

Lavoro
Sud, Sangalli a Confcommercio Cosenza: “Senza non si riparte, corpi intermedi centrali”
“Penso agli imprenditori, a partire da quelli del Sud presenti in questa Sala. Donne e uomini che hanno dimostrato nelle difficoltà e dimostrano oggi nel lavoro quotidiano, tanta responsabilità e determinazione, prima di tutto nei confronti dei loro collaboratori, per le comunità, per il Paese. È difficile non arrendersi in un tempo in cui la parola più ricorrente è stata ‘crisi’. Crisi pandemica, crisi economica, crisi diplomatica, crisi energetica. E se non c’è stata anche una crisi sociale lo dobbiamo proprio ai corpi intermedi, quelli vivi e che hanno funzionato, come la Confcommercio. Se non riparte il Mezzogiorno non riparte il Paese”. E’ quanto dichiarato dal presidente Carlo Sangalli, durante l’assemblea pubblica di Confcommercio Cosenza, dal titolo ‘Il ruolo dei corpi intermedi per il rilancio del Mezzogiorno’.
“I corpi intermedi sono determinanti per gli equilibri sociali ed economici del territorio”, ha continuato Sangalli. “Dialogare infatti significa far vedere che innanzitutto i corpi intermedi, le parti sociali e quindi anche il mondo associativo, sono una realtà importantissima in grado di offrire alla politica le richieste del mondo delle imprese”, ha aggiunto. E per Klaus Algieri, presidente di Confcommercio Cosenza, “coraggio nelle scelte, trasparenza, responsabilità, ascolto e buoni esempi. Sono queste le parole che devono comparire in primo piano nel vocabolario economico e sociale della Calabria. Lo chiediamo alla politica ma anche ai corpi intermedi”, ha sottolineato nel suo intervento.
Tanti complimenti per il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sul lavoro svolto ma anche tanti spunti su temi che andrebbero affrontati: “Ci sono tanti temi sanità, porto di Gioia Tauro, lavoro, politiche energetiche e del mare, testo unico sul commercio e turismo, rigenerazione urbana -ha proseguito Algieri – per ognuna di esse Confcommercio è al fianco della politica e delle istituzioni per portarle a compimento. Questo è il ruolo dei corpi intermedi, fornire spunti, opinioni, collaborare e non dare giudizi. Essere di supporto e non di peso. Prima di giudicare bisognerebbe trovarsi nelle condizioni in cui si è agito per capire come si è arrivati a quell’azione”.
Un bel confronto con il Presidente Occhiuto che nell’apprezzare le proposte di Confcommercio ha dichiarato: “Concordo con quanto detto dal presidente Algieri nel suo intervento -ha sostenuto- coinvolgere i corpi intermedi nelle scelte strategiche che riguardano la nostra Regione, è per me un percorso ineludibile. Voglio cambiare la Regione che ho l’onore di governare, ma per farlo ho bisogno della partecipazione attiva di tutte le energie positive del territorio e Confcommercio è una di queste. Vorrei che le associazioni di categoria diventassero sportelli della Regione e front office del mondo delle imprese. Soprattutto di quelle micro che non hanno accesso ai bandi o perché i bandi non esistono o perché non hanno personale capace di intercettare questi finanziamenti”, ha concluso Occhiuto”.
L’incontro ha visto l’alternarsi di tre momenti distinti. Il primo la proclamazione dei risultati dell’assemblea elettiva di Confcommercio Cosenza, che ha visto riconfermato alla carica di Presidente l’uscente klaus algieri. Successivamente sono state premiati cinque soci del sistema Confcommercio: Enzo Barbieri, Franco Totera, Mario Tarsitano e Renata Tropea per la storicità delle proprie imprese, Ester Chimento per essere stata la prima a creare in Italia Confcerimonie.
Momento culmine è stato il dibattito pubblico aperto dai saluti del dell’assessore del Comune di Cosenza, Pina Incarnato e della presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro. Successivamente ci sono stati gli interventi del presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri e del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. A concludere l’intervento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. Tutto l’evento è stato moderato dalla direttrice di Confcommercio Cosenza Maria Santagada.
Lavoro
Vinitaly, Famiglia Cotarella con Engineering porta metaverso per esperienza immersiva in cantina

