Connect with us

Esteri

Kluge (Oms Europa): “Italia non aderirà a Green pass?...

Published

on

Kluge (Oms Europa): “Italia non aderirà a Green pass? Ci rifletta bene”

Intervista all'Adnkronos Salute: "Ogni Paese ha diritto di decidere ma minacce salute responsabilità condivisa, a fine mese Rete paneuropea controllo malattie"

Hans Kluge

"Il Green pass" globale "proposto dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall'Ue è una sorta di fascicolo sanitario elettronico, come quello fornito dalle autorità sanitarie locali, ma verificabile e accettato in tutto il mondo. Ogni Paese sovrano ha il diritto di decidere se aderire al nuovo sistema di Green pass. Vorrei incoraggiare tutti i Paesi - compresa l'Italia - a riflettere attentamente su come gestirebbero la prossima crisi sanitaria". E' un invito a considerare tutti gli elementi, anche gli scenari futuri, quello lanciato da Hans Kluge, direttore dell'Ufficio regionale dell'Oms per l'Europa, in un'intervista all'Adnkronos Salute in occasione della sua visita in Italia per celebrare il 20esimo anniversario dell'Ufficio Oms di Venezia.

Oggi nel capoluogo veneto - alla presenza di istituzioni italiane e internazionali, e di leader di settori chiave, dall'economia alla salute e allo sviluppo sostenibile - si parla anche di questo: di come costruire società resilienti e più sane, che non lascino indietro nessuno. "Crediamo che ci sia bisogno di più, e non di meno, cooperazione e scambio per aiutare a prevenire o rispondere alla prossima grande emergenza sanitaria", avverte Kluge. E infatti, aggiunge, "l'Oms Europa lancerà alla fine di questo mese una Rete paneuropea per il controllo delle malattie, composta da Paesi Ue e non Ue della regione europea, che include l'Asia centrale".

"La pandemia - evidenzia - ha dimostrato che molte delle sfide odierne per i sistemi sanitari sono sfide condivise, cosa che sta spingendo la Commissione europea a presentare proposte per un'Unione sanitaria europea più forte. Sebbene l'obiettivo primario sia rafforzare il quadro di sicurezza sanitaria dell'Ue in risposta alle minacce transfrontaliere, ciò è accompagnato da un rinnovato e più ampio impegno politico per migliorare i sistemi sanitari europei e investire nella loro resilienza e sostenibilità". L'Oms Europa, assicura Kluge, "accoglie con grande favore questa iniziativa e il riconoscimento esplicito che sia le minacce sanitarie note sia quelle ancora sconosciute sono nostra responsabilità condivisa, perché virus e batteri non conoscono confini". Da qui l'impegno per la Rete paneuropea per il controllo delle malattie. "Questa - spiega - è stata una delle raccomandazioni chiave di una commissione indipendente, presieduta dall'ex premier italiano Mario Monti, sugli insegnamenti tratti dalla pandemia".

I componenti di questa nuova rete per il controllo delle malattie "punteranno a rilevare, verificare e notificare rapidamente l'uno all'altro eventuali nuove minacce sanitarie in evoluzione, dalle malattie infettive emergenti alla resistenza antimicrobica", illustra Kluge.

Dopo la pandemia, i temi della condivisione delle informazioni e della cooperazione sono molto sentiti. Per questo il direttore di Oms Europa, anche in relazione al Green pass globale, invita i Paesi a riflettere su come potranno gestire la situazione quando la prossima crisi sanitaria colpirà.

"A livello globale - ricorda Kluge - l'incapacità di prevenire e quindi poi di gestire adeguatamente la pandemia di Covid-19 ha comportato un'immensa perdita di vite umane e di salute, nonché un'interruzione senza precedenti delle attività sociali ed economiche in tutto il mondo". Aver sperimentato tutto ciò "ha creato lo slancio per riformare l'architettura sanitaria globale. Come parte di questo processo è stato suggerito un Green pass globale, che sarebbe fondamentalmente un'estensione e digitalizzazione della cosiddetta 'Yellow card'", una sorta di 'passaporto medico', "in uso anche in Italia, necessaria per verificare la vaccinazione contro alcune malattie pericolose e richiesta per l'ingresso in alcuni Paesi", conclude.

