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Startup, con piatti stellati preparati in casa Fratelli...
Startup, con piatti stellati preparati in casa Fratelli Desideri in overfunding su Mamacrowd
La Food Tech Company italiana ha avuto l’intuizione di preparare meal kit di alta cucina
Il mondo del food, della ristorazione e in generale il rapporto delle persone con il cibo, sta attraversando profondi cambiamenti. Fra i fenomeni in crescita negli ultimi anni quello dei meal kit, ovvero box che contengono tutto l’occorrente per preparare un piatto specifico, si sta muovendo verso una vera e propria esplosione. Nel 2023, il mercato globale dei meal kit è stato valutato a circa 16,2 miliardi di dollari Usa e si prevede che crescerà a un tasso composto annuo (Cagr) del 18,21% dal 2024 al 2030. In questo contesto opera Fratelli Desideri, startup fondata nel 2018 dall’imprenditore Tommaso Desideri. La Food Tech Company italiana ha avuto l’intuizione di preparare meal kit di alta cucina, collaborando con alcuni tra i più prestigiosi chef stellati del panorama culinario italiano. L’azienda ha così raccolto sotto il proprio brand ben 46 stelle Michelin, grazie alla partnership con 18 chef di fama internazionale.
Proprio in questi giorni, Fratelli Desideri ha avviato una campagna di crowdfunding su Mamacrowd che ha immediatamente superato l’obiettivo minimo di 250mila euro e ora corre per raccogliere 1,5 milioni. Una mossa strategica che si inserisce nel contesto di crescita esponenziale dell’azienda, mirando a espandere ulteriormente il suo impatto nel settore culinario globale. Questa raccolta rappresenta un’opportunità imperdibile per investire in Fratelli Desideri. "Con il prossimo lancio sul mercato americano, prevediamo una notevole accelerazione dei ricavi. Investire oggi in quest’azienda vuol dire entrare in un mercato in rapida espansione e con una portata globale", afferma Desideri.
"L’innovazione di Fratelli Desideri risiede nella sua capacità di trasformare l’esperienza della cucina casalinga, portando l’eccellenza e l’arte dei ristoranti stellati direttamente nelle case. Questo concept elimina sprechi e consumi superflui, riduce il tempo dedicato alla spesa e semplifica il processo di preparazione dei piatti", spiega Desideri.
Ogni meal kit include non solo gli ingredienti necessari in dosi precise, ma anche una Master Class digitale guidata dallo chef, rendendo l’arte culinaria accessibile e coinvolgente per tutti. Il cuore tecnologico dell’offerta di Fratelli Desideri è rappresentato dall’uso pionieristico della crio-essiccazione, una tecnica avanzata che permette di mantenere gli ingredienti freschi a temperatura ambiente per mesi, senza l’impiego di conservanti. Questa tecnologia, derivata dal settore aerospaziale, conferisce all’azienda vantaggi competitivi significativi in termini di produzione e logistica.
Nel 2022, Fratelli Desideri ha venduto 40.000 meal kit, generando ricavi per circa 1,5 milioni di euro. Per il 2023 i ricavi sono stati di 1.8 milioni con 45.000 meal kit venduti. La crescita esponenziale di Fratelli Desideri è testimoniata anche dalla collaborazione con MasterChef. Nel 2020, l’azienda è diventata, infatti, la prima al mondo a cui Endemol Shine ha concesso un licensing su un meal Kit 'Mystery Box'. Inoltre, un recentissimo accordo con MasterChef Usa segna l’inizio della distribuzione sul mercato americano, un territorio chiave per la domanda crescente di cucina italiana autentica.
Ma c’è di più. "Abbiamo da poco ampliato la nostra portata internazionale con un accordo esclusivo per la distribuzione dei nostri prodotti in Cina e l’acquisizione di un brevetto internazionale per la produzione di integratori alimentari gourmet a base di proteine di siero di latte»", dice Desideri. Inoltre, a dicembre 2023, l’azienda ha aperto il suo secondo 'food lounge gourmet' al Terminal 1 di Milano Malpensa, offrendo un’esperienza culinaria unica ispirata ai piatti dei rinomati ristoranti stellati.
