

Ultima ora
Summit medici ad Atene, dispositivi alternativi strategia per smettere di fumare
Le politiche di riduzione del danno da tabacco devono fare un salto di qualità nei Paesi dove è ancora alto il numero di fumatori tradizionali e puntare in maniera seria e convincente sui prodotti a potenziale rischio ridotto, dalle sigarette elettroniche (e-cig) ai dispositivi a tabacco riscaldato. E’ il punto che ha unito esperti, medici e scienziati che si sono riuniti ad Atene per il quinto summit scientifico ‘Tobacco harm reduction: novel products, research & policy’ promosso da Scohre, un’associazione internazionale indipendente formata da esperti e scienziati che promuovono il controllo del tabacco e la riduzione del danno da fumo.
“Serve fare di più per aumentare la consapevolezza sulle strategie di riduzione del danno, serve creare maggiori opportunità per la formazione degli esperti di politica sanitaria, delle autorità di regolamentazione e del pubblico. E poi occorre sostenere la ricerca in questo settore perché serve eliminare ogni dubbio sull’efficacia dei dispositivi alternativi portando dati basati sull’evidenza scientifica”. Lo ha sottolineato Ignatios Ikonomidis, professore di cardiologia all’Università di Atene e presidente di Scohre, nel suo discorso di apertura dell’evento. “La battaglia finale per la riduzione del danno – ha chiosato Ikonomidis – non è tanto su quanto siano ‘sicuri’ i prodotti a rischio ridotto, ma se la nicotina può essere eradicata o accettata”.
Ikonomidis ha ribadito la visione di Scohre: “Smettere di fumare rimane il miglior e più efficace intervento in medicina” rispetto ai danni che può provocare “e dobbiamo continuare il duro lavoro di sensibilizzazione sugli effetti negativi del fumo su ogni fumatore e cittadino. Tuttavia, quando accade che si fallisce ripetutamente nell’abbandonare le sigarette, dovrebbe esserci l’opzione di poter scegliere dispositivi meno dannosi, che comportano dei benefici per tanti fumatori”.
“Secondo una ricerca che ha monitorato dopo un anno chi ha provato a smettere – ha ricordato il presidente di Scohre – il 45% si è astenuto dal fumare con un miglioramento della fisiopatologia endoteliale, il 55% che invece ha avuto ricadute, ovvero non hai mai smesso, ha avuto un aumento della rigidità arteriosa”. Per questo “sosteniamo la riduzione del danno da fumo: se eliminiamo il fumo – ha precisato – potremmo anche essere in grado di evitare fino al 90% di tutti i tumori ai polmoni. Dalla Svezia arriva l’esempio dello snus, il tabacco umido in polvere per uso orale. La popolazione maschile in quel Paese consuma lo stesso volume di tabacco dei coetanei europei, ma la metà usano lo snus e le percentuali di decessi per tutte le tipologie di cancro sono nettamente inferiori. Ma abbiamo anche l’esempio del Regno Unito, dove il passaggio dalle sigarette tradizionali a dispositivi e-cig ha avuto un effetto determinante sulla riduzione dei fumatori”.
Ormai tanti studi evidenziano come, “dopo il passaggio alle e-cig, c’è un miglioramento delle funzioni vascolari e dello stress ossidativo”. Il cardiologo greco ha rimarcato che “il passaggio completo alle e-cig ha sostanziali benefici per la salute rispetto a continuare con le sigarette tradizionali” e che “oggi, sulla base delle conoscenze scientifiche, le e-cig sono il 95% meno dannose del fumo, anche se questo non significa che sono del tutto sicure. Gli esperti, gli operatori sanitari che aiutano i fumatori nel percorso per uscirne, dovrebbero supportarli anche nella scelta di dispositivi alternativi a rischio ridotto”. Nel 2019 un trial clinico nel Regno Unito ha stabilito che, “quando si univano l’assistenza di un esperto ‘faccia a faccia’ e l’uso delle e-cig, le persone che volevano smettere avevano il doppio delle probabilità di successo rispetto a chi ha utilizzato altri dispositivi sostitutivi a base di nicotina, come le gomme o i cerotti”.
