioni per proteggere le vite umane e la proprietà e mantenere al lavoro tutti i funzionari coinvolti nel processo costituzionale, vale a dire il presidente, il suo staff e i membri del Congresso.

Infine, sono considerati essenziali tutti i militari, molti agenti delle forze dell’ordine federali e i dipendenti degli ospedali finanziati dal governo federale. Insieme ovviamente ai controllori del traffico e agenti della Transportation Security Administration.

Il fatto è che questi dipendenti federali pur continuando a lavorare durante lo shutdown non sarebbero pagati, ma riceverebbero lo stipendio solo una volta che sarà concluso. I dipendenti considerati non essenziali verrebbero messi in congedo senza paga, anche se una legge approvata nel 2019, dopo l’ultimo shutdown, assicurerebbe anche a loro di essere pagati una volta finito il blocco.

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Slovacchia, un cane al volante ‘sorride’ all’autovelox: la foto è virale

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Gli agenti non credevano ai loro occhi. L'uomo alla guida si è difeso sostenendo che il suo amico a quattro zampe sia improvvisamente saltato sul suo sedile

Un cane, ‘sorridente’, al volante di un’auto, sfida i limiti di velocità. Sono rimasti senza parole in Slovacchia i poliziotti che si sono ritrovati davanti alla foto di un’auto responsabile di una violazione del codice della strada. Lo scatto sembra proprio mostrare un cane da caccia marrone alla guida. Un caso. Tanto che sulla pagina Facebook ‘Policia Slovenskej Republiky’ la Polizia diffonde lo scatto. “Gli agenti non credevano ai loro occhi”. E la foto fa il giro del mondo, rimbalza dalla Bbc alla Abc, nel giorno in cui il Paese va alle urne.

L’auto è stata multata per “violazioni del codice della strada”. L’uomo alla guida si è difeso sostenendo che il suo amico a quattro zampe sia improvvisamente saltato sul suo sedile. Una ‘sorpresa’ che però, secondo i poliziotti di Šterusy (a nordest di Bratislava), non è stata registrata nella sequenza di immagini. Con l’occasione la Polizia invita gli automobilisti a garantire la sicurezza dei loro ‘pet’ e delle persone in auto durante i viaggi. Perché “anche un piccolo animale può mettere in pericolo la vita durante la guida”.

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Ucraina, un anno fa le annessioni: Putin proclama ‘la giornata riunificazione’

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Il 30 settembre 2022 entravano nella Federazione Russa le regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk

Festeggiamenti a Mosca per la 'Giornata della Riunificazione' - (Afp)

La Russia celebra l’annessione delle regioni ucraine di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk. A un anno di distanza, il presidente russo Vladimir Putin ha proclamato la “Giornata della Riunificazione” per celebrare la scelta fatta dai loro abitanti – definita allora da Volodymyr Zelensky “un’altra farsa di Mosca” – di “tornare alla loro patria”.

“Un anno fa, il 30 settembre, un evento veramente storico ha avuto luogo: sono stati firmati accordi per l’accesso di nuovi quattro soggetti nella Federazione Russa”, ha detto il presidente russo in un videomessaggio diffuso oggi dal Cremlino, dopo che ieri nella Piazza Rossa c’è stato un concerto per celebrare l’anniversario, sotto lo slogan “Un Paese, una famiglia, una Russia”.

Nel suo messaggio, Putin ha promesso il “fraterno aiuto” della Russia nella ricostruzione delle aree devastate dalla guerra : “Scuole, ospedali, edifici residenziali e strade, musei e monumenti”, saranno ricostruiti, assicura il presidente russo. “Davanti a noi c’è una grande impresa e la soluzione di difficili sfide, la realizzazione di un grande programma di ricostruzione e sviluppo socio-economico delle nostre regioni storiche- ha continuato Putin – e noi raggiungeremo definitivamente gli obiettivi che ci siamo posti”.

“Noi siamo un popolo unico ed insieme supereremo qualsiasi cosa e troveremo le risposte ad ogni sfida”, ha detto ancora Putin ringraziando gli abitanti delle regioni annesse che “hanno preso insieme questa decisione consapevole, tanto attesa, combattuta e veramente popolare, durante i referendum, nel pieno rispetto degli standard internazionali. Hanno mostrato coraggio e carattere inflessibile”.