"Oggi non si monitora Long Covid e servono altri studi"

"L'elevato livello di incertezza sul Long Covid richiede ulteriori studi. Sono necessarie ulteriori ricerche sulla prevalenza e sui sintomi debilitanti, compreso il modo in cui questi influiscono sul mercato del lavoro, sulla forza lavoro sanitaria e sull'economia in generale. Solo allora potremo progettare le politiche e le pratiche giuste. I Paesi della regione europea non stanno monitorando e riportando i dati chiave in modo coerente, il che rende molto più difficile per i decisori politici affrontare i gap e i problemi dei nostri sistemi sanitari", è il monito lanciato da Hans Kluge.

"Il peso del Covid-19 e del Long Covid - osserva all'Adnkronos Salute - stanno esacerbando la pressione sui nostri sistemi sanitari sulla scia della pandemia. Ciò è in parte dovuto anche al fatto che gli operatori sanitari e sociali sono stati tra i più esposti alla malattia e, quindi, a rischio molto più elevato di Long Covid. Si stima che circa 36 milioni di persone nella regione europea dell'Oms possano aver sperimentato sintomi di Long Covid nei primi tre anni della pandemia, tra cui 1,4 milioni di persone in Italia. Nel frattempo, l'Europa è attualmente alle prese con una carenza di 2 milioni di operatori sanitari, triste eredità della pandemia e di anni di investimenti insufficienti. Nell'Ue si calcola che il Long Covid abbia ridotto l'offerta di lavoro di una quota pari a 663mila persone nel 2021 e fino a 1,1 milioni nel 2022".

Ecco l'impatto della sindrome post virus descritto da Kluge, secondo cui servono segnalazioni, sorveglianza e diagnostica migliori, nonché dati su ricoveri, mortalità e costi sanitari. "Altrimenti resteremo all'oscuro. L'Oms Europa - sottolinea - sta cercando di colmare il gap di conoscenze sull'impatto del Long Covid sul personale sanitario". Fra le attività che si stanno portando avanti, "stiamo supportando l'introduzione di raccomandazioni sulla gestione clinica, oltre che su trattamenti specifici e di supporto per chi convive con il Long Covid da tanto tempo. E stiamo diffondendo linee guida sulle migliori pratiche nella riabilitazione. Manteniamo stretti legami anche con i gruppi dei pazienti - elenca - L'Oms Europa sta attualmente finalizzando i risultati di un'indagine in 5 Paesi (Italia, Regno Unito, Polonia, Georgia e Armenia) per descrivere l'impatto di Covid e Long Covid sul personale della riabilitazione e formulare raccomandazioni per una futura risposta all'emergenza. I risultati - conclude il direttore - saranno presto resi pubblici".

"Oms pienamente allineata con priorità salute dettate da Italia durante G7"

"L'Organizzazione mondiale della sanità è pienamente allineata con le priorità di salute dell'Italia sotto la presidenza del G7": la "prevenzione per tutto l'arco della vita" per un invecchiamento "sano e attivo", "riformare l'Oms", "sostenere il principio 'One Health' in tutte le politiche sanitarie".

"E' diventato evidente che dobbiamo costruire nuove alleanze tra i settori finanziario, economico e sanitario", avverte Kluge. Perché, "come ha dimostrato la pandemia, la salute e l'economia sono indissolubilmente legate". Ed è "chiaro che le disuguaglianze possono avere conseguenze devastanti sulla performance economica e sulla resilienza. E' interessante notare che un numero crescente di Paesi e organizzazioni internazionali stanno portando avanti innovazioni su tasse e spesa per benessere, equità e salute delle società. Stiamo vedendo il benessere e l'equità in cima all'agenda politica dei governi e delle Nazioni Unite", rimarca.

Sempre in questa direzione, conclude, "nel settembre di quest'anno gli Stati membri si riuniranno nel Summit for the Future, che ci si aspetta concordi un Patto. Nella bozza del documento si sottolinea l'intenzione di andare oltre il Pil per misurare cosa conta per le persone, il pianeta e il futuro e per riformare l'architettura finanziaria internazionale".