L’intervento di Giuseppe Biondi Zoccai, associato di cardiologia alla Sapienza Università di Roma, ha puntato l’attenzione sulla necessità di avere più dati possibili per fare la scelta migliore nelle strategie di riduzione del danno, “perché anche i dispositivi a rischio ridotto possono portare alla dipendenza”, ha evidenziato. “Sono un cardiologo e non prescrivo l’aspirina in alternativa alla statina, ma insieme. Sarebbe più ragionevole considerare le alternative alla sigaretta come qualcosa in aggiunta ai trattamenti sostitutivi della nicotina (Nrt) e non in sostituzione – ha osservato Biondi Zoccai – ‘L’elefante nella stanza’ è creare una nuova generazione di dipendenti dai dispositivi alternativi. Oggi le aziende puntano su questi nuovi prodotti al contrario delle sigarette. La mia raccomandazione è agire ora sulla base delle evidenze scientifiche. Ci sono molte ricerche che monitorano i rischi cardiovascolari e studi randomizzati sui dispositivi a rischio ridotto”.
Biondi Zoccai ha analizzato la situazione delle strategie di riduzione del danno. “Abbiamo una situazione che vede questi prodotti associati a quelli del tabacco – ha spiegato – Ora una sfida che il sistema italiano dovrebbe porsi è agevolare il libero accesso dei pazienti che vogliono smettere a questi dispositivi alternativi alla sigaretta”. Invece “paradossalmente non ci importa dei pazienti quando hanno lasciato l’ospedale. L’impegno nello smettere con il fumo richiede un follow-up intensivo. I dispositivi a rischio modificato sono utili in quanto possono essere forniti a qualsiasi paziente, non richiedono una prescrizione”.
Marewa Glover, esperta di sanità pubblica e direttrice del Centre of Research Excellence: Indigenous Sovereignty & Smoking della Nuova Zelanda, ha fatto il punto sugli ultimi provvedimenti su cui sta lavorando il governo neozelandese nella lotta al fumo. La scelta ‘rivoluzionaria’ della Nuova Zelanda è quella di impedire a tutti i ragazzi nati dopo il primo gennaio 2009 di acquistare qualsiasi prodotto a base di tabacco. Le proposte dell’attuale Esecutivo, che si basano sulla ‘denicotizzazione’ del Paese, prevedono anche un giro di vite sulla vendita legale dei prodotti per il fumo, con una riduzione degli esercizi commerciali e un taglio al quantitativo di nicotina presente nelle sigarette. Una serie di misure che porterebbero la Nuova Zelanda a essere una delle nazioni con leggi più severe sul fumo. Infatti “si vorrebbe intervenire anche sull’età legale per fumare, che ora è 18 anni, ma si vorrebbe annualmente alzare di 1 anno dal 2027”, precisa l’esperta.
Secondo Glover, molto critica sulla svolta restrittiva del suo Paese, “un approccio basato sui divieti non è coerente con le politiche di riduzione del danno: è solo punitivo e probabilmente aumenterà l’attività del mercato nero e le azioni della criminalità”. Il principio che per l’esperta dovrebbe essere invece seguito è quello che “la salute pubblica ha come missione di fare tutto il possibile per aiutare le persone a migliorare la loro situazione e consentire di prendere le decisioni migliori sulla propria salute. Non è punitiva, ma compassionevole”.
Glover ha illustrato quanto “l’approccio al fumo in Nuova Zelanda varia notevolmente in base alle fasce di reddito. Nel 2021 il fumo quotidiano tra i due quinti più ricchi della popolazione era già al di sotto del 5%, obiettivo a cui si puntava”. Infine, l’esperta ribadisce che la “denicotizzazione non ha evidenze scientifiche, nessuno può fare previsioni su quello che accadrà e a nessuno sembra importare. Il rischio – ha concluso – è che si generi una disinformazione sui rischi legati alla nicotina, la perdita di libertà della comunità scientifica e l’arrivo di un paternalismo liberale”.
Coronavirus
“Io usato per giustificare spazio a no vax”, il post di Galli su Rai e caso Citro della Riva