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Ancot, 40 anni in difesa e al fianco dei tributaristi
Il presidente Bottoni: "Realtà radicata sul territorio nazionale e viva, grazie al contributo quotidiano di ogni singolo associato"
Ancot, Associazione nazionale consulenti tributari, compie 40 anni di promozione, tutela e difesa dei tributaristi. “L’Associazione nazionale consulenti tributari - ha dichiarato il presidente Celestino Bottoni in occasione dell'incontro organizzato per i 40 anni - è una realtà radicata sul territorio nazionale e viva, grazie al contributo quotidiano di ogni singolo associato. Quando penso al passato, riaffiorano alla mente innumerevoli episodi, molte persone amiche che sono da sempre al nostro fianco oppure che, purtroppo, ci hanno lasciato e di cui serbiamo un meraviglioso ricordo. Idee, battaglie, conquiste, emozioni: questo è il nostro patrimonio che non disperderemo, il punto di partenza per continuare a far vivere, quotidianamente, la nostra associazione. Insieme”.
“L’Ancot - spiega Lucia Albano sottosegretario di Stato del Mef - è un importante punto di riferimento a livello nazionale nell’ambito della consulenza tributaria, che svolge un ruolo importante e centrale anche nell’ambito della riforma del fisco, la quale sta procedendo con grande rapidità. La delega fiscale ha visto già dodici decreti attuativi in approvazione, su cui stiamo lavorando sulla linea della semplificazione, della chiarezza e della certezza del diritto”.
Per Andrea Putzu, consigliere regionale delle Marche e presidente della seconda Commissione consiliare permanente “sono quarant’anni importanti quelli dell’Ancot, perché voi tributaristi siete le sentinelle e i consiglieri delle imprese. Il vostro è un lavoro fondamentale, soprattutto in tempi come questi di crisi economica. Auspico a breve un incontro con tutti i referenti provinciali e il referente regionale per una collaborazione sempre più stretta. Anche noi nelle Marche stiamo supportando gli investimenti delle imprese con la programmazione europea e con il fondo 'Credito futuro Marche'. La vostra opera, che svolgete egregiamente a livello nazionale, potrebbe portare anche nelle Marche alla creazione di un tavolo in cui potreste esporci le vostre idee”.
Marco Giuliani, dell'Università Politecnica delle Marche, ha ricordato il primo master sui principi contabili, organizzato con l’Ancot nel 2014 seguito poi da numerosi altri momenti di formazione: “Voi siete oggi chiamati ad essere parte attiva, al fianco delle imprese, di numerosi mutamenti: la riforma in atto cambierà radicalmente l’approccio alla fiscalità e voi ne sarete interpreti attivi, ma anche altri temi come la sostenibilità e la digitalizzazione renderanno ancor più importante il vostro ruolo”.
“I vostri quarant’anni di lavoro sono d’ispirazione per l’intera confederazione - ha aggiunto il presidente della confederazione Aepi, Mino Dinoi - perché non si può raggiungere tale traguardo senza competenza ed entusiasmo, senza voglia di crescere: si tratta di un patrimonio per l’intera comunità e anche per la Confederazione, che intende festeggiare i quarant’anni Ancot a maggio, durante il prossimo Meeting Aepi”.
“Nei nostri quarant’anni di attività - sottolinea il presidente Bottoni - ci sono stati momenti in cui gli uomini dell’associazione hanno deciso di passare il testimone ai giovani, dopo aver dato ampia testimonianza del loro valore. Vedo tanti giovani che ci permettono di immaginare, fra dieci anni, un cinquantennale ancora più ricco di episodi da ricordare e traguardi da festeggiare. Loro saranno la nuova classe dirigente nella misura in cui ognuno di noi, oggi, saprà interessarli, aiutarli, sostenerli. In fondo, le persone da cui abbiamo imparato tutto, in associazione, non sono quelle che ci hanno rimbrottato per ogni minimo errore, ma che ci hanno lasciati liberi anche di sbagliare, purché il nostro lavoro fosse stato svolto con spirito positivo e proattivo”.
