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Ucraina, Zelensky: “Avanzata Russia si è fermata”. Ma Mosca ha il triplo di munizioni
Secondo il leader ucraino "la situazione è migliorata negli ultimi tre mesi". Ma tutto dipende anche dalle armi in dotazione alle due parti e la Russia a breve arriverà a produrre il triplo di munizioni che Usa e Paesi europei riescono a mettere a disposizione di Kiev
La situazione in Ucraina? "E' migliorata negli ultimi tre mesi" e la Russia "non avanza più". Parola di Volodymyr Zelensky che rassicura sulle sorti del Paese confidando nella strenua resistenza di Kiev alle forze di Mosca. Le parole del leader ucraino arrivano solo pochi giorni dopo l'ennesimo appello agli alleati con richiesta di armi per una "fornitura illimitata e di ogni tipo" di munizioni che, secondo il ministro degli esteri Kuleba, andrebbero inviate subito perché ormai "la strategia di far arrivare gli aiuti all'Ucraina goccia a goccia non funziona più". Una richiesta che, nonostante l'ottimismo di Zelensky, tradisce una forte preoccupazione e forse per un motivo ben preciso. Secondo fonti Nato, infatti, il destino di Kiev e il risultato della guerra dipenderebbe proprio dalle armi in dotazione alle due parti. Se così fosse, la Russia potrebbe presto avere la meglio: Mosca - sempre secondo l'intelligence Nato - a breve arriverà a produrre il triplo di munizioni che Usa e Paesi europei inviano al'Ucraina.
Zelensky: "Avanzata russa si è fermata"
"Posso darvi le ultime informazioni: la situazione è molto migliorata negli ultimi tre mesi". Questo quanto dichiarato da Zelensky in un'intervista alla tv francese Bfmtv e a Le Monde, affermando che l'avanzata russa che "è continuata nell'est del Paese oggi i nostri comandi, i nostri militari l'hanno fermata". "I russi non avanzano più, hanno perso una gran parte delle loro forze".
"Fino a quanto l'Ucraina resiste, l'esercito francese può restare in Francia", le parole a commento sulle parole di Emmanuel Macron riguardo alla possibilità di un impegno delle forze occidentali in Ucraina. Il presidente ucraino si è mostrato comunque molto riconoscente per l'impegno diplomatico presidente francese che "ha compreso" il pericolo rappresentato da Vladimir Putin. "La difesa dell'Ucraina è la difesa dell'Europa e della Francia", ha concluso.
Russia produrrà il triplo di munizioni che Usa e Paesi europei inviano a Kiev
La Russia intanto arriverà a breve a produrre tre volte tante munizioni di quelle che Stati Uniti e Paesi europei riescono a mettere a disposizione di Kiev. Al momento il comparto militar-industriale di Mosca, che opera 24 ore su 24, sette giorni a settimana, con turni di lavoro di 12 ore, sforna 250mila munizioni di artiglieria al mese, tre milioni l'anno, secondo una stima dell'intelligence della Nato diffusa da Cnn per cui l'economia di guerra in atto in Russia funziona ed è destinata a farlo nel breve periodo, vale a dire 18 mesi.
Lo sforzo di produzione arriverà a un picco il prossimo anno. Mentre la capacità di produzione di Stati Uniti ed Europa è di 1,2 milioni di munizioni l'anno da inviare a Kiev. I militari russi dispiegati al fronte sparano 10mila proiettili di artiglieria al giorno, gli ucraini duemila. Gli Stati Uniti hanno fissato l'obiettivo di 100mila munizioni al mese entro la fine del 2025 ma tale obiettivo è difficile da raggiungere con il pacchetto di aiuti per l'Ucraina in stallo al Congresso.
'Armageddon in Ucraina', quando Putin pensò davvero alle armi nucleari
"Stiamo osservando una produzione di guerra. Il risultato della guerra in Ucraina dipende dalle armi in dotazione alle due parti", spiega una fonte Nato. E le dotazioni decisive sono proprio le munizioni di artiglieria.