"Nel 2024 più anziani che bambini in Europa"

"Quest'anno, il 2024, segna il momento in cui in Europa il numero di persone anziane (over 65) supererà il numero di bambini e adolescenti (di età inferiore a 15 anni), con implicazioni significative sulla politica sanitaria. Si vive sempre più a lungo, in parte grazie a una migliore assistenza sanitaria. E si stima che entro il 2050 l'Ue ospiterà circa 500mila persone di età pari o superiore a 100 anni. Immaginatelo: mezzo milione di centenari in Europa entro i prossimi 26 anni", ha detto ancora Kluge.

"Almeno la metà della nostra salute è determinata dai fattori sociali ed economici (come istruzione, alloggio e reddito)", ricorda Kluge. E con l'aumento degli over 65 che popoleranno sempre di più la regione, e il grande 'sorpasso' sui giovanissimi, "prevenire situazioni di cattiva salute nell'arco della vita di una persona è fondamentale se vogliamo alleggerire la pressione sui nostri servizi sanitari sovraccarichi. E questo ci impone di affrontare le disuguaglianze sanitarie, sociali ed economiche in tutta la regione europea. Gli ultimi due decenni le hanno viste crescere. I ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. E i nostri sistemi sanitari finanziati con fondi pubblici faticano a tenere il passo con la domanda" di prestazioni "che aumenta e con risorse inadeguate".

"Molti più anziani vivono non solo in condizioni di salute precarie evitabili, ma anche in case e quartieri poveri, altro fattore evitabile, lottando per riuscire sbarcare il lunario e scegliere tra" bisogni primari come "l'acquisto di medicinali e il riscaldamento della propria casa", conclude il direttore di Oms Europa, ricordando l'impegno su questo fronte dell'Ufficio Oms di Venezia, che "negli ultimi 20 anni ha prodotto evidenze su cosa dobbiamo fare per ridurre privazione e povertà, e su come farlo".

"Report Covid su Italia era indipendente e voleva condividere lezioni"

"Il 13 maggio 2020, l'Ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa ha pubblicato un documento intitolato 'Una sfida senza precedenti: la prima risposta dell'Italia a Covid-19'. Il documento, scritto da esperti indipendenti, si concentrava sulla risposta del Governo italiano alla pandemia. Gli obiettivi del rapporto erano documentare le prime lezioni apprese dalla risposta italiana e condividerle con i Paesi che non erano ancora nella fase epidemica conclamata", ha affermato Kluge.

"La pandemia di Covid-19 era senza precedenti e la stragrande maggioranza dei Paesi - se non tutti - hanno dovuto affrontare sfide enormi, inclusa l'Italia che è stato il primo Paese della regione europea ad essere duramente colpito", ha evidenziato ancora in occasione della sua visita in Italia per il 20esimo anniversario dell'Ufficio Oms di Venezia, cercando di spiegare il valore del report finito al centro di polemiche. "All'Oms crediamo nel potere della scienza e delle evidenze, e nella possibilità di imparare gli uni dagli altri. E questo era lo scopo previsto del rapporto sulla risposta iniziale dell'Italia a Covid", conclude.

"Economia sia leva equità cure, ufficio Venezia strategico"

"La prosperità economica e l'equità sanitaria non sono in contrasto tra loro. Se vogliamo costruire società più sane, felici, eque e stabili, dobbiamo ripensare l'economia moderna e sono orgoglioso del ruolo cruciale che l'Ufficio Oms di Venezia ha giocato e sta giocando per aiutarci a raggiungere questo obiettivo. Sono impaziente di andare avanti con questa partnership con l'Italia come Paese ospitante per questo lavoro vitale". La lotta alle disparità in materia di salute è un impegno di lungo corso dell'Ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità per gli investimenti per la salute e lo sviluppo (Oms/Europe Venice Office), assicura Kluge.

