Economia
Settimana STEM, dal Politecnico di Milano 28 borse di...
Settimana STEM, dal Politecnico di Milano 28 borse di studio per le ragazze
Al via il programma "Girls@Polimi da 24mila euro, sostegno alle studentesse nella Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica
Nella settimana delle materie Stem anche il Politecnico di Milano scende in campo contro il gender gap nelle materie Stem e lancia "Girls@Polimi - Borse per future ingegnere", un progetto di borse di studio promosso dal Politecnico meneghino in collaborazione con aziende e fondazioni. Obiettivo del progetto è sostenere le studentesse nell'ambito delle discipline Stem - Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Con questo progetto il PoliMi spiega vuole "incentivare e accompagnare le ragazze verso il raggiungimento dei propri obiettivi di studio e carriera nel campo dell'innovazione e della tecnologia".
Il progetto offre 28 borse di studio dal valore di 24.000 euro ciascuna (8.000 euro all'anno) per le studentesse che desiderano intraprendere gli studi di Ingegneria al Politecnico di Milano, focalizzandosi su corsi caratterizzati da una bassa presenza femminile: Ingegneria dell'Automazione, Elettrica, Elettronica, Informatica, Meccanica e della Produzione Industriale.
In questo perimetro, 22 borse di studio sono riservate a studentesse che hanno sostenuto il test di ingresso al Politecnico di Milano durante il penultimo anno di scuola superiore, 6 borse sono invece destinate a studentesse che hanno sostenuto il test durante il 2024 mentre stanno frequentando l’ultimo anno delle scuole superiori. Girls@Polimi si rivolge alle ragazze che sono in uscita dalle scuole superiori e hanno un interesse verso le materie tecnico-scientifiche, proponendo loro di scegliere uno dei corsi di laurea dove la parità di genere è ancora lontana, evidenzia il Politecnico di Milano.
Il PoliMi riferisce ancora che le borse sono finanziate da aziende e fondazioni: Analog Devices Italia, Associazione Eugenio e Germana Parizzi, Capgemini, Fastweb, Fellows of Politecnico di Milano US, Inc (FPM US), Fondazione r.e.ACT ETS, Getec Italia, Hitachi Energy, Intesa Sanpaolo, Italgestra, Leonardo, Mediobanca, NHOA Energy, POMINI Long Rolling Mills, SLB Italiana. A queste si affiancano gli Alumni Politecnico di Milano e l’Ateneo stesso. La partecipazione attiva dei donatori dimostra l'impegno del Politecnico di Milano nel coinvolgere la società e il territorio, promuovendo la responsabilità sociale in tema di diversità, inclusione e pari opportunità.
Il Politecnico di Milano ricorda infine che sta portando avanti da anni un piano di iniziative e scelte strategiche per favorire le pari opportunità di genere, per avvicinare un numero sempre maggiore di ragazze alle materie scientifiche. L’Ateneo sostiene e promuove attivamente il talento femminile nei contesti Stem e vuole supportare, in particolare, la scelta di mettersi alla prova in settori chiave per uno sviluppo tecnologico di impatto globale, in cui la presenza femminile è ancora purtroppo bassa. Girls@Polimi è parte integrante del programma Pari Opportunità Politecniche (PoP), con cui il Politecnico di Milano si impegna a creare un ambiente di studio e lavoro inclusivo e rispettoso dell’unicità di tutte e tutti.
Economia
Peste suina: Canada blocca export prosciutti Parma,...
Il grido d'allarme del Consorzio del Prosciutto di Parma e Assica, interpellati dall'Adnkronos, alla luce della nuova zona II in Italia nel parmense e per le conseguenze sull'export extra Ue.
"C'è tanta, tanta preoccupazione. Da oggi il Canada è un mercato chiuso per tutti i prosciutti e salumi che provengono dalla zona di restrizione II che comprende tra gli altri i comuni di Collecchio, Felino, Fornovo, Varano, in provincia di Parma, ad alta vocazione suinicola mentre gli Stati Uniti hanno una misura simile ma solo per i prodotti a breve stagionature e quindi sono salvi i prosciutti crudi stagionati, quindi il prosciutto di Parma è salvo per gli Usa". E' quanto afferma Davide Calderone, direttore di Assica, l'Associazione industriali delle carni e dei salumi di Confindustria, interpellato dall'Adnkronos sulla questione della peste suina africana e sulla sua diffusione in Italia tra i cinghiali.
"Ci raggiungono ulteriori limitazioni a quelle già in atto e questo preoccupa molto. -afferma Calderone - Il problema diventa più urgente ora perché le zone sottoposte a restrizione cominciano ad essere quelle dove ci sono tanti salumifici, inizialmente riguardavano l'Alta Liguria e il Piemonte dove ci sono pochissimi salumifici e pochi allevamenti, ora invece sono coinvolte anche le zone ad altissima vocazione di prosciuttifici e salumifici (Parma)". "Riteniamo sia ancora possibile intervenire e chiediamo che il governo e la struttura commissariale decidano di intervenire ponendo recinzioni per salvaguardare le zone ad alta vocazione suinicola e produttiva. E' fondamentale recintare. Chiediamo dunque che ci sia un cambio di passo, dopo il peggioramento della situazione con le nuove zone di restrizione che si stanno allargando. E' una situazione economica molto problematica".