I referendum di annessione, indetti alla fine di settembre dello scorso anno dai leader filorussi delle regioni occupate, furono considerati una farsa dall’intera comunità internazionale con gli elettori che votarono praticamente sotto la minaccia delle armi degli occupanti.

Putin poi, in violazione della legge internazionale, Putin firmò appunto il 30 settembre con questi leader gli accordi di ingresso nella Federazione Russa – ratificati poi da Duma, Consiglio Federale – per le regioni, un territorio di 100mila km quadrati, pari ad un quinto dell’intera Ucraina, con quella è stata la più grande annessione forzata in Europa dal 1945. In occasione di quella firma, Putin dichiarò che i milioni di cittadini di quelle regioni annesse sarebbero stati cittadini russi “per sempre”.

In realtà, la Russia non controllava interamente tutto il territorio che dichiarava annesso allora, ed in questi 12 mesi Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia sono stato il teatro dei combattimenti più accesi, con gli ucraini che hanno riconquistato fette del territorio nella loro controffensiva. Una controffensiva che, promette Zelensky, andrà avati fino alla liberazione di tutti i territori annessi, compresa la Crimea, annessa nel 2014.

Per gli abitanti delle regioni annesse si profila ora un altro pericolo, quello di coscrizione forzata nell’esercito russo per combattere contro l’Ucraina. Nel decreto approvato ieri da Putin per altre 130mila reclute per la prima volta vengono inseriti anche gli abitanti delle quattro regioni ucraine illegalmente annesse alla Russia un anno fa.

Intanto, il Regno Unito ieri ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia, in occasione del primo anniversario dell’annessione e per punirla per aver condotto all’inizio del mese elezioni amministrative anche nelle regioni annesse: “le elezioni farsa della Russia sono un trasparente, futile tentativo di legittimare il suo controllo illegale del territorio sovrano ucraino – ha detto il ministro degli Esteri, James Cleverly – non si possono tenere elezioni nel territorio di un altro Paese”.

“L’operazione militare speciale” in Ucraina “continuerà fino a quando il regime nazista di Kiev non sarà stato completamente distrutto e i territori originari della Russia non saranno stati liberati dal nemico. La vittoria sarà nostra. E ci saranno altre nuove regioni all’interno della Russia”, ha scritto su Telegram Dmitry Medvedev, vice del Consiglio di sicurezza della Federazione russa nella “giornata della riunificazione delle nuove regioni con la Russia”.

Medvedev lascia intendere che Mosca potrebbe annettere altri territori ucraini, mentre proseguono il conflitto in Ucraina e la controffensiva delle forze di Kiev. La “giornata della riunificazione” è stata proclamata dal leader russo Vladimir Putin a un anno dall’annessione di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk. Con “nuove regioni” la Russia indica queste quattro regioni.

“Ricordate: non esistono ‘nuovi territori della Russia’ o ‘territori annessi’ e non c’è alcuna possibilità che la Russia riesca a mantenerne il controllo” replica Telegram il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak. “C’è solo il territorio dell’Ucraina, inclusa la Crimea, dove si combattono pesanti battaglie per distruggere il gruppo di occupazione russo e le ambizioni dello Stato autoritario russo”.

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Ucraina, Medvedev: “Russia conquista altre regioni, vinceremo”

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La replica del consigliere presidenziale di Kiev Podolyak: "Parla di territori annessi che non esistono"

Un carro armato (Fotogramma)

“L’operazione militare speciale” in Ucraina “continuerà fino a quando il regime nazista di Kiev non sarà stato completamente distrutto e i territori originari della Russia non saranno stati liberati dal nemico. La vittoria sarà nostra. E ci saranno altre nuove regioni all’interno della Russia”. Scrive così su Telegram Dmitry Medvedev, vice del Consiglio di sicurezza della Federazione russa nella “giornata della riunificazione delle nuove regioni con la Russia”.