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Formazione, Fondirigenti: 10 milioni di euro per piani su...
L’Avviso 1/2024 finanzia piani formativi mirati ad accrescere il mindset e le competenze digitali dei dirigenti per migliorare le performance delle imprese e l’occupabilità del management
E' dedicato all’innovazione digitale il primo Avviso nazionale dell’anno (Avviso 1/2024) di Fondirigenti, il Fondo interprofessionale leader in Italia per il finanziamento della formazione continua dei dirigenti, promosso da Confindustria e Federmanager. I processi di trasformazione digitale, amplificati dalle recenti evoluzioni delle tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale, hanno infatti bisogno di essere presidiati da un management preparato, al fine di garantire significativi impatti in termini di performance per le imprese, di occupabilità dei lavoratori e di risultati aziendali rispetto agli indicatori Esg di sostenibilità. E Fondirigenti ha scelto di concentrare su questo specifico fattore il principale Avviso dell’anno.
“I dati e le ricerche di Fondirigenti - spiega il dg del Fondo Massimo Sabatini - indicano con chiarezza il crescente fabbisogno di competenze manageriali necessarie per governare questi processi, sia per sfruttare le opportunità connesse all’innovazione, sia per far fronte alle insicurezze che rischiano di stravolgere il mercato del lavoro dei prossimi anni. La formazione manageriale può essere uno dei principali strumenti per accompagnare questa trasformazione, che riguarda in maniera trasversale i principali ambiti di funzionamento delle imprese”.
Da qui nasce l’Avviso 1/2024, con il quale il Fondo intende proseguire il percorso intrapreso nel sostegno all’innovazione attraverso la leva formativa, con uno stanziamento complessivo di 10 milioni di euro (per un importo massimo di 12.500 euro ad azienda). Due le macroaree di competenze prioritarie, necessarie a guidare il cambiamento: da un lato le competenze tecnico-gestionali, legate all’utilizzo della tecnologia e della digitalizzazione nei processi e gestione delle relazioni con l’ecosistema dell’innovazione, dall’altro le competenze soft, riguardanti la leadership ed il cosiddetto mindset manageriale, inclusa la capacità di favorire nelle imprese processi di apprendimento organizzativo.
Potranno essere finanziati sia Piani aziendali singoli sia Piani aggregati, in risposta a specifiche esigenze di collaborazione tra settori o filiere. Sono, inoltre, previste premialità per incoraggiare la partecipazione delle piccole imprese che accedono a percorsi di transizione digitale in percentuale minore rispetto alle medie e grandi, e delle imprese delle regioni del Sud che utilizzano la leva formativa in modo ancora troppo limitato, con significativi ritardi nella digitalizzazione e nell’innovazione. In particolare, sono quattro gli ambiti di intervento identificati, tutti caratterizzati dal ruolo chiave della trasformazione digitale: strategie, processi, organizzazione, capacità individuali. I contenuti delle proposte potranno riguardare interventi formativi per sfruttare la leva digitale nei processi di pianificazione e innovazione strategica per la transizione sostenibile in chiave Esg (riduzione dei consumi, efficientamento risorse, sostenibilità ed economia circolare, ecc.), o interventi per innovare i processi produttivi (digital lean, internet of things, business intelligence, big data, marketing 5.0, cybersecurity, ecc.), o ancora interventi per migliorare l’organizzazione del lavoro (progettazione e pianificazione processi lavorativi, recruiting, valutazione delle performance, ecc.) o, infine, interventi per governare le innovazioni tecnologiche e guidare il cambiamento tecnologico attraverso l’innovazione del mindset e la capacità di utilizzare in modo consapevole gli strumenti digitali, tenendo conto anche degli aspetti etici.
