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Taglio del nastro per la Casa Fabrizio Frizzi
Milano, 24 marzo 2023 – A meno di un anno dalla posa ufficiale della prima pietra della Casa Fabrizio Frizzi, oggi 24 marzo in via Amadeo 90 a Milano si è tenuto il taglio del nastro ufficiale della struttura che, inserita nel Progetto dei Piccoli di Unitalsi,è pronta per accogliere sei nuclei familiari dei bambini in cura, lontano da casa, nei nosocomi milanesi. «C’eravamo lasciati un anno fa parlando del significato del dono. Oggi siamo qui, numerosi, per celebrare e festeggiare la grazia del dono: il dono che è questa casa, l’intreccio di doni che l’ha resa possibile» ha detto Vittore De Carli, già presidente di Unitalsi Lombarda e promotore del progetto che, nel suo intervento ha rivelato di essere reduce da un recente ricovero dopo un arresto cardiaco che lo ha riportato a vivere «quello che avevo già vissuto otto anni prima, seppure in forma minore, facendomi capire che nella vita non si è mai soli, anche quando abbiamo dei momenti molto difficili. Questo testo l’ho preparato dalla mia camera d’ospedale. E lasciatemi dire: oggi è una giornata di grande festa. La presenza di Carlotta (vedova di Fabrizio Frizzi- ndr), innanzitutto: mi fa sentire ancora più vicino l’uomo, l’amico Fabrizio Frizzi, che è stato con me il promotore di questa casa».
Alla cerimonia che si è tenuta nel vicino santuario della Madonna delle Grazie all’Ortica, in zona Lambrate, monsignor Dario Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia della Scienze ha letto il messaggio inviato da papa Francesco«Un anno fa vi ho scritto un messaggio sostenendo l’iniziativa di costruire una casa che potesse dare un alloggio accogliente alle mamme e ai papà dei piccoli ricoverati negli Ospedali della città. Avete deciso di dedicarla a Fabrizio Frizzi, scomparso cinque anni fa, e che per quasi vent’anni è stato un grande amico dell’Unitalsi.Oggi – continua la lettera del Pontefice – , il sogno che mi avevate presentato e che avevo sostenuto si è realizzato grazie all’apporto di tanti amici e amiche, ma soprattutto grazie alla determinazione tenace di Vittore De Carli che ha provato nella sua carne la battaglia tra la vita e la morte così come l’ha raccontata nel libro “Dal buio alla luce con la forza della preghiera” edito dalla LEV, che è divenuto anche il primo modo concreto per promuovere l’iniziativa di Casa Frizzi.Oggi si realizza il sogno di una casa che può accogliere col sorriso quanti hanno a che fare con la malattia, soprattutto le mamme e i papà che lottano accanto ai figli, spesso piccolissimi». E di “sogno che si realizza” ha parlato anche il presidente di Unitalsi Lombarda Luciano Pivetti che ha sottolineato anche come i volontari unitalsiani «non sono più solo quelli dei treni bianchi, siamo cresciuti e ora siamo una presenza viva sul territorio per intercettare le fragilità». All’insegna del “grazie” l’intervento di Carlotta Mantovani Frizzi che ha rivolto il suo ringraziamento oltre che a Vittore De Carli all’architetta Sara Ugazio (curatrice del progetto di ristrutturazione della struttura e volontaria Unitalsi) al sindaco di Milano e all’arcivescovo Delpini presenti alla cerimonia e a tutti volontari «c’è un messaggio forte di altruismo, generosità e speranza, lo stesso che aveva mio marito», ha sottolineato.
Nel suo intervento l’arcivescovo Mario Delpini, che ha poi benedetto la Casa di accoglienza Fabrizio Frizzi ha voluto spiegare il suo “metodo del metro quadro”. «Se mi chiedessero di strappare le erbacce da tutta la Pianura Padana la vedrei come un’impresa impossibile, ma se mi dicessero: “hai un metro quadro tienilo pulito”, questo riesco a farlo», ha detto Delpini ricordando che «Casa Frizzi non risolverà tutti i problemi, però questa sua presenza nel cuore della città è stato un impegno che ha richiesto tempo, si è realizzato e questo perché è realizzabile». Per Delpini la logica del metro quadro è la «logica del volontariato, è la dinamica della generosità che non pretende di risolvere tutti i problemi del mondo», ha continuato «noi siamo qui non solo per applaudire, ma per dire: “curerò il mio metro quadro così che i frutti siano per tutti». Da parte sua il sindaco Giuseppe Sala nel suo intervento oltre a ringraziare quanti hanno permesso questa realizzazione ha voluto ricordare la velocità di realizzazione, il suo andare incontro a un bisogno reale e come soprattutto sia un segno importante, una lezioneper tutti. Gli ultimi a prendere la parola sono stati il presidente di Bcc Milano, Giuseppe Maino tra i sostenitori del progetto e il vicepresidente nazionale di Unitalsi Cosimo Cilli che ha ricordato la genesi del Progetto Piccoli di Unitalsi, già presente a Roma, Genova e Napoli e ora anche a Milano.
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Antartide: una nuova mappa geologica del ghiacciaio Thwaites


L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale è parte del team internazionale autore dello studio
Lo studio getta le basi per una migliore comprensione della tettonica dell’Antartide occidentale e dei meccanismi di scioglimento della calotta
TRIESTE, 1 GIUGNO 2023 – È stata, per la prima volta, ottenuta una mappatura della geologia al di sotto del ghiacciaio Thwaites, un’area chiave della calotta antartica, oggetto di studi multidisciplinari in relazione al suo ruolo nell’innalzamento futuro del livello del mare. Il team di ricerca internazionale, guidato dal British Antarctic Survey e a cui ha preso parte anche l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, ha dimostrato che al di sotto del ghiacciaio Thwaites i bacini sedimentari sono molto meno estesi del previsto. Una scoperta che getta le basi per una migliore comprensione della tettonica dell’Antartide occidentale e dei meccanismi che influenzano la dinamica della calotta glaciale.