"Obiettivo chiave" dell'ufficio in Italia è infatti "quello di mettere in luce le evidenti disuguaglianze sanitarie nelle nostre società e offrire soluzioni su come affrontarle", ha spiegato. Le istituzioni italiane e internazionali partecipanti si confrontano su questa sfida, che è diventata sempre più un'urgenza "perché - osserva Kluge - purtroppo una buona salute non è universale, dipende in gran parte da dove sei nato e dalle opportunità che hai nella vita. Le disuguaglianze sanitarie sono principalmente determinate da fattori sociali ed economici. E i determinanti non medici della salute (come l'istruzione, il reddito e la sicurezza del lavoro) possono avere un impatto maggiore rispetto all'assistenza sanitaria o alle scelte di vita. Dobbiamo innanzitutto affrontare le ragioni della cattiva salute per migliorarla".

Fra le varie attività portate avanti in questi due decenni, "l'ufficio di Venezia sta mettendo insieme i settori finanziario e di sanità pubblica con le banche centrali per trovare un terreno comune" e far sì che "le alleanze tra partner che solitamente non collaborano possano effettivamente produrre risultati positivi di salute per le persone, ovunque e allo stesso modo. Il lavoro pionieristico della sede veneziana contribuirà a porre le basi per il prossimo Wellbeing Economy Forum in Islanda a giugno e per il Forum of the Future delle Nazioni Unite a settembre", continua Kluge, dicendosi poi "grato" all'ex premier Mario Monti "per aver presieduto la Commissione paneuropea sulla salute e lo sviluppo sostenibile, che ha formulato una serie di raccomandazioni basate sulle lezioni apprese da Covid. Tra queste l'appello per la creazione di una task force globale su salute e finanza, subito accolto dal G20, di cui ovviamente l'Italia è parte".

"1.500 attacchi a sanità, da Italia aiuti per 1,4 mld dollari"

"Sono ottimista sul fatto che il sistema sanitario ucraino resisterà a questa guerra devastante. Ma ciò dipenderà non in piccola parte dall'impegno dei numerosi donatori europei e di tutto il mondo che hanno contribuito a garantire che il sistema sanitario sia ancora in piedi, compresa l'Italia. Roma ha finora impegnato 1,4 miliardi di dollari in assistenza finanziaria all'Ucraina", ha evidenziato ancora il direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa.

"Gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili devono finire - ammonisce Kluge - Negli ultimi mesi l'Ucraina ha registrato un'intensificarsi di questi attacchi, anche nella capitale Kiev". Episodi che "hanno finora ucciso centinaia di persone e lasciato milioni senza riscaldamento, elettricità e acqua. Dall'inizio della guerra abbiamo accertato oltre 1.500 attacchi alla sanità", aggiorna il direttore. "Non c'è niente di peggio di un conflitto per la salute. E' la conclusione di una recente analisi" proprio "dell'Ufficio Oms di Venezia". Situazioni di insicurezza come la guerra fanno sì che "sempre più persone" non solo "perdano l'accesso ai servizi sanitari di cui hanno bisogno, ma anche la fiducia nelle istituzioni che sono alla base di una società ben funzionante - analizza Kluge - Il sistema sanitario ucraino ha mostrato notevole resilienza e resistenza negli ultimi due anni, e dobbiamo fare il possibile per garantire che rimanga tale. I disagi sono stati significativi, l'impegno di operatori sanitari e ministero della Salute del Paese è stato esemplare".

Ovviamente, ha continuato il numero uno di Oms Europa, "nel medio e lungo termine lo stato sanitario dell'Ucraina è una delle maggiori preoccupazioni. In primo luogo per le malattie non trasmissibili che rappresentano le principali cause di malattia e morte nel Paese, con una percentuale dell'84%. La necessità di riabilitazione fisica e di protesi continuerà a crescere con l'aumento dei pazienti" con "lesioni traumatiche riportate durante il conflitto. La violenza di genere è un problema importante, con il 26% delle donne e delle ragazze", una su 4, "che la subiscono da parte di un partner intimo. Inoltre, la nazione affronta un carico significativo legato ad Hiv, tubercolosi e mortalità materna", mentre resta "incombente" un "potenziale" rischio "di epidemie se le condizioni attuali persistono". "Stiamo lavorando col ministero della Salute ucraino per garantire supporto continuo laddove ce n'è più bisogno - conclude Kluge - Nell'ultimo anno abbiamo formato più di 2mila medici a riconoscere e trattare la violenza di genere in Ucraina e nei Paesi che accolgono rifugiati ucraini".

"Ai pone sfide ma sarà svolta radicale nei prossimi anni"

"L'intelligenza artificiale cambierà radicalmente ogni aspetto della vita umana. Il Fondo monetario internazionale prevede che nei prossimi anni il 40% dei lavori sarà influenzato in qualche modo dall'Ai, anche nel settore sanitario e assistenziale. Inoltre, si prevede che entro il 2030 i prodotti e i servizi dell'Ai contribuiranno con 15,7 trilioni di dollari all'economia globale, più della produzione attuale di Cina e India messe insieme. La ricerca dell'innovazione per la salute non è priva di ostacoli. Dalle barriere normative ai vincoli finanziari, dai dilemmi etici alle preoccupazioni sulla privacy dei dati, il percorso è irto di sfide che richiedono un'attenta navigazione. Tuttavia, queste sfide non dovrebbero scoraggiarci, ma piuttosto galvanizzare la nostra determinazione a superare i limiti di ciò che è possibile". E' l'analisi di Kluge.

L'Ai è una promessa. Tuttavia, puntualizza all'Adnkronos Salute in occasione della sua visita in Italia per il 20esimo anniversario dell'Ufficio Oms di Venezia, "dobbiamo spostare l'attenzione dai soli ritorni economici all'impatto più ampio delle soluzioni innovative sulla salute pubblica. Allineando le politiche con l'obiettivo di migliorare i risultati sanitari per tutti, possiamo affrontare meglio le disparità nell'accesso all'assistenza sanitaria e fornire soluzioni sostenibili".

Oggi "stiamo già assistendo al lancio di strumenti di intelligenza artificiale nei sistemi sanitari per supportare una vasta gamma di compiti, dall'analisi delle cellule tumorali alla chirurgia robotica", ricorda Kluge. "Proprio la settimana scorsa - cita come esempio - l'Oms ha lanciato Sarah (Smart AI Resource Assistant for Health), un prototipo di promoter digitale della salute", assistente virtuale "con una risposta empatica potenziata, alimentato dall'intelligenza artificiale generativa. Rappresenta un'evoluzione degli avatar di informazioni sanitarie basati sull'Ai, utilizzando nuovi modelli linguistici e tecnologie all'avanguardia. Può coinvolgere gli utenti 24 ore al giorno in 8 lingue su molteplici argomenti sanitari, su qualsiasi dispositivo". Insomma, conclude il direttore di Oms Europa, "promuovendo una cultura dell'innovazione, coltivando le menti creative, possiamo affrontare le sfide sanitarie più urgenti del nostro tempo e l'intelligenza artificiale sarà parte della soluzione negli anni a venire. Sono fermamente convinto che la salute debba essere un motore piuttosto che un semplice destinatario di innovazione. Dalle tecnologie all'avanguardia come i vaccini a mRna fino alla diagnostica guidata dall'Ai, il potenziale per trasformare l'assistenza sanitaria è illimitato". (di Lucia Scopelliti)

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Esteri

Ucraina, Biden: “Invio armi a Kiev inizierà nelle...

Published

on

Il presidente Usa firma la legge da 95 miliardi di dollari per aiuti all'estero: "Per la sicurezza di Israele, ma anche per interventi umanitari a Gaza"

Joe Biden (Afp)

"Ora ci dobbiamo muovere velocemente, e lo faremo". E' quanto ha detto il presidente americano Joe Biden oggi alla Casa Bianca dopo aver firmato la legge da 95 miliardi di dollari per gli aiuti e le armi all'Ucraina, ad Israele e Taiwan, affermando che ora "gli Stati Uniti manderanno a Kiev gli aiuti di cui ha bisogno per continuare a combattere".

