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Vela, UniCredit sostiene futura generazione di talenti...
Vela, UniCredit sostiene futura generazione di talenti nella Youth America’s Cup
La UniCredit Youth America's Cup, in programma dal 17 al 26 settembre a Barcellona, è aperta ai giovani tra i 18 e i 25 anni
UniCredit debutta nel mondo della vela sostenendo la terza edizione della Youth America's Cup, annunciando il naming partner UniCredit Youth America's Cup. La UniCredit Youth America's Cup si svolgerà dal 17 al 26 settembre a Barcellona ed è aperta ai giovani tra i 18 e i 25 anni. Le regate possono essere seguite direttamente dalla costa e la 37a edizione dell’America's Cup è gratuita per tutti gli spettatori. L’evento può essere seguito anche in diretta mondiale sui canali broadcast e online. L'evento vedrà protagonisti i migliori giovani velisti del mondo provenienti da 12 Paesi e metterà alla prova spirito di squadra, intuizione, leadership e abilità, con i team che si confronteranno nelle diverse regate per ottenere i risultati migliori.
UniCredit è impegnata a sprigionare il pieno potenziale dei giovani e, con questa regata, supporterà la futura generazione di talenti su un palcoscenico globale. UniCredit è inoltre orgogliosa di sostenere la stessa America's Cup - uno degli eventi sportivi più prestigiosi al mondo - in qualità di Global Partner e Global Banking Partner. L’attenzione ai diversi aspetti della sostenibilità e la promozione di uno sviluppo economico e sociale sostenibile sono al centro della 37a edizione dell’America's Cup Louis Vuitton, in totale coerenza con la strategia di UniCredit in questi ambiti. Oltre ai sei team di America’s Cup già confermati (Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia, Svizzera e Francia), sono arrivate altre sei iscrizioni da parte di Spagna, Paesi Bassi, Canada, Germania, Svezia e Australia e tutti i team hanno avviato rigorose prove di selezione per individuare i futuri talenti.
L'UniCredit Youth America's Cup sarà uno dei momenti salienti della 37a America's Cup Louis Vuitton di Barcellona, in grado di attrarre e dare visibilità alla nuova generazione di velisti professionisti di grande livello. Le regate ufficiali saranno precedute da cinque giorni e mezzo di prove programmate per i sei team "non-America's Cup" invitati e da mezza giornata di prove per i team dell'America's Cup, prove che si svolgeranno dal 10 al 15 settembre 2024. Le flotte verranno poi suddivise tra i team invitati e quelli dell'America's Cup. Le regate di ogni evento si svolgeranno nella nuova foiling class più entusiasmante del mondo, l'AC40, con imbarcazioni monoscafo tutte uniformate dal design unico con componenti standard per mettere in risalto il talento puro dei giovani velisti.
"Sono orgoglioso di vedere che le nuove generazioni si avvicinano a uno sport che fa dello spirito di squadra, dell’intuizione e della determinazione nel perseguire un obiettivo comune i suoi principi base", ha dichiarato Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit Group. "Come Gruppo siamo orgogliosi di essere partner di un evento che dà visibilità ai talenti e la massima importanza al rispetto di corrette prassi in ambito ESG. Un approccio pienamente in linea con la strategia di UniCredit".
I turni di qualificazione iniziali vedranno un totale di otto gare completate per entrambi i gruppi e i primi tre team di ciascun gruppo passeranno alla Serie Finale di quattro gare. In occasione della Finale del 26 settembre si terrà anche la Finale della UniCredit Youth America's Cup: i due team migliori si affronteranno in un match race conclusivo per aggiudicarsi il titolo e il trofeo della UniCredit Youth America's Cup. UniCredit progetterà questo trofeo, che sarà svelato nella primavera del 2024.
Accogliendo con entusiasmo quello che sarà uno dei momenti più importanti del ricco calendario dell'AC37, il CEO dell'America's Cup Event, Grant Dalton, ha sottolineato: "L'UniCredit Youth America's Cup porterà in luce i futuri talenti dell’America’s Cup e darà ai velisti di tutti i 12 Paesi coinvolti l’opportunità di far crescere potenziali nuovi team di America's Cup, portando questa competizione all’apice del successo. Vedere una flotta di AC40 al largo della costa di Barcellona con a bordo i migliori giovani velisti del mondo sarà un grande spettacolo. L'impegno di UniCredit a sostegno dei giovani talenti fa del Gruppo un partner perfetto di questo evento speciale".
