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Nutrizione artificiale: a Torino presentata la Carta dei diritti dei pazienti. Il Piemonte ha il primato per numero di centri di riferimento regionali e migliore copertura per la popolazione

Nutrizione artificiale: a Torino presentata la Carta dei diritti dei pazienti. Il Piemonte ha il primato per numero di centri di riferimento regionali e migliore copertura per la popolazione

Nutrizione artificiale: a Torino presentata la Carta dei diritti dei pazienti. Il Piemonte ha il primato per numero di centri di riferimento regionali e migliore copertura per la popolazione

• Associazione pazienti, Società scientifiche e istituzioni fanno il punto sulla Nutrizione artificiale in Piemonte: insieme per la creazione di percorsi omogenei sull'intero territorio nazionale per l'ottimizzazione della nutrizione enterale e parenterale a domicilio.

• Lotta alla malnutrizione: il Piemonte ne ha fatto uno dei temi di lavoro prevalenti con l'avvio e la continua implementazione della Rete delle strutture operative di Dietetica e Nutrizione clinica. Per questo, il gruppo ONCA (Optimal Nutritional Care for All) ha scelto Torino per organizzare a giugno 2024 il Congresso internazionale.

Torino, 18 gennaio 2024 - La nutrizione artificiale è stata riconosciuta come uno strumento terapeutico insostituibile che migliora il decorso clinico e la prognosi di numerose malattie e ne riduce la morbilità e la mortalità. Le persone che necessitano di nutrizione artificiale, che può essere fornita tramite sondino naso-gastrico, naso-enterico, peg o alimentazione parenterale (intravenosa), hanno diritti specifici che devono essere riconosciuti per garantire loro benessere e dignità.

La Carta dei diritti delle persone in nutrizione artificiale rappresenta la mappatura dei bisogni dei pazienti in Italia e contempla il diritto ad una adeguata alimentazione, alla dignità e rispetto, all’autonomia e al consenso informato, alla libera scelta, all’educazione e formazione, alla diagnosi tempestiva, all’assistenza e alle cure di qualità, alla nutrizione artificiale domiciliare e alla partecipazione attiva. In Piemonte in parte ci sono già risposte nelle normative e nei PDTA ed è una regione virtuosa sulla nutrizione artificiale - è la prima e unica in Italia ad aver riconosciuto l’insufficienza intestinale come malattia rara e ad aver predisposto reti e centri adeguati alle esigenze di questi pazienti - però ci sono alcuni pazienti su cui ancora bisogna lavorare che si possono riassumere in un decalogo sulla nutrizione artificiale.

La Carta dei Diritti in nutrizione artificiale e il decalogo sulla nutrizione artificiale sono presentati oggi nel corso dell’evento “La carta dei diritti dei pazienti in nutrizione artificiale. Quando la nutrizione è la medicina”, organizzato da Motore Sanità e da A.N.N.A. - Associazione Nazionale Nutriti Artificialmente, con il patrocinio di AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e ASL Città di Torino, con il contributo incondizionato di Sapio Life, Nestlè Health Science e Io Sano -Nutrire con cura.

La lotta alla malnutrizione in tutte le sue forme (per eccesso, per difetto e per deficit di micronutrienti) è stata inserita da alcuni anni nell'agenda di agenzie e istituzioni sanitarie e non, nazionali e internazionali (FAO, OMS, Nazioni Unite, Ministero Salute, Assessorati regionali). La regione Piemonte, che già dalla fine degli anni '90 ha istituito un gruppo tecnico-consultivo su questi temi presso l'Assessorato, ne ha fatto uno dei temi di lavoro prevalenti con l'avvio e la continua implementazione di una rete clinica dedicata, la Rete delle Strutture Operative di Dietetica e Nutrizione Clinica. A riconoscimento di questo impegno, il gruppo ONCA (Optimal Nutritional Care for All), importante iniziativa europea promossa da European Nutrition for Health Alliance ed European Society of Parenteral and Enteral Nutrition, in atto da qualche anno con il coinvolgimento di 19 paesi europei, ha scelto Torino per organizzare il Congresso Internazionale 2024 nel prossimo mese di giugno.

