Cronaca
Re Carlo, l’urologo: “Prostata ingrossata...
Re Carlo, l’urologo: “Prostata ingrossata comune negli anta, potrà essere spot per prevenzione”
Antonini: "Dopo i 45-50 anni un controllo annuale. Oltre a stile di vita corretti, anche una buona attività sessuale aiuta a evitare le infiammazioni"
La prostata ingrossata o ipertrofica "è una condizione che affligge ogni maschietto dai 45 anni. La prostata è infatti una ghiandola che sotto stimolo degli ormoni nel tempo cresce e questo 'sviluppo', trovandosi in una posizione molto vicino all'uretra, determina tutta una serie di problemi ostruttivi. Il getto è debole e la vescica non si svuota, il paziente deve andare spesso ad urinare. Questo ingrandimento fisiologico può però portare ad un blocco urinario e si può finire in pronto soccorso perché serve il catetere. Verso gli 80 anni questo rischio diventa molto alto. Ecco la scelta di re Carlo di operarsi e di parlare del problema. Spero che diventi uno spot per la prevenzione, per un controllo annuale dall'urologo dopo i 45-50 anni. Ma soprattutto perché questo prendersi cura aiuta anche a prevenire il tumore della prostata che è silente". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Gabriele Antonini, urologo-andrologo dell'ospedale Sandro Pertini di Roma.
Come ha reso noto Buckingham Palace, re Carlo III sarà sottoposto a un intervento la prossima settimana proprio per una prostata ipertrofica. La scelta dello staff medico del sovrano è quella dell'intervento. "Esistono dei farmaci sintomatici che però non sono curativi - spiega l'urologo - Decontraggano il canale, lo rilassano e fanno uscire meglio l'urina. Quando non funzionano allora si deve pensare di risolvere il problema in modo diverso, ad esempio con un'operazione in endoscopia, come immagino si farà per re Carlo. Si entra nel canale e si svuota l'adenoma come se fosse una zucchina, in questo modo poi l'urina uscirà di nuovo come a 20 anni".
Poi ci sono anche altre strategie, ma dipende dal quadro clinico del paziente. "C'è una forma di prevenzione mininvasiva - illustra Antonini - con delle punture di vapore acqueo nell'adenoma, in grado di decongestionare la zona e allargare il canale. In questo modo si posso riportare le lancette dell'orologio della prostata indietro di 5-6 anni. Certo, se si arriva ad 80 anni con una prostata grossa come un pallone, vuole dire che si è trascurato molto il suo benessere e ci sono più probabilità di operarsi". L'esperto torna sull'importanza della prevenzione. "La prostata è attaccata al retto, quindi andrebbe evitata un'alimentazione con cibi molto piccanti - raccomanda - e sono da evitare anche la birra e i super alcolici. Serve uno stile di vita a tavola che punti a conservare bene la prostata e poi una buona attività sessuale settimanale, o una masturbazione periodica, possono prevenire il rischio di infiammazioni".
Cronaca
Premio Sarzanini, tra i premiati Antonietta Ferrante...
Il riconoscimento anche al regista Marco Bellocchio
Un premio alla passione e al rigore. La terza edizione del premio Mario Sarzanini, specialista della cronaca giudiziaria morto tre anni fa, è stato assegnato al regista Marco Bellocchio per il film e la serie tv su Aldo Moro, a Francesca Fagnani (nella foto con il direttore dell'Adnkronos, Davide Desario) per le interviste da belva su Rai2; a Fabio Tonacci del quotidiano La Repubblica per i reportage in Israele.
Tra gli otto vincitori del premio patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio la giornalista dell’Adnkronos Antonietta Ferrante per le agenzie di stampa, Giuseppe La Venia del Tg1 per la tv, Fabiana Cofini (RaiNews.it) per il web, Sara Graziani della Casa internazionale delle donne per la categoria degli uffici stampa e Simone Spetia (Radio24) per la radio.
Cronaca
Mafia, Rando (Pd): “Orgogliosa di Roma Tre che...
‘Importante far capire senso responsabilità’
“Credo che sia una cosa lodevole quando un’università attenziona il fenomeno della mafia e ne dà conoscenza. Dedicare alle vittime delle mafie le aule dell’ateneo, significa dare nome e cognome a delle storie per la cultura della legalità”. Lo ha detto la senatrice del Partito democratico e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, Vincenza Rando, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Io sono orgogliosa di Roma Tre perché è importante far capire il senso di responsabilità”, ha concluso la Senatrice.
Cronaca
Mafia, Borrometi (Articolo21): “Roma Tre ci ricorda...
‘Non giratevi dall’altra parte’
“Io sono veramente contento di essere qui oggi perché ho partecipato lo scorso anno ad un’iniziativa con Paolo Siani, fratello di Giancarlo, nella quale nacque la promessa del Rettore di Roma Tre di intitolare 12 aule alle vittime di Mafia. Sono orgoglioso soprattutto perché, oggi, un liceo di Partinico ha negato l’intitolazione a Peppino Impastato. Oggi Roma Tre ci ricorda quanto è importante la memoria”. Così il presidente di Articolo21, Paolo Borrometi, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.
“Quando 12 anni fa ho iniziato a denunciare la mafia nel mio territorio, mi sono reso conto quanto sia importante che i giornalisti non girino lo sguardo altrove - ha concluso il presidente di Articolo21 - Dobbiamo ricordare che l’articolo 21 della nostra Costituzione non è soltanto il diritto e il dovere del giornalista di informare, ma anche il diritto del cittadino ad essere informato, così da poter permettergli di scegliere da che parte stare".