Lo studio, appena pubblicato sulla rivista Science Advances del gruppo AAAS, è stato condotto tramite rilievi da aereo utilizzando un radar, in grado di vedere attraverso il ghiaccio fino alle rocce sottostanti, e sensori in grado di mappare minime variazioni di gravità e magnetismo, da centinaia fino a migliaia di metri al di sotto delle rocce subglaciali. Dall’integrazione di queste informazioni è stata realizzata una mappa 3D relativa alla geologia subglaciale del ghiacciaio, fornendo una sorta di fotografia geologica delle rocce che si sono formate circa 100 milioni di anni fa, quando la Nuova Zelanda si staccò dall’Antartide, molto prima che si formasse la calotta Antartica.
Considerando che la base del ghiacciaio Thwaites si trova molto al di sotto del livello del mare, i ricercatori si aspettavano che nei successivi milioni di anni si sarebbero depositati spessi strati di sedimenti. I dati aeromagnetici ottenuti evidenziano, invece, come solamente un quinto delle rocce sotto il ghiacciaio è costituito da rocce sedimentarie.
“Sotto il ghiacciaio Thwaites la crosta terrestre è particolarmente sottile, perché è parte di uno dei più grandi sistemi di valli tettoniche (rift) al mondo, il West Antarctic Rift System”, spiega Fausto Ferraccioli, direttore della Sezione di Geofisica dell’OGS e uno degli autori dello studio. “A differenza di altri settori del rift, come ad esempio il Mare di Ross che l’OGS studia da 40 anni, sotto al ghiacciaio Thwaites sono in gran parte assenti grandi bacini sedimentari. Le rocce cristalline sono quindi più a diretto contatto con la calotta sovrastante e questo spiega come mai la resistenza al flusso glaciale sia generalmente più alta sotto a Thwaites rispetto ad altri ghiacciai che scorrono nei bacini del rift”.
Ferraccioli aggiunge “Sappiamo che Thwaites è un ghiacciaio enorme e che attualmente sta cambiando più rapidamente di tutti gli altri ghiacciai antartici. La crosta sottile e le rocce cristalline alla base del ghiacciaio creano una maggiore variabilità nel flusso di calore subglaciale, creando zone di fusione alla base della calotta e sistemi idrologici subglaciali diversi rispetto a quanto ipotizzato prima di aver ottenuto una mappatura geofisica dell’area. I modelli di nuova generazione dovranno quindi tenere conto dell’eterogeneità nella geologia subglaciale per poter quantificare meglio i contributi futuri del ghiacciaio Thwaites all’innalzamento del livello del mare globale”.
La mappatura della geologia subglaciale di Thwaites permette, infatti, di conoscere l’ubicazione dei bacini sedimentari e, quindi, poter prevedere meglio come evolverà il ghiacciaio nel futuro. La zona in cui il ghiacciaio Thwaites incontra il fondale marino, infatti, si è ritirata di 14 km dalla fine degli anni ’90 a oggi. Gran parte della calotta glaciale si trova al di sotto del livello del mare ed è suscettibile a una rapida e irreversibile perdita di ghiaccio che potrebbe notevolmente contribuire all’innalzamento del livello del mare.
I risultati ottenuti hanno implicazioni significative sia nello studio geologico del West Antarctic Rift System sotto la calotta glaciale, sia nella comprensione dell’influenza della geologia sulla dinamica del ghiacciaio. Questa nuova mappa geologica pone, inoltre, le basi per nuovi studi sul ruolo della geologia subglaciale nel determinare il flusso di calore sotto la calotta che a sua volta influenza l’idrologia e la dinamica di Thwaites.
Tom Jordan, ricercatore del British Antarctic Survey afferma: “Speriamo che mostrando la geologia dettagliata di quest’area, i futuri modelli relativi al ritiro glaciale avranno una minore incertezza” e aggiunge: “nessun singolo studio scientifico potrebbe mai rispondere alla sfida del cambiamento climatico, ma è l’insieme di diversi studi come questo che ci consente di comprendere e affrontare questa sfida”.
Link allo studio: https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.adf2639
CONTATTI STAMPA
Per interviste: Fausto Ferraccioli – OGS: cell. 3346583784 – email fferraccioli@ogs.it
Ufficio Stampa Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS
Francesca Petrera – OGS: cell. 333.4917183 – email press@ogs.it
Nicole Beneventi – OGS: cell. 3463100619 – email press@ogs.it
Marina D’Alessandro – OGS: cell. 349.2885935 – email press@ogs.it
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Cisco 2023 Global Networking Trends Report: il futuro delle reti in un mondo multicloud


Milano, 1 giugno 2023 – Anche se il rischio pandemia può essere considerato oramai un ricordo, il 40% delle persone continua a lavorare da remoto. Ma attenzione, perché i modelli di sicurezza tradizionali sono superati e rappresentano un problema per i professionisti dell’IT che identificano come principali sfide sia i rischi legati alla sicurezza cloud (51%) che il crescente numero dei dipendenti che lavorano a distanza (39%). E infine: le aziende continuano ad adottare il cloud, con il 78% degli intervistati che dichiara l’intenzione di volergli affidare entro il 2025 più del 40% dei propri dati.
E’ questa la prima sintesi del Global Networking Trends Report 2023, uno studio realizzato da Cisco per esaminare l’evoluzione della tecnologia di rete e delle iniziative multi-cloud intraprese dalle aziende di ogni dimensione e settore, e che evidenzia i diversi trend e priorità che impatteranno sul futuro del networking e sul ruolo delle reti per una strategia cloud di successo.
Punto di partenza per la realizzazione di questo report è la considerazione che gli ultimi due anni e mezzo hanno portato un enorme cambiamento nel mondo. E dunque dopo aver affrontato una pandemia globale, un conflitto geopolitico, l’incertezza economica e un mondo sempre più ibrido e multicloud, le aziende oggi si chiedono quale sia la strada da percorrere. Per prosperare e sopravvivere, hanno dovuto cambiare il proprio modo di fare business e così facendo, l’adozione del cloud ha subito un’accelerazione e il ruolo della rete è cambiato.
Di seguito i punti principali del Cisco Global Networking Trends Report 2023:
1) L’affermarsi di modalità di lavoro ibride ha determinato la necessità di nuovi approcci per garantire ai dipendenti che lavorano da remoto, connessioni sicure ai dati e alle risorse aziendali distribuite in ambienti ibridi e multicloud.
• Sebbene le persone stiano tornando in ufficio, oltre il 40% continua a lavorare da remoto, a tempo pieno o per qualche giorno della settimana.