In Italia ci sono 94 Centri per la Nutrizione artificiale, mediamente uno ogni 625.000 abitanti; secondo le stime sono decisamente pochi e mal distribuiti sul territorio nazionale sia tra regioni sia all’interno della stessa regione. Il primato positivo è in Piemonte che oggi ha il numero maggiore di unità e offre la migliore copertura per la popolazione. Con la Legge regionale n. 39 del 18 aprile 1985 "Norme per la sperimentazione della nutrizione parenterale a domicilio" il Piemonte ha avviato un percorso, oggi quasi quarantennale, di inquadramento normativo sulla nutrizione artificiale a domicilio (Nad). È stata attuata gradualmente una rete di strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica funzionale alla presa in carico dei pazienti e all'attuazione di un'assistenza nutrizionale di eccellenza, fino all'attuale configurazione di 15 strutture operative regionali, delle quali 13 attive sul paziente adulto e 2 dedicate all'età pediatrica.

Questi i dati piemontesi: la nutrizione parenterale domiciliare per insufficienza intestinale cronica benigna viene trattata per gli adulti presso la Città della Salute e della Scienza, unico centro di riferimento, e dall’OIRM per i pazienti pediatrici. Da inizio attività (1985) sono stati trattati circa 550 pazienti adulti; a dicembre 2023 sono stati 143 in trattamento attivo in regione; i totali afferenti al Centro erano 160 (comprese altre regioni), 184 complessivi in trattamento nell'anno solare; per quanto riguarda i pazienti pediatrici, da inizio attività (1989) sono stati trattati circa 130; a dicembre 2023 erano 28 in trattamento attivo in regione, di cui uno residente in altra regione.

La nutrizione parenterale domiciliare per pazienti oncologici registra circa 48.500 giornate di trattamento/anno pari a una media di 145 pazienti in trattamento al giorno, in carico ai 15 centri di riferimento regionali.

La nutrizione enterale per sonda (PEG, digiunostomie o, più raramente, sondini naso-gastrici) per disfragia post-patologie neurologiche vasacolari o degenerative, malnutrizione severa, esiti di patologie oncologiche (prevalentemente tumori otorinolaringoiatrici e gastro-intestinali), registra circa 547.000 giornate di trattamento/anno pari a una media di 1.500 pazienti in trattamento al giorno in carico ai 15 centri di riferimento regionali.

Infine, la nutrizione artificiale per OS con assunzione di ONS (Oral Nutritional Supplements, supplementi nutrizionali orali) e/o di addensanti di acqua e altri liquidi per disfagia e/o malnutrizione di varia origine conta circa 12.500 pazienti in trattamento in regione Piemonte giornalmente.

«Rispettare i desideri e i diritti dei pazienti in nutrizione artificiale è possibile, dipende dalle scelte dei decisori e dalla preparazione e umanità dei clinici – ha rimarcato Alessandra Rivella, Presidente ANNA -. La regione Piemonte può e deve continuare ad essere il faro: esistono infatti protocolli condivisi su tutto il territorio e tutte le ASL seguono lo stesso percorso, ma in questa partita resta fuori tutta l'area della prevenzione e della diagnosi. Abbiamo chiesto alla Regione che vengano inserite le figure delle Dietiste nella presa in carico del paziente cronico affinché il paziente abbia modo di essere valutato ed eventualmente inviato al servizio di Nutrizione clinica per compensare la malnutrizione. Esistono ancora grosse lacune sopratutto nel percorso nutrizionale legato ad alcune patologie, oncologia in primis, in quanto a parità di necessità il servizio attivato non rispetta le stesse caratteristiche di servizio (essenziale). Inoltre, una tra le azioni importanti per noi è l'ottimizzazione e il potenziamento dei servizi anche nei confronti dei pazienti che arrivano da altre regioni».

«Orgogliosi di ospitare questo prestigioso convegno, speriamo di contribuire con la nostra esperienza alla creazione di percorsi omogenei, sicuri e facilmente accessibili sull'intero territorio nazionale per l'ottimizzazione della nutrizione enterale e parenterale a domicilio – ha spiegato Andrea Pezzana, Direttore SC Nutrizione Clinica, ASL Città di Torino -. La nutrizione artificiale a domicilio, che deve essere necessariamente affidata a strutture con professionisti esperti e formati (medici specialisti, dietisti e infermieri), costituisce infatti uno strumento terapeutico-riabilitativo insostituibile per agevolare la deospedalizzazione e garantire la piena continuità tra ospedale e territorio, supportando la miglior qualità di vita possibile per i pazienti e per i loro caregiver e sollevando i servizi sanitari regionali dagli elevati costi di ospedalizzazioni prolungate».

