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Ucraina, Crosetto: “Impedire carri russi a Kiev unico modo per fermare III guerra mondiale”

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“Sto vivendo questo periodo con grande difficoltà personale, sono visto come quello delle armi, quello che vuole la guerra. Secondo me la III guerra mondiale inizierebbe nel momento in cui i carri armati russi arrivassero a Kiev e ai confini dell’Unione Europa: chi dice qualcosa di diverso non conosce la realtà. Impedire che questo accada, è l’unico modo per fermare la III guerra mondiale”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenuto a Roma all’evento ‘Prospettive europee per una difesa comune’. 

“C’è la strana idea per cui c’è uno Stato di cui non ci importa nulla, che ci sta rompendo le scatole. Che col fatto di essere in pace, ci sta obbligando a fare cose che non dovremmo fare, che è colpa di quello Stato se sale l’inflazione. Quello Stato è stato invaso. Non c’è un angelo o un diavolo, non stiamo dando giudizi. Nessuno ce l’ha con la popolazione russa – ribadisce Crosetto – non esiste una guerra fra Italia, Europa, Nato e la popolazione russa: esiste una coalizione internazionale che sta aiutando un Paese aggredito. Lo dobbiamo fare e lo stiamo facendo per evitare che una crisi iniziata in modo folle possa esplodere”. 

Quindi il titolare della Difesa ha annunciato che “la prossima settimana potrebbe nascere un nuovo decreto sugli aiuti all’Ucraina”. 

 

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Cronaca

Pescara, bambino di 4 anni muore investito da trattore

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(Adnkronos) – Un bambino di 4 anni è morto dopo essere stato investito da un trattore. E’ accaduto a Pescara. Sul posto sono intervenuti polizia municipale e carabinieri. Per il piccolo, nonostante i soccorsi, non c’è stato nulla da fare.  

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Carbonara e panettone, Financial Times contro cucina italiana

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(Adnkronos) – La carbonara è americana, panettone e tiramisù sono ‘invenzioni’ recenti. Il Financial Times fa arrabbiare la Coldiretti con quello che viene considerato un’ingiustificata offensiva nei confronti della cucina italiana. Il quotidiano britannico, che dà spazio alla competenza di Alberto Grandi, storico del cibo e docente all’Università di Parma, sul proprio profilo Instagram delinea il quadro: “La famosa e notoriamente inflessibile cultura alimentare italiana, promossa dai puristi e dai ‘gastronazionalisti’ del paese, si basa in parte su “bugie, ricette inventate da conglomerati o cibo importato dall’America. Dalla carbonara al panettone passando per il tiramisù, molti classici culinari italiani sono invenzioni moderne, sostiene lo storico del cibo e professore Alberto Grandi nel suo podcast e nei suoi libri”. 

Per Coldiretti, quello del FT è un “attacco surreale ai piatti simbolo della cucina italiana proprio in occasione dell’annuncio della sua candidatura a patrimonio immateriale dell’Umanità all’Unesco”. “Sulla base di fantasiose ricostruzioni – sottolinea la Coldiretti – si contestano le tradizioni culinarie nazionali più radicate. In sostanza la carbonara l’avrebbero inventata gli americani e il panettone ed il tiramisù sono prodotti commerciali recenti ma soprattutto si arriva addirittura ad ipotizzare che il parmigiano reggiano originale sia quello che viene prodotto in Wisconsin in Usa, la patria dei falsi formaggi Made in Italy”.  

“Un articolo ispirato da una vecchia pubblicazione di un autore italiano che – continua l’associazione – potrebbe far sorridere se non nascondesse preoccupanti risvolti di carattere economico ed occupazionale. La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre infatti – sostiene la Coldiretti – terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani all’estero dove le esportazioni potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine”.  

La questione è seria: l’agropirateria mondiale nei confronti dell’Italia ha raggiunto un fatturato di 120 miliardi con in testa alla classifica dei prodotti più taroccati secondo la Coldiretti ci sono i formaggi a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano con la produzione delle copie che ha superato quella degli originali, dal parmesao brasiliano al reggianito argentino fino al parmesan diffuso in tuti i continenti. Ma ci sono anche le imitazioni di Provolone, Gorgonzola, Pecorino Romano, Asiago o Fontina. Tra i salumi sono clonati i più prestigiosi, dal Parma al San Daniele, ma anche la mortadella Bologna o il salame cacciatore e gli extravergine di oliva o le conserve come il pomodoro San Marzano. Ma tra gli ‘orrori a tavola’ non mancano i vini, dal Chianti al Prosecco – spiega Coldiretti – che non è solo la Dop al primo posto per valore alla produzione, ma anche la più imitata. 