Medvedev lascia intendere che Mosca potrebbe annettere altri territori ucraini, mentre proseguono il conflitto in Ucraina e la controffensiva delle forze di Kiev. La “giornata della riunificazione” è stata proclamata dal leader russo Vladimir Putin a un anno dall’annessione di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk. Con “nuove regioni” la Russia indica queste quattro regioni.

“Ricordate: non esistono ‘nuovi territori della Russia’ o ‘territori annessi’ e non c’è alcuna possibilità che la Russia riesca a mantenerne il controllo” replica Telegram il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak. “C’è solo il territorio dell’Ucraina, inclusa la Crimea, dove si combattono pesanti battaglie per distruggere il gruppo di occupazione russo e le ambizioni dello Stato autoritario russo”.

Volodymyr Zelenskyi e Joe Biden, durante la recente visita del presidente ucraino negli Stati Uniti, hanno raggiunto un accordo sulla localizzazione della produzione della difesa in Ucraina. E’ quanto afferma il consigliere della presidenza ucraina, Andry Yermak, nel post su Telegram in cui riferisce del lancio da parte di Zelensky dell’Alleanza industriale per la Difesa. “Nel prossimo futuro esperti di entrambe le parti inizieranno a definire una tabella di marcia per la cooperazione”, ha poi aggiunto.

A sorpresa, intanto, Josep Borrell è in Ucraina. “Odessa è una bellissima città storica. Dovrebbe essere sulle prime pagine dei giornali per la sua cultura brillante e il suo spirito. Invece fa spesso notizia in quanto di frequente è obiettivo della guerra di Putin. L’Ue sostiene la stabilizzazione dei siti colpiti in modo barbaro dalla distruzione della Russia”, scrive sul social X l’Alto rappresentante per la politica estera europea che ha iniziato con una tappa alla cattedrale della Trasfigurazione, a Odessa, la sua visita a sorpresa in Ucraina. “Qui vedo le conseguenze di questa guerra, il prezzo alto che Odessa e l’Ucraina stanno pagando”, ha denunciato in un messaggio diffuso sui social in cui condanna l’annessione da parte della Russia di territori ucraini a un anno dall’annessione “illegale” di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk, “come prima anche per la Crimea”. L’Ue “sostiene l’Ucraina nella sua battaglia per il ripristino dell’integrità territoriale”. “La mia presenza qui a Odessa è per dimostrare come stiamo sostenendo l’Ucraina, dal sostegno militare, economico, all’attività politica e diplomatica – afferma nel messaggio – per una pace giusta che rispetti l’integrità territoriale e l’indipendenza dell’Ucraina”. L’Ucraina, aggiunge su X, “ha tutto il diritto di difendersi dall’aggressione russa e di riprendere il pieno controllo del proprio territorio. L’Ue sarà con l’Ucraina per tutto il tempo necessario”.

“La mia presenza qui a Odessa è per dimostrare come stiamo sostenendo l’Ucraina, dal sostegno militare, economico, all’attività politica e diplomatica – afferma nel messaggio – per una pace giusta che rispetti l’integrità territoriale e l’indipendenza dell’Ucraina”. L’Ucraina, aggiunge su X, “ha tutto il diritto di difendersi dall’aggressione russa e di riprendere il pieno controllo del proprio territorio. L’Ue sarà con l’Ucraina per tutto il tempo necessario”.

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Gb, William in viaggio da solo a Singapore. Kate fa la mamma

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La principessa del Galles vuole "sostenere il principino George che questa settimana ha gli esami"


Gli esami di un figlio prima di tutto. Kate Middleton rompe la tradizione e, a sorpresa, non sarà a Singapore il 7 novembre con il principe William per la cerimonia degli Earthshot Prize Awards. Le indiscrezioni sono diventate realtà: la principessa del Galles, che in passato non era mancata agli appuntamenti del 2021 a Londra e del 2022 a Boston del ‘premio per l’ambiente’, promosso dal principe William, resterà questa volta a Windsor.