(Adnkronos) – Entrare in cantina, assistere alla produzione del vino, ammirare i paesaggi della campagna umbra, costellati di vigneti e oliveti a perdita d’occhio. Imparare come si fa il vino, conoscere il territorio, le persone e il loro lavoro. Esperienze che molti hanno fatto direttamente in cantina o che vorrebbero fare, magari approfittando della bella stagione che sta per cominciare. E che, oggi, sbarcano nel Metaverso. In occasione del Vinitaly, a Verona dal 2 al 5 aprile, la Famiglia Cotarella, nota cantina di Montecchio (Terni), in collaborazione con Engineering, azienda leader nella digitalizzazione dei processi per imprese e Pa, offrirà un’esperienza immersiva tra le sue vigne, le botti e la natura, in un viaggio virtuale che rappresenta un’ulteriore opportunità di conoscenza, oltre che di miglioramento del servizio offerto, agli appassionati di vino. Senza, peraltro, sostituire il vivere la cantina realmente, quanto piuttosto anticipandolo e creando interesse e attesa.
“Il nostro ingresso nel Metaverso, grazie alla collaborazione con Engineering, è ispirato al concetto di ‘umanesimo digitale’ – afferma Dominga Cotarella, Ceo di Famiglia Cotarella – e alla volontà di tenere sempre la persona al centro. Usiamo le più moderne e sofisticate tecnologie con l’idea di mettere a disposizione un altro strumento per farci conoscere, far scoprire un territorio, una natura, che amiamo molto e a cui dobbiamo molto, per dare valore al lavoro e alla passione di chi opera nel settore, non tanto per vendere il vino. Vogliamo che l’esperienza virtuale in cantina sia un invito per quella reale, che diventa così più attesa e consapevole. A nostro avviso, essere nel Metaverso è anche un modo per diffondere la cultura del vino, soprattutto tra i più giovani, suscitando in loro interesse, curiosità, ma soprattutto quella conoscenza e quel rispetto che li inducano a bere in maniera responsabile”.
“Oggi le nuove tecnologie – spiega Gianluca Polegri, direttore Digital Solutions di Engineering -sono uno strumento determinante per valorizzare l’eccellenza dei prodotti dei nostri territori. Il Metaverso è un insieme di spazi digitali interconnessi e accessibili attraverso una molteplicità di dispositivi, capace di mettere la persona al centro di un’esperienza immersiva, che non vuole sostituirsi a quella reale, ma promuoverla e incentivarla. Il progetto realizzato dal Metaverse Lab di Engineering insieme con la Famiglia Cotarella offre una customer journey totalmente innovativa e coinvolgente, in grado di raccontare in modo inedito l’azienda, facendone conoscere la qualità dei vini e la bellezza delle sue tenute. Un viaggio virtuale, che, grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia come Realtà Virtuale, Digital Twin e Intelligenza Artificiale, può coinvolgere sia l’appassionato di vino che un pubblico più giovane, trasmettendo tutti i valori di un mondo fatto di passione e grandi competenze”. Durante il Vinitaly, presso lo stand di Famiglia Cotarella (Pad. 7 Stand D3), sarà possibile per il pubblico visitare virtualmente la cantina, passeggiare tra i vigneti, immergersi nella natura della fattoria didattica Tellus, e conoscere più da vicino i vini Famiglia Cotarella grazie all’apposita postazione allestita da Engineering. A breve sarà possibile effettuare il viaggio virtuale nel mondo della Famiglia Cotarella anche attraverso la App che verrà pubblicata nello Store Oculus Meta.
Lavoro
Turismo, Contini (Scuola Italiana Ospitalità): “Formazione e reputation per addetti che mancano”