“La candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’umanità è una opportunità per proteggere e rafforzare l’identità della cucina italiana che è la piu’ apprezzata nel mondo con il record storico realizzato dalle esportazioni agroalimentari Made in Italy che hanno raggiunto il valore record di 60,7 miliardi secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat anche sotto la spinta della domanda di italianità in cucina. Una iniziativa utile – conclude – per valorizzare l’identità dell’agroalimentare nazionale e fare finalmente chiarezza sulle troppe mistificazioni che all’estero tolgono spazio di mercato ai prodotti originali”.  

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E’ morto Ivano Marescotti, l’attore aveva 77 anni

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(Adnkronos) – E’ morto Ivano Marescotti. L’attore, regista e drammaturgo aveva 77 anni. Marescotti, nato a Bagnacavallo nel 1946, era malato da tempo. Tra gli ultimi film interpretati, ‘Bar Giuseppe’ diretto da Giulio Base. “Che dolore: Ivano se n’è andato troppo presto. Mancherà tantissimo”, il tweet di Base. 

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Maltempo Italia, venti forti in arrivo: allerta meteo in 5 regioni

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(Adnkronos) – Maltempo in arrivo, sull’Italia torna la pioggia con venti forti da Nord a Sud. Su 5 regioni, segnala la Protezione Civile, scatta l’allerta meteo gialla per lunedì 27 marzo: si tratta di ampi settori di Campania, Calabria, Molise e sull’intero territorio di Puglia e Basilicata.  

“Una struttura depressionaria in arrivo sulle nostre regioni Nord-Occidentali porterà, nelle prossime ore, un generale peggioramento delle condizioni meteorologiche. Assisteremo a una decisa intensificazione della ventilazione sull’Italia dai quadranti occidentali, con tendenza a rinforzare al Nord per raffiche di favonio e al Centro-Sud a ridosso delle aree appenniniche, con ulteriori rinforzi da Nord-Ovest sulle isole maggiori e sul Meridione”, fa sapere sapere il Dipartimento della Protezione Civile.  

L’avviso prevede dalla tarda serata di domenica 26 marzo venti di burrasca dai quadranti settentrionali su Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, sulle zone alpine con sconfinamenti sulle aree pianeggianti e vallive e da Ovest-Nord-Ovest su Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, con raffiche di burrasca forte specie lungo i settori costieri e su quelli appenninici. Possibili mareggiate lungo le coste esposte.  

Sulla base dei fenomeni previsti per la giornata di domani, lunedì 27 marzo, è stata valutata allerta gialla su ampi settori di Campania, Calabria, Molise e sull’intero territorio di Puglia e Basilicata.  

MILANO – Allerta non solo per le regioni. Il Centro funzionale monitoraggio rischi di Regione Lombardia ha diramato un’allerta meteo gialla (rischio moderato) per vento a partire dalla mattina lunedì 27 marzo, e per tutta la giornata, fa sapere il Comune di Milano. 

“Non sono previste chiusure ma ai cittadini e alle cittadine si raccomanda di porre attenzione e preferibilmente di non sostare sotto alberi (in strada, nei parchi, nei cimiteri), impalcature dei cantieri, dehors e tende. Si raccomanda inoltre di mettere in sicurezza oggetti e vasi sui balconi e tutti i manufatti che possono essere spostati dal vento”. Il Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile sarà attivo per monitorare e coordinare gli eventuali interventi. 

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Laporte vince Gand-Wevelgem 2023, Ganna cade

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(Adnkronos) – Il francese Christophe Laporte della Jumbo Visma si aggiudica l’85ma edizione della Gand-Wevelgem. Al secondo posto Vout Van Aert dello stesso team, che ha dato spazio al compagno di squadra. Terzo classificato Sep Vanmarcke della Israel Premier Tech. La gara ha registrato la caduta di Filippo Ganna a 142 km dall’arrivo, fortunatamente per l’azzurro niente di rotto a due settimane dalla Parigi-Roubaix.  