Non sarà alla cerimonia della terza edizione degli Earthshot Awards, scrive il Daily Mail, perché vuole rimanere nella residenza di Windsor per “sostenere il principe George”, dieci anni, “che questa settimana ha gli esami”. Per stare con lui e con gli altri due figli, la principessa Charlotte, otto anni, e il principe Louis, cinque. Come ogni mamma. Con il sogno, dicono i soliti ben informati sui reali, dell’esclusivo Eton College, la scuola in cui studiano i re. Quella in cui l’erede di Carlo III arrivò nel 1995, quando aveva 13 anni.

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Ucraina-Russia, Romania accusa Mosca: drone avrebbe violato spazio aereo

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Di nuovo allarme nel Paese dopo la segnalazione dei radar: nella notte è scattata l'allerta per gli abitanti delle località di Galati e Tuclea

Drone russo kamikaze - Afp

E’ di nuovo allarme in Romania. Un altro drone russo potrebbe essere finito nel territorio del Paese Nato mentre prosegue il conflitto in Ucraina dopo l’invasione russa iniziata il 24 febbraio dello scorso anno. Nella notte è scattata l’allerta per gli abitanti delle località di Galati e Tuclea. I radar hanno segnalato una potenziale violazione dello spazio aereo della Romania, forse un drone o un missile, in avvicinamento dall’Ucraina nella direzione di Galati.

Il ministero della Difesa di Bucarest ha fatto sapere che per ora non sono stati trovati oggetti compatibili con frammenti di un drone o un altro sul territorio della Romania, ma proseguono le ricerche vicino al confine con l’Ucraina.

Non è la prima volta che la Romania denuncia episodi simili. Nelle ultime settimane vicino alla località di Plauru – lungo il Danubio, di fronte al porto ucraino di Izmail – sono stati trovati rottami riconducibili a due droni russi. Un altro caso è stato denunciato nei pressi della località di Nufaru.

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Migranti, Musk: “Germania viola sovranità Italia”

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Il magnate prima discute con il ministero degli Esteri tedesco, poi affonda il colpo

Elon Musk


La Germania viola la sovranità dell’Italia finanziando Ong tedesche che fanno sbarcare migranti in territorio italiano. Elon Musk porta avanti la discussione su X, dopo il botta e risposta con il ministero degli Esteri tedesco. Tutto nasce dalla diffusione di un video che – senza alcuna conferma – rimanderebbe alle generiche operazioni di 8 navi di Ong tedesche: le organizzazioni, finanziate dal governo della Germania, raccoglierebbero migranti nel Mediterraneo per trasferirli in Italia. Musk retwitta il post con una domanda: “L’opinione pubblica tedesca è al corrente di tutto questo?”. A rispondere è il ministero degli Esteri tedesco, con un post perentorio: “Sì, si chiama salvare vite”. Il dibattito prosegue, coinvolgendo anche i parlamentari della Lega Claudio Borghi e Alberto Bagnai.

Salvataggi o traffico di essere umani? Musk non ha dubbi

Musk aggiunge nella notte: “Non costituisce sicuramente una violazione della sovranità dell’Italia il fatto che la Germania trasporti un gran numero di migranti illegali sul suolo italiano? Suona come un’invasione…”, scrive. Spuntano dati relativi ad un sondaggio secondo cui la popolazione tedesca sarebbe nettamente favorevole ad un controllo più rigido dei confini europei: “Se un governo in democrazia va contro la volontà del popolo dovrebbe essere rimosso con un voto”. A chi parla di traffico di essere umani e non di soccorsi, Musk replica con un perentorio “esattamente”.

Nelle ultime ore, Musk è stato al confine tra Stati Uniti e Messico, come dimostra un video pubblicato. “L’immigrazione illegale deve cessare, ma sono assolutamente favorevole all’ampliamento e alla semplificazione dell’immigrazione legale”, ha scritto il magnate. “Chiunque dimostri di essere un lavoratore, una persona di qualità e onesta dovrebbe avere la possibilità di diventare americano. Punto”, ha aggiunto.

