Cronaca
Weekend quasi estivo, ma poi arrivano temporali e grandine
Il tempo cambierà già da lunedì 15 aprile
L’evoluzione del tempo per i prossimi giorni è confermata dai principali centri di calcolo meteorologico. Dopo un weekend dal profumo estivo, tornerà il maltempo con i temporali e un clima decisamente meno caldo. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it ci spiega cosa succederà nei prossimi giorni. Sabato e domenica saranno due giornate tipicamente estive, infatti oltre al sole che sarà prevalente su tutte le regioni, saranno le temperature a essere le protagoniste. I valori massimi su tante città da nord a sud potranno toccare i 28-30°C come ad esempio a Bologna, Mantova, Padova, Firenze, Perugia, Macerata, Foggia, Taranto, Catanzaro e Agrigento.
Ma questa ondata di caldo africano avrà breve durata, infatti già da lunedì 15 e la pressione comincerà a diminuire per l'arrivo di aria dapprima meno calda e poi, da martedì, decisamente fresca.
La data da segnare sul calendario per il nuovo cambio di circolazione atmosferica sarà quella di martedì 16. Un sistema depressionario ricolmo di aria polare dalla Scandinavia raggiungerà rapidamente il bacino del Mediterraneo. Farà irruzione sull'Italia attraverso la porta della Bora, quindi, entro sera forti temporali con grandine si abbatteranno sul Triveneto per poi raggiungere l’Emilia Romagna. L'aria fredda in arrivo farà calare sensibilmente le temperature facendo tornare la neve sulle Dolomiti e fin sopra i 600 metri in tarda serata.
Ma oltre a far diminuire le temperature, l’aria fredda in arrivo darà vita anche a un vortice ciclonico sul mare Adriatico. Ecco che mercoledì e giovedì saranno tutte le regioni orientali e localmente il basso Tirreno a essere interessate da precipitazioni a tratti forti. Il tempo sarà più clemente su tutti i settori occidentali, quindi al Nordovest, in Toscana, Lazio, Isole Maggiori e Campania. Una particolare attenzione dovrà essere data alle temperature che subiranno un brusco crollo, anche di 15°C. Se nel weekend si toccheranno i 28-30°C, nel corso della prossima settimana i valori massimi scenderanno fino a 15-16°C su gran parte del Centro-Nord, qualche grado in più soltanto al Sud.
Sabato 13
Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: tutto sole e caldo. Al sud: sole prevalente.
Domenica 14
Al nord: bel tempo e clima estivo. Al centro: sole e caldo. Al sud: poche nubi, clima caldo.
Lunedì 15
Al nord: più nubi, peggiora sui confini alpini. Al centro: poco nuvoloso, meno caldo. Al sud: peggiora in serata sulla Sicilia.
Tendenza: da martedì temporali dal Nordest verso il Centro-Sud, calo termico.
Cronaca
Palermo, i Carabinieri festeggiano i 105 anni del brigadiere
Centocinque anni festeggiati con i suoi colleghi dopo una lunga carriera. I Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro in provincia di Caltanissetta nel 1919, Brigadiere dei carabinieri in congedo. Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Luciano Magrini, "ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario, consegnandogli in dono una Lucerna in cristallo".
Salvatore Galante sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo. Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento. Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.
I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia. Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27esima Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.
Cronaca
Catania, muore incastrato tra cabina e porta ascensore
Un 31enne era impegnato nella manutenzione dell'elevatore
Un uomo di 31 anni, manutentore di ascensori, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, dove era al lavoro. I medici del 118 hanno constatato il decesso del 31enne dopo che il corpo è stato liberato dai Vigili del fuoco. Una donna che era dentro la cabina dell'ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Indagano i Carabinieri.
Cronaca
Aviaria, i timori dell’Oms: “Preoccupa rischio...
L'allarme di Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità
La variante A/H5N1 dell'influenza aviaria è diventata "una pandemia animale zoonotica globale". Il mese scorso mucche e capre si sono aggiunte all'elenco delle specie colpite, un'evoluzione ritenuta dagli esperti sorprendente per gli esperti perché non si riteneva fossero suscettibili a questo tipo di influenza. E ora il rischio che questo virus possa propagarsi fino all'uomo "resta una grande preoccupazione". Lo ha dichiarato Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ad oggi non è stata registrata trasmissione interumana (da uomo a uomo) del virus, è la premessa, ma l'H5N1 ha avuto un tasso di mortalità "estremamente alto" tra le persone che sono state contagiate fino al oggi. Questa "è un'infezione influenzale iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre, e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo, e infettando anatre e pollame - ma ora sempre più mammiferi - il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E, poi, aspetto critico, sviluppi la capacità di passare attraverso una trasmissione da uomo a uomo", ha evidenziato Farrar. Le sue parole sono rimbalzate su diversi media internazionali.
L'esperto ha commentato l'epidemia di H5N1 registrata tra le mucche da latte negli Stati Uniti e ha sollecitato un ulteriore attento monitoraggio e attività di indagine da parte delle autorità sanitarie pubbliche, "perché potrebbe evolversi e trasmettersi in modi diversi". "Dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse arrivare agli esseri umani con una trasmissione da uomo a uomo, saremo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica".
Nello spirito di aumentare la cooperazione internazionale in caso di nuova pandemia, l'Oms ha anche annunciato un linguaggio aggiornato per descrivere gli agenti patogeni presenti nell'aria. L'iniziativa, ha spiegato Farrar, è stata originariamente innescata dall'emergenza Covid e dal riconoscimento di una mancanza di termini comunemente concordati tra medici e scienziati per descrivere la modalità di trasmissione del coronavirus, il che ha aumentato la sfida rappresentata da quella crisi.
Per evitare situazioni simili, l'Oms ha condotto consultazioni con quattro importanti agenzie di sanità pubblica di Africa, Cina, Europa e Stati Uniti, prima di annunciare un accordo su una serie di nuovi termini concordati. Per esempio la definizione 'particelle respiratorie infettive' o Irp, dovrebbe essere utilizzata al posto di 'aerosol' e 'droplet' (goccioline), per evitare qualsiasi confusione riguardo alla dimensione delle particelle coinvolte. Al di là della nuova terminologia, l'iniziativa consolida comunque l'impegno della comunità internazionale ad affrontare "epidemie e pandemie sempre più complesse e frequenti", ha infine evidenziato Farrar ai giornalisti a Ginevra.