In realtà l'Ucraina ha già ricevuto i missili a lungo raggio Atacms. Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha confermato la notizia diffusa da Politico secondo cui gli Stati Uniti hanno inviato in segreto all'Ucraina i missili a lungo raggio Atacms.

"Posso confermare, come avete sentito da altri, che il presidente ha ordinato al suo team di fornire all'Ucraina un numero significativo di missili Atacms da utilizzare all'interno del territorio sovrano dell'Ucraina", ha dichiarato Sullivan, aggiungendo che "ne invieremo altri, ora che abbiamo ulteriore autorità e denaro".

Cosa ha detto Biden

"Mi assicurerò che gli invii inizino subito - ha detto Biden alla Casa Bianca - nelle prossime ore cominceremo ad inviare munizioni per la difesa aerea, per artiglieria, sistemi missilistici e veicoli blindati". "Questo pacchetto è un investimento non solo per la sicurezza dell'Ucraina, ma anche dell'Europa e anche della nostra sicurezza", ha aggiunto.

Biden ha fatto riferimento al fatto che questa legge arriva dopo molti mesi dalla sua richiesta di fondi, lo scorso autunno. "Il cammino verso la mia scrivania è stato difficile, sarebbe dovuto arrivare prima, ma alla fine ha fatto quello che sempre fa l'America, è all'altezza del momento", ha sottolineato, non mancando però di fare un affondo ai repubblicani che hanno tenuto bloccati gli aiuti per Kiev.

"Mentre per mesi i repubblicani hanno bloccato gli aiuti, e agli ucraini venivano meno artiglieria e munizioni, gli amici di Putin lo mantenevano ben rifornito - ha scandito - gli iraniani mandavano droni, Corea del Nord mandava missili balistici, Cina componenti per rafforzare la produzione bellica. Con tutto questo sostegno, la Russia ha ripreso gli attacchi sulle città e le infrastrutture ucraine".

Il messaggio a Putin: "Se Russia attacca la Nato..."

Quanto a Mosca, "se Putin attacca un alleato Nato come sta attaccando l'Ucraina, non avremmo altra scelta che andare in loro aiuto, come hanno fatto con noi l'11 settembre", ha affermato Biden, riferendosi all'articolo 5 della difesa collettiva dell'Alleanza Atlantica, finora invocato solo dopo gli attacchi del 2001 a New York e Washington da parte di Al Qaeda. Il presidente americano ha infatti espresso la sua convinzione che se "Putin riuscirà ad averla vinta in Ucraina, la sua prossima mossa sarebbe un attacco diretto ad un alleato Nato".

"Il pacchetto odierno di aiuti militari americani per l'Ucraina è vitale", ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ringraziando sui social tutti gli americani che lavorano nelle imprese della difesa. "È fondamentale che gli accordi raggiunti tra me e il presidente Biden siano pienamente attuati. Grazie, America!", ha aggiunto il leader ucraino, annunciando "ogni sforzo" per compensare i mesi "trascorsi tra dibattiti e dubbi".

Aiuti per Israele e Gaza

Il pacchetto firmato da Biden contiene anche nuovi aiuti militari ad Israele. "Il mio impegno per Israele, voglio ribadirlo, è ferreo: voglio essere sicuro che abbia quello di cui ha bisogno per difendersi contro l'Iran e i terroristi che sostiene, e con questi aiuti gli Stati Uniti sostengono la difesa aerea e sistemi cruciali in modo che l'Iran non possa portare a termine la distruzione a cui puntava 10 giorni fa", ha detto il presidente Usa, aggiungendo che la legge però "allo stesso tempo, in modo molto significativo, aumenta l'assistenza umanitaria che stiamo mandando alla popolazione innocente di Gaza che sta lottando con le conseguenze di questa guerra iniziata da Hamas".

Il presidente americano ha parlato di un miliardo di dollari di aiuti aggiuntivi per Gaza per "assicurare immediatamente un aumento degli aiuti, che comprendono cibo e forniture mediche". "Israele deve garantire che gli aiuti raggiungano i palestinesi e Gaza senza ritardi", ha poi aggiunto Biden, ribadendo che "tutto quello che facciamo è teso a portare gli ostaggi a casa, assicurare il cessate il fuoco e fissare le condizioni per una pace duratura".