Etta Finocchiaro, Responsabile ADI Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica Regionale Piemonte e Valle D’Aosta, rimarca che «il Piemonte è stata la prima regione ad istituire le leggi regionali per regolamentare la nutrizione artificiale sia enterale che parenterale già alcuni decenni fa e nonostante siano stati fatti molti passi avanti da allora, bisogna lavorare per creare una governance che indichi regole e procedure per un modello di assistenza ideale che sia uniforme su tutto il territorio italiano. Le società scientifiche che si occupano di nutrizione clinica come SINPE e ADI hanno la funzione di costruire e diffondere un modello di assistenza per la nutrizione artificiale omogeneo per tutte le regioni italiane».

Marisa Sillano, Referente regionale ASAND - Associazione Scientifica dell’Alimentazione, Nutrizione e Dietetica – per il Piemonte, società che da sempre ha nel core della sua missione l’aggiornamento e la formazione dei Dietisti con specifica attenzione all’ambito della nutrizione artificiale, nonché la definizione di documenti di posizionamento e di consenso, l’implementazione e la traduzione di linee guida anche in collaborazione con analoghe società scientifiche nazionali e internazionali, ha posto l’attenzione sui percorsi di assistenza nutrizionale territoriali «nell’ambito dei quali un impegno particolare lo merita la nutrizione artificiale domiciliare seppur il Piemonte goda storicamente di un’organizzazione e una legislazione all’avanguardia. Nell’ambito della riorganizzazione dell’assistenza territoriale, tema che è emerso particolarmente urgente e importante durante la pandemia – ha rimarcato Sillano – è necessario dunque ripensare a percorsi di assistenza nutrizionale, nello specifico di nutrizione artificiale domiciliare».

Secondo Filippo Lintas, Presidente Home & Digital Care Confindustria Dispositivi Medici “per migliorare i servizi di assistenza domiciliare nell’ambito della nutrizione artificiale è necessario affiancare, al rinnovo generale delle procedure e all’applicazione della telemedicina, l’impegno sulla personalizzazione delle terapie domiciliari attraverso un servizio onnicomprensivo rispetto ai bisogni del paziente e caregiver”.

IL MODELLO DELLA CITTA’ DI TORINO

«Questo è un momento storico per la nutrizione clicnica artitificiale perché si è presa in considerazione l’idea fare una carta dei diritti per questi pazienti” ha spiegato Carlo Picco, Direttore Generale ASL Città di Torino. “La Città di Torino riveste un ruolo centrale nell’ambito della nutrizione artificiale perché ha il Coordinamento della rete regionale, una rete molto ben strutturata, da tempo organizzata in Piemonte. Il modello della Città di Torino ci permette di seguire giornalmente dai 140 ai 180 pazienti ricoverati e alcune decine di pazienti al domicilio in nutrizione artificiale. Questo è un modello organizzativo che nasce da un percorso integrato e da una struttura complessa dedicata e da professionisti che lavorano in modalità multidisciplinare quindi dietisti, infermieri, medici. Riteniamo di essere assolutamente all’avanguardia rispetto ad un modello nazionale e continueremo su questa strada”.

L’IMPEGNO DELLA POLITICA

Secondo Alessandro Stecco, Presidente IV Commissione Sanità, assistenza; servizi sociali, politiche degli anziani Regione Piemonte «la nutrizione artificiale, richiede strumenti specializzati e una formazione adeguata per i pazienti e i caregiver. La distribuzione limitata di centri per la nutrizione artificiale in Italia sottolinea la necessità di migliorare l'accesso e la qualità dell'assistenza, specialmente per coloro che preferiscono cure domiciliari».

E sulle cure domiciliari è intervenuto Alberto Avetta, Consigliere IV Commissione Sanità Regione Piemonte: “La possibilità di curare a casa le persone rende molto più efficaci le terapie. In tutti i casi in cui non è necessaria l’ospedalizzazione è fondamentale che il Piemonte metta a disposizione dei pazienti che hanno necessità di nutrizione artificiale in tutte le sue modalità tecniche tutte le risorse affinché si possano curare a casa nel modo più ampio possibile. Crediamo che questo sia il modello di sanità che consente la maggiore efficacia”.

