Politica
Pa, Meritocrazia Italia: “Cronici ritardi nei...
Pa, Meritocrazia Italia: “Cronici ritardi nei pagamenti, istituire agenzia delle uscite”
"Alla base dei ritardi sono gli infiniti problemi posti dalla macchina burocratica"
"Ormai cronici i ritardi dei pagamenti della p.a. Ora i riflettori sono puntati su quelli a carico dei Ministeri, ma il problema è per certo più ampio. È un’occasione in più per far crescere il malcontento nei confronti di uno Stato che invece non si fa attendere quando deve incassare. Con grave vulnus per la fiducia dei cittadini e definitiva compromissione delle possibilità di leale collaborazione tra Istituzioni e privati. Alla base dei ritardi sono gli infiniti problemi posti dalla macchina burocratica". Così in una nota Meritocrazia Italia.
"Sono noti i sistemi di controllo infiniti, complessi e per di più spesso inefficaci. Le procedure per l’autorizzazione e l’erogazione dei pagamenti sono complesse e richiedono l’approvazione di diversi dipartimenti, con impensabili rimbalzi da un ufficio all’altro. Si aggiunge la carenza di personale, che rallenta l’istruttoria delle pratiche e l’iter di erogazione delle somme. Non si contano gli errori formali nelle fatture, - continua Meritocrazia Italia - non conformi o non correttamente compilate, o nei documenti. Tutto insieme finisce per caratterizzare una pianificazione finanziaria carente e una cattiva gestione del budget a disposizione. Purtroppo l’attività della Corte dei Conti non aiuta, creando spesso un vero e proprio collo di bottiglia".
"È vero che da ultimo i processi di pagamento sono stati digitalizzati e sono stati rafforzati i controlli per evitare frodi e approfittamenti, ma evidentemente questo non basta a garantire efficienza. Tanto che l’obiettivo di azzerare i ritardi entro il 2023 si è rivelato immediatamente irrealizzabile, e ora ogni buon proposito slitta al 2025. La questione non va sottovalutata. - prosegue Meritocrazia Italia - Non è soltanto un problema di legalità. Ne va del sostegno alle imprese e della stabilità economica complessiva, nonché della tenuta degli equilibri sociali e della solidità delle relazioni tra pubblico e privato".
"La semplificazione delle procedure per l’autorizzazione e l’erogazione dei pagamenti è fondamentale per renderle più veloci e efficienti. Essenziale anche una pianificazione finanziaria più accurata, anche a livello di tesoreria, perché i Ministeri possano far affidamento su dati puntuali e veritieri. Proprio per affrontare al meglio questa sfida, che ha poco di inedito e che è già costata all’Italia diverse procedure d’infrazione dell’Unione europea, Meritocrazia Italia propone da sempre la costituzione di un’Agenzia delle Uscite, volta proprio a evitare i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione e a garantire una gestione efficiente e trasparente dei flussi finanziari, assicurando tutela ai creditori dello Stato e promuovendo un ambiente economico più favorevole", conclude Meritocrazia Italia.
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Aborto, Meloni risponde a Madrid: “Ignoranti, non...
La premier replica alle critiche della ministra spagnola Ana Redondo che su X ha parlato di "pressioni su donne che vogliono interrompere la gravidanza"
Madrid critica Roma sull'aborto. E la presidente del Consiglio Giorgia Meloni risponde per le rime. "Varie volte ho ascoltato ministri stranieri che parlano di questioni interne italiane senza conoscerne i fatti. Normalmente quando si è ignoranti su un tema si deve avere almeno la buona creanza di non dare lezioni", ha detto la premier replicando a Bruxelles alle critiche della ministra spagnola Ana Redondo sulla presenza nei consultori italiani degli esponenti pro-vita.
Cosa ha detto il ministro spagnolo
"Consentire pressioni organizzate contro le donne che vogliono interrompere una gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge. È la strategia dell'estrema destra: minacciare per togliere diritti, per frenare la parità tra donne e uomini", ha scritto infatti su X Redondo.
"L'aborto è un diritto fondamentale di tutte le donne, è un diritto umano, e fa parte del nostro diritto alla salute", "con questa decisione quindi il governo italiano sta mettendo a rischio la vita e la sicurezza delle donne, che sono più della metà della popolazione", ha fatto eco l'ex ministro delle Parità spagnola Irene Montero.
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Time, Meloni tra le 100 persone più influenti nel 2024
"A due anni di distanza" dalla salita al potere "rimane popolare, non solo in Italia, ma anche tra i leader occidentali" scrive la rivista statunitense
Giorgia Meloni tra le 100 persone più influenti del 2024 secondo il Time. Quando la prima premier donna italiana "è salita al potere in Italia nel 2022, molti osservatori nutrivano timori per il suo partito di estrema destra e per l'impatto che avrebbe avuto sull'Europa e sul mondo - scrive il settimanale americano -, ma a due anni di distanza, la Meloni rimane popolare, non solo in Italia, dove gode di un indice di gradimento del 41% nonostante la debole crescita economica, ma anche tra i leader occidentali, molti dei quali sono stati rallegrati dal suo fermo sostegno all'Ucraina (e, in particolare, dalla sua capacità di persuadere leader come l'ungherese Viktor Orban a sostenere i finanziamenti europei a Kiev)".
La Meloni, osserva ancora il Time, "non ha abbandonato completamente la sua politica di destra: in patria, il suo governo ha perseguito politiche che, secondo i critici, erodono silenziosamente i diritti delle persone LGBTQ+. A livello di Unione Europea, si è accreditata come la forza trainante dietro all'approccio sull'immigrazione, che prevede di pagare Paesi come l'Egitto e la Tunisia per impedire ai migranti di partire". "Se il blocco di destra europeo dovesse espandersi dopo le elezioni del Parlamento europeo di giugno, come previsto dai sondaggi, la Meloni potrebbe emergere come sua figura di spicco naturale".
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Sabato 20 aprile il Consiglio Nazionale di Noi moderati
Sabato 20 aprile 2024 si terrà alle ore 10,30 presso il Roma Eventi Piazza di Spagna, in via Alibert 5a il Consiglio Nazionale di Noi moderati. Tra gli altri parteciperanno il presidente di Noi moderati Maurizio Lupi e il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti.