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Ucraina, nuova legge: ecco migliaia di soldati per la guerra
Al fronte verranno inviati soprattutto uomini di 25-26 anni
L'Ucraina si prepara a arruolare centinaia di migliaia di uomini, soldati destinati ad andare al fronte nella guerra contro la Russia. Si tratta soprattutto di uomini di 25-26 anni, idonei a essere arruolati per la prima volta. Saranno loro a scendere presto in campo in Ucraina a fianco di chi già combatte l'aggressione militare russa, in base al disegno di legge sulla mobilitazione approvato dal Parlamento di Kiev in seconda lettura.
La legge per rinforzare l'esercito
L'approvazione del Parlamento arriva dopo un lungo iter, con una prima versione presentata a gennaio, una revisione a febbraio e quattromila emendamenti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha già convertito in legge alcune disposizioni, come l'abbassamento dell'età per la coscrizione militare maschile da 27 a 25 anni.
Ma già a partire dai 18 anni sarà possibile arruolarsi volontari, anche se non in prima linea, mentre resta invariata l'età massima di 60 anni. Ora tocca a Zelensky la conversione in legge, che probabilmente avverrà a maggio.
Ucraina in crisi a Est
A fotografare la situazione critica a Est, dove la pressione russa è costante, è il generale Yuriy Sodol, come riferisce il Guardian. "Il nemico ha a disposizione un numero di soldati superiore 7-10 volte, ci mancano risorse", ha detto il comandante delle truppe nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Luhansk.
Kiev, nel giro di diverse settimane, avrà a disposizione centinaia di migliaia di soldati. Probabilmente, non il mezzo milione di soldati che aveva chiesto l'ex comandante in capo Valerii Zaluzhnyi, ma si tratta di cittadini che saranno meno liberi di abbandonare le armi. E' stata infatti tolta la clausola inizialmente prevista secondo la quale era possibile lasciare l'esercito dopo 36 mesi.
Con l'esercito ucraino in inferiorità numerica rispetto alla Russia sul campo di battaglia, "l'offensiva continua lungo tutta la linea del fronte. E attualmente è impossibile indebolire le forze di difesa", aveva annunciato alla televisione statale Dmytro Lazutkin, portavoce del ministero della Difesa ucraino, scatenando la rabbia dei soldati per aver cancellato la clausola che avrebbe dato a coloro che hanno trascorso lunghi periodi combattendo in prima linea la possibilità di tornare a casa.
"Non possiamo prendere decisioni affrettate adesso", aveva aggiunto, spiegando l'opposizione dei militari al provvedimento. I leader militari hanno esercitato pressioni sui politici affinché abbandonassero un progetto di legge, approvato a febbraio in prima lettura, che avrebbe dato ai soldati in servizio da più di 36 mesi la possibilità di essere congedati. Il progetto di legge era stato approvato in prima lettura in parlamento a febbraio. Ma quella clausola è stata rimossa dopo un appello del capo dell'esercito e ministro della difesa.
Ultima ora
Brexit, Gb respinge proposta Ue per facilitare la mobilità...
Il portavoce del governo britannico: "La libertà di movimento è finita e non ci sono piani per reintrodurla"
Il Regno Unito ha respinto la proposta della Commissione Europea per favorire la mobilità per i cittadini tra i 18 ei 30 anni, spiegando che questo tipo accordi non hanno più spazio dopo la Brexit. "Non applicheremo il programma di mobilità giovanile per tutta l'Ue, la libertà di movimento è finita e non ci sono piani per reintrodurla", ha affermato un portavoce del governo britannico. Londra è invece impegnata a negoziare Paese per Paese eventuali accordi di questo tipo.
Anche il Partito Laburista, favorito dai sondaggi nelle prossime elezioni, ha chiarito che non prevede cambiamenti in caso andasse al governo. E così, "il mercato unico, l'unione doganale e la libera circolazione non torneranno", ha dichiarato un portavoce del partito alla Bbc. La proposta, delineata questa settimana da Bruxelles, mirava ad allentare gli ostacoli che i giovani europei hanno incontrato da quando è stata completata la Brexit per viaggiare, studiare o risiedere nel territorio britannico, e viceversa.