L'infettivologo: "Ignobile trappola, trattandosi di Rai Radio 1 sono stato meno prudente di quanto sarebbe stato necessario"
“Considero, per quanto mi riguarda, che si sia trattato di un’ignobile trappola, in cui sono stato usato per ‘giustificare’ lo spazio dato al no vax. Trattandosi di Rai Radio 1, il servizio pubblico, sono stato meno prudente di quanto sarebbe stato necessario”. Così su X l’infettivologo Massimo Galli torna sulla sua partecipazione alla trasmissione ‘Giù la maschera’ su Rai Radio 1, condotta da Marcello Foa, dove era ospite anche il medico Massimo Citro della Riva che ha parlato di cure non assicurate ai malati di Covid e di presunti pericoli dei vaccini.
“Da decenni, fin dai tempi in cui imperversavano i negatori di Hiv/Aids – ricorda Galli – ho sistematicamente rifiutato di confrontarmi pubblicamente con i sostenitori di posizioni antiscientifiche”.
Cronaca
IT-alert, oggi test in Val d’Aosta e Veneto: a che ora e a cosa serve

Intorno alle 12 sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno in quelle due regioni o nelle aree limitrofe di questi territori, arriverà un nuovo messaggio

Test di IT-alert oggi giovedì 21 settembre in Val d’Aosta e Veneto, rinviato invece nel Lazio a causa dell’allerta gialla per temporali prevista sulla regione. Le date dei test, come previsto, avrebbero infatti potuto subire variazioni nel caso in cui i sistemi di Protezione civile regionali fossero stati impegnati in attività per eventuali allerte in atto nei giorni del test o per situazioni di emergenza. La nuova data sarà comunicata su www.it-alert.gov.it.
Intorno alle 12, quindi, sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno in Val d’Aosta e in Veneto o nelle aree limitrofe di questi territori, arriverà un nuovo messaggio di test IT-alert. In seguito alla ricezione del messaggio di test, o a maggior ragione nel caso in cui tale messaggio non venga ricevuto, sarà possibile accedere alla homepage del sito www.it-alert.gov.it e compilare l’apposito questionario.
I dati così raccolti, a oggi sono quasi 2 milioni i questionari compilati e trattati in forma anonima, sono di fondamentale importanza per verificare le cause dei principali problemi segnalati, consentendo agli operatori di telefonia mobile di approfondire e rivedere il processo di invio del messaggio, il comportamento delle celle telefoniche e della relativa copertura, il comportamento dei dispositivi come telefoni, tablet e smart watch.
26 settembre in Abruzzo e nella Provincia Autonoma di Trento
27 settembre in Liguria
13 ottobre nella Provincia Autonoma di Bolzano
Lazio – nuova data dei test da definire
Cultura
Marinali (Acea): “Spazi suggestivamente illuminati, con noi la Domus Tiberiana è visibile anche di notte’

"Roma ha sempre avuto un rapporto speciale con la bellezza e la luce e Acea si fa carico di questa tradizione"
“Gli spazi sono suggestivamente illuminati tanto all’interno quanto all’esterno, così da essere visibili dalla città anche di notte, grazie alla sponsorizzazione tecnica di Acea. Roma ha sempre avuto un rapporto speciale con la bellezza e la luce: ed è in nome di questo connubio che Acea si fa carico di questa tradizione impegnandosi – fin dalla sua fondazione – nella ricerca di strumenti di valorizzazione dell’unicità artistica ed archeologica della città. Nell’illuminare monumenti e palazzi storici Acea, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, adotta soluzioni che garantiscono il massimo risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente. L’intervento di illuminazione che consegniamo alla città riconosce nella luce uno strumento di conoscenza e comunicazione, che renderà possibile la vista di questo grandioso monumento anche di notte, contribuendo anche al mantenimento della sua integrità fisica”. Così la Presidente di Acea Barbara Marinali parla della riapertura della Domus Tiberiana, la grandiosa residenza imperiale che si affaccia sulla valle del Foro Romano illuminata grazie ad un progetto di light architecture realizzato da Areti, la società del Gruppo Acea che opera nel settore della distribuzione elettrica a Roma.
Cronaca
Milano, detenuto in fuga da finestra: agente lo insegue e cade da secondo piano, è grave

E' successo all'alba, il detenuto si trovava nell'ospedale San Paolo per le ferite riportate durante una lite a San Vittore. L'agente di custodia ha sbattuto la testa nel tentativo di fermarlo: trasportato in un altro ospedale, è in gravissime condizioni
Il detenuto N.M., un maghrebino portato nell’ospedale San Paolo di Milano ieri sera per le ferite riportate in seguito a una lite avvenuta nel carcere di San Vittore, è fuggito alle 5,25 di questa mattina buttandosi dalla finestra della stanza al secondo piano. Il poliziotto che lo aveva in custodia lo ha inseguito, buttandosi anche lui dalla stessa finestra, ma è caduto sbattendo la testa. Trasportato d’urgenza in un altro ospedale, è gravissimo. A dare la notizia all’Adnkronos è Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.Pp. che sottolinea come questa evasione arrivi dopo quattro tentativi di fuggire, azzardati da parte dei detenuti, dagli ospedali italiani. “Tanta la preoccupazione per il collega – dice – Qui si rischia la vita e l’emergenza carceri è ormai drammatica”. (di Silvia Mancinelli)
Salute e Benessere
Giornata mondiale dell’Alzheimer, il punto sulle terapie innovative