(Adnkronos) – Formazione di qualità, migliorando hard e soft skill. Ma anche migliorare la reputation del settore, valorizzando le best practice. E’ la ‘ricetta’ per trovare, e attrarre, nuovi addetti nel settore dell’hospitality secondo Giulio Contini, direttore della Scuola Italiana di ospitalità, progetto di alta formazione per il settore turismo nato nel 2019 da Cassa Depositi e Prestiti e dal gruppo TH Resorts.
E il corso di laurea in Hospitality innovation and e-tourism proposto dalla Scuola italiana di ospitalità (Sio) e sviluppato in collaborazione con l’Università Cà Foscari di Venezia, è tra i primi 100 al mondo nella categoria ‘Hospitality & leisure management’ secondo il Qs world university rankings 2023.
Oggi nel settore dell’hospitality “c’è una forte richiesta -racconta ad Adnkronos/Labitalia Contini- di personale con livello di operatività base, e di questo si parla molto. Ma c’è anche una forte richiesta di tutta una serie di personale del management. Tutte figure manageriali che guardano alla qualità e all’efficienza del servizio, alla qualità della struttura e che nel tempo possono crescere fino a diventare general manager della struttura e delle catene”, sottolinea.
“Sono figure -aggiunge- che hanno una posizione di assoluto rispetto e che degli stipendi assolutamente interessanti ma che non si riescono a trovare già formate. E noi cerchiamo di sopperire a questo aspetto allineando il programma di studi del nostro corso di laurea con materie idonee ad esempio che riguardano tutto l’aspetto di gestione interculturale sia dal lato cliente che dal lato management di team”, spiega Contini.
La Scuola Italiana di Ospitalità nasce infatti con uno scopo ben preciso. “L’obiettivo che si pone la Scuola -racconta Contini- è quello di colmare il gap tra le skills che sono richieste dal mercato del lavoro nel settore hospitality e quelle che hanno effettivamente gli studenti che terminano i percorsi di studi nel nostro Paese. E quindi fare questo attraverso una metodologia teorico-pratica molto diffusa all’estero e che si declina con varie soluzioni formative. Andiamo dai programmi di executive ai corsi di formazione post-diploma passando per il programma ‘principe’ che è appunto questo corso di laurea che abbiamo sviluppato insieme all’università Ca’ Foscari di Venezia”, spiega ancora.
Un percorso, spiega Contini, iniziato nel “2019 con la fondazione della Scuola. Siamo partiti e poi siamo riusciti ad attivare questo corso di laurea che in Italia è l’unico ad essere professionalizzante, ed in inglese, nel campo del turismo. E’ partito un anno e mezzo fa, in questo momento abbiamo gli studenti del primo e del secondo anno, che sono circa un’ottantina, e provengono da oltre 12 Paesi e 4 continenti”, aggiunge.
Non solo teoria ma subito tanta pratica sul campo. “Uno dei risultati più importanti ottenuti è il 100% di placement degli stage. I nostri studenti infatti hanno l’obbligo formativo di fare uno stage all’anno. Così fin dal primo anno hanno un impatto con il mondo lavorativo e il mondo lavorativo ha un impatto su di loro. La Scuola italiana di ospitalità si occupa di tutto: di contattare e selezionare le aziende, e di metterle in contatto con gli studenti. Di solito le aziende fanno una presentazione e poi si cerca di mettere in connessione ogni studente con l’azienda che è più adatta al suo progetto formativo”, spiega ancora il manager.
Formazione ma anche altro serve per risolvere i problemi di personale del settore. “Uno dei principali problemi è un problema di reputation che ha il settore dell’hospitality. Problema di reputation perchè ci sono una serie di informazioni che denunciano situazioni aziendali non propriamente limpide nelle quali si trovano poi a lavorare persone del settore hospitality. Quello che va fatto e che noi facciamo è evidenziare tutte quelle situazioni aziendali turistiche sane, con un grande rispetto delle leggi, della regolarità dei contatti e del lavoratore. Quindi cercare di fare crescere la reputation del settore a partire dai casi di successo e delle pratiche sane di questo settore”, spiega Contini.
Altra parola chiave è il digitale. “Dall’altro lato cercare di trasmettere ai giovani e anche ai meno giovani il valore della digitalizzazione dei processi, intesa non come una sostituzione del lavoro ma come un alleggerimento del lavoro più ripetitivo a favore di maggiore tempo dedicato alla costruzione del rapporto con il cliente”, continua Contini.
“E dobbiamo puntare poi -spiega ancora- a una valorizzazione dell’italianità. Se guardiamo i dati infatti l’Italia è in cima alle ricerche per i viaggi ma poi non sempre alla fine siamo scelti come destinazioni. Perchè alla fine non ci comprano? Dobbiamo rendere questo processo più agile possibile. Possiamo riuscirci attraverso la digitalizzazione, una detagionalizzazione, la valorizzazione dei territori minori. Tutto questo affinchè per l’Italia il turismo non sia un fenomeno subito ma gestito”, sottolinea Contini.
Un processo complesso che necessità di figure adeguatamente formate. “Per gestire un fenomeno bisogna studiarlo e creare quelle figure manageriali con hard skill e soft skill che servono nel settore dell’hospitality. E che noi puntiamo a formare con il nostro corso di laurea”, sottolinea Contini.
Formazione, che, ribadisce Contini, è centrale per avere personale con competenze adeguate.”Molto spesso le aziende si lamentano della serietà e dell’affidabilità del personale con cui si trovano ad avere a che fare. Persone che da un giorno all’altro non si presentano al lavoro, e altro. Noi possiamo dire che attraverso una formazione e una educazione all’etica del lavoro siamo riusciti non solo ad avere il 100% del placement degli stage ma poi praticamente tutti gli stage che sono iniziati sono terminati con successo nella stessa azienda dove sono iniziati. Un aspetto apprezzato dalle aziende visto che sono raddoppiate quelle che ci chiedono gli stage, e chi prima ce ne chiedeva 10 adesso ce ne chiede 20″, conclude il manager.
Lavoro
Engineering diventa partner di Open-es per la crescita sostenibile delle value chain

