Esteri
Ucraina, Macron a Putin: “Non ho cambiato numero, se...
Ucraina, Macron a Putin: “Non ho cambiato numero, se ha proposte di pace la Francia c’è”
"La Francia sarà sempre una potenza che aiuterà e che non risparmierà i suoi sforzi per ottenere un risultato". Poi su Orban: "Si comporti da europeo"
"Io non ho cambiato numero. Se il presidente Vladimir Putin avrà proposte serie, il desiderio di riprendere un dialogo" sull'Ucraina "che ci permetta di costruire una pace rispettosa del diritto internazionale, la Francia sarà sempre una potenza che aiuterà e che non risparmierà i suoi sforzi per ottenere un risultato". Lo dice il presidente francese Emmanuel Macron, rispondendo, in conferenza stampa a Bruxelles, all'accusa lanciata da Putin alla Francia di avere "rotto i rapporti" con Mosca. La Francia, prosegue, in quel caso non si tirerà indietro, "come abbiamo fatto, del resto, durante tutti gli anni che hanno preceduto il conflitto, e come ho fatto per diverse settimane, o anche diversi mesi, dopo lo scoppio della guerra a febbraio" del 2022.
Orban
A chi gli chiede cosa pensi delle dichiarazioni del premier ungherese, Viktor Orban, che ha notato che Budapest avrà numerose altre occasioni per bloccare il processo di adesione dell'Ucraina all'Ue, Macron risponde che Orban "è stato ascoltato, ha chiesto un dibattito strategico: lo abbiamo fatto, è stato rispettato. Questo rispetto implica responsabilità: quindi mi aspetto che Viktor Orban nei prossimi mesi", dato che ci sono "interessi legittimi" ma anche "doveri", si comporti "come un europeo".
Macron spiega come si è arrivati al via libera ai colloqui di adesione all'Ue per l'Ucraina. "Con il presidente Charles Michel, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il cancelliere Olaf Scholz e diversi altri leader", si è fatto in modo di tenere nel Consiglio europeo un dibattito in cui il primo ministro ungherese "venisse rispettato - ribadisce - Alla fine siamo arrivati di concerto a proporre la soluzione che lui stesso aveva suggerito". "Vi invito a leggere - continua - quello che lui stesso aveva detto nelle colonne" di diversi media francesi. "Aveva detto esattamente quello che abbiamo fatto noi: non c'è nessuna sorpresa. Ha detto che era contrario, ma che non avrebbe bloccato: è esattamente quello che è successo".
Allargamento
"Siamo molto lontani da un effettivo allargamento" dell'Ue "all'Ucraina", sottolinea poi Macron rispondendo, a Bruxelles, in merito alle preoccupazioni per l'impatto che l'adesione dell'Ucraina avrebbe sulla Politica agricola comune, che per la Francia, grande produttore agricolo, è importante, anche a livello elettorale.
"Un eventuale allargamento - continua - richiederà una riforma profonda delle nostre regole e, quindi, sarà possibile solo con un aumento massiccio dei finanziamenti. Con un cambiamento nelle regole e nei meccanismi attuali", l'ingresso dell'Ucraina, che è un colosso agricolo, "non andrà a scapito della nostra agricoltura: è una certezza. Ho visto che l’argomento è stato utilizzato anche dal primo ministro Viktor Orban in un articolo, ma ciò non ci impedirà di pensare a noi stessi dal punto di vista geopolitico".
Migranti
Nel Consiglio europeo "abbiamo avuto anche uno scambio sulle migrazioni. Di fronte all’aumento degli attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Unione Europea e davanti al fatto che il numero di richieste di asilo è ai massimi dal 2016, la risposta deve essere collettiva, a livello europeo", sottolinea il presidente francese.
"In un momento in cui nel nostro Paese si svolgono molti dibattiti, del tutto legittimi, sull’argomento - aggiunge - il dibattito nazionale non deve farci dimenticare che il cuore della risposta alla lotta all’immigrazione è l’Europa. Spero che i prossimi giorni ci consentiranno di realizzare ciò che desideriamo: avere una politica più solida, che ci permetta di controllare meglio i flussi".
Il patto per l'asilo e le migrazioni che "stiamo finalizzando in Europa - prosegue - è molto importante, perché è fondamentalmente la capacità di registrare molto meglio le persone che arrivano sul suolo europeo, di avere procedure molto più sicure, di avere scambi di informazioni molto più sicuri, di avere filtri molto più chiari e procedure di rimpatrio molto più efficaci di quelle di cui disponiamo oggi", conclude.
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In un messaggio audio il portavoce dello Stato Islamico loda l'attacco alla sala concerti della Crocus City Hall
Lo Stato Islamico loda l'attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull'account Telegram dell'Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira "i crociati ovunque nel mondo".
Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".
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Attacco a Mosca, Russia: “Soldi da Ucraina a...
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Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all'attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell'anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. Il messaggio arriva nel decimo anniversario secondo il calendario lunare della proclamazione del Califfato a Mosul.
Le accuse della Russia all'Ucraina: "Li avete finanziati"
Sarebbero emerse, intanto, prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram -. Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
Usa: "Informazioni dettagliate a Mosca prima di attacco"
"Prima dell'attacco del 22 marzo, il governo degli Stati Uniti ha fornito informazioni chiare e dettagliate alle autorità russe sulla minaccia terroristica contro grandi raduni e concerti a Mosca". A dichiararlo è stato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.
Questo - ha aggiunto - era già stato fatto per iscritto il 7 marzo "secondo le normali procedure e attraverso canali consolidati che sono stati utilizzati molte volte in precedenza". "In effetti, gli Stati Uniti hanno cercato di contribuire a prevenire questo attacco terroristico." Anche l'ambasciata americana a Mosca aveva dichiarato pubblicamente all'epoca che stava seguendo le notizie secondo cui gli estremisti avevano piani imminenti per attaccare grandi raduni a Mosca, compresi i concerti.
Kirby ha poi respinto ancora una volta con veemenza le affermazioni russe secondo cui l’Ucraina sarebbe coinvolta nell’attacco terroristico. Questa è "sciocchezza" e "propaganda". "È assolutamente chiaro che" l'Isis "è stato l'unico responsabile del terribile attacco terroristico a Mosca la scorsa settimana".