Lavoro
Case green, Confimi Edilizia: “Direttiva nuova...
Case green, Confimi Edilizia: “Direttiva nuova occasione per aziende, no a errori Superbonus”
Il presidente Sergio Ventricelli: "L'Europa ci chiede di rendere Green il nostro patrimonio edilizio"
"L'Europa ci chiede di rendere Green il nostro patrimonio edilizio. Un principio ambientale condivisibile e una nuova occasione per le nostre aziende, ma non si commettano gli errori procedurali del Superbonus". Così, con Adnkronos/Labitalia, il presidente di Confimi Edilizia, Sergio Ventricelli, a margine della decisone dell’Ecofin che ha chiuso il lungo percorso della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) con il no dell’Italia che ha espresso voto contrario. Una norma quadro che definirà le regole per la riqualificazione energetica degli immobili di tutta Europa da qui al 2050.
"Come Confimi Edilizia - continua Ventricelli - abbiamo sempre sostenuto le giuste azioni per l'efficientamento energetico del nostro patrimonio immobiliare. Lo dobbiamo anche per i nostri figli e chi verrà dopo di loro. Pur tuttavia, il voto contrario del nostro paese lascia intravedere i dubbi relativi all'impatto economico che questo percorso genererà. Da quanto apprendo, i paesi membri dovranno ora definire dei piani attuativi per la riduzione dei consumi del loro patrimonio edilizio residenziale, con il 2050 individuato come anno di completamento del percorso".
"E, dunque, si proceda al meglio, lavorando con qualità e pragmatismo, facendo tesoro dei recenti problemi legati ai bonus edilizi, strutturando un percorso realmente virtuoso tra politica e mondo reale. Confimi Edilizia è pronta a dare il suo contributo, offrendo anche le buone prassi delle proprie imprese, che hanno agito al meglio in questi anni", conclude
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Edilizia, Ciocca (Lega): “Europa inietti risorse per...
L’europarlamentare: "Occasione per ridurre l’inquinamento"
"La digitalizzazione può essere un'occasione per ridurre l'inquinamento e può aiutare a ridurre le distanze, rispettando l'ambiente". Queste le parole di Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, durante gli "Stati generali delle ingegnerie digitali" in corso di svolgimento a Milano, su iniziativa dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano. Perché la digitalizzazione si completi, Ciocca indica la ricetta: “Serve che l’Europa inietti le risorse economiche, così da colmare il gap e ovviare alla scarsa digitalizzazione. Ne hanno bisogno le piccole medie imprese e il sistema pubblico. E devono aumentare anche le performance dei cittadini”, ha concluso Ciocca.
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Salute, Fondazione Oself: positivo primo bilancio sociale...
Con OneSight EssilorLuxottica Italia visitate più di 8mila persone e donati quasi 18 mila occhiali
Oltre 8mila persone fragili visitate agli occhi in 11 città italiane, circa 18mila occhiali donati da circa 400 tra medici oculisti, ortottisti e ottici coinvolti su tutto il territorio nazionale con il supporto di oltre 400 volontari EssilorLuxottica. Sono i numeri del primo anno di attività della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia (Oself), contenuti nel Bilancio sociale 2023 presentato oggi a Roma nel corso di un evento in cui, oltre a fare il punto sulle numerose iniziative di assistenza ai più fragili portate avanti sinora - in collaborazione con una fitta rete di partner e associazioni attive sul territorio in diverse parti d'Italia - sono state lanciate le nuove sfide in ambito filantropico e di salute visiva per il futuro.
"Il Bilancio sociale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia - afferma Andrea Rendina, segretario generale della Oself Italia - rappresenta un segno tangibile di impegno e trasparenza e contribuisce a consolidare la missione della Fondazione di servire la comunità nel campo dell'inclusione sociale e della salute della vista". La Fondazione infatti, ricorda una nota, dedica le proprie attività alle persone più bisognose - senzatetto, rifugiati o in difficoltà economica o in povertà - affinché l'accesso alle cure non sia esclusivo, così da concretizzare la mission del Gruppo EssilorLuxottica: aiutare le persone, ovunque nel mondo, a 'vedere meglio e vivere meglio'. L'opera della Fondazione, che si è concretizzata nel 2023 con visite oculistiche e donazione di occhiali a persone fragili, attraverso le numerose iniziative sociosanitarie e filantropiche, sta proseguendo anche nel 2024 per raggiungere obiettivi particolarmente ambiziosi assieme a più di 40 associazioni e 420 professionisti della visione.
Nel dettaglio, le 'Giornate della vista' - percorso itinerante di cliniche patrocinato dalla presidenza della Camera dei deputati e dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - hanno creato una solida rete di collaborazioni, coinvolgendo in maniera trasversale diverse realtà: associazioni benefiche locali, medici oculisti, ortottisti, ottici, amministrazioni locali e i volontari del Gruppo EssilorLuxottica. Alle 11 città toccate da gennaio a dicembre dello scorso anno - Roma, Napoli, Bari, Pescara, Genova, Torino, Parma, Catania, Milano, Belluno e Verona - nel 2024 si aggiungono le tappe di Catanzaro, Firenze, Trieste, Torino, Pescara, Cagliari, Palermo e di nuovo Milano, Belluno e Roma. Il progetto 'Ci vediamo a Corviale' - realizzato con Iapb Italia Onlus (Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità) in collaborazione con Sapienza Università di Roma, Policlinico Umberto I, Università e Policlinico Tor Vergata e Irccs Fondazione G.B. Bietti - ha avviato, in uno dei quartieri periferici di Roma, un ampio progetto per aree urbane particolarmente disagiate. Con l'iniziativa sono state visitate 1.451 persone, sono stati donati 1.076 occhiali da vista a 1.009 persone e individuate 333 patologie oculari grazie all'attività di 20 oculisti e ortottisti coinvolti.