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Online nuova puntata podcast Adnkronos, sangue e chilometri, i numeri della controffensiva (Ascolta)

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Le ultime notizie sul conflitto in Ucraina

E’ online il nuovo episodio di “Notizie dall’Ucraina”, il podcast di Adnkronos dedicato al conflitto. La guerra in Ucraina ha macinato vite e chilometri: a pochi giorni dall’inizio dell’invasione la Russia aveva il controllo di oltre un quarto del territorio ucraino. Oggi le cose stanno diversamente (ascolta).

Il podcast è disponibile su Adnkronos.com, YouTube, Spreaker, Apple Podcasts, Spotify, Google Podcasts, Amazon Podcast, Audible.

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Usa, Biden contro Speaker Camera: “Accordo terribile, sarà shutdown”

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Il presidente degli Stati Uniti accusa il repubblicano Kevin McCarthy di aver ceduto al ricatto dei "repubblicani Maga"

“Lo Speaker ha fatto un accordo terribile, per mantenere il suo posto è disposto a fare cose che credo sappia siano in contrasto con il processo costituzionale”. Così Joe Biden accusa il repubblicano Kevin McCarthy di aver ceduto al ricatto dei “repubblicani Maga”, gli esponenti dell’estrema destra fedeli a Donald Trump, portando così allo shutdown del governo che ormai inevitabilmente scatterà alla mezzanotte di oggi.

“C’è un gruppo di repubblicani Maga che veramente vuole un cambiamento fondamentale del modo in cui funzione il sistema, e questo mi preoccupa”, ha aggiunto il presidente nell’intervista a ProPublica che andrà in onda integralmente domani.

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Inondazioni a New York, il sindaco: “Evento meteo pericoloso, state a casa”

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Dichiarato lo stato di emergenza. Un leone marino fugge dallo zoo di Central Park: a causa delle piogge, l'esemplare femmina è riuscito a uscire dalla sua piscina

Piogge record e inondazioni a New York - Afp

Il maltempo si abbatte su New York, provocando piogge record e inondazioni nella città, e il sindaco Eric Adams rivolge un appello ai cittadini della metropoli: “Questa – spiega – è una cosa da non prendere alla leggera, e non lo stiamo facendo: è una situazione meteorologica pericolosa e non è finita. Se siete a casa, rimaneteci, questo è il momento di essere cauti”, ha detto dopo che la città ha accumulato una media di 15 centimetri di acqua, paralizzandosi.

Insieme alla governatrice Kathy Hochul, Adams ha dichiarato lo stato di emergenza, mentre oltre 150 scuole newyorkesi sono state allegate e i vigili del fuoco sono stati impegnati in decine di soccorsi a persone messe in pericolo dalle inondazione, in particolare nei seminterrati o in auto bloccate dall’acqua.

All’aeroporto di Jfk si sono accumulati quasi 20 centimetri di pioggia, il livello più alto da quando si sono cominciati questi rilievi nel 1948. “Questo è un evento climatico molto pericoloso, un evento che mette vite in pericolo, ho bisogno che tutti i newyorkesi seguano l’allerta così che possano essere al sicuro”, ha detto Hochul esortando anche lei la popolazione a stare a casa e non mettersi in viaggio. “E’ cruciale che i newyorkesi prendano le necessarie precauzioni ed evitino le strade allagate, che sono i posti più pericolosi durante le inondazioni lampo”, ha aggiunto.

Approfittando intanto delle inondazioni, un leone marino è fuggito dalla piscina in cui era rinchiuso nello zoo di Central Park. “Un esemplare femmina è riuscita a nuotare fuori dalla sua piscina a causa dell’inondazione delle zone circostanti provocate dalle forti piogge di oggi a New York”, ha dichiarato Jim Breheny, vice presidente executive del Wildlife Conservation Society’s Zoos and Aquariums.

L’otaria ha quindi potuto nuotare per un po’ in giro per lo zoo che era stato chiuso al pubblico a causa del maltempo. Poi però è tornata da sola nella sua piscina che condivide che altri due leoni marini. “Lo staff ha monitorato il leone marino mentre esplorava la zona circostante”, ha aggiunto Breheny spiegando che nessuno è stato mai in pericolo e l’otaria non è mai uscita dallo zoo. Al Central Park ieri si sono accumulati 15 centimetri di pioggia, secondo il National Weather Service.

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