Cronaca
Tumori, 3 casi su 10 si possono evitare con prevenzione
Daniela Terribile, oncologa presidente di Komen Italia: "Oggi anche quando la malattia viene diagnosticata siamo in grado di curare oltre il 30% di queste patologie, in maniera talmente valida da arrivare a una sopravvivenza superiore al 90%"
"Il cancro non fa discriminazioni ma la possibilità di accesso alla diagnosi e alle cure sì. E fa la differenza". La prevenzione è infatti fondamentale, "oggi sappiamo anche che soprattutto nel campo dei tumori al seno, oltre che quelli del colon o anche di altre patologie oncologiche, possiamo prevenire oltre un terzo dei casi". Lo ricorda all'Adnkronos Salute, nella Giornata nazionale contro il cancro, Daniela Terribile, oncologa presidente di Komen Italia, associazione per la lotta ai tumori al seno, che ha tra le sue iniziative la 'Carovana della prevenzione', programma nazionale itinerante di promozione della salute femminile che offre controlli gratuiti e informazioni sulle principali patologie oncologiche di genere in particolare alle donne in condizioni di fragilità sociale ed economica.
In campo oncologico "la difficoltà di accesso ai programmi di diagnosi - spiega - è chiaramente presente nelle situazioni di svantaggio sociale ed economico nel nostro Paese. D'altro canto anche la stessa adesione agli screening nazionali ha incontrato queste difficoltà, cioè le donne con un livello socio-economico più basso e meno istruite, sono meno propense ad occuparsi delle loro salute e di conoscere l'importanza della prevenzione che pure può prevenire la comparsa del tumore in oltre un terzo dei casi". Oggi, inoltre, "anche quando la malattia viene diagnosticata - continua l'esperta - siamo in grado di curare oltre il 30% di queste patologie, in maniera talmente valida da arrivare a una sopravvivenza superiore al 90%. Questo però - sottolinea - passa attraverso una serie di misure, a partire dalla prevenzione primaria, che vuol dire conoscere e adottare gli stili di vita adeguati. Già questo porterebbe a una riduzione di casi molto decisa".
Ci vuole, poi, "la prevenzione secondaria, ovvero le diagnosi più precoci possibili, che consentono anche cure meno aggressive e con una migliore sopravvivenza", aggiunge Terribile, sottolineando l'impegno di Komen Italia su questi due fronti attraverso la 'Carovana della prevenzione' con la quale "in questi 7 anni abbiamo percorso pressoché tutta l'Italia. Siamo stati in 17 Regioni e abbiamo offerto oltre 900 giornate di prevenzione, circa 200mila prestazioni gratuite. Abbiamo sempre privilegiato le aree più svantaggiate sul piano della prevenzione in cui il mammografo non c'è e questi servizi sono spesso lontani e difficili da raggiungere. Siamo andati in piccole aree rurali, piccole isole, borghi ormai abitati solo da anziani che magari non hanno possibilità, non hanno chi li porta a effettuare questi esami. Ma abbiamo girato anche nelle aree marginali delle grandi città, periferie e sobborghi in cui esistono per esempio delle comunità etniche molto chiuse dove le donne difficilmente fanno prevenzione".
Ai margini delle città, ricorda l'oncologa, "sempre di più si annidano sacche di povertà, non solo sociale ed economica ma anche culturale". In tutti questi ambiti di marginalità "fare prevenzione oncologica è molto difficile", per questo come Komen Italia "ci siamo resi conto che oltre che parlarne dovevamo agire e portare a domicilio, portare in prossimità di queste aree un'offerta di prevenzione".
La Carovana, con le sue unità mobili attrezzate, offre: esami (mammografie, ecografie mammarie, ecografie ginecologiche e Pap test, e visite cliniche) per la diagnosi precoce dei tumori del seno e del collo dell’utero a donne che per età o altri criteri non rientrano nei programmi di screening del Servizio sanitario nazionale; consulenze specialistiche ed esami diagnostici di prevenzione secondaria (come ecografie della tiroide, visite dermatologiche con epiluminescenza) per altre patologie femminili attualmente non coperte da programmi di screening del Ssn; laboratori pratici e sessioni educative di promozione dell’attività fisica, del benessere e della corretta alimentazione per incoraggiare l’adozione di stili di vita sani.