«C’è un lungo lavoro da compiere e una mentalità da cambiare, partendo dal presupposto che la nutrizione artificiale non è più soltanto una terapia di fine vita, ma sempre più spesso una necessità, permanente o momentanea, di pazienti con un’aspettativa di vita lunga, la cui qualità deve essere la migliore possibile” ha spiegato Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati in Consiglio Regionale del Piemonte. “Sono stati recentemente auditi in Consiglio Regionale, su mia richiesta, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Nutriti Artificialmente, delle cui richieste mi farò portavoce con un ordine del giorno già presentato per garantire a tutti i pazienti il diritto a cure adeguate, compatibili con uno stile di vita indipendente e uniformi per qualità sull'intero territorio».

“Il Piemonte è decisamente un’eccellenza sul campo della nutrizione artificiale, grazie al Centro specialistico che opera presso l’ospedale Molinette di Torino e ad altri centri, come quello presente a Novara - afferma Sara Zambaia, Consigliere regionale del Piemonte -. Grazie al lavoro svolto nella nostra regione negli anni, la cultura medica e di conseguenza la presa in carico dei pazienti è superiore rispetto ad altre regioni, dove la nutrizione artificiale viene ancora legata, erroneamente, al fine vita. Quel che occorre fare è potenziare ulteriormente i centri piemontesi esistenti e, soprattutto, essere il traino per creare una vera rete interregionale in modo tale che tutti i pazienti possano avere un accesso equo e uno stile di vita sostenibile”.

L’INCIDENZA ECONOMICA DELLE TERAPIE NUTRIZIONALI 

Circa l’incidenza economica delle terapie nutrizionali contro la malnutrizione, è intervenuto Giacomo Matteo Bruno, Responsabile Sviluppo Progetti CEFAT Centro Economia e valutazione del Farmaco e delle Tecnologie Sanitarie Università Pavia: «In un contesto globale dove la malnutrizione continua a rappresentare una sfida significativa, ricerche di letteratura condotte dal centro di ricerca meneghino S.A.V.E. Studi Analisi Valutazioni Economiche, evidenziano l'impatto positivo delle terapie nutrizionali. Queste terapie non solo migliorano la salute individuale, ma si rivelano anche economicamente vantaggiose; per ogni euro investito in interventi nutrizionali, si registra un ritorno economico multiplo, grazie alla riduzione dei costi sanitari legati alla malnutrizione e all'aumento della produttività. Questo approccio olistico alla nutrizione sottolinea l'importanza di investimenti mirati e sostenibili per combattere la malnutrizione, con benefici a lungo termine per la salute pubblica e l'economia».

Ufficio stampa Motore Sanità

Laura Avalle - 320 098 1950

Liliana Carbone - 347 264 2114

comunicazione@motoresanita.it

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SNAI – Europa League: Roma-Milan, Pioli insegue la rimonta...

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Dopo lo 0-1 dell’andata, i giallorossi sono favoriti per il passaggio del turno a 1,35, contro i 3,25 per i rossoneri. Atalanta con il Liverpool per consolidare il vantaggio, Fiorentina a 1,37 in Conference col Viktoria Plzen

Milano, 17 aprile – Dopo lo 0-1 dell’andata, la Roma vuole difendere il vantaggio nel derby italiano dei quarti di finale di Europa League. Il colpo di testa di Mancini dà a De Rossi la possibilità di passare il turno anche con un pareggio, ma le quote Snai almeno per i 90 minuti dell’Olimpico sono dalla parte del Milan, favorito a 2,45. Se il segno «X» vale 3,35, un’altra vittoria della Roma paga 2,85. La forbice, però, si allarga per quello che riguarda l’antepost legata alla qualificazione, e che comprende anche supplementari e rigori: Roma avanti a 1,35, con il Milan a 3,25. Equilibrio totale tra Under (1,85) e Over (1.87), con il Goal a 1,67 che si fa preferire al No Goal a 2,10. Lukaku e Giroud sono i marcatori più probabili, entrambi a 3,00; seguono Abraham e Dybala a 3,50 e la coppia Jovic-Leao a 3,75.