(Adnkronos) –
Engineering, leader nella digitalizzazione dei processi di aziende e Pa e impegnata nel sostenere una digital transformation fortemente legata ai valori di sostenibilità, diventa partner di Open-es, l’iniziativa lanciata da Eni all’inizio del 2021, che ad oggi vede la partecipazione di oltre 10.900 aziende di 86 Paesi nel mondo e di 66 settori industriali, uniti dall’impegno di promuovere la sostenibilità lungo le filiere delle diverse industry.
Maximo Ibarra, ceo di Engineering, ha commentato “Siamo convinti che l’integrazione della sostenibilità nei modelli di business e un’attenta gestione delle performance ambientali generino un maggiore impatto se applicati in modo esteso e in ottica di filiera lungo tutta la catena del valore. Per questo Engineering aderisce a Open-es, affiancandosi ad altre importanti aziende in Italia e nel mondo. Engineering ha l’ambizione di diventare un esg champion anche attraverso lo sviluppo di un ecosistema industriale basato su innovazione e sostenibilità. Una sfida che affrontiamo con la convinzione che il digitale sia lo strumento migliore per coniugare transizione energetica e crescita economica nel segno della salvaguardia del pianeta, dei cittadini e delle comunità”.
Come partner, Engineering compie un ulteriore passo in avanti nell’incremento del proprio rating esg, grazie anche alla collaborazione con i propri stakeholder. Il Gruppo estenderà infatti a tutti i fornitori della sua catena di produzione l’accesso alla piattaforma Open-es, consentendogli la misurazione, la condivisione, il miglioramento e la valorizzazione del profilo di sostenibilità: in questo modo amplierà il proprio perimetro di monitoraggio della carbon footprint, migliorando contestualmente le proprie performance esg. Attraverso le sue competenze tecnologiche, la sua profonda conoscenza della filiera energetica, così come di tutti i settori produttivi, e grazie alla sua expertise in materia di sostenibilità, Engineering potrà inoltre mettere a fattore comune esperienze, best practice, competenze e soluzioni, per contribuire a realizzare un ecosistema inclusivo e collaborativo di imprese accomunate dall’impegno di misurarsi in un percorso di crescita e sviluppo sostenibili.
Lavoro
Tridico, ‘sistema di tassazione generale va rivisto’

(Adnkronos) – “Davanti ai nostri occhi abbiamo una stagnazione secolare e non riusciamo a dire che la ragione è una classe media sempre più compressa e una diseguaglianza di reddito non riesce a soddisfare le capacità produttive che abbiamo. Bisogna rivedere il nostro sistema fiscale e di tassazione generale”. Così il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, nel corso del suo intervento all’evento organizzato dall’istituto dal titolo ‘Legalità e Solidarietà: diritti ed etica per un welfare moderno’, tenutosi presso Palazzo Wedekind a Roma.
“In Italia abbiamo una forza lavoro troppo piccola di 23 milioni di persone su 60 milioni di abitanti”, ha continuato. “Ma non solo, anche il calo demografico comporta anche un accentramento dei redditi nelle mani di poche persone”, ha concluso.
“La mobilità sociale negli ultimi 20 anni si è fermata. Possiamo dire che l’ascensore sociale funziona ma solo verso il basso, e questo determina una scarsa crescita. L’unico modo per uscire dall’empasse della bassa crescita è eliminare le diseguaglianze”.
Lavoro
Gratteri, ‘mafia non uccide più ma trova accordi con Pa corrotta, sbloccare assunzioni’