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Spettacolo

Il gol di Turone, su RaiUno lo speciale su Juve-Roma del 1981

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(Adnkronos) – Uno speciale sul celeberrimo gol di Turone. Stasera, dopo Malta-Italia valida per le qualificazioni a Euro 2024, alle 23.05 va in onda su RaiUno ‘Er gol de Turone era bono’, per la regia di Francesco Miccichè e Lorenzo Rossi Espagnet. Il documentario torna, a oltre 40 anni dall’episodio, sul gol annullato alla Roma sul campo della Juventus. E’ il 10 maggio del 1981 e allo stadio Comunale di Torino si gioca Juventus-Roma a tre giornate dalla fine del campionato di Serie A, con la Juventus a 39 punti, la Roma a 38, e la vittoria che vale due punti. La Juve è in 10 per l’espulsione di Furino. Nel finale, la Roma sembra sbloccare il risultato con il colpo di testa di Maurizio ‘Ramon’ Turone, che incorna dopo la torre di Roberto Pruzzo e buca Dino Zoff. La rete, però, viene annullata dall’arbitro Paolo Bergamo per un fuorigioco che farà discutere per anni, tra moviole viste e riviste, retroscena assortiti, recriminazioni (giallorosse) e ironie (bianconere) 

Nel documentario vengono ascoltate le versioni dei testimoni oculari: quelli che erano in campo come Prandelli, Pruzzo, Falcão e Marocchino; i giallorossi sugli spalti come Paolo Calabresi, Enrico Vanzina, Ettore Viola. Ma anche chi era dall’altro lato delle gradinate, come il giornalista Paolo Rossi e il critico d’arte e opinionista Luca Beatrice. E ancora i reporter che avevano seguito le cronache come Giorgio Martino, Gian Paolo Ormezzano e Michele Plastino. Viene chiesta anche una versione definitiva all’arbitro Bergamo e al collaboratore Giuliano Sancini, che con il suo gesto annullò il gol. Infine, la testimonianza del vero protagonista, Maurizio Ramon Turone.  

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Milano, accoltellato perché beve birra durante Ramadan

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(Adnkronos) – Accoltellato perché ha bevuto una birra durante il Ramadan, il mese sacro dell’Islam, I carabinieri sono intervenuti ieri in via Galvani a Milano per una lite tra stranieri. L’intervento ha permesso di identificare due tunisini di 47 e 39 anni che hanno riferito di essere stati aggrediti da tre uomini di origine nordafricana, uno dei quali ha accoltellato al fianco il 47enne, accusandolo “di bere una birra nel periodo del Ramadan”. La vittima è stata trasportata in codice giallo al Policlinico. Sono in corso, spiegano i militari, “gli accertamenti e l’acquisizione delle immagini degli impianti di videosorveglianza”. 

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Spettacolo

Lorella Cuccarini: “Meglio Meloni di Schlein”

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(Adnkronos) – “Tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein andrei a cena con Giorgia Meloni”. Sono le parole di Lorella Cuccarini a La Verità. “Non sono per le quote rosa, ma sono felice che ci siano sempre più figure femminili emergenti, come il premier. Tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein andrei a cena con Giorgia Meloni, anche perché tifiamo per la stessa squadra. A pelle mi sta molto simpatica. Mi piacerebbe conoscerla di più”, dice la showgirl. 

Si torna a parlare del rapporto ‘teso’ con Heather Parisi. “Vorrei evitare di fare quello che fa lei con me, non ho bisogno di Heather per esserci. La apprezzo artisticamente, ma dopo Nemicamatissima non ci siamo più sentite. Abbiamo visione diverse della professione. Non sono mai stata prima della classe come ha detto lei a Belve, ma m’impegno e lavoro molto. Così mi è stato insegnato e così sono riuscita a crescere”. 

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Sport

MotoGp Portogallo 2023, Bagnaia vince con Ducati a Portimao

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(Adnkronos) – Pecco Bagnaia vince il Gp del Portogallo, primo appuntamento MotoGp dell’anno. Il pilota della Ducati, campione del mondo in carica, si impone sul tracciato di Portimao dominando il primo weekend del Motomondiale: dopo la vittoria nella sprint di sabato, ecco il successo nella gara tradizionale. Secondo posto per lo spagnolo Maverick Vinales e terza piazza per Marco Bezzecchi (Ducati). Giornata storta per Marc Marquez: il pilota spagnolo della Honda è uscito di scena nelle prime battute della gara dopo un aver abbattuto la Aprilia di Miguel Oliveira con una manovra a dir poco azzardata. 