Forte preoccupazione anche dal Consorzio del Prosciutto di Parma. "Segnaliamo che le elevate garanzie sanitarie fornite dalla lunga stagionatura del nostro prodotto permettono di mantenere aperti importanti sbocchi per le nostre esportazioni come gli Stati Uniti e l’Australia. L’unico cambiamento di rilievo riguarda il Canada, Paese che rappresenta il 2,5% del nostro export, verso il quale le aziende produttrici di Prosciutto di Parma situate in zona di restrizione II (ovvero quelle in cui la Psa è presente nel cinghiale) non possono spedire il loro prodotto". E' quanto afferma Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. "Il nostro auspicio è che tutte le iniziative intraprese dal Ministero della Salute, dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, dal Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dalle Regioni competenti portino al contenimento ed eradicazione del virus, e a tutti va l’invito a compiere un ulteriore sforzo per raggiungere al più presto questo fondamentale obiettivo" conclude Utini.
Economia
Gioco responsabile, Fondazione FAIR presenta la sua ricerca...
È stata presentata a Roma, a IGE-Italian Gaming Expo, nell’ambito della tavola rotonda “Un Nuovo Approccio al Gioco Responsabile" la prima ricerca condotta da Fondazione FAIR, la Fondazione per l’Ascolto, l’Innovazione e la Ricerca nata su iniziativa di Sisal per promuovere un nuovo approccio al Gioco Responsabile.
Economia
Fondazione Fair: “Avere anche in Italia modello...
L'obiettivo di identificare e studiare le migliori pratiche internazionali e valutare potenziali opportunità per il mercato italiano
La Fondazione Fair, nata recentemente su iniziativa di Sisal per promuovere un nuovo approccio al Gioco Responsabile basato su studi e ricerca, presenta oggi i risultati della sua prima ricerca in una tavola rotonda dal titolo 'Un Nuovo Approccio al Gioco Responsabile' nell'ambito di Ige – Italian Gaming Expo, in corso in questi giorni a Roma (18-19 aprile). Realizzata dalla società di consulenza Oc&c, la ricerca ha esaminato il panorama globale del mercato e gli strumenti del Gioco Responsabile, con l'obiettivo di identificare e studiare le migliori pratiche internazionali e valutare potenziali opportunità per il mercato italiano. (VIDEO)
Durante la presentazione Luigi Nicola Serravalle, Partner e Giorgio Crainz, Associate Partner di Oc&c, hanno illustrato i risultati dello studio che ha identificato le migliori pratiche internazionali nel campo del Gioco Responsabile. Quest'analisi ha evidenziato la mancanza in Italia di un modello unico e accessibile di ricerca e studio indipendente, comune e accessibile a tutti, considerando il panorama attuale come estremamente frammentato, caratterizzato da iniziative parziali e isolate. A commentare i risultati della ricerca sono intervenuti la Sen. Elena Murelli (Lega); l’On. Alessandro Cattaneo (Forza Italia) e l’On. Mauro Del Barba (Italia Viva).
“Come primo passo abbiamo sentito la necessità di colmare gli attuali divari conoscitivi nel campo del Gioco Responsabile per fornire dati e know-how condivisi” ha dichiarato Matteo Caroli, Presidente della Fondazione Fair. "In Italia non esistono Fondazioni indipendenti dedicate al Gioco Responsabile: con la Fondazione Fair vogliamo promuovere una cultura del gioco che metta al centro la prevenzione, nonché il rispetto e la tutela delle persone, attraverso lo sviluppo di filoni di ricerca scientifica, studi e ricerche. Abbiamo poi l’obiettivo di promuovere collaborazioni e attività di studio con soggetti terzi qualificati, adottando così un approccio multidisciplinare e aperto al confronto con tutti".
La partecipazione di Fair alla due giorni di Ige ribadisce l'impegno della Fondazione nel creare cultura e consapevolezza sul Gioco Responsabile, oltre a promuovere un dialogo costruttivo con istituzioni pubbliche, operatori del settore, e attori sociali riguardo all'ascolto, alla ricerca e all'innovazione nel campo del Gioco Responsabile. Domani, venerdì 19 aprile, la Fondazione Fair sarà di nuovo protagonista a Ige con un panel dal titolo “Gioco Responsabile, tra Innovazione Digitale e Intelligenza Artificiale”. Questo evento esaminerà l'intersezione tra innovazione digitale e intelligenza artificiale nel contesto del Gioco Responsabile, mettendo in luce le implicazioni etiche, le sfide regolamentari e le potenzialità per la protezione dei giocatori in un ambiente di gioco evoluto e consapevole.
A moderare ci sarà Daniele Chieffi, giornalista, reputation manager, docente, Ceo The Magician, Co-founder Ailyn e interverranno Maurizio Benzi, Head of Digital Strategy Casaleggio Associati; Stefano Mainetti, Co-direttore Osservatorio Cloud Transformation School of Management Politecnico Milano; Emanuela Girardi, presidente PopAi e Stefano De Vita, Direttore Generale Fondazione Fair.