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Acerbi e l’insulto a Juan Jesus: “Razzismo? Ha...
Il difensore dell'Inter: "Juan Jesus ha capito male. Perché avrei dovuto chiedere scusa?". Il brasiliano: "Mi ha detto 'sei solo un negro'"
Francesco Acerbi nega di aver pronunciato insulti razzisti durante Inter-Napoli. Juan Jesus, dopo le lamentele in campo e le dichiarazioni soft nel post-partita, torna ad accusare il nerazzurro: "Mi ha detto negro". Il caso, che ha portato all'esclusione di Acerbi dalla Nazionale, è destinato ad avere ulteriori strascichi dopo le parole dei due calciatori nel day after. Juan Jesus, durante il match giocato domenica a Milano, ha denunciato l'episodio all'arbitro Federico La Penna. Il brasiliano ha detto al direttore di gara di essere stato apostrofato con il termine 'negro'. Nel post-partita, il sudamericano ha ridimensionato la questione ai microfoni di Dazn.
Acerbi: "Juan Jesus ha capito male"
"Non ho detto nessuna frase razzista, questo è sicuro. Non ho sentito Juan Jesus, secondo me ha capito anche male", la versione di Acerbi rispondendo ai cronisti sul caso che lo coinvolge. "Perché avrei dovuto chiedere scusa? Io so che non ho detto frasi razziste, gioco a calcio da vent'anni e so ciò che dico", dice il difensore dell'Inter ai cronisti che lo aspettano alla stazione di Milano.
"Sul tema del razzismo spero che la lotta vada avanti in ogni parte del mondo -aggiunge Acerbi-. In campo succedono tante cose, è normale. Si gioca a calcio, si dicono certe cose ma quando si fischia ci si dà la mano e tutto torna come prima". Dispiace aver lasciato il ritiro della Nazionale? "Sì, però è giusto che sia andata così".
Juan Jesus non ci sta: "Mi ha detto 'sei solo un negro'"
Dopo le dichiarazioni di Acerbi, Juan Jesus sbotta. Domenica, dopo la partita, il brasiliano ha scelto toni concilianti: "Acerbi è un bravo ragazzo, si è scusato". Le parole del giocatore dell'Inter nella giornata di lunedì, però, innescano la replica del verdeoro. "Per me la questione si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Oggi peró leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata anche da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono", dice Juan Jesus su Instagram.
"Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto 'vai via nero, sei solo un negro'. In seguito alla mia protesta con l’arbitro ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche: 'Per me negro è un insulto come un altro'. Oggi ha cambiato versione e sostiene che non c’è stato alcun insulto razzista. Non ho nulla da aggiungere", si legge nel post del giocatore del Napoli.
Cosa dice Spalletti
Il tema viene affrontato anche dal ct azzurro Luciano Spalletti. "C'è un comunicato, il mio pensiero è li dentro, abbiamo deciso di farlo tutti insieme. Visto quello che è venuto fuori dobbiamo per forza andare ad agire, ci sono cose da chiarire. Per quello che mi ha detto Francesco Acerbi non è un episodio di razzismo", dice il ct. "Bisogna stare attenti ai nostri comportamenti e stare attenti a tutto quello che facciamo e diciamo, molto di più quando facciamo parte della Nazionale: ci sono le due ore in campo importanti e le altre 22 ore altrettanto importanti per dimostrare di per indossare questa maglia".
"E' un dispiacere enorme prendere certe decisioni e bisogna stare attenti perché poi anche quando lo denunciamo un episodio del genere. Ora abbiamo messo Francesco in difficoltà e lui per noi è un giocatore importante, non cambia niente come forza di squadra non averlo, ma dispiace dal punto di vista umano per quello che ci ha dimostrato, è un grande professionista. Se ho sentito Juan Jesus? Non mi ha risposto, ha il telefono spento", aggiunge Spalletti.
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Acerbi: “Nessun insulto razzista”. Juan Jesus:...
