Cronaca
Papa Francesco non legge l’omelia, cosa significa
E' la prima volta che accade a una celebrazione nella Domenica delle Palme
Il Papa non ha letto l'omelia preparata per la celebrazione della Domenica delle Palme in piazza San Pietro. La voce del Pontefice, all'inizio dei riti, è apparsa un po’ affaticata. Al termine della lettura del Vangelo c’è stato un lungo momento di silenzio. Il Pontefice avrebbe dovuto leggere l'omelia ma dopo il silenzio la celebrazione è proseguita direttamente col Credo, senza l'omelia.
E' la prima volta che accade a una celebrazione nella Domenica delle Palme. Il testo non è stato letto nemmeno da un suo collaboratore come è accaduto per altri discorsi nelle scorse settimane quando il pontefice aveva difficoltà respiratorie a causa della bronchite e si è fatto aiutare nella lettura dei testi dai collaboratori. Bergoglio però ha poi pronunciato personalmente l'appello alla pace e la condanna del "vile attentato" a Mosca.
Cosa dice la Sala Stampa del Vaticano
"L'omelia, essendo non pronunciata, non esiste". E' quello che si limita a sottolineare la Sala Stampa del Vaticano a proposito del fatto che il Pontefice non ha letto, e nemmeno fatto leggere a un collaboratore l'omelia che era stata preparata per la celebrazione delle Palme.
Cosa prevede la liturgia
Niente omelia nella Domenica delle Palme. La liturgia cosa prevede? Mons. Claudio Magnoli, dottore in Sacra Liturgia, già consultore della Congregazione per il Culto divino e autore di tantissime pubblicazioni, all'Adnkronos, spiega: "Dal punto di vista liturgico, l'omelia è prevista per tutte le feste ed è raccomandata per i giorni feriali. E quindi non c'è una deroga normalmente".
Il liturgista spiega che si tratta di una regola "già dall'epoca del Concilio di Trento e poi ribadita con più forza nel Concilio Vaticano II, soprattutto nel legame tra omelia e parola di Dio ascoltata, vale a dire le letture bibliche". Sottolinea ancora mons. Magnoli: "La regola ordinaria è che in ogni festa, in ogni domenica, c'è il dovere dell'omelia da parte di tutti i sacerdoti, di tutti i vescovi, e da parte del Papa. La deroga deve avere, diciamo, una qualche sua ragione specifica".
L'omelia non letta probabilmente è il frutto di una "scelta" da parte del Pontefice di sostituirla con un eloquente silenzio. "Dinanzi al racconto della Passione di Gesù, dinanzi alle croci del mondo, dinanzi a quel raccoglimento di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo, probabilmente il Papa - osserva all'Adnkronos padre Enzo Fortunato, portavoce della Basilica di S. Pietro - ha preferito il silenzio che è stato più incisivo, a mio avviso, di molte parole".
"Ai piedi della tomba dell'apostolo Pietro - sottolinea il francescano al quale il Papa ha affidato l'organizzazione della Giornata mondiale dei bambini che si svolgerà a maggio - arriva il dramma e il dolore di un mondo che cerca la pace". Il portavoce della Basilica di San Pietro osserva ancora: "Non farei strumentalizzazioni sulla salute del Pontefice. Lo abbiamo visto, al termine della celebrazione, salire sulla papamobile e abbracciare e salutare il popolo di Dio".
Cronaca
Covid Italia, i dati di oggi: calano Rt e ricoveri
Incidenza stabile, invariata rispetto alla settimana precedente l'occupazione delle intensive: il quadro del monitoraggio settimanale della Cabina di regia Iss-ministero della Salute
Il mese di marzo si chiude con una situazione rispetto all'impatto del Covid in Italia assolutamente sotto controllo. Con Rt in calo, incidenza stabile e ricoveri in diminuzione. "L’indice di trasmissibilità (Rt), calcolato con dati aggiornati al 27 marzo e basato sui casi con ricovero ospedaliero, risulta sotto la soglia epidemica, pari a 0,63, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (0,88 al 12 marzo). Questo il quadro del monitoraggio settimanale Covid della Cabina di regia Iss-ministero della Salute.
