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Juve-Frosinone 4-0, tripletta di Milik e Allegri vola in...
Juve-Frosinone 4-0, tripletta di Milik e Allegri vola in semifinale di Coppa Italia
Il centravanti polacco firma tre gol, Yildiz completa il poker
La Juventus batte 4-0 il Frosinone nell'ultimo dei quarti di finale di Coppa Italia e si qualifica per le semifinali: ad aprile i bianconeri allenati da Allegri affronteranno la Lazio. Nell'altra semifinale, sfida tra Fiorentina e Atalanta. La Juve centra l'obiettivo con un successo nettissimo, caratterizzato dalla tripletta di Milik e dal gol di Yildiz.
La partita
La Juve sfonda subito. Al 9', Lirola stende Miretti: per l'arbitro Sacchi è calcio di rigore, Milik dal dischetto non sbaglia e firma l'1-0. Il Frosinone incassa il colpo e prova a rispondere con un pressing molto alto, che complica lo sviluppo della manovra bianconera. I padroni di casa viaggiano a fiammate, al 25' con Miretti seminano il panico nell'area ciociara e serve un salvataggio sulla linea per negare il gol a Kostic. Il raddoppio arriva al 38'. Milik apre il gioco per McKennie, lo statunitense - uno dei migliori - chiude l'ampio triangolo con un cross dosato che Milik addomestica di petto prima del sinistro rasoterra: 2-0. Il Frosinone è alle corde e finisce definitivamente al tappeto ad inizio ripresa. Mazzitelli non è reattivo sul passaggio di Cerofolini, Locatelli ruba palla e la offre a Milik: il centravanti polacco ringrazia, deposita in rete per il 3-0 e fa tripletta al 48'. L'attaccante festeggia anche il poker personale al 58' quando devia una conclusione di Miretti, il Var cancella la rete per fuorigioco. La Juve trova il 4-0 al 61' con il gioiellino Yildiz. McKennie, sempre lui, suggerisce e il baby turco fa centro con una pregevole conclusione al volo di destro. Poker e la Juve va in semifinale.
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Il tifoso della Roma che ha chiamato la radio ammette:...
Il supporter giallorosso Edoardo all'Adnkronos: "Ho malattia cronica ma in Svizzera non vado"
"Viviamo in una società in cui se stai male devi piangere e piangerti addosso. Se agli altri appari come uno che ride, che scherza, allora non può essere vero che soffri. Se uno sbaglio l'ho fatto è che ho definito 'terminale' la mia malattia, anche se poi mi sono corretto, per fortuna. La mia non è una malattia terminale ma comunque è cronica e incurabile. Ci convivo da anni e ho iniziato una cura sperimentale che mi costringe ad andare fuori Italia. Però in Svizzera al momento non vado...". A parlare all'Adnkronos è Edoardo, il tifoso giallorosso al centro delle cronache per una struggente telefonata a Tele radio stereo, nella quale chiedeva alla sua squadra di vincere la finale dell'Europa League il 22 maggio a Dublino, spiegando di aver già preso accordi per il suicidio assistito con una clinica in Svizzera. Una notizia, che, come ha svelato l'Adnkronos, in realtà non corrisponde al vero.
"Il fine vita? E' un pensiero per me estremamente rilassante, per questo l'ho citato. Io tengo duro per i miei affetti, per mia moglie, ma con questa malattia cronica che mi distrugge la vita quotidiana, con il medico che mi ha sempre assistito e operato e mi ha detto che non c'è nulla da fare... ecco, viene da pensarci".
Per Edoardo "la riservatezza è una dote essenziale". "Quello che ho - racconta - lo sanno i miei genitori, due dei miei amici più cari e mia moglie, che perfino l'anno scorso, quando ci siamo sposati, mi ha curato amorevolmente al bagno all'oscuro degli invitati, naturalmente ignari di tutto. Quella telefonata alla radio, che mai avrei pensato avrebbe suscitato tanto scalpore, l'ho fatta perché mi faceva ridere che, pur in una situazione dolorosissima, il mio pensiero fosse sempre alla Roma, come pure oggi. Io scherzo sempre, la leggerezza mi aiuta. Per questo tanti amici che hanno sentito il mio intervento in diretta alla radio mi hanno preso per pazzo, riconoscendo la mia voce. Mi hanno chiamato in tanti, increduli di cosa nascondo". (di Silvia Mancinelli)
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Roma conferma De Rossi: da Verdone a Banfi, tifosi vip...
La decisione della società pienamente condivisa
Da Carlo Verdone a Lino Banfi, da Massimo Ghini a Marco Conidi. I tifosi vip e doc della Roma esultano per la permanenza di Daniele De Rossi sulla panchina giallorossa. Il club ha annunciato ufficialmente la conferma dell'allenatore, che nella stagione attuale è subentrato all'esonerato José Mourinho.
Carlo Verdone: "De Rossi ha portato entusiasmo"
"Ha dato leggerezza alla squadra. Gioco verticale, svelto, e giocatori che finalmente si divertono senza essere ingolfati nella precedente macchinosità e noia delle manovre", dice Carlo Verdone all'Adnkronos. "Ha portato entusiasmo e positività. Avanti con lui!", aggiunge.
Lino Banfi e i salti di gioia
"Faccio i salti di gioia" per la conferma di De Rossi "che conosco da quando era ragazzino, quindi lo adoro. Sono felice perché lui resta un giocatore, non è un allenatore lontano dai suoi calciatori, non usa la mentalità del 'fate' ma del 'facciamo'. E' come se giocasse ancora lui, allena ma è innanzitutto uno di loro", dice Banfi: "Non per questo però, come Lino Banfi e come Oronzo Canà, non ringrazio il grande Mourinho, per quello che ha fatto per la Roma. Ci stavamo per conoscere, dovevamo incontrarci - racconta - ma non è detto che non lo faremo prima o poi".