• I modelli di sicurezza tradizionali sono ormai obsoleti, rappresentando un problema per i professionisti dell’IT che identificano come principali sfide i rischi legati alla sicurezza cloud (51%) e il crescente numero dei dipendenti che lavorano a distanza (39%).
2) La transizione verso il cloud e il multicloud sta accelerando. Se l’agilità aziendale è il problema, in molti vendono la risposta nel cloud.
• Continua l’adozione del cloud da parte delle aziende, con il 78% degli intervistati che dichiara l’intenzione di voler ospitare oltre il 40% dei propri dati in cloud entro il 2025, rispetto all’attuale 63%.
• Anche l’adozione del multicloud cresce con il 42% degli intervistati che vede in uno sviluppo più agile e scalabile delle applicazioni la ragione principale per utilizzare diversi cloud.
3) L’accesso sicuro alle applicazioni cloud è la principale sfida in ambito networking del 2023. Anche la visibilità end-to-end lungo la catena di distribuzione dei servizi digitali (ad esempio tra utente e cloud) al fine di garantire un’esperienza applicativa coerente, è una delle principali preoccupazioni dei professionisti IT aziendali.
• Fornire accesso sicuro alle applicazioni che possono risiedere on premises ed allo stesso tempo essere distribuite in diversi cloud è la principale sfida secondo il 41% degli intervistati.
• Poiché il traffico di rete ha origine e termina al di fuori della rete aziendale, avere visibilità end-to-end delle prestazioni di rete e della sicurezza è fondamentale secondo il 37% degli intervistati.
“Il lavoro a distanza e quello ibrido sono una realtà destinata a rimanere”, spiega Fabrizio Gergely, Architecture Sales Leader di Cisco Italia. “L’adozione di più cloud sta accelerando ma fornire connessioni sicure e coerenti a dipendenti, dispositivi e applicazioni altamente distribuiti, continua a rappresentare una sfida a causa della continua espansione del panorama delle minacce e della complessità degli strumenti e delle procedure a disposizione dei team che si occupano di networking, cloud e sicurezza. Da soli, non sono in grado di garantire connessioni sicure né di fornire le esperienze digitali e l’agilità di cui le aziende hanno bisogno per competere. La maggior parte dei leader IT lo sa e per tale motivo sta testando modelli operativi innovativi per rispondere a queste esigenze in continua evoluzione. Ciò che emerge chiaramente dal report – aggiunge Gergely – sono i benefici derivanti dal passaggio a un’architettura SASE, affermazione confermata da quasi la metà degli intervistati che prevede di implementarla entro due anni per collegare le filiali e i clienti a distanza. SASE è infatti in grado di garantire un’esperienza IT semplificata e più sicura nel connettere alle applicazioni cloud dipendenti e clienti distribuiti. Inoltre, un modello SASE cloud-centric sfrutta la potenza dei dati per offrire funzionalità come la visibilità end-to-end e l’analisi predittiva, fondamentali per garantire un’esperienza utente coerente”.
Per scaricare il report completo clicca qui.
Chi è Cisco
Cisco (NASDAQ: CSCO) è leader tecnologico mondiale che dal 1984 è il motore di Internet. Cisco stimola nuove possibilità re-immaginando le vostre applicazioni, proteggendo i vostri dati, trasformando la vostra infrastruttura e potenziando i vostri team per un futuro globale e inclusivo. Scopri di più sulla sezione italiana di EMEA Network e seguici su Twitter @CiscoItalia. Digitaliani: l’impegno Cisco per la Digitalizzazione del Paese
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Whisky, il bene rifugio che fa concorrenza all’oro e i diamanti


Roma, 01/06/2023 – Un bene rifugio diverso dai diamanti e dall’oro? Lo si può individuare addirittura nel whisky, un prodotto il cui mercato è in costante aumento. Diventano sempre di più non solo i produttori e gli imbottigliatori, ma anche – di conseguenza – gli appassionati del settore e coloro che decidono di effettuare un investimento in questo mondo. Anche in Europa, e in particolare in Italia, il whisky conquista un successo significativo, e ha tutte le carte in regola per poter diventare un bene rifugio. Secondo una recente analisi di mercato compiuta dal Knight Frank Luxury Investment Index, il whisky è in grado di garantire un guadagno perfino maggiore rispetto a quello offerto dall’arte.
Gli analisti sono concordi nel ritenere che negli anni a venire il mercato mondiale dei whisky di malto sarà protagonista di una crescita consistente che lo porterà a raggiungere fra otto anni un valore totale pari a 6 miliardi e 700 milioni di dollari. Sono queste le stime presenti nel Malt Whisky Market, un report che è stato messo a punto da una società di advisory e di consulenza della galassia Allied Analytics LLP, l’Allied Market Research.
Lo scorso anno in Cina le vendite di whisky hanno conosciuto una crescita del 35% rispetto al 2021, e in India l’aumento è stato addirittura del 44%. Nel continente asiatico, pertanto, si ha a che fare con segnali di crescita senza dubbio interessante, anche in virtù di una curva della domanda caratterizzata dal segno più. Per quel che riguarda i prossimi anni, invece, gli esperti sono pronti a scommettere su una crescita dei consumi in Sudafrica e nell’America del Sud, che rappresentano almeno per il momento mercati meno tradizionali. In tutto il mondo nel 2021 sono state circa 1 milione e 300mila le bottiglie vendute, quasi tutte per mezzo della GDO, la grande distribuzione organizzata.
Chi è interessato a vendere online una o più bottiglie di whisky ha la possibilità di visitare il sito di Whisky Trades, che si occupa di aste dedicate a questi prodotti. Lo staff è disponibile a ricevere iscrizioni per le aste, e in più garantisce valutazioni gratuite su whisky e rum, oltre che su collezioni di bottiglie. Grazie a Whisky Trades si può essere certi del fatto che le bottiglie proposte all’asta otterranno il prezzo più vantaggioso, grazie a tanti potenziali acquirenti in competizione.