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti. "La nostra alleanza è di ferro", ha scritto Katz in un breve post sul social X.

Continue Reading

Esteri

Cortina di fumo, così i russi nascondono ai droni le...

Published

on

(Ipa/Fotogramma)

L’onnipresenza dei droni che pattugliano i cieli ucraini, pronti ad attaccare in ogni momento non appena registrano un movimento di truppe o mezzi; per evitare l’occhio indiscreto dei velivoli senza pilota nemici i russi hanno rispolverato una vecchia tattica militare, una cortina di fumo in grado di azzerare la visuale a terra.

Continue Reading

Esteri

Ilaria Salis candidata alle Europee, il padre: “Non...

Published

on

Roberto Salis a Strasburgo: "Mia figlia è imputata non criminale, candidatura non è aggravante"

Ilaria Salis - Fotogramma

Ilaria Salis "è in questa situazione dal settembre 2023. Ha deciso di candidarsi alle elezioni europee con Avs non per scappare dal processo. Lo fa perché ritiene di avere diritto ad un processo giusto". Lo dice Roberto Salis, il padre dell'insegnante lombarda in carcere a Budapest da oltre un anno con l'accusa di aver preso parte all'aggressione di un gruppo di neonazisti, a margine della plenaria a Strasburgo.

"Mia figlia - insiste Salis - sta cercando di avere un processo giusto: la candidatura consente, tramite l'immunità, di ottenerla. Nel momento in cui stata ottenuta, poi, se si attiva la procedura per un processo giusto, ovviamente mia figlia non scappa dal processo e vuole dimostrare la propria innocenza come ha sempre detto".

"Mia figlia è imputata non criminale"

Quindi replica alle parole dell'eurodeputata ungherese di Fidesz Eniko Gyori, che parlando dell'ipotesi di un'elezione di Salis ha osservato che ci sono altri "criminali" già eletti nel Parlamento Europeo.

"Non ho sentito l'intervento dell'esponente di Fidesz. Bisogna che ci si metta bene in testa che mia figlia è imputata. Se qualcuno definisce mia figlia una criminale, non fa altro che comprovare che le motivazioni che sono addotte nella mozione che sarà presentata tra poco sono assolutamente veritiere e doverose". Ilaria Salis, aggiunge il padre, "si sta candidando: il fatto che qualcuno si candidi alle elezioni europee non può costituire in alcun modo un'aggravante per la sua situazione giudiziaria. Mia figlia - ricorda - è sottoposta al carcere duro da 14 mesi. Ha la possibilità di parlare 70 minuti alla settimana, soltanto con tre numeri abilitati. E' estremamente difficoltoso dialogare con lei. Soltanto prendere la decisione di candidarsi alle elezioni è stato quasi impossibile: sono decisioni importanti e mia figlia non ha piena contezza di quello che succede nella politica italiana. Non la considero una campagna elettorale: io sono il papà di Ilaria e sono qui per difendere i diritti di mia figlia", afferma.

"Ho visto mia figlia a Budapest mercoledì scorso - fa sapere - per il colloquio mensile di un'ora che ci è consentito ogni mese. Era abbastanza motivata e contenta di aver fatto la scelta di candidarsi alle elezioni. E' determinata, anche troppo", assicura.

Continue Reading

Ultime notizie

Ultima ora2 ore ago

Ucraina, Biden: “Subito armi a Kiev”. Missili...

L'Ucraina ha già ricevuto i missili a lungo raggio Subito armi a Kiev. Il presidente americano Joe Biden lo ha...

Ultima ora2 ore ago

Ucraina, ecco i nuovi missili Atacms: come cambia la guerra

Kiev riceve dagli Usa i missili per colpire obiettivi a 300 km. Mosca pensa a 'zona cuscinetto' L'Ucraina ha chiesto...

Spettacolo2 ore ago

‘La fisica dell’amore’, Schettini...

Il programma stroncato da TvBlog, la risposta del divulgatore scientifico Il professore Vincenzo Schettini, famoso sui social con la pagina...