Atalanta in discesa Dopo la straordinaria impresa di Liverpool, l’Atalanta deve difendere tre gol di vantaggio contro il Liverpool, in un quarto di finale tutto sbilanciato dalla parte di Gasperini. Isolando però le quote per la gara di ritorno, i Reds sono ancora favoriti a 1,65; «1» e «X» sono a distanza ravvicinata, rispettivamente a 4,25 e 4,50, con l’Over a 1,37 nettamente più probabile dell’Over a 2,85. Si prevede un match (considerando solo i tempi regolamentari) con entrambe le squadre a segno: Goal a 1,40, No Goal a 2,75. Rasoterra la quota Snai per la qualificazione dell’Atalanta, 1,16, con il Liverpool (che ha bisogno di vincere con quattro gol di scarto) a 5,25. Il colpo ad Anfield ha permesso alla Dea di scalare la lavagna antepost per la squadra che alzerà il trofeo: guida sempre il Bayer Leverkusen fresco campione di Germania a 2,25, sul podio ci sono sia l’Atalanta a 5,50 che la Roma a 7,50, con il Milan scivolato a 12.

Conference League Non solo l’Europa League. In Conference, la Fiorentina dopo il pareggio senza reti in casa del Viktoria Plzen punta a blindare la qualificazione alla semifinale. Le quote sorridono a Italiano, favorito per la gara di ritorno a 1,37, contro l’offerta di 4,50 che accompagna il pareggio (e che quindi porterebbe le squadre ai supplementari) e l’8,75 legato al «2». Stesse probabilità per Under e Over (1,85), con il No Goal offerto a 1,60 e il Goal a 2,20. Pochi dubbi anche sulla qualificazione della Fiorentina a 1,18; Viktoria molto distante a 5,00. Anche dopo le gare di andata dei quarti, l’Aston Villa resta la favorita per la vittoria finale, seguita proprio dai viola a 3,50.

Ufficio stampa Snaitech E-mail: ufficio.stampa@snaitech.it Cell: 348.4963434

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Dare “vita nuova” all’antico, farlo rinascere e conferirgli...

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Dare “vita nuova” all’antico, farlo rinascere e conferirgli contemporaneità: è il progetto di Anna Porcu

Attraverso la sua arte e i suoi gioielli con cammei antichi accostati in maniera ardita a pelle e materiali alternativi, Anna Porcu riesce a far indossare un mix di passato, presente e futuro.

Roma, 17 aprile 2024. Nel mondo dell'arte e della creazione, emergono storie, come quella di Anna, fatte di determinazione, passione e innovazione e che riflettono il coraggio delle donne nel perseguire i propri sogni. Anna Porcu, un'artista imprenditrice, mostra quanto una donna sappia affrontare le sfide e la crescita, quasi come una paladina, affrontando le barriere del mercato americano con la sua visione unica e la sua determinazione incrollabile. Il percorso di Anna è intriso di radici profonde, un'educazione all'arte e all'antiquariato che ha plasmato la sua identità e il suo approccio creativo: «per me, l'arte è sempre stata all'ordine del giorno» spiega.

Cresciuta tra le stanze di una villa antica nel cuore delle colline toscane e immersa nell'atmosfera delle mostre d'antiquariato, Anna ha assorbito la bellezza e l'unicità dei pezzi antichi sin dalla giovane età. Questo patrimonio familiare, unito alla sua innata passione per l'arte, ha segnato l'inizio di un viaggio che l'avrebbe portata ad esplorare il mondo e a trasformare le sue esperienze in opere d'arte senza tempo. Il suo approccio non convenzionale e audace si manifesta nel suo coraggio di affrontare come una vera guerriera nuovi mercati, come quello americano, che tanto la apprezza.

Come molti altri, ha dovuto lottare e superare ostacoli per emergere, ma il suo spirito intraprendente e la sua tenacia le hanno permesso di brillare anche fuori dalla sua terra natale. Nel cuore di New York, Anna ha affrontato i "leoni del mercato" con la sua arte unica e innovativa. I suoi gioielli con cammei antichi non sono solo ornamenti, ma racconti viventi di storie secolari. Ogni pezzo è un ponte tra passato e presente, un'opera d'arte che continua a trasmettere emozioni e significati attraverso le generazioni. Il cammeo di Atena, ad esempio, ha acquisito un valore speciale quando è stato acquistato da una madre per sua figlia in lotta contro una malattia. «Quel gesto ha significato moltissimo per me. Atena mi apparteneva, ma ho deciso di darlo a lei, e così la dea guerriera è diventata ancor di più un simbolo di forza e speranza, perche' diventava la compagna di una giovane ragazza nel mezzo di una sua difficilissima battaglia ». Ciò ha reso il gioiello non solo un simbolo di bellezza estetica, ma anche di resilienza e speranza, arricchendo ulteriormente la sua storia e il suo significato. La filosofia di Anna si riflette nella sua scelta di seguire il suo cuore anziché i dettami del mercato. La sua visione dell'arte come espressione dell'anima e della creatività, piuttosto che come mera merce da vendere, le ha permesso di mantenere la sua integrità artistica e di condividere la sua passione con il mondo. Guardando al futuro, Anna sogna di portare le sue creazioni ancora più lontano, rendendo accessibile la sua arte a una vasta audience internazionale, nonostante sia già molto apprezzata soprattutto dal mercato americano. Il suo impegno per l'internazionalizzazione del suo progetto riflette il desiderio di condividere la bellezza, la storia e grande italianità dei suoi gioielli con persone di ogni angolo del globo. In un mondo dominato dagli indicatori finanziari e dalle tendenze di mercato, Anna Porcu rimane fedele alla sua visione di gioielli senza tempo, creando opere d'arte che resistono alle mode e parlano direttamente all'anima di chi le indossa. La sua storia è un tributo alla forza e alla determinazione delle donne che osano sognare in grande e perseguire i propri ideali, indipendentemente dalle sfide che incontrano lungo il cammino.