Va detto però che la quota del commercio elettronico, dal 2019 a oggi, è cresciuta in maniera graduale. Si tratta di una tendenza che si può spiegare fra l’altro con una costante ripresa del mercato globale, per effetto della quale il reddito disponibile del ceto medio è destinato a crescere. I numeri hanno dunque persuaso vari imprenditori a prendere la decisione di vendere il whisky nel nostro
Paese, sia all’ingrosso che al dettaglio, oppure a esportarlo.
L’Europa lo scorso anno è stata, per i venditori di whisky, il mercato in grado di garantire i risultati più importanti in termini di guadagni. Stiamo parlando di un settore che potrebbe assicurare dei vantaggi al tessuto industriale del nostro Paese, dal momento che si tratta di una filiera che è il punto di incontro di vari ambiti: i beni culturali, la ristorazione, l’agroalimentare e – non ultimo – il turismo. Anzi, a ben vedere è esattamente il turismo che costituisce una delle realtà più importanti del settore. L’industria del distillato nel Regno Unito, in Francia e in Scozia è fra i settori che garantiscono gli introiti più consistenti per le economie locali. La Scotch Whisky Association ogni anno svolge un sondaggio che permette di avere un quadro chiaro e completo a proposito della correlazione tra whisky e offerta turistica. L’analisi proposta dall’associazione, che rappresenta l’industria scozzese del whisky, evidenzia che le visite di turisti fra il 2010 e il 2019 sono cresciuta del 66%; dal 2010 sono aumentate le visite alle distillerie, il che da un lato a creato occupazione e dall’altro lato ha favorito un maggiore indotto per molte filiere produttive locali.
Se nei Paesi britannici il trend è favorevole, la ragione va individuata anche nella passione nei confronti dei superalcolici, che per molti aspetti è un fattore quasi culturale. Tuttavia si tratta di un’occasione che può essere importante per tutta l’Europa, e quindi anche per il nostro Paese. A partire dal 2021 sono cresciuti i curiosi e gli appassionati nel settore, il che ha favorito un consistente aumento delle entrate. Amato dall’ex primo ministro inglese Winston Churchill e dallo scrittore statunitense William Faulkner, oggi il whisky è un volano per il turismo, e viene apprezzato anche da una platea più giovane rispetto a quel che accadeva fino a pochi anni fa.
Contatti
W-TRADES SRL
Via del Fosso S.Andrea, 41 (Main office)
00118 Roma
Phone: +39 06 86357244
Web site: https://www.whiskytrades.com
E-mail: info@whiskytrades.com
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Live Shopping & Fashion, così Doppelgänger va live e genera 50k€


Doppelgänger parte con il Live Shopping: la prima diretta insieme a Filippo Nardi è un mix di engagement, interazione e storytelling che unisce l’esperienza e-commerce a quella in negozio. La strategia omnichannel si rivela vincente.
Oltre 68k visualizzazioni in meno di una settimana, 50k€ di revenue e centinaia di ordini sia online che offline: questi i numeri della Live Experience, che ha intrattenuto gli spettatori sul sito per un tempo medio di 8 minuti.
Il brand di abbigliamento punta sempre più sulle esperienze Phygital per entrare in comunicazione diretta con la community, presentare look con consigli di stile e far vivere l’esperienza di assistenza e di cura tipica della boutique.
1 giugno 2023 – Doppelgänger, la catena italiana di abbigliamento uomo, lancia ufficialmente il progetto di Live Shopping. Lo scorso 23 maggio è andata in onda sul sito la prima live insieme a Filippo Nardi, personaggio televisivo e brand ambassador del marchio. La live è il primo di una serie di appuntamenti in cui lo shop presenterà i capi delle sue collezioni, proponendo outfit, approfondimenti e consigli di stile nel corso di dirette interattive.
Il Live Shopping è il canale che permette di trasmettere eventi in live streaming sul sito e-commerce, tramite cui gli utenti possono acquistare e interagire in diretta. L’attivazione di questo canale si inserisce in un progetto del marchio fashion volto a costruire un customer journey innovativo e coinvolgente all’insegna dell’omnicanalità. Già negli scorsi mesi Doppelgänger aveva attivato gli shoppable video, brevi video in stile “TikTok” integrati direttamente con l’e-commerce. Il Live Shopping segna un ulteriore passo in avanti in questa direzione, aggiungendo l’elemento di interazione in tempo reale con la community.
Per entrambi i servizi, Doppelgänger si è rivolto a Marlene (https://www.marlene.live/), la soluzione di Live Shopping in prima linea nella diffusione di strumenti di Live & Video Commerce nel mercato italiano, dove sempre più brand di diverse categorie merceologiche si stanno dimostrando interessati ad adottarli per il proprio e-commerce.
Tra e-commerce e boutique: la live come esperienza Phygital
Grazie alla diretta, lo shop ha potuto combinare in un unico canale l’esperienza e-commerce con quella in negozio, unendo fisico e digitale. Questo non solo per via della location scelta per la live, trasmessa dal punto vendita di Via Monte Zebio a Roma, ma anche per il tipo di esperienza fornita agli spettatori. Insieme a Filippo Nardi c’erano infatti due figure di riferimento dei punti vendita Doppelgänger: la store manager Rachele Trovatelli e il visual merchandiser Nino Morra, al debutto come conduttori dopo la partecipazione alla Live Streaming Schoo
l, lanciata proprio quest’anno da Marlene con l’obiettivo di formare streamer professionisti per i brand. I due co-conduttori hanno illustrato i capi e risposto alle domande in chat, ricreando così l’assistenza e la consulenza tipiche dello shopping in negozio.
“Il Live Shopping – afferma Federico Dezi, E-commerce Manager Doppelgänger – dà la possibilità a tutti quegli utenti che non sempre possono raggiungerci nei punti vendita di approfittare del servizio dei nostri addetti alla vendita, parlare con i nostri esperti di prodotto, conoscere la cura che ogni membro del nostro team, a partire dal fondatore, mettono in ogni capo. Entrare in uno store Doppelgänger equivale a entrare a casa propria, avere un gruppo di persone pronte, con il sorriso, a supportarti durante il tuo momento di shopping. Il Live Shopping permette ai clienti di vivere tutto questo anche online, in un’esperienza Phygital”.