Esteri
Regno Unito respinge proposta Ue per facilitare la mobilità...
Il portavoce del governo britannico: "La libertà di movimento è finita e non ci sono piani per reintrodurla"
Il Regno Unito ha respinto la proposta della Commissione Europea per favorire la mobilità per i cittadini tra i 18 ei 30 anni, spiegando che questo tipo accordi non hanno più spazio dopo la Brexit. "Non applicheremo il programma di mobilità giovanile per tutta l'Ue, la libertà di movimento è finita e non ci sono piani per reintrodurla", ha affermato un portavoce del governo britannico. Londra è invece impegnata a negoziare Paese per Paese eventuali accordi di questo tipo.
Anche il Partito Laburista, favorito dai sondaggi nelle prossime elezioni, ha chiarito che non prevede cambiamenti in caso andasse al governo. E così, "il mercato unico, l'unione doganale e la libera circolazione non torneranno", ha dichiarato un portavoce del partito alla Bbc. La proposta, delineata questa settimana da Bruxelles, mirava ad allentare gli ostacoli che i giovani europei hanno incontrato da quando è stata completata la Brexit per viaggiare, studiare o risiedere nel territorio britannico, e viceversa.
Economia
Ponti 25 aprile e 1 maggio, in arrivo stangata: costeranno...
Assoutenti: "Forti rincari in tutti i settori, dalle strutture ricettive ai treni e agli aerei. Aumenta anche la benzina"
I ponti di primavera costeranno agli italiani circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno a causa dei forti aumenti di prezzi e tariffe in tutto il comparto turistico e dei trasporti, con un aggravio di spesa da complessivi 780 milioni di euro sul 2023. Lo afferma Assoutenti, che fornisce oggi le stime sulle spese che attendono le famiglie in vista delle festività del 25 aprile e 1 maggio.
Lo scorso anno circa 17,1 milioni di italiani si sono concessi una vacanza in occasione dei ponti di Primavera, dando vita a un business da complessivi 7,4 miliardi di euro – spiega Assoutenti – Numeri positivi che saranno replicati nel 2024, con milioni di cittadini che si apprestano a trascorrere qualche notte fuori casa tra il 25 aprile e l’1 maggio. A pesare sui ponti saranno tuttavia i rincari che stanno interessando tutto il comparto turistico, e che toccano ogni aspetto delle vacanze: i pacchetti vacanza, ad esempio, hanno registrato nell’ultimo mese un aumento del +8,2% su base annua, ma sensibili rincari riguardano anche gli alberghi che hanno ritoccato le tariffe del +6,9% e gli alloggi in altre strutture (b&b, case vacanza, ecc.) che segnano un +8,4% su anno.
Proibitivo spostarsi in aereo
I voli nazionali aumentando del 19,1% rispetto al 2023, quelli europei del 16,5%, +7,3% i voli internazionali. Non andrà meglio a chi sceglie il treno: i biglietti rincarano dell’8%, mentre autobus e pullman salgono del 4%. Chi si sposterà in auto dovrà fare i conti con gli ultimi rialzi dei carburanti: i prezzi alla pompa di benzina e gasolio continuano a salire senza sosta, al punto che la verde è aumentata del +8,3% da inizio anno, con un pieno che costa circa 7,5 euro in più – denuncia Assoutenti.
“Ma a rincarare sono anche tutti i servizi accessori, dai ristoranti che costano il 3,8% in più rispetto allo scorso anno ai parchi divertimento (+4%), passando per musei e monumenti (+3,7%) – afferma il presidente Gabriele Melluso – I ponti di Primavera costeranno così agli italiani circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno, determinando a parità di consumi una stangata da circa 780 milioni di euro su chi si metterà in viaggio nei prossimi giorni”.