Nella classe Moto3, doppietta spagnola con la vittoria di Daniel Holgado davanti a David Munoz. A completare il podio tutto targato Ktm, il brasiliano Diogo Moreira. Migliore italiano, sempre su Ktm, è Stefano Nepa che chiude al settimo posto in una gara tiratissima: i primi 10 della classifica sono raccolti in 1”5. 

La Spagna domina anche la Moto2, con la vittoria di Pedro Acosta davanti a Aron Canet. Tony Arbolino è terzo. 

Il Motomondiale si sposta in Argentina: domenica prossima si corre sul tracciato di Rio Hondo.  

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Louise Michel fermata a Lampedusa: stop a nave di Banksy, ecco perché

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(Adnkronos) –
La nave di soccorso Louise Michel in stato di fermo, dopo lo sbarco a Lampedusa, per violazione del nuovo decreto italiano, dopo il salvataggio di 180 persone. A darne notizia sui social sono gli stessi attivisti della Louise Michel, ex imbarcazione della marina francese acquistata con i proventi della vendita delle opere d’arte di Banksy. 

“Ci è stato comunicato che la nostra nave è stata trattenuta, non abbiamo ancora una giustificazione scritta ufficiale per la detenzione – si legge sui social della Louise Michel – Sappiamo di decine di barche in pericolo proprio di fronte all’isola in questo momento, eppure ci viene impedito di assistere. Questo è inaccettabile!”. 

Non osservanza delle disposizioni impartite e un comportamento, “che già di per sé complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi, si sommavano le continue chiamate dei mezzi aerei Ong che hanno sovraccaricato i sistemi di comunicazione del centro nazionale di coordinamento dei soccorsi, sovrapponendosi e duplicando le segnalazioni dei già presenti assetti aerei dello Stato”, sottolinea in una nota la Guardia costiera spiegando i motivi del fermo. “L’unità era giunta ieri nel porto dell’isola con a bordo 178 migranti, soccorsi su 4 diverse imbarcazioni (il primo evento avvenuto in aera Sar libica, i successivi 3 in area Sar maltese) – spiega la Guardia Costiera – Il provvedimento è stato emesso a seguito degli accertamenti effettuati da Imrcc Roma – autorità coordinatrice dei soccorsi – in base al dl 1/2023, convertito nella legge 15/2023 e recante ‘disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare’”.  

L’unità, nello specifico, dopo aver effettuato il primo intervento di soccorso in acque libiche, come riporta la Guardia Costiera, ha contravvenuto “all’impartita disposizione di raggiungere il porto di Trapani, dirigendo invece su altre tre unità di migranti sulle quali, peraltro, sotto il coordinamento di Imrcc Roma, stavano già dirigendo in soccorso i mezzi della Guardia Costiera italiana. Le disposizioni impartite alla nave Ong, valutate le sue piccole dimensioni, erano altresì tese a evitare che la stessa prendesse a bordo un numero di persone tale da pregiudicare sia la sua sicurezza che quella delle imbarcazioni di migranti a cui avrebbe prestato soccorso”. 

“La non osservanza delle disposizioni, inoltre, ha rallentato il raggiungimento di un porto di sbarco per i migranti salvati nel primo intervento, inizialmente individuato in quello di Trapani dal ministero dell’Interno, inducendo così a ridisegnare la decisione in modo da far convergere l’arrivo della Ong, per motivi di sicurezza e di urgenza, nel porto di Lampedusa, già peraltro sollecitato dai numerosi arrivi di migranti di questi ultimi giorni”, continua la Guardia Costiera. 

“A tale comportamento che già di per sé complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi, si sommavano le continue chiamate dei mezzi aerei Ong che hanno sovraccaricato i sistemi di comunicazione del centro nazionale di coordinamento dei soccorsi, sovrapponendosi e duplicando le segnalazioni dei già presenti assetti aerei dello Stato”, osserva ancora la Guardia Costiera. 

“Allo stesso modo, l’episodio citato da Ong Ocean Viking e riferito ai presunti spari della guardia costiera libica avvenuto in area Sar ricadente nella responsabilità di un altro centro di coordinamento nazionale, non veniva riportato al Paese di bandiera come sarebbe previsto dalle norme sulla sicurezza della navigazione, bensì al centro di coordinamento italiano, in modo continuativo, finendo anche questo col sovraccaricare l’Imrcc in momenti particolarmente intensivi di soccorsi in atto”, conclude. 

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