A confermare l’importanza del valore della cura del cliente è lo stesso fondatore, che in un’intervista trasmessa durante la diretta ha raccontato la storia e i valori del brand.A essere intervistato è stato anche il capo prodotto Doppelgänger, che ha condiviso la sua expertise dando informazioni sui capi e idee di stile. Non sono poi mancati momenti di intrattenimento e occasioni di interazione diretta, non solo in chat ma anche tramite sondaggi sugli outfit proposti.
“Il Live Shopping consente di creare esperienze altamente interattive, capaci di aprire una dimensione umana nell’e-commerce – commenta Marianna Chillau, CEO & Co-Founder Marlene – È questo il suo più grande beneficio! Mi piace infatti parlare di Live Commerce come di una forma di People-Based Marketing. È per questo che il Live Shopping non è solo tecnologia, ma molto più importante è la strategia: il lavoro di ideazione, pianificazione e organizzazione che precede la live. È grazie a questo lavoro strategico che è possibile definire format, prodotti, promozioni, ma soprattutto i contenuti, le interazioni e gli elementi di storytelling con cui gli streamer e il brand stesso riescono a sviluppare una connessione umana con la propria audience”.
I risultati della Live Experience
Il mix di promozione, contenuti di valore e interazione proposto da Doppelgänger per questa prima live si è rivelato vincente, e lo dicono i numeri. L’evento, che ha attirato più di 1500 utenti in diretta sul sito (esclusi i social), ha raggiunto oltre 68k visualizzazioni in meno di una settimana grazie al replay. Un dato che dimostra come le live siano contenuti che non si esauriscono nella diretta stessa, ma generino traffico soprattutto post-live.
A dare la misura dell’interesse del pubblico è il tempo medio di
visualizzazione: la live è stata in grado di intrattenere gli spettatori per una media di 8 minuti a utente. Un tempo elevato, specie se confrontato con quello dei contenuti brevi che gli utenti sono sempre più abituati a consumare velocemente sulle piattaforme social.
Ma i numeri più impressionanti sono quelli legati alle vendite. La live ha infatti generato 50k€ di revenue in soli 4 giorni, con circa 500 ordini ricevuti utilizzando il codice sconto presentato in live e un aumento del 60% delle vendite per i prodotti della categoria lino (a cui era legata la promo). In particolare, l’85% degli acquisti è stato effettuato in modalità omnicanale: questo dato dimostra l’efficacia della live anche per il Drive-to-Store. Un elemento in piena continuità con la strategia omnichannel, che il brand ha adottato anche nella promozione della live su diversi touchpoint online e offline: email, social, punti vendita, sito, influencer, Telegram, WhatsApp ed SMS.
“Unire diversi touchpoint e rendere l’esperienza di shopping sempre più fluida per i nostri consumatori in modalità cross-channel è l’obiettivo di questo nuovo progetto – afferma Federico Dezi – Da sempre l’ottimizzazione della Customer Experience e del Customer Journey è al centro della nostra strategia, e sono convinto che il Live Shopping sia un canale fondamentale in questo senso. È un canale che ci consente di entrare in contatto diretto con i nostri consumatori e offrire una shopping experience innovativa, capace di far vivere tutta la ricchezza e il vissuto di un’esperienza di shopping offline (ci piace infatti pensare al Live Shopping come a una forma di ‘Life Shopping’!). I numeri registrati testimoniano chiaramente l’entusiasmo con cui i consumatori hanno accolto questa nostra idea di Live Experience, che è una vera Phygital Experience, e riempiono al contempo ancora di più di entusiasmo anche noi. Non vediamo l’ora di organizzare nuove occasioni di interazione e connessione in live con la community”.
Doppelgänger sta già lavorando alla prossima live, che si terrà il 7 giugno.
La prima diretta è disponibile in replay su: https://www.doppelganger.it/livestreaming.
LinkedIn: Marlene Live
Instagram: _marlene.live
Facebook: Marlene Live
TikTok: marlene_live
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Oknoplast e Marevivo insieme per un mare più pulito e sano


Milano, 01/06/2023 – Si rinnova per il secondo anno consecutivo la collaborazione tra Oknoplast, azienda leader nella produzione e distribuzione di infissi in PVC e alluminio, e Marevivo Onlus, associazione ambientalista che si adopera per la protezione del mare e delle sue risorse.
Per la primavera 2023,Oknoplast sostiene Marevivo nell’attività di Beach Clean Up lungo la riviera del Conero, un litorale unico per la sua struttura frastagliata, il mare cristallino e la ricca vegetazione che lo circonda, un ecosistema prezioso che purtroppo è minato dai rifiuti che, sempre più abbondanti, arrivano al mare dalla terraferma attraverso corsi d’acqua e scarichi.
In occasione dell’attività di Beach Clean Up sono stati coinvolti più di 30
volontari che, insieme al team Oknoplast, hanno raccolto in un solo giorno 30 kg di rifiuti di diverso tipo. A conclusione della giornata, risultati non sono stati di certo incoraggianti, a conferma del fatto che dobbiamo continuare con la massima priorità a diffondere l’invito ad adottare comportamenti rispettosi del mare. Infatti, il 90% dei rifiuti raccolti era composto, come purtroppo prevedibile, da plastica (bottiglie, reti, indumenti, tessuti); il rimanente da mozziconi di sigaretta (5%), tappi di bottiglia, confezioni alimentari, fazzoletti, alcuni elementi residui della pesca a strascico e, inaspettatamente, anche una confezione di detersivo risalente agli anni ’80. Una volta raccolti, i rifiuti sono stati poi differenziati e smaltiti in base alla regolamentazione locale.
«La nostra collaborazione con Marevivo è iniziata già lo scorso anno con il progetto REPLANT, volto a proteggere e ripiantare le foreste del mare che rappresentano una risposta concreta al cambiamento climatico: si stima, infatti, che una prateria marina di 2mq produca tanto ossigeno quanto un albero adulto.Quest’anno abbiamo sentito l’esigenza di passare all’azione e abbiamo coinvolto tutto il nostro team per vivere un’esperienza diretta sul campo e dedicarci alla salvaguardia delle spiagge.»ha dichiarato Margherita Sarbinowska, Rappresentante Oknoplast in Italia.
Un piccolo gesto dal grande significato, continua:«È importante educare e sensibilizzare il più possibile le persone ad adottare analoghe pratiche concrete a sostegno dell’ambiente, partendo dal mare e dall’acqua, l’elemento chimico più abbondante sulla terra, che compone tutti gli ambienti e tutti gli organismi viventi.Solo così potremo garantire un futuro alle prossime generazioni.»