“E' un Avviso importante - afferma il presidente Marco Bodini - a cui dedichiamo uno stanziamento di risorse altrettanto importante, per mettere la formazione manageriale al servizio di una delle missioni fondamentali del Pnrr, quella della trasformazione digitale del Paese. Oggi più che mai, in tempi di Intelligenza Artificiale sempre più presente negli investimenti aziendali, ciò che può fare la differenza è un management aggiornato e responsabile, capace di guidare con lungimiranza i processi di innovazione nelle diverse funzioni aziendali”.
La presentazione dei Piani formativi dovrà avvenire attraverso l'Area riservata delle aziende, sul sito di Fondirigenti, a partire dalle ore 12.00 dell’8 maggio 2024 fino alle ore 12.00 del 20 giugno 2024. Il testo integrale dell’Avviso e le Linee guida per la presentazione sono disponibili nella sezione dedicata sul sito di Fondirigenti da cui è possibile registrarsi al webinar nazionale in programma per il prossimo 6 maggio alle ore 15:00 per conoscere le priorità e le caratteristiche dell’Avviso e ricevere indicazioni utili alla partecipazione.
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Enogastronomia, Cibus, anteprima migliori vini italiani con...
Nel corso dell'evento 'Bufala &wine in love' saranno svelati i migliori abbinamenti di due regioni, la Campania e l’Emilia, in una speciale degustazione
Al Cibus di Parma, dal 7 al 10 maggio, il Consorzio di tutela chiude il tour alla ricerca dei migliori vini di ogni regione d’Italia in abbinamento alla Mozzarella di bufala campana Dop, realizzato in collaborazione con l’Ais Campania. Un’anteprima dei risultati di questo inedito viaggio in Italia sarà presentata l’8 maggio alle ore 11.30 nell’area espositiva esterna del Padiglione 2, stand AE016.
Nel corso dell’evento 'Bufala &wine in love' saranno svelati i migliori abbinamenti di due regioni, la Campania e l’Emilia, in una speciale degustazione. Parteciperanno il presidente del Consorzio di tutela mozzarella di bufala campana Dop, Domenico Raimondo, il presidente Ais Campania, Tommaso Luongo, il presidente Ais Emilia, Luca Manfredi, il delegato Ais di Caserta, Pietro Iadicicco e il direttore del Consorzio Emilia-Romagna, Giacomo Savorini.
Nei mesi scorsi, i 22 presidenti regionali dell’Ais si sono riuniti con i loro esperti per una degustazione collettiva e hanno selezionato 5 vini, espressioni dei vari territori, ritenuti 'abbinamento top' con la mozzarella di bufala campana Dop. Nello specifico sono stati individuati, per ogni regione, 3 vini per l’abbinamento alla mozzarella Dop in versione classica e 2 vini per l’abbinamento alla mozzarella Dop in versione affumicata a paglia. Tutti i migliori 'pretendenti' per la mozzarella di bufala campana Dop saranno resi noti il 18 maggio nel corso dell’evento finale del format, in programma alla Reggia di Caserta.
A Cibus, oltre all’area esterna, il Consorzio avrà anche un’area espositiva all’interno del Padiglione 2, stand G8, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Pasta di Gragnano Igp. Si rinnova così la partnership tra le due più significative realtà consortili del Mezzogiorno.
Per l’edizione 2024, inoltre, è stata siglata anche la collaborazione con gli studenti dell’istituto alberghiero 'Scappi' di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, che gestiranno le attività di cucina e servizio. Gli allievi hanno ideato un menu mediterraneo che punta ad esaltare la versatilità della Bufala Dop e della pasta di Gragnano Igp.
Si va dall’insalata di pasta di Gragnano Igp con brunoise di verdure e Bufala Campana Dop affumicata alla tartelletta di ricotta di bufala campana Dop con miele di Castel San Pietro fino a un grande classico, i paccheri di Gragnano al ragù napoletano, arricchiti da una crema di Bufala Dop.