In Russia sono ora 3,5 milioni le persone impiegate nel settore della difesa, contro i 2-2,5 milioni prima dell'inizio della guerra. Mosca inoltre importa munizioni, dall'Iran, che lo scorso anno ha inviato almeno 300mila proiettili, e dalla Corea del Nord che ha inviato 6.700 container di munizioni. L'unica possibilità per colmare il divario sembra essere quella del Defense Production Act, che il Presidente Biden potrebbe invocare e che offre alla Casa Bianca i poteri per ordinare alle aziende di produrre equipaggiamenti in tempi veloci in sostegno della difesa nazionale.
Una 'nuova' arma russa per devastare il fronte ucraino: la strategia di Mosca
Una azienda tedesca aprirà una fabbrica di munizioni in Ucraina, che produrrà centinaia di migliaia di proiettili di calibro 155 mm l'anno. Un altro impianto è stato aperto, sempre dalla stessa compagnia, in Germania, per produrre 200mila munizioni l'anno. Prima del blocco al Congresso, gli Stati Uniti avevano aumentato la produzione nelle fabbriche in Pennsylvania, Iowa e Texas.
La Russia produce inoltre 115-130 missili a lungo raggio e 300-350 droni di modello iraniano al mese. E ha un arsenale con ancora 700 missili. Le forze di Mosca hanno quadruplicato il numero di droni inviati in Ucraina dallo scorso inverno. Il tallone d'achille delle forze russe sono i carri armati. Ne vengono prodotti 125 al mese. Anche se l'86 per cento dei carri prodotti nel 2023 sono riadattati. La maggior parte dei circa 5mila carri ancora nei magazzini non sembra poter essere usata altro che per fornire pezzi di ricambio.
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Attacco a Mosca, Russia: “Soldi da Ucraina a...
Il comitato investigativo: "Legami tra Kiev e gli autori della strage"
La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca: sarebbero emerse prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo.
"I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram- Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini".
In particolare, il comitato investigativo russo che sta indagando sulla strage al Crocus City Hall ha confermato i dati secondo cui gli autori dell'attacco terroristico hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalute dall'Ucraina. Gli investigatori hanno identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.
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Chasiv Yar l’obiettivo strategico russo per controllare il...
Dopo la conquista di Avdiivka, e l’avanzata ad ovest della città, le truppe di Mosca stanno aumentando la pressione anche più a nord, sempre nella regione di Donetsk, nell’area di Bakhmut. I russi sono arrivati alla periferia di Chasiv Yar, obiettivo strategico nell’area.
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Ucraina, intensi combattimenti nel Donetsk: oltre 10.000...
Gli insediamenti in prima linea sono sottoposti quotidianamente ad attacchi russi, che provocano numerose vittime civili e distruzioni su larga scala. Abbattuti nella notte 26 droni russi
Proseguono intensi i combattimenti nella regione ucraina del Donetsk, dove "per settimane" più di 10.000 famiglie sono rimaste senza elettricità nella parte occupata dai russi dell'oblast. Lo ha riferito il Centro di resistenza nazionale ucraino spiegando che gli insediamenti in prima linea sono sottoposti quotidianamente ad attacchi russi, che provocano numerose vittime civili e distruzioni su larga scala.
"A causa della guerra, molti lavoratori del settore energetico hanno lasciato i territori temporaneamente occupati - ha affermato in un rapporto il centro, gestito dalle forze speciali ucraine - La situazione dell'approvvigionamento energetico è più difficile nella città di Horlivka e in alcuni quartieri di Donetsk, il capoluogo della regione".
L'Ucraina ha abbattuto nella notte 26 dei 28 droni russi intercettati in corrispondenza delle regioni di Odessa, Kharkiv, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia, ha reso noto il comandante delle forze aeree di Kiev, Mykola Oleshchuk. Le forze di Mosca hanno anche lanciato missili da crociera e anti rafar.
Perdite russe secondo Kiev
La Russia ha perso 439.970 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero include 780 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno.
Secondo il rapporto , la Russia ha perso anche 6.914 carri armati, 13.237 veicoli corazzati da combattimento, 14.595 veicoli e serbatoi di carburante, 10.963 sistemi di artiglieria, 1.021 sistemi di razzi a lancio multiplo, 729 sistemi di difesa aerea, 347 aerei, 325 elicotteri, 8.600 droni, 26 imbarcazioni e un sottomarino