«Purtroppo le spiagge soffrono a causa delle attività umane, come l’inquinamento, la cementificazione e il turismo irresponsabile. Per noi di Marevivo, prenderci cura delle nostre spiagge vuol dire prenderci cura di un intero ecosistema, ma soprattutto della nostra salute.Perché il mare produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo, garantendo la vita dell’uomo sul Pianeta, ma lo fa solo se è in buona salute.»dichiara Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo.
L’attività di Beach Clean Up si inserisce in un progetto più ampio rivolto alla salvaguardia del mare e della sua biodiversità al fianco di Marevivo Onlus, iniziato nel 2022 con la campagna REPLANT.
L’obiettivo di questa campagna,tuttora in corso, è quello di attuare diverse sperimentazioni di piantumazione della Cymodocea nodosa, considerata tra gli habitat minacciati e in declino, per poter iniziare la riforestazione del mare e contribuire a mantenere in salute il nostro Pianeta. Le foreste del mare, ovvero l’insieme degli organismi vegetali presenti nelle sue acque, svolgono un ruolo fondamentale per la vita di tutti noi perché producono più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbono circa un terzo dell’anidride carbonica in eccesso provocata dalle attività umane con una velocità 35 volte maggiore rispetto alle piante terrestri.
L’attività è stata avviata a giugno 2022 con la piantumazione sperimentale di 550 talee della Cymodocea nodosa in un’area nel Golfo di Trieste e sono attualmente in corso le indagini di monitoraggio della crescita e del relativo ripopolamento della biodiversità.
Oknoplast, che da anni dimostra il proprio impegno verso tematiche ambientali, ha deciso anche per il 2023 di supportare le iniziative di Marevivo Onlus, condividendone l’obiettivo di avviare una più ampia campagna di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione riguardo al ruolo vitale di questi ambienti marini.
PER INFORMAZIONI
OKNOPLAST
T. 0549 905424
oknoplast.it
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Maldarizzi Automotive: una psicologa per accompagnare i dipendenti nel processo di trasformazione del mondo automotive


Bari, 1 giugno 2023. Come affrontare al meglio un mondo in grande trasformazione come quello dell’Automotive? Maldarizzi Automotive propone, tra i vari strumenti, il progetto “Well-BE”: una psicologa a disposizione gratuitamente per tutte le lavoratrici e i lavoratori. Nell’ultimo periodo tutto sta cambiando in maniera veloce e spesso imprevista. Situazioni che si riversano anche sulle aziende che attraversano cambiamenti organizzativi con una frequenza maggiore rispetto al passato. In queste fasi di transizione Maldarizzi Automotive sceglie di mettere al primo posto le persone e il loro benessere. “Le persone sono al centro delle organizzazioni e del loro sviluppo e questo è tanto vero in un settore come quello dell’automotive, in rapida evoluzione – ha spiegato il Presidente della Maldarizzi Automotive, il Cavaliere del Lavoro Francesco Maldarizzi – e ci piace essere vicini nel miglior modo possibile alle nostre e ai nostri dipendenti, provando ad accompagnarli in un processo di cambiamento lavorativo che inevitabilmente interferisce sulle proprie sicurezze e competenze”. In azienda è stato così avviato un percorso che prevede costruttivi momenti di confronto con professionisti qualificati per il beneficio di tutti i lavoratori, con l’aspettativa di rafforzare l’individuo e il gruppo, potenziare la consapevolezza di sé, delle proprie capacità e potenzialità, sviluppare uno stile di leadership “gentile”, favorire il dialogo tra i lavoratori, incrementando, di conseguenza, la soddisfazione personale, lavorativa ed il modus vivendi aziendale. Sono tre le tipologie di iniziative proposte nell’arco di questi mesi, gestite da psicologi professionisti nell’ambito del benessere aziendale: sessioni individuali per discutere, confrontarsi, trovare soluzioni su eventuali criticità – personali e lavorative – che interferiscono sul proprio benessere quotidiano; sessioni di gruppo nel caso in cui l’esigenza o la richiesta fosse condivisa da team di lavoro; discussion class/focus group con i lavoratori di alcuni reparti aziendali, per confrontarsi su tematiche che interferiscono sul benessere collettivo ed individuale, al fine di migliorare il microclima di appartenenza e, quindi, le prestazioni lavorative.
Il progetto ha ormai preso il via e al momento si registra una grande partecipazione da parte dei dipendenti, che, in modo equo tra uomini e donne, prenotano in autonomia e in totale riservatezza il proprio “momento” con la psicologa durante l’orario lavorativo. “Siamo soddisfatti nel constatare che l’iniziativa sia molto apprezzata dai lavoratori, in particolar modo dai millennials; – ha aggiunto il Cav.Lav. Maldarizzi – ogni azienda può contribuire al benessere dei dipendenti prestando attenzione ai loro bisogni, in particolar modo nel corso di momenti di rivoluzione come quello che stiamo vivendo. Le politiche aziendali impattano direttamente sulla vita quotidiana di tutti e bisogna averne cura”. Maldarizzi Automotive, anche tramite questa iniziativa, continua ad aggiungere tasselli per rendere più competitiva la propria realtà aziendale, investendo in modo concreto ed innovativo anche nella sostenibilità sociale, ad oggi fondamentale per il benessere generale di chi ci lavora e per trattenere i giovani talentuosi, che oggi più che mai, avvertono la necessità di vivere in un ambiente di lavoro che li renda pienamente soddisfatti non solo dal punto di vista lavorativo ma anche personale.
Contatti: https://www.maldarizzi.com/
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Green Flor, Bergamo e Brescia: “Piante, fiori, giardinaggio e complementi per arredare con stile il giardino e la casa”


Natura e design, funzionalità ed estetica: soluzioni per trasformare il proprio spazio in un’oasi verde di comfort e bellezza
Bergamo, 1 giugno 2023. Con l’arrivo della bella stagione torna la voglia di verde con cui arredare i propri spazi indoor e outdoor. Green Flor, con i suoi quattro centri dislocati tra Bergamo e Brescia, è il fiore all’occhiello per appassionati e cultori di fiori e piante e di spazi sapientemente arredati in cui trascorrere momenti di relax e bellezza.