E ancora su De Rossi: "Con Daniele scherziamo sempre, lui mi rimprovera di non averlo messo nel film 'L'allenatore nel pallone', e io gli ricordo sempre che allora era troppo piccolo", conclude sorridendo Banfi.
Massimo Ghini felice per l'allenatore e per l'amico
"Felice per la conferma di Daniele De Rossi alla guida della Roma, ma io sono di parte, sono un suo amico. Mi auguro che a questo giovane allenatore, ma con una mentalità ancora da calciatore, gli vengano dati tutti quegli 'appoggi', tutti quei rinforzi necessari di cui ha bisogno", dice all'Adnkronos Massimo Ghini.
E spiega ancora: "Suo padre è uno degli allenatori delle squadre giovanili più forti d'Italia, ha ricevuto da lui sicuramente insegnamenti importanti, morali, etici, atletici, professionali. De Rossi, poi, è attaccato alla maglia della Roma, fa parte ormai delle fiabe, in un periodo storico in cui tutti si vendono. E' vero che si lavora anche per guadagnare dei soldi, non voglio giudicare - aggiunge Massimo Ghini - però trovare qualcuno che, come Daniele, ha avuto il coraggio di prendere in mano la responsabilità della squadra in un momento difficile, non è da tutti".
Ghini, in termini positivi, parla anche di "sventatezza legata al suo amore per la squadra e la maglia. Si è sacrificato e i risultati stanno venendo fuori. Ha finito da poco di fare il calciatore e ne possiede ancora la grammatica, è un ragazzo intelligente, sa come muoversi con giocatori che erano stati messi in mano ad uno dei più grandi allenatori della storia del calcio. Ma diversamente da Mourinho, De Rossi è diventato una sorta di fratello maggiore sempre mantenendo la posizione di allenatore".
Marco Conidi: "Felice e commosso"
"Sono felice e commosso, Daniele De Rossi rappresenta in pieno lo spirito romanista e diventerà un grandissimo allenatore, uno di quelli che lascia il segno e cambiano la storia delle squadre e dei giocatori, e lo sta già facendo". Per questo "ringrazio la società e soprattutto De Rossi per essere così splendidamente già pronto e preparato a guidarci nei prossimi anni. Sono sicuro che farà un grande lavoro", dice Marco Conidi, frontman dell'Orchestraccia.
Il cantante romano e romanista vede in De Rossi non solo un allenatore, ma un simbolo di romanità e di eccellenza: "E' rarissimo trovare una persona già così preparata da subito. Ma noi siamo umili e adesso tutti, tifosi, società e squadra, lavoriamo a testa bassa, perché il percorso si vedrà alla fine". Adesso, però, Conidi si augura che "questo rapporto duri il più a lungo possibile" e che la società confermi "anche alcuni dirigenti che stanno lavorando molto bene".
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Gp di Cina, Sprint Race e gara: come vedere in diretta e in...
Il Mondiale fa tappa a Shanghai
Il Mondiale di Formula 1 2024 fa tappa a Shanghai per il Gp della Cina, quinto appuntamento stagionale, in programma domenica 21 aprile su un tracciato 'misterioso' dopo gli interventi sull'asfalto.
Si torna a Shanghai per la prima Sprint
Il circus torna in Cina dopo 5 anni di assenza per il primo weekend che propone la Sprint Race dell'anno in un campionato sin qui dominato dalla Red Bull di Max Verstappen - 3 vittorie e altrettante doppiette in 4 gare - e dalle ambizioni della Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc. Il programma, in diretta tv su Sky Sport e in differita in chiaro su Tv 8, obbliga le squadre ad impegni ravvicinati, senza possibilità di errori e eventuali correzioni.
Una sola sessione di prove libere venerdì 19 aprile precede le qualifiche per la Sprint. Quindi, sabato si fa sul serio con la prima Sprint Race dell'anno nella mattina cinese e poi, nel pomeriggio di Shanghai, si torna in pista per le qualifiche. Domenica mattina si corre il Gp 'normale'.
Il rebus asfalto
Il weekend si apre con il rebus legato all'asfalto, che si presenta con un colore 'inedito' e alimenta dubbi e domande nel paddock. "Sembra sia stato verniciato", dice Verstappen, facendo quasi da portavoce per i piloti. Non è chiaro se l'intervento sia stato solamente estetico o se il circuito sia stato riasfaltato: in entrambi i casi, le operazioni potrebbero condizionare il comportamento delle gomme in un weekend in cui i team hanno a disposizione solo una sessione di prove libere per valutare e scegliere soluzioni.
Il Gp di Cina in tv su Sky Sport e TV8
Venerdì 19 aprile
Ore 5.30: F1 - prove libere 1 (Diretta Sky Sport F1)
Ore 9.30: F1 - Qualifiche Sprint (Diretta Sky Sport F1, diretta in chiaro TV8)
Sabato 20 aprile
Ore 5: F1 - Sprint Race (Diretta Sky Sport F1, diretta in chiaro TV8)
Ore 9: F1 – qualifiche (Diretta Sky Sport F1)
Ore 12.15: F1 – qualifiche (replica Sky Sport F1)
Ore 14.15: F1 – Sprint (replica Sky Sport F1)
Domenica 21 aprile
Ore 7.30: Paddock Live
Ore 9: F1 - Gp (Diretta Sky Sport F1)
Ore 12: F1 - Gp - replica in chiaro su TV8 ore 12
Ore 14: F1 - Gp (replica Sky Sport F1)
Ore 17.30: F1 - Gp (replica Sky Sport F1).