Paolo Rossini, direttore Neuroscienze e dell’Irccs San Raffaele di Roma, passa in rassegna alcune molecole

Oggi è la Giornata mondiale dell’Alzheimer, la forma più comune di demenza degenerativa progressivamente invalidante, non c’è ancora una terapia ma diverse molecole hanno cercato una ribalta negli ultimi anni. Aprendo qualche speranza per i pazienti e i familiari. A fare il punto è Paolo M. Rossini, direttore Dipartimento Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’Irccs San Raffaele di Roma. “Avevamo chiuso il 2022 con un po’ di amaro in bocca per malati, famiglie e addetti ai lavori legato al fatto che il primo farmaco che aveva dimostrato una qualche efficacia nel modificare l’andamento naturale della malattia approvato negli Usa (Aducanumab*) non era stato poi approvato in Europa (e quindi in nessuno dei Paesi Eu) a causa di una serie di motivazioni peraltro per lo più condivisibili – osserva – come la scarsa efficacia clinica, gli effetti collaterali relativamente frequenti e talvolta allarmanti, gli elevati costi diretti e indiretti (inclusi quelli organizzativi per l’erogazione ospedaliera ed il monitoraggio degli effetti collaterali)”.
Il 2023 “si è aperto con l’approvazione da parte dell’Fda di un altro anticorpo monoclonale contro la beta-amiloide (come Aducanumab) il cui percorso approvativo è ora all’attenzione delle autorità dell’Ente europeo per il farmaco. La molecola si chiama Lecanumab*; in questo caso l’efficacia sembra maggiore, gli effetti indesiderati molto minori, mentre permangono irrisolti i problemi relativi ad i costi diretti ed indiretti”, prosegue Rossini.
“Come era prevedibile, aperta la porta da Aducanumab, si sarebbe assistito ad un progressivo ingresso di nuove molecole che sono in grado di rallentare l’evoluzione della malattia. Ci sono infatti diversi farmaci in attesa di terminare la loro Fase III che – se corroborata da risultati positivi- permette poi la richiesta di immissione sul mercato; alcuni di questi sono somministrabili sottocute (come l’insulina per il diabete) e non richiederebbero quindi una onerosa e costosa fase di distribuzione ospedaliera quale quella richiesta per effettuare una flebo. Tra questi mi pare utile segnalare quello con il Valitramilprosato* – sottolinea Rossini – perché sarebbe la prima formulazione assumibile per bocca, perché agirebbe non solo su beta-amiloide, ma anche su tau (un altro ‘killer’ alla base della formazione dei grovigli neurofibrillari all’interno dei neuroni attaccati dai processi neurodegenerativi), avrebbe pochissimi effetti collaterali e di scarso rilievo e sembrerebbe in grado di bloccare l’evoluzione della malattia. L’uso di tanti condizionali è d’obbligo- precisa – poiché tutte le informazioni sin qui disponibili arrivano dall’azienda produttrice e necessitano quindi di una valutazione approfondita da parte di un comitato neutrale non appena la medesima azienda dovrà aprire i propri archivi per mostrare i dati originali al fine di iniziare un percorso approvativo”.
Ed intanto ora cosa si fa? “Ci sono i soliti farmaci ‘sintomatici’ con tutti i limiti ben noti – risponde il neurologo – c’è l’attenzione sullo stile-di-vita (sempre più solidi sono le evidenze scientifiche a supporto del fatto che fare ginnastica tutti i giorni e dedicare tempo ad attività cognitive aumenta la resistenza dei neuroni e dei circuiti nervosi superstiti) e sui fattori di rischio da ridurre o eliminare del tutto (obesità, fumo, eccesso di alcool, controllo diabete, controllo pressione, controllo cardiopatie)
“Infine, stanno emergendo ipotesi di trattamento che attualmente dobbiamo ancora considerare sperimentali in cui si utilizzano vari tipi di energie (campi magnetici pulsanti, correnti elettriche di bassa intensità, ultrasuoni focalizzati, onde d’urto) in grado di attivare in modo selettivo (le sonde di stimolazione vengono guidate dalle immagini del cervello di quel determinato paziente tramite tecniche di neuronavigazione) facendo impattare l’energia in uso sulle ‘centraline’ cerebrali particolarmente importanti per la memoria, l’orientamento, il linguaggio, il tono dell’umore etc. Sembra che sedute quotidiane della durata di alcune decine di minuti, ripetute dal lunedi al venerdi per 3 o 4 settimane consecutive siano in grado di mantenere o addirittura di migliorare le funzioni connesse ai circuiti stimolati per i 6-12 mesi successivi”, conclude.
Ultima ora
Migranti, Giani: “Nessuno mi può obbligare a fare Cpr in Toscana”