Per informazioni:

info@annaporcu.com

www.annaporcu.com

Mobile +39 393 8849752

Boutique +39 0578 748775

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Il Liceo Manara di Roma, con il sostegno di World Matic,...

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Prof. Raffaele-Lombardi

Roma, 17/04/2024 - L'importanza di un'alimentazione sostenibile e salutare è stata al centro del Vitamina Day, un'iniziativa promossa dal Liceo Manara di Roma in collaborazione con World Matic, azienda leader nella fornitura di distributori automatici. L'evento ha evidenziato il ruolo cruciale delle istituzioni educative e delle imprese nel promuovere stili di vita orientati al benessere e al rispetto ambientale.

World Matic ha contribuito con proposte innovative per incoraggiare l’abitudine di mangiare sano nelle scuole, attraverso l'uso di distributori che offrono opzioni salutari e rispettose dell'ambiente. La sinergia tra gli studenti del Liceo Manara e World Matic nell'organizzazione del Vitamina Day ha messo in luce come la collaborazione tra settore educativo e aziendale possa effettivamente trasformare le abitudini quotidiane, promuovendo un'impronta di vita più sana e sostenibile.

Il Prof. Raffaele Lombardi ha sottolineato l'importanza del Vitamina Day

Il Prof. Raffaele Lombardi del Liceo Manara ha sottolineato l'importanza del Vitamina Day, un evento fortemente voluto dagli studenti del Liceo Manara, che hanno desiderato innovare le proprie abitudini alimentari in ambito scolastico. La partnership tra il Liceo e World Matic, che promuove la sostenibilità da anni, è stata fondamentale in questo processo.

L'iniziativa del Vitamina Day è scaturita dall'intraprendenza degli studenti, che hanno voluto sperimentare un approccio diverso all'alimentazione, puntando su frutta e alimenti sani. "Abbiamo risposto al bisogno dei nostri studenti di rompere con gli schemi tradizionali e ci siamo concentrati su scelte alimentari che favoriscono sia la salute sia la sostenibilità ambientale," ha spiegato il Prof. Lombardi. Con il tempo, queste nuove abitudini sono diventate una consuetudine nella scuola.

L'entusiasmo degli studenti è stato palpabile, soprattutto nella fase di preparazione e condivisione degli alimenti sani durante l'evento. La rimozione del cibo spazzatura dai distributori ha provocato una reazione iniziale di sorpresa tra i giovani, ma si è rapidamente evoluta in un'accettazione entusiasta alle alternative più salutari.

"Sebbene alcuni fossero inizialmente dispiaciuti per la mancanza di snack più tradizionali, hanno presto apprezzato la disponibilità di scelte più nutritive" ha aggiunto il professore. La reazione positiva degli studenti ha confermato che anche una generazione spesso etichettata come 'pigra o viziata' può abbracciare uno stile di vita sano se presentato in modo accattivante e accessibile.

Il Vitamina Day è stato accolto con grande positività dalla comunità scolastica

L'accoglienza della comunità scolastica al progetto pilota del Vitamina Day è stata straordinariamente positiva, come evidenziato dal Prof. Raffaele Lombardi. "Il supporto è venuto da tutti gli angoli della scuola, dagli studenti agli insegnanti al personale," ha raccontato il professore. La reazione entusiastica ha reso chiaro che l'obiettivo educativo è stato pienamente compreso e abbracciato. "La scelta di snack sani come semi di Chia e noci ha trasformato i corridoi in luoghi di scoperta e condivisione" ha aggiunto.