(Adnkronos) – “La ‘Ndrangheta e la Camorra erano nel Nord Italia già dalla fine degli anni ’70 per via del boom dell’edilizia. Oggi monopolizzano quel mondo, gestendo la maggior parte dei subappalti e dello smaltimento dei rifiuti”. Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel suo intervento all’evento organizzato dall’Inps dal titolo ‘Legalità e Solidarietà: diritti ed etica per un welfare moderno’, tenutosi presso Palazzo Wedekind a Roma.
“Il problema del contrasto alle mafie è difficile da risolvere perché queste non fanno più uso di violenza ma trovano accordi anche con parte della pubblica amministrazione che si fa corrompere – ha continuato Gratteri – Per questo c’è bisogno di sbloccare le assunzioni nella pubblica amministrazione perché in Italia a soffrire sono le forze dell’ordine e gli uffici giudiziari. Solo sbloccando le assunzioni, avremo persone specializzate e capaci”.
“La riforma Cartabia ha solo peggiorato la situazione inerente alle assunzioni nella Pa” ha poi aggiunto. “Questa riforma ha rallentato la gestione dei processi nelle aule di giustizia e i danni li vedremo solo nei prossimi anni – ha continuato – In Italia non c’è una visione di futuro. Tutto questo si ripercuote sul funzionamento della giustizia e la scusa che si utilizza è: altrimenti l’Europa non ci dà i soldi. Noi siamo figli del Rinascimento e siamo ridotti a fare gli accattoni”.
“Negli ultimi decenni c’è stato nel mondo occidentale, ma soprattutto in Italia, un forte abbassamento della morale e dell’etica che ha investito il mondo delle professioni, facilitando le mafie e portando ripercussioni nel lavoro” ha concluso Gratteri. “Le mafie, in particolare la ‘ndrangheta, in questa fase storica non hanno il problema di arricchirsi ma quello di giustificare la loro ricchezza. A Roma, Milano, Torino, Bologna e Modena da decenni è ben radicata. In queste città hanno comprato alberghi, ristoranti, pizzerie e latifondi. Ma, nonostante tutto, non sono ancora capaci di fare il riciclaggio sofisticato”.
Lavoro
Marseglia (Amazon), ‘e-commerce può aiutare economia in contesto difficile’

(Adnkronos) – “L’obiettivo di questa ricerca è proprio quello di avere dei dati su cui ragionare in un momento difficile del nostro Paese e in generale per l’economia. Abbiamo 300mila famiglie in più che sono entrate in povertà assolute. E’ un dato drammatico a cui bisogna dare una risposta tutti insieme. E il digitale come ha dimostrato una ricerca è un elemento importantissimo che può veramente aiutare perché porta prezzi bassi e due altre cose importanti: la trasparenza e la democraticità, visto che tante piccole aziende possono raggiungere in modo semplice i loro clienti in tutto il mondo. E questo secondo me aiuta il contesto economico”. Così Mariangela Marseglia, country manager Italia e Spagna, Amazon, intervenendo alla presentazione, oggi presso la Sala Zuccari del Senato, a Palazzo Giustiniani, a Roma, della survey realizzata da The European House Ambrosetti, in collaborazione con Amazon, dal titolo ‘Inflazione e e-commerce: abitudini e percezioni degli italiani’.
Lavoro
Silvestro (Fi), ‘e-commerce ha importanti effetti sociali’

(Adnkronos) – “Con questo appuntamento in Senato si chiude un importante Studio condotto da massimi esperti nel settore dell’e-commerce. Un momento di approfondimento di numeri e dati che ci hanno permesso di comprendere le abitudini e le percezioni degli italiani su un nuovo concetto di acquisto, completamente digitale e complementare a quello fisico, e di come il canale online abbia importanti effetti sociali, come la mitigazione degli effetti negativi dell’inflazione sui cittadini. È stato un momento di confronto importante anche per chi come me riveste anche il ruolo di imprenditore”. Così il senatore Francesco Silvestro, segretario della commissione Industria del Senato, riguardo la survey realizzata da The European House Ambrosetti, in collaborazione con Amazon, dal titolo ‘Inflazione e e-commerce: abitudini e percezioni degli italiani’, presentata oggi presso la Sala Zuccari del Senato, a Palazzo Giustiniani, a Roma.
Lavoro
Pirrone (Altroconsumo), ‘è entrato ormai stabilmente in quotidianità persone’