"Sono un fallimento, sono specchietto per allodole". Bonaccini: "Gestire arrivi con accoglienza diffusa, serve equa distribuzione"

”Obbligare, non mi obbliga nessuno. Nel senso che il ministero degli Interni ha tutti gli strumenti per farseli, se vuole se li fa”. Queste le parole di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ad Agorà Rai Tre, sui Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri) per migranti in Toscana.
“Si dice ‘facciamo più Cpr’ ma è uno specchietto per le allodole”, ha aggiunto.
“I centri per il rimpatrio – ha proseguito Giani – sono un fallimento anche nel decreto, perché si amplia la permanenza da 6 a 18 mesi, quindi già si accerta da parte dello Stato che oggi le procedure per il rimpatrio sono difficoltose. Il problema è l’accoglienza, non preoccuparsi di creare strutture che dovrebbero buttarli fuori dall’Italia, ma che abbiamo dimostrato in trent’anni che fuori dall’Italia non li buttano”.
Ultima ora
Prezzi benzina e gasolio, oggi primi ribassi

Primo lieve calo dal 1 settembre.

Con il nuovo calo per le quotazioni dei prodotti raffinati (il quarto per la benzina, il terzo per il gasolio in una settimana) si vedono oggi i primi ribassi sui listini dei prezzi consigliati dei carburanti e benzina dei maggiori marchi. L’ultimo lieve calo dei prezzi si era visto il primo settembre. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Q8 ha ridotto di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Tamoil registriamo un ribasso di un centesimo sul gasolio.
Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 2,005 euro/litro (invariato, compagnie 2,010, pompe bianche 1,993), diesel self service a 1,942 euro/litro (invariato, compagnie 1,947, pompe bianche 1,929). Benzina servito a 2,139 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 2,182, pompe bianche 2,053), diesel servito a 2,076 euro/litro (invariato, compagnie 2,120, pompe bianche 1,989). Gpl servito a 0,712 euro/litro (invariato, compagnie 0,721, pompe bianche 0,701), metano servito a 1,395 euro/kg (-3, compagnie 1,400, pompe bianche 1,391), Gnl 1,264 euro/kg (-1, compagnie 1,265 euro/kg, pompe bianche 1,262 euro/kg).
Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 2,079 euro/litro (servito 2,322), gasolio self service 2,023 euro/litro (servito 2,275), Gpl 0,851 euro/litro, metano 1,521 euro/kg, Gnl 1,277 euro/kg.
Economia
Renzo Rosso: “Con Diesel lavoro di squadra, ne sono orgoglioso”

Il patron del gruppo nel backstage della sfilata kolossal a Milano, un 'rave party' tra denim couture e lavorazioni elaborate: "Utilizzo incredibile di tecnologia, manualità e sartorialità, tipico della filiera"