Con le Giornate della vista e il progetto Ci vediamo a Corviale sono state garantite oltre 150 giornate di attività su tutto il territorio nazionale. Ciò ha consentito di effettuare oltre 8.400 screening, individuare quasi 1.800 persone con patologie oculari e offrire a oltre 14.200 persone svantaggiate occhiali da vista cui, per ragioni diverse, avevano dovuto fino a quel momento rinunciare. Inoltre, all'interno dell'hub ospedaliero del San Gallicano a Roma, gestito dalla Comunità di Sant'Egidio, la Fondazione ha realizzato il primo centro oculistico permanente dedicato a persone in stato di indigenza. Nei primi 4 mesi di attività sono state visitate 135 persone e donati 93 paia di occhiali. Tra le attività filantropiche del 2023, inoltre, va menzionato - cita la nota - il programma col quale sono stati donati 9.100 occhiali da vista e da sole ad associazioni che svolgono un'importante opera di assistenza a favore di persone bisognose, adulti e bambini, italiani o stranieri, anche all'interno degli istituti di pena.
Sempre nel 2023, in collaborazione con Fispic (Federazione italiana sport paralimpici per ipovedenti e ciechi), Oself ha attuato il programma Judo Academy, una sinergia virtuosa rivolta alle persone vulnerabili, che si è tradotta nell'opportunità di praticare sport nonostante la cecità o gravi problemi visivi, offrendo nello stesso tempo un percorso di salute e benessere individuale e inclusione sociale. Il programma ha toccato 3 città italiane - Torino, Milano e Belluno - dove si sono svolti raduni sportivi, per atleti professionisti, in preparazione delle Paralimpiadi 2024 e Academy dimostrative aperte a tutte le persone ipovedenti e cieche che desideravano avvicinarsi al mondo del Judo. Grazie a questa iniziativa, anche in situazioni in cui è molto difficile migliorare le condizioni visive fortemente compromesse delle persone, la Fondazione si impegna comunque nel contribuire a migliorarne l'integrazione sociale e quindi la vita stessa attraverso l'attività sportiva.
"Il capitolo italiano della OneSight EssilorLuxottica Foundation - conclude Rendina - è quindi più che mai avviato a fare la sua parte per risolvere il problema dei difetti visivi curabili entro una generazione, entro il 2050". Alla presentazione di oggi sono intervenuti anche Teresio Avitabile, professore ordinario di Malattie dell'apparato visivo, direttore della Clinica oculistica dell'Università di Catania e presidente della Società italiana di scienze oftalmologiche (Siso), e Lucio Buratto, presidente del Comitato scientifico della Fondazione.
Lavoro
In arrivo qualifica per professional organizer italiani,...
Sabrina Toscani (Apoi): "Abbiamo intrapreso un percorso che ci ha portato alla acquisizione di un disciplinare capace di regolamentare la formazione"
Per qualificare e certificare le proprie competenze i professional organizer italiani possono iscriversi ad Apoi (Associazione professional organizers Italia) e, frequentando il corso per professional organizer di Organizzare Italia certificato nel 2023 da Istituto Giordano, potranno definirsi professional organizer qualificati. E' questa la novità che il 2024 ha portato in casa Apoi, un evento atteso e fortemente voluto dall’Associazione che ha avuto questo obiettivo fin dai suoi primi passi. Perché l’Associazione dei professionisti dell’organizzazione ha iniziato col piede giusto già nel 2013, quando si è costituita e ha preso le mosse dalla legge 4/2013 che l’ha resa associazione professionale.
“Apoi infatti è l’unica associazione a rappresentare la categoria dei professional organizer sul territorio nazionale ed è appunto iscritta all’elenco del Mimit”, dichiara Sabrina Toscani, una delle fondatrici dell’Associazione e attuale presidente di Apoi. “La legge 4/2013 infatti, a cui Apoi risponde, indica la strada da percorrere affinché le associazioni promuovano ed elaborino le normative tecniche Uni relative alle singole attività professionali. Apoi oggi - aggiunge Toscani - ha intrapreso un percorso che l’ha portata alla acquisizione di un disciplinare capace di regolamentare la formazione del professional organizer entrato ufficialmente in vigore il 1/1/2024”.
Nel 2023, inoltre, Istituto Giordano, ente tecnico che si occupa di testing di prodotto, certificazione e ricerca, ha qualificato il corso di formazione per professional organizer erogato da Organizzare Italia, partner storica dell’Associazione. Frequentando il corso e superando l’esame di fine corso, il professional organizer riceve l’attestato di qualifica e il logo Apoi con codice identificativo univoco. Una svolta per Apoi, che lo scorso ottobre ha festeggiato i suoi 10 anni dalla fondazione, che segna un raggiungimento importante oltre a farsi garanzia di formazione, professionalità e qualità.