E ancora: l'incidenza di casi Covid diagnosticati e segnalati nel periodo 21- 27 marzo è pari a 1 caso per 100.000 abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente (1 caso per 100.000 abitanti nella settimana 14-20 marzo; al 27 marzo l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 1,2%, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (1,4% al 20 marzo). Stabile quindi l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,3%, rispetto alla settimana precedente (0,3% al 20 marzo)".
Cronaca
Covid, Schillaci: “Reazioni avverse al vaccino, una...
Per censire tutti i casi che si sono verificati, valutarli e capire come gestirli
Le reazioni avverse al vaccino Covid sono un tema e anche una certezza, secondo molti studi. Una commissione di studio per censire tutti i casi che si sono verificati, valutarli e capire come gestirli è "opportuno". "Credo che si potrebbe fare serenamente cercando di capire la dimensione e tipologia degli effetti avversi che si sono verificati". Una commissione che si doveva coordinare con quella d'inchiesta sulla gestione della pandemia, che va avanti. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci al Giornale d'Italia. "Quest'anno abbiamo registrato un numero molto basso di adesioni alla campagna vaccinale, anche antinfluenzale. Quindi fare chiarezza sarebbe utile" spiega.
In merito a una possibile commissione di studio, "credo che sarebbe opportuno farla per avere maggiore chiarezza e soprattutto per dare maggiore tranquillità a tutti. Ci lavoreremo", dice il ministro. Quanto al Green Pass globale "non abbiamo - continua Schillaci - nessun interesse ad applicarlo in Italia, l'ho ribadito anche di recente. Ovviamente vogliamo tutelare la salute dei nostri concittadini, ma senza cedere quelle che sono le nostre priorità nazionali". Nessun virologo o "virostar", promette il ministro poi, a capo della commissione d'inchiesta Covid per la cui istituzione è da poco arrivato il via libera.
"Bisogna essere pronti se ci saranno nuove malattie - continua il ministro della Salute, rispondendo in merito alla 'Malattia X' - per saperle affrontare. Mi dispiace che tante volte compaiono notizie allarmistiche sui giornali che tolgono la serenità. Anche perché oggi, se guardo alle priorità della salute degli italiani, credo che bisogna impegnarsi sugli screening, sull’oncologia, sulla prevenzione. Su tante cose che durante il Covid sono state trascurate. Bisogna cercare di ridurre le liste d'attesa, quindi le priorità sono tante altre ma se ci dovesse essere una nuova Malattia X, come viene evocata, saremo pronti ad affrontarla nel miglior modo possibile".
Cronaca
Da Pasquetta cambia tutto, il meteo della prossima...
L'ultimo aggiornamento mostra un'evoluzione decisamente meno burrascosa
Temperature in salita e caldo: aprile inizia con un condizioni meteo da primavera 'piena'. Se fino a pochi giorni fa sembrava che l'avvio del mese potesse essere alquanto dinamico e con parentesi di pioggia e maltempo, l'ultimo aggiornamento ha cambiato le carte in tavola e mostra un'evoluzione decisamente meno burrascosa.
Già da lunedì 1 aprile (Pasquetta) e poi per i giorni a seguire l'anticiclone africano tornerà a espandersi sul bacino del Mediterraneo, inglobando dunque anche l'Italia fa sapere iLMeteo.it.
Le correnti d'aria calda di matrice subtropicale provocheranno, oltre a un'estrema stabilità atmosferica, con tanto sole, anche un aumento sensibile delle temperature.
Con questo tipo di configurazione il caldo si farà sentire, in particolare al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori, con punte massime fin verso e oltre i 25 gradi durante le ore pomeridiane. Solamente tra mercoledì 3 e giovedì 4 aprile il passaggio di un fronte instabile potrebbe provocare qualche temporale sulle regioni del Nord; ma su questo avremo modo di riaggiornarci nei prossimi giorni.
Queste condizioni meteo climatiche dovrebbero accompagnarci almeno fino al weekend successivo, intrappolandoci in una sorta di blocco anticiclonico con l'alta pressione ben piantata sull'Europa centro-meridionale.