“C’è tanta energia, molta inclusione e soprattutto una cosa bellissima, della quale mi prendo un po’ di merito: un team di persone che lavora insieme per fare cose belle, non nel modo classico delle aziende: lavoriamo per fare cose fantastiche e questo è il risultato”. Non trattiene l’entusiasmo Renzo Rosso, patron di Otb, nel backstage della sfilata di Diesel andata in scena ieri sera in via Valtellina, a Milano. Uno show kolossal, che nonostante la pioggia battente ha raccolto attorno a sé una community pulsante di celebrities, giovanissimi e buyer da tutto il mondo, radunati per acclamare la collezione per la prossima primavera-estate disegnata dal direttore creativo del brand, Glenn Martens.
”Ci chiamiamo Only the Brave e abbiamo l’obbligo di fare sempre delle cose diverse, sempre di più – evidenzia Rosso -. Stiamo mettendo insieme la comunità: abbiamo i buyer, la stampa, le celebrities da tutto il mondo, gente che lavora per noi ed è bellissimo”. Venerdì, sabato e domenica la location della sfilata sarà aperta al pubblico. Un regalo alla città. ”Abbiamo organizzato un film forum e faremo vedere anche la collezione – spiega Rosso – è una maniera di far vivere la città. Noi siamo vicini alla Z Generation e grazie a loro il mondo può cambiare”.
La sostenibilità resta primaria per il patron di Otb: ”È fondamentale e siamo orgogliosi di poter guidare questo momento”. Sulla passerella sopraelevata tra musica rave e citazioni alla club culture incedono modelli fasciati in abiti second skin, ‘scheletri’ di frange, denim couture e lavorazioni elaborate. Il jeans è fatto a brandelli, lavato, rielaborato. Volumi e silhouette sembrano pensati per i raver più temerari.
”Glenn mette a disposizione la sua creatività ma c’è molto del team – sottolinea ancora – ci sono materiali stampati da dentro, laserati, ripresi e trattati a mano, un lavoro incredibile di tecnologia, manualità e sartorialità che è tipico della nostra filiera e che sta diventando sempre più importante. E’ con questo che l’Italia sta diventando bella”. Rosso non ha dubbi sulle potenzialità del brand: “A livello tecnologico siamo veramente molto avanti – ammette soddisfatto -. Sono orgoglioso perché la gente lavora insieme è il successo di un team. Glen, come anche John Galliano (il direttore creativo di Maison Margiela, ndr) è un fenomeno e io ho la fortuna di avere a bordo due couturier che viaggiano in un’altra dimensione”. (di Federica Mochi)
Cultura
La Domus Tiberiana sul Palatino riapre dopo quasi mezzo secolo

Il ministro Sangiuliano all'inaugurazione: "Apertura che consente anche di ricostituire la circolarità di grande pregio fra il Palatino e il Foro Romano”

Mezzo secolo dopo, riapre a Roma la Domus Tiberiana sul colle Palatino che estende il suo sguardo sui Fori Romani, Campidoglio al Colosseo. “Oggi questo parco archeologico, che ha già fatto passi da gigante negli ultimi anni, si arricchisce di una nuova entità, che è stata inibita a generazioni di visitatori – sottolinea il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, presente alla inaugurazione – questa apertura consente anche di ricostituire la circolarità di grande pregio fra il Palatino e il Foro Romano”.
Per il titolare del Mic, “dobbiamo tutti essere orgogliosi di questo monumento, all’interno di un parco archeologico del Colosseo che sta registrando numeri eccezionali, oltre a essere un punto importante della nostra geografia identitaria. Noi ci investiremo sempre più risorse, anche inserendo nuove tecnologie per accrescere la qualità dei servizi che vengono forniti ai visitatori e utilizzando al massimo la multimedialità per renderlo sempre più appetibile e fruibile”, assicura Sangiuliano.
Con l’apertura della Domus Tiberiana, viene ripristinata la circolarità dei percorsi tra il Foro Romano e il Palatino, attraverso la rampa di Domiziano e degli Horti Farnesiani: il visitatore, che entra nel palazzo percorrendo la via nota come Clivo della Vittoria, raggiungerà la grandiosa residenza privata imperiale di Tiberio, che ha dato origine al moderno significato della parola ‘palazzo’. (di Enzo Bonaiuto)
Politica
Migranti, scintille Conte-Schlein: leader M5S attacca, ira Pd

L'ex presidente del Consiglio: "Vogliono accoglienza indiscriminata". La segretaria dem: "Parla come Meloni"