“Quando si parla di ambienti, si apre un mondo di possibilità per trasformare il proprio spazio, sia esterno che interno, in un’oasi di comfort e stile”, introduce Luca Lochis, uno dei titolari dell’azienda familiare Green Flor. “Così come gli interni della casa, anche gli esterni hanno bisogno di personalizzazione e di qualche elemento di arredo che li renda comodi, in linea con il proprio stile e, soprattutto, con le proprie esigenze. Dal prato alle piante stagionali e perenni, ma anche per i fiori così come per l’orto e gli elementi d’arredo, siamo a disposizione per qualsiasi tipo di esigenza dei nostri clienti. La nostra filosofia si fonda sul connubio armonico tra natura e design, tra qualità ed estetica, tra funzionalità e sicurezza”.
Il progetto ‘Green Flor – Centro Giardino’ nasce negli anni ’80 dalla passione e dall’esperienza nel campo della floricoltura della famiglia Lochis. Nei quattro punti vendita Green Flor, in provincia di Bergamo e Brescia, sono presenti diversi reparti, tra i quali quello dedicato all’arredamento, sia per esterni che per gli ambienti interni della casa, dove poter scegliere tra diverse tipologie di mobili e arredi da giardino come: salottini, sdraio, dondoli, divani, poltrone, ombrelloni, barbecue, tavoli e sedie, dei migliori brand presenti sul mercato. Green Flor dispone di tutti i materiali ed i prodotti per l’allestimento e la cura di giardini, balconi fioriti, orti e aree verdi di ogni tipo, offrendo una vastissima selezione di piante e fiori di qualità, sia veri che artificiali, piante per l’orto e piante aromatiche.
Non solo, presso i negozi di Calcinate e Paratico, gli amanti degli animali posso visitare il Pet Shop & Zoo Garden, dove trovare animali di piccola taglia (uccellini, roditori e piccoli animali tropicali) a tutto il necessario per la cura degli amici a quattro zampe.
“Operiamo nel settore del gardening a 360 gradi garantendo serietà, professionalità ed esperienza. L’amore per la natura e per il design, unito alla competenza del nostro staff, è la garanzia di un supporto sicuro e affidabile per tutti coloro che hanno l’esigenza di cambiare, modificare o migliorare il proprio spazio verde o un angolo interno della propria abitazione”, spiega Lochis. “Curare un orto, un giardino, un balcone, così come la propria casa, non è un semplice passatempo; dedicarsi all’ambiente in cui si vive, arredandolo con gusto ed occuparsi di piante e fiori, infatti, regala moltissimi benefici per la salute psicofisica, migliorando la qualità della vita. La cura dei propri spazi richiede dedizione e ci dona la lentezza, è un’attività davvero rilassante e non di rado entusiasmante”.
I Centri Giardino Green Flor sono stati progettati per creare un’esperienza di acquisto piacevole e rigenerante in un’atmosfera in armonia con la natura.
Contatti:
https://www.greenflor.it/
https://www.facebook.com/GreenFlorCentroGiardinoBergamo
https://www.instagram.com/green.flor/
Centri Giardino – Green Flor
Calcinate (BG)
S.S Soncinese Ogliese, 573
Pisogne (BS)
Via Kennedy 11, Gratacasolo
Paratico (BG)
Via Giuseppe Garibaldi, 44
Bergamo (BG)
Via Circonvallazione delle Valli, 37
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Utero in affitto. Pro Vita Famiglia: Bene approvazione Commissione, ora diventi subito legge


Roma, 31 maggio 2023. «Bene il via libera della Commissione Giustizia della Camera al Pdl per far diventare l’utero in affitto reato universale. Ora auspichiamo in tempi rapidissimi che le altre Commissioni diano parere favorevole e che, come da attese, il testo arrivi in aula, a Montecitorio, il 19 giugno. I tempi strettissimi, che ci auguriamo, sono giustificati dall’urgenza di perseguire un abominio e una barbarie come è appunto l’utero in affitto, anche se e quando commesso all’estero da cittadini italiani. Si tratta infatti di una nuovo forma di schiavitù che usa il corpo delle donne e le loro condizioni di povertà e disagio per poi trattare i bambini come oggetti da comprare. I bambini non sono prodotti ma soggetti di diritto, che hanno bisogno di una mamma e un papà. Bene anche che una parte delle opposizioni convenga che l’utero in affitto sia uno sfruttamento delle donne, ma denunciamo le vergognose barricate e gli attacchi di alcuni parlamentari come Alessandro Zan (Pd), Enrico Costa (Azione) e Riccardo Magi (+Europa). Si tratta da parte loro di capricci ideologici e strategie politiche che i progressisti continuano a fare sulla pelle di donne e bambini». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia.
-Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
t.: 0694325503
m.: 3929042395
stampa@provitaefamiglia.it
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Life Learning diventa al 70% olandese. Exit dalla sua società pluri-milionaria per Rodrigo Di Lauro


Milano, 31 Maggio 2023 – Life Learning, primaria società italiana che ha raggiunto i 650.000 clienti B2C e i 100.000 clienti B2B, ha visto lo scorso 22 Novembre 2022 il suo fondatore Rodrigo Di Lauro cedere il suo pacchetto azionario del 70% della società, realizzando così un’exit dopo quasi otto anni di gestione.
Fino ad ora la notizia dell’exit è rimasta in sordina anche perché Di Lauro stesso non ha mai fatto nessuna dichiarazione sui propri social network in merito a questa operazione. Si apprende solo dal suo profilo LinkedIn l’interruzione del rapporto con la sua ex società di e-learning risalente al 2022.
Nonostante le cifre dell’operazione non siano state divulgate, è noto che la gestione di Di Lauro ha portato la società da un fatturato di circa 700.000€ a poco meno di 2 milioni di euro nel giro di due anni, il che lascia presagire di fatto un’exit da una società multimilionaria.
Non sono stati resi noti altri dettagli dell’operazione, ma si conferma che Di Lauro non è rimasto nella gestione della società.