(Adnkronos) – “L’e-commerce è ormai entrato stabilmente nella quotidianità delle persone. Dopo l’accelerazione impressa dalla pandemia, oggi i consumatori considerano questa come una modalità ormai acquisita, che vogliono continuare ad utilizzare e dalla quale pensano di poter trarre benefici. Tutti i fattori indicano che questa trasformazione ha dei caratteri strutturali e tenderà sempre più a modificare l’acquisto di beni e servizi da un lato, le catene del valore dall’altro. Per questo, come principale organizzazione di consumatori italiana, siamo stati quindi felici di partecipare a questo confronto su un ambito tanto cruciale per la vita dei cittadini come per lo sviluppo del Paese”. Così Alberto Pirrone, direttore generale Altroconsumo, riguardo la survey realizzata da The European House Ambrosetti, in collaborazione con Amazon, dal titolo ‘Inflazione e e-commerce: abitudini e percezioni degli italiani’, presentata oggi presso la Sala Zuccari del Senato, a Palazzo Giustiniani, a Roma.
“Lo facciamo convinti che su molti aspetti – dalla qualità e convenienza alla reale trasparenza di prezzi e promozioni, dalla affidabilità delle recensioni alla gestione responsabile dei dati, fino alla accessibilità del digitale e alla sostenibilità dei processi, per fare solo alcuni esempi – l’attenzione deve rimanere alta da parte di tutti: consumatori, market player e istituzioni. Di fronte a evoluzioni tanto rapide e strutturali è indispensabile quindi promuovere il confronto e l’attiva collaborazione tra tutti gli attori in campo, per minimizzare i rischi e massimizzare le opportunità, mettendo le persone realmente al centro”, conclude Pirrone.
Lavoro
Morelli, ‘governo impegnato su e-commerce, è ormai una realtà’

(Adnkronos) – “Voglio testimoniare l’impegno che il governo sta mettendo su una nuova forma di commercio. L’e-commerce è assolutamente una realtà ma è assolutamente nuova per i numeri sta raccogliendo da parte del mercato, anche in fasce della popolazione della nostra società che prima preferivano altri modelli di acquisto. Il vostro lavoro è fondamentale per capire le interconnessioni tra il commercio nelle nostre città e quello elettronico che ormai è realtà. Il nostro interesse è fare il bene pubblico nella totale liberà delle aziende private che devono avere sostegno nella crescita”. Così Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, intervenendo con un videomessaggio alla presentazione della survey realizzata da The European House Ambrosetti, in collaborazione con Amazon, dal titolo ‘Inflazione e e-commerce: abitudini e percezioni degli italiani’, presentata oggi presso la Sala Zuccari del Senato, a Palazzo Giustiniani, a Roma.
“L’-ecommerce deve mettersi a disposizione dell’intera società per la crescita, il nostro obiettivo è raccogliere i migliori risultati possibili. Dobbiamo sempre focalizzare l’attenzione sul fatto che il percorso di modernizzazione del Paese passa anche da chi lavora 365 giorni all’anno nel vostro settore”, ha concluso.
Lavoro
Tavazzi (The European House – Ambrosetti), ’70 mld il fatturato della filiera e-commerce’

(Adnkronos) – L’e-commerce “è un fenomeno grande ma soprattutto in continua crescita. Sono circa 40 miliardi di euro il transato dell’e-commerce, con una crescita davvero significativa anno su anno. Settanta miliardi di euro il fatturato della filiera e 380mila posti di lavoro”. Lo ha detto Lorenzo Tavazzi, partner The European House – Ambrosetti, presentando la survey realizzata da The European House Ambrosetti, in collaborazione con Amazon, dal titolo ‘Inflazione e e-commerce: abitudini e percezioni degli italiani’, oggi presso la Sala Zuccari del Senato, a Palazzo Giustiniani, a Roma.
-
Cultura4 giorni fa
“La mafia ‘moderata’ non esiste”, ricorda Rita Mattei di cui esce il romanzo ‘Ninna nanna, una storia d’amore e di mafia’
-
Politica1 settimana fa
Ambrosi: “Destra ama buon cibo e vino, sinistra insetti e droghe”
-
Cronaca6 giorni fa
Pescara, bambino di 4 anni muore investito da trattore
-
Ultima ora1 settimana fa
Gwyneth Paltrow, processo per incidente sugli sci: cosa rischia
-
Ultima ora6 giorni fa
Conte lascia il Tottenham, divorzio club-allenatore
-
Ultima ora5 giorni fa
Camorra, un morto e un ferito in agguato a Sant’Antimo: 4 fermi
-
Finanza3 giorni fa
Borsa Milano oggi, tengono le banche: bene Piazza Affari
-
Sport1 settimana fa
Fiorentina, grave infortunio a Sirigu: lungo stop per il portiere