Finora il vento delle europee era soffiato più dalle parti del centrodestra, con le recenti fibrillazioni tra Giorgia Meloni e alleati sull’immigrazione. Da martedì sera anche le opposizioni entrano in campo. Ad aprire le danze è stato il leader 5 Stelle Giuseppe Conte che sceglie lo stesso terreno per distinguersi, quello dei migranti. Ospite di Porta a Porta, il presidente pentastellato la mette così: un’alleanza strutturale con il Pd? Non è possibile perché ci sono “punti di diverbio, di dissenso”, come sui migranti, “noi siamo per la ‘terza via’ sull’immigrazione. Il Pd è per l’accoglienza indiscriminata. Non è possibile. Come non è possibile il blocco navale”.
Un attacco frontale a cui ribatte a stretto giro, in diretta tv da Bianca Berlinguer, Elly Schlein: “Conte non ha letto le proposte del Pd sull’immigrazione. Aspettiamo le sue”. E aggiunge: “Siamo in campagna elettorale”. La replica della segreteria Pd è gelida ma ieri mattina tra i parlamentari dem i toni erano piuttosto accesi in Transatlantico. “Accoglienza indiscriminata? E’ la stessa propaganda della destra, di Meloni e Salvini, le stesse parole”. Del resto, “a sventolare i decreti sicurezza con Salvini, c’era Conte e non c’eravamo noi”.
Alessandro Alfieri, senatore e membro della segreteria dem, bolla le parole del leader M5S come “sparate populiste”, rispolverando un vocabolario dei tempi in cui i rapporti tra Pd e 5 Stelle non erano dei migliori. “Capisco che la campagna elettorale per le europee sia iniziata, ma – rimarca Alfieri all’Adnkronos – consiglierei un po’ più di prudenza nel linguaggio. Eviti di fare caricature ridicole. Noi siamo per governare i fenomeni complessi legati ai flussi migratori e dare una mano ai sindaci sul territorio lasciati soli dal governo Meloni. Non servono sparate populiste”.
La prossima settimana si aprirà a Lampedusa la festa dell’Unità di Agrigento e c’è chi non esclude la presenza di Schlein. Conte invece è andato ieri sull’isola e ha ripetuto le valutazioni fatte in Tv: “Con il Pd ci confronteremo, io non volevo offendere nessuno e nessuno si deve sentire offeso, però dobbiamo dirlo agli italiani: l’accoglienza indiscriminata equivale alla non accoglienza”. Ed ancora: “Con questi numeri non siamo in condizioni di tutelare la dignità e i diritti fondamentali di queste persone. Dobbiamo offrire loro un’accoglienza dignitosa e dobbiamo lavorare anche sull’integrazione con un percorso efficace perché chi parla solo di accoglienza e non offre integrazione cade nell’ipocrisia”.
Dalla segretaria nessuna contro-replica. Ieri si è concentrata sulla presentazione delle 5 proposte Pd contro il ‘caro-vita’ e la manovra. “Oggi scopriamo dal ministro Giorgetti che si è reso conto solo adesso che in manovra non ci saranno le risorse sufficienti per sostenere le famiglie e le imprese in una contingenza difficile, oggi abbiamo sentito il ministro Urso dire che aspetta da un anno le nostre proposte contro il caro vita. Tocca ricordare ancora al governo e a Meloni che al governo ci sono loro”, incalza Schlein.
Intanto, però, i dem contano un nuovo abbandono. Quello di Rosa Maria Di Giorgi, ex-vicepresidente del Senato. Passa dal Pd a Italia Viva. “Esco da un partito dove vedo affermarsi giorno dopo giorno la tendenza a superare l’esperienza del Pd, di cui sono stata fondatrice, per tornare al passato Ds”, un partito che si sposta “a sinistra e verso i 5 Stelle”. E un altro ex, Andrea Marcucci, torna a sollecitare la minoranza dem: “Io, Enrico Borghi, Giuseppe Fioroni, oggi Rosa Maria Di Giorgi e tanti altri, abbiamo capito per tempo che nel Pd di Elly Schlein non ci sarebbe più stato spazio per i riformisti. Ai tanti amici che sono rimasti nel Pd, dico, venite nei Liberali democratici, per costruire insieme la casa dei riformisti”.
-
Immediapress1 settimana ago
Kaspersky: i truffatori approfittano del lancio dello smartphone più atteso dell’anno
-
Cultura1 settimana ago
A Capri omaggio ai divi e alle dive di Franco Zeffirelli
-
Ultima ora1 settimana ago
Iss, Rocco Bellantone nominato commissario straordinario
-
Esteri1 settimana ago
Kim e Putin, incontro in Russia: armi e guerra, cosa sappiamo
-
Sostenibilità1 settimana ago
Il degrado della natura preoccupa le banche, ecco il nuovo framework di Nfgs
-
Spettacolo1 settimana ago
Foa: “Massimo stress come presidente Rai, mio programma con onestà intellettuale”
-
Sport1 settimana ago
Omar Camporese: “Sinner sbaglia, ma ormai la Davis è un torneo come un altro”
-
Cronaca1 settimana ago
Messina, operaio 50enne cade da ponteggio e muore