Economia3 ore ago

Italia Economia n. 17 del 24 aprile 2024

Trasporti: Le sfide per il TPL passano per la transizione energetica e il fondo nazionale; Il "Megafono Sociale" di Danone:...

Economia3 ore ago

Enel, intesa con sindacati: 2.000 ingressi in 3 anni

Nota del gruppo: individuato percorso condiviso che mette al centro le persone, le reti e la transizione energetica Accordo raggiunto...

Politica3 ore ago

Europee, magistrato Tarfusser si candida: ira Castagna...

“Magari alle prossime elezioni candidate Olindo…”. Cuno Tarfusser, il magistrato che ha chiesto, ben prima della difesa di Olindo Romano...

Sport3 ore ago

Atalanta-Fiorentina 4-1, nerazzurri in finale Coppa Italia...

Poker dei bergamaschi contro i viola nel ritorno della semifinale L'Atalanta batte la Fiorentina per 4-1 nel ritorno della semifinale...

Ultima ora3 ore ago

Houthi rivendicano attacchi contro due navi Usa e una...

Nel Golfo di Aden e nell'Oceano Indiano. Il portavoce militare non ha specificato la data degli attacchi Il gruppo Houthi...

Cronaca5 ore ago

Assalto Cgil, Cassazione: Appello bis per nove imputati

I giudici hanno annullato con rinvio le sentenze della Corte di Appello di Roma, che avevano confermato le condanne degli...

Spettacolo6 ore ago

Spotify lancia la quarta edizione di Radar, prima volta in...

Negli spazi di Arca Milano si è tenuta la quarta edizione di Radar, il programma globale di Spotify nato per...

Ultima ora6 ore ago

Spagna, l’annuncio di Sanchez: “Lunedì decido...

Dopo l'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto la moglie, il premier socialista scrive una lettera ai cittadini sui social: "Devo fermarmi...

Ultima ora6 ore ago

Spotify presenta i nuovi talenti di ‘Radar...

Gli artisti selezionati sono Tony Boy, okgiorgio, Coca Puma, STE, Sally Cruz e centomilacarie. Arriva in Italia la quarta edizione...

Salute e Benessere6 ore ago

Università, Gesualdo (Fism): “Nettamente contrari a...

"D'accordo con Ordine medici e Anaao. Serve programmazione razionale, le Scuole di Medicina non possono accogliere 70mila iscritti per mancanza...

Cronaca6 ore ago

Cospito, Cassazione conferma condanna a 23 anni per...

Difesa Cospito: "Rammarico per condanna estremamente severa". Confermata la pena a 17 anni e 9 mesi per Anna Beniamino La...

Ultima ora6 ore ago

Cospito, Cassazione conferma condanna per attentato ex...

Confermate la pena a 17 anni e 9 mesi per Anna Beniamino. Difesa Cospito: "Rammarico per condanna estremamente severa" La...

Sport6 ore ago

Zaccagni, Felipe Anderson e Kamada: gli aggiornamenti

In casa Lazio si fa la conta degli infortunati La Lazio, nonostante la buona prestazione che ha portato alla vittoria ieri...

Ultima ora6 ore ago

Netanyahu: “Antisemitismo nei campus Usa come in...

"Quello che sta accadendo è orribile" "Quello che sta accadendo nei campus universitari americani è orribile. Bande antisemite hanno preso...

Sport6 ore ago

Jacobs apre la stagione, debutto nei 100 metri in Florida

Il campione olimpico rompe il ghiaccio Marcell Jacobs rompe il ghiaccio e dopo i tweet ironici annuncia il debutto: il...

Ultima ora7 ore ago

Lunedì a Roma presentazione campagna per europee ed eventi...

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del voto alle europee e gli eventi organizzati in occasione della Giornata dell’Europa del 9...

Politica7 ore ago

Neonato con malformazione cardiaca trasferito da Uk a Roma:...

Il piccolo di circa un mese trasportato con un C130 dell'aeronautica è stato operato oggi. L'ospedale: "Aumentate le chance di...