Già nel maggio 2022, Di Lauro aveva lasciato il ruolo di amministratore delegato, designando Greco Alessandro per sostituirlo. Tuttavia, dopo l’exit da Life Learning Srl, la nuova proprietà ha incaricato un nuovo amministratore delegato, senza confermare l’ex amministratore Greco Alessandro (dati appresi da fonti della camera di commercio).
Non abbiamo ulteriori commenti da parte della parte acquirente in merito all’operazione.
“Ho deciso di lasciare il testimone a questa realtà estera in quanto per la Life Learning lo sviluppo internazionale era il passaggio obbligato per iniziare a crescere ed aiutare le persone a trovare il loro giusto posto nel mondo, non solo in Italia”, afferma Di Lauro in una nota in risposta alle nostre domande, ed aggiunge: “la società aveva già avviato da diverso tempo operazioni ed investimenti all’estero acquisendo clienti e producendo corsi di formazione in Inglese, Spagnolo e Portoghese aumentando l’asset dei prodotti e il valore stesso dell’offerta formativa della società” e conclude: “ora che non ho più alcun legame con Life Learning da Novembre 2022 ho iniziato a svolgere un’attività di consulenza diretta a società di e-learning, centri di formazione e chiunque venda formazione alle aziende, in quanto queste realtà mi hanno iniziato letteralmente a riempire di richieste di consulenza chiedendomi come raggiungere i miei medesimi risultati con le loro società, come ho fatto io con Life Learning che a detta di tutti gli operatori del settore e della stampa rimane la miglior operazione di marketing B2B degli ultimi 10 anni per un’azienda nata da un garage in Italia. Ne sono la conferma l’aver ricevuto oltre 35 premi imprenditoriali tra cui “miglior società edu-tech” e “best ceo ambito edutech”. Gli acquirenti non mi hanno imposto restrizioni o accordi di non concorrenza di alcun tipo, quindi rimango aperto a valutare altre società che vogliano raggiungere i miei stessi risultati, le quali possono contattarmi liberamente su LinkedIn. Auguro alla nuova proprietà ed al nuovo management di Life Learning il mio in bocca al lupo con l’auspicio che possano portare avanti quello che ho costruito in 8 anni anche senza di me, anche perché hanno ereditato un catalogo di 3000 corsi tra italiano ed altre lingue, 650.000 clienti privati e 100.000 clienti aziendali oltre a 3 infrastrutture tecnologiche proprietarie, insomma un gioco da ragazzi.”
Il successo di Life Learning è stato attribuito da svariate testate giornalistiche negli anni alla capacità di Di Lauro di prendersi cura dei dipendenti, di valorizzare le quote rosa dell’azienda e alla creazione della strategia di acquisizione clienti B2B, nota come B2B Acquiring System, che ha portato alla società grandi clienti come Poste Italiane, Windtre e Fastweb, oltre a numerosi clienti esteri. Questo approccio innovativo ha contribuito alla crescita della società e all’espansione della sua offerta formativa senza paragoni sul mercato della formazione in Italia.
Contatti:
Sito: lifelearning.it
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Rottamazione quater, le risposte alle domande degli imprenditori con l’innovativo tool di intelligenza artificiale siglato CFI


CFI – Crisi Fiscale d’Impresa ha sviluppato il primo chatbot che risponde in modo esaustivo a tutte le domande sulla Rottamazione quater.
Milano, 31 maggio 2023 – Il 10 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n.51 che fissa ufficialmente il nuovo calendario della Rottamazione quater. Chi vuole rottamare le cartelle ricevute tra gennaio del 2000 e giugno del 2022 ha tempo fino al 31 ottobre per iniziare i pagamenti, in un’unica soluzione oppure a rate, con lo stralcio degli interessi, degli aggi e delle sanzioni amministrative. Un’opportunità importante per 19 milioni di debitori che potranno vedersi così cancellati 12 miliardi di euro di pendenze col fisco.
L’argomento, però, è complesso: basta un errore di interpretazione per rischiare sanzioni e perdite finanziarie. Per questo motivo, CFI – Crisi Fiscale d’Impresa ha deciso di mettere a frutto i suoi vent’anni di esperienza per istruire un’Intelligenza Artificiale dedicata e metterla a disposizione di imprenditori, professionisti e contribuenti che vogliono saperne di più sulla Rottamazione quater.
Lo strumento, unico nel suo genere, è un chatbot. La tecnologia alla base è quella dell’ormai celebre ChatGPT, con cui si può interagire in linguaggio naturale 24 ore su 24, 7 giorni su 7, scrivendo o parlando esattamente come si farebbe con un interlocutore umano. A fare da garante per la correttezza e la completezza delle informazioni è invece CFI – Crisi Fiscale d’Impresa, guidata dal founder Carlo Carmine (già citato da Forbes tra le eccellenze del Legal) e dotata di un pool di legali coordinato dall’avvocato Simone Forte.
“Stiamo vivendo una nuova era grazie all’intelligenza artificiale che, in modi diversi, sta entrando nella quotidianità di ciascuno, anche sul fronte servizi”, Carlo Carmine, founder di CFI
– Crisi Fiscale d’Impresa. “Negli ultimi mesi abbiamo istruito una intelligenza artificiale con un ricchissimo database di nozioni, sentenze, procedure e documentazioni sulla Rottamazione quater, oltre che con gli atti emessi da Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) come inviti a comparire, avvisi bonari, avvisi di accertamento, cartelle di pagamento, ipoteche, pignoramenti e intimazioni di pagamento. Lo abbiamo fatto con un obiettivo preciso: fornire, agli imprenditori e a chiunque volesse, risposte chiare, accurate e immediate a tutte le domande possibili sulla Rottamazione quater”.
Le tecnologie all’avanguardia, unite alle competenze specifiche nel settore, permettono quindi di rendere la gestione delle crisi fiscali d’impresa ancora più accessibile e comprensibile, a vantaggio degli imprenditori.
Per ulteriori informazioni, si può visitare il sito www.crisifiscaledimpresa.it o accedere direttamente al chatbot cliccando qui.
CFI – Crisi Fiscale d’Impresa. Fondata da Carlo Carmine e Simone Forte, da oltre vent’anni è la prima azienda in Italia specializzata in gestione e risoluzione della crisi fiscale d’impresa generata da avvisi di accertamento, intimazioni di fallimento, pignoramenti, istanze di fallimento e non solo. https://crisifiscaledimpresa.it/
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