Distributori d'acqua collegati direttamente alla rete idrica

Un'innovazione significativa è stata l'installazione di distributori d'acqua collegati direttamente alla rete idrica, permettendo agli studenti di scegliere tra acqua naturale o leggermente frizzante a temperature regolabili. Questo cambiamento ha eliminato la necessità di bottigliette di plastica, con gli studenti che hanno accolto con entusiasmo l'opportunità di riempire le loro borracce personalizzate con il logo del Liceo Manara. "L'adozione delle borracce personalizzate non solo ha rafforzato il senso di appartenenza alla nostra comunità scolastica ma ha anche contribuito significativamente alla riduzione dei rifiuti di plastica," ha spiegato il Prof. Lombardi. La transizione ha permesso agli studenti di manifestare il loro impegno verso la sostenibilità e l'identità scolastica in un gesto simbolico e pratico.

E’ l’entusiasmo studentesco a guidare il cambiamento

Il Prof. Raffaele Lombardi sottolinea il ruolo cruciale dell'entusiasmo studentesco nel guidare il cambiamento verso uno stile di vita più sostenibile nella scuola. "L'entusiasmo degli studenti è la forza motrice di ogni iniziativa" ha spiegato il professore, evidenziando come le richieste degli studenti per un'alimentazione più sana e sostenibile siano state un catalizzatore fondamentale per il successo del progetto al Liceo Manara.

Riguardo ai consigli per altre istituzioni che desiderano seguire un percorso simile, il Prof. Lombardi incoraggia le scuole a "lasciarsi guidare dall'entusiasmo e dalle idee innovative dei giovani, superando il timore dell'insuccesso che spesso frena gli adulti". Secondo il professore, quando le idee partono dai giovani, il successo è più probabile. "È essenziale ascoltare e sostenere le proposte degli studenti, che spesso sono pronti a sfidare le convenzioni e a promuovere cambiamenti significativi" ha aggiunto.

Al Liceo Manara si è realizzato un cambiamento radicale, abbandonando vecchi schemi alimentari poco salutari a favore di scelte più rispettose della salute e dell'ambiente. Questo è un modello che altre scuole e aziende possono adottare per promuovere un'impronta di alimentazione sostenibile.

Supportare i giovani senza imporre scelte

Il Prof. Raffaele Lombardi del Liceo Manara è consapevole dell'impatto significativo che le scuole possono avere nella promozione dello stile di vita salutare tra le nuove generazioni. "Le attività scolastiche hanno una grande risonanza non solo a livello locale ma anche nazionale" ha affermato il professore. Queste iniziative trovano ampio sostegno e accettazione all'interno delle comunità.

Il professore ha sottolineato l'importanza di supportare i giovani senza imporre scelte, ma piuttosto presentare progetti quali il Vitamina Day come una opportunità. "È essenziale accompagnare gli studenti nel loro percorso di crescita, permettendo loro di scoprire e raggiungere i propri obiettivi in modo autonomo" ha condiviso il Prof. Lombardi.

Riguardo all'impatto delle piccole iniziative sostenibili, il Prof. Lombardi è ottimista: "Azioni come evitare l'uso di bottiglie di plastica possono sembrare piccole, ma l'effetto cumulativo di tali pratiche su larga scala può portare a cambiamenti significativi nell'ambiente". Ha poi aggiunto che la normalizzazione di scelte alimentari sane e sostenibili, come l'offerta di snack salutari nei distributori automatici, è fondamentale per cambiare le abitudini alimentari a lungo termine.

Il Prof. Lombardi e il Liceo Manara, insieme a World Matic, hanno dimostrato con il Vitamina Day come le scuole possano essere pionieri in iniziative che promuovono la salute e la sostenibilità. "Divulgare questi comportamenti virtuosi è cruciale per infondere un senso di positività e responsabilità nella nostra società" ha concluso il professore, ringraziando per l'opportunità di condividere queste riflessioni.

Contatti

World Matic S.r.l. - distributori automatici bevande calde, snack e food, soluzioni per alberghi e aziende.

Tel. 06.79844416

Fax: 06.79819122

Numero Verde: 800.849.309

Sito Web: https://www.world-matic.com/

Email: info@world-matic.com

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