Il difensore dell'Inter: "Juan Jesus ha capito male. Perché avrei dovuto chiedere scusa?". Il brasiliano: "Mi ha detto 'sei solo un negro'"
Francesco Acerbi nega di aver pronunciato insulti razzisti durante Inter-Napoli. Juan Jesus, dopo le lamentele in campo e le dichiarazioni soft nel post-partita, torna ad accusare il nerazzurro: "Mi ha detto negro". Il caso, che ha portato all'esclusione di Acerbi dalla Nazionale, è destinato ad avere ulteriori strascichi dopo le parole dei due calciatori nel day after. Juan Jesus, durante il match giocato domenica a Milano, ha denunciato l'episodio all'arbitro Federico La Penna. Il brasiliano ha detto al direttore di gara di essere stato apostrofato con il termine 'negro'. Nel post-partita, il sudamericano ha ridimensionato la questione ai microfoni di Dazn.
Acerbi: "Juan Jesus ha capito male"
"Non ho detto nessuna frase razzista, questo è sicuro. Non ho sentito Juan Jesus, secondo me ha capito anche male", la versione di Acerbi rispondendo ai cronisti sul caso che lo coinvolge. "Perché avrei dovuto chiedere scusa? Io so che non ho detto frasi razziste, gioco a calcio da vent'anni e so ciò che dico", dice il difensore dell'Inter ai cronisti che lo aspettano alla stazione di Milano.
"Sul tema del razzismo spero che la lotta vada avanti in ogni parte del mondo -aggiunge Acerbi-. In campo succedono tante cose, è normale. Si gioca a calcio, si dicono certe cose ma quando si fischia ci si dà la mano e tutto torna come prima". Dispiace aver lasciato il ritiro della Nazionale? "Sì, però è giusto che sia andata così".
Juan Jesus non ci sta: "Mi ha detto 'sei solo un negro'"
Dopo le dichiarazioni di Acerbi, Juan Jesus sbotta. Domenica, dopo la partita, il brasiliano ha scelto toni concilianti: "Acerbi è un bravo ragazzo, si è scusato". Le parole del giocatore dell'Inter nella giornata di lunedì, però, innescano la replica del verdeoro. "Per me la questione si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Oggi peró leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata anche da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono", dice Juan Jesus su Instagram.
"Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto 'vai via nero, sei solo un negro'. In seguito alla mia protesta con l’arbitro ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche: 'Per me negro è un insulto come un altro'. Oggi ha cambiato versione e sostiene che non c’è stato alcun insulto razzista. Non ho nulla da aggiungere", si legge nel post del giocatore del Napoli.
Cosa dice Spalletti
Il tema viene affrontato anche dal ct azzurro Luciano Spalletti. "C'è un comunicato, il mio pensiero è li dentro, abbiamo deciso di farlo tutti insieme. Visto quello che è venuto fuori dobbiamo per forza andare ad agire, ci sono cose da chiarire. Per quello che mi ha detto Francesco Acerbi non è un episodio di razzismo", dice il ct. "Bisogna stare attenti ai nostri comportamenti e stare attenti a tutto quello che facciamo e diciamo, molto di più quando facciamo parte della Nazionale: ci sono le due ore in campo importanti e le altre 22 ore altrettanto importanti per dimostrare di per indossare questa maglia".
"E' un dispiacere enorme prendere certe decisioni e bisogna stare attenti perché poi anche quando lo denunciamo un episodio del genere. Ora abbiamo messo Francesco in difficoltà e lui per noi è un giocatore importante, non cambia niente come forza di squadra non averlo, ma dispiace dal punto di vista umano per quello che ci ha dimostrato, è un grande professionista. Se ho sentito Juan Jesus? Non mi ha risposto, ha il telefono spento", aggiunge Spalletti.
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Salernitana, esonerato Liverani
Possibile ritorno di Inzaghi sulla panchina granata
Manca ancora l'ufficialità ma Fabio Liverani è stato esonerato dalla Salernitana dopo poco più di mese sulla panchina granata. Il 47enne tecnico romano era subentrato a Flippo Inzaghi lo scorso 11 febbraio ma ha conquistato solo un punto in 5 partite, con la squadra ultima in classifica e vicina alla retrocessione in Serie B.
Proprio Inzaghi è il favorito per tornare ad allenare la Salernitana e sono in corso colloqui tra le parti.