E ancora: programmi ad hoc per aiutare le pazienti che hanno vissuto una malattia oncologica a recuperare un pieno benessere psicofisico e il miglior ritorno alla vita attiva (consulenze di supporto psicologico, consulenze nutrizionali, consulenze fisioterapiche, consulenze legali); eventi di sensibilizzazione alle tematiche della salute e di promozione dello sport e della attività fisica per gli studenti delle scuole inferiori e superiori.
Cronaca
Da Pasquetta cambia tutto, il meteo della prossima...
L'ultimo aggiornamento mostra un'evoluzione decisamente meno burrascosa
Temperature in salita e caldo: aprile inizia con un condizioni meteo da primavera 'piena'. Se fino a pochi giorni fa sembrava che l'avvio del mese potesse essere alquanto dinamico e con parentesi di pioggia e maltempo, l'ultimo aggiornamento ha cambiato le carte in tavola e mostra un'evoluzione decisamente meno burrascosa.
Già da lunedì 1 aprile (Pasquetta) e poi per i giorni a seguire l'anticiclone africano tornerà a espandersi sul bacino del Mediterraneo, inglobando dunque anche l'Italia fa sapere iLMeteo.it.
Le correnti d'aria calda di matrice subtropicale provocheranno, oltre a un'estrema stabilità atmosferica, con tanto sole, anche un aumento sensibile delle temperature.
Con questo tipo di configurazione il caldo si farà sentire, in particolare al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori, con punte massime fin verso e oltre i 25 gradi durante le ore pomeridiane. Solamente tra mercoledì 3 e giovedì 4 aprile il passaggio di un fronte instabile potrebbe provocare qualche temporale sulle regioni del Nord; ma su questo avremo modo di riaggiornarci nei prossimi giorni.
Queste condizioni meteo climatiche dovrebbero accompagnarci almeno fino al weekend successivo, intrappolandoci in una sorta di blocco anticiclonico con l'alta pressione ben piantata sull'Europa centro-meridionale.
Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 28 marzo...
Nessun 6 né 5+1
Nessun 6 né 5+1 nell'estrazione del concorso del Superenalotto di oggi, 28 marzo 2024. In 6 hanno centrato il montepremi a disposizione dei punti 5, portandosi a casa rispettivamente 31.207,59 euro. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei punti 6 sale così a 81,9 milioni di euro, in palio già domani. Venerdì 29 marzo 2024 è in programma una nuova estrazione.
Quanto costa giocare una schedina del SuperEnalotto?
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
I punteggi vincenti e i premi
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come controllare se una schedina è vincente
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
I numeri dell'estrazione vincente di oggi
La combinazione vincente del SuperEnalotto: 5, 9, 22, 69, 74, 84; Numero Jolly 80; Super Star 83.
Cronaca
Briatore e il tumore al cuore: malattia rara, spesso...
Queste neoplasie rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori dell'uomo
Il tumore benigno al cuore che ha colpito Flavio Briatore, operato all'ospedale San Raffaele di Milano, è una patologia rara (queste neoplasie rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori dell'uomo), spesso individuata per caso. E' lo stesso Briatore a sottolineare in un video su Instagram come la scoperta sia avvenuta grazie a un controllo di routine, evidenziando l'importanza della "prevenzione" e dei "check-up al cuore". Il manager è stato operato il 19 marzo da Francesco Maisano, cardiochirurgo del San Raffaele. Si è trattato di un intervento mini-invasivo, eseguito in toracotomia endoscopica, con circolazione extracorporea.
Una caratteristica tipica dei tumori benigni è che possono crescere, ma non invadere i tessuti circostanti e gli altri organi. I tumori maligni, invece, hanno esattamente questa capacità. Inoltre, queste cellule tumorali possono diffondersi in altre regioni del corpo e formare metastasi.
"Tra le forme benigne - spiegano gli specialisti del Centro cardiologico Monzino di Milano sul sito dell'Irccs - il mixoma è il più diffuso e rappresenta da solo più della metà dei tumori benigni che possono colpire il muscolo cardiaco. Localizzata in genere nell'atrio sinistro del cuore, la massa tumorale non è destinata a generare metastasi. La presenza del mixoma può manifestarsi con affanno, vertigini, sincopi o improvvise alterazioni dello stato di coscienza, ma molto più spesso il mixoma è asintomatico. Capita così, non di rado, di scoprirlo in maniera occasionale durante una visita medica sportiva o effettuata dal medico del lavoro. In ogni caso, una volta fatta la diagnosi, la soluzione terapeutica è unica e corrisponde all'asportazione chirurgica della massa tumorale".