

Cronaca
Sondaggio, uomo e giovane l’identikit del consumatore di insetti
(Adnkronos) –
Uomo e giovane è l’identikit del consumatore più propenso ad accogliere gli insetti edibili nella propria dieta. La notizia arriva da uno studio pubblicato sulla rivista “Plos One” e realizzato dalle Università di Pisa, Parma, Ghent in Belgio, Cornell negli Stati Uniti e Nanjing in Cina. La ricerca è stata condotta attraverso un sondaggio realizzato a febbraio e marzo 2022 su un campione di circa 3000 persone dislocate in cinque diversi paesi (Belgio, Cina, Italia, Messico e Stati Uniti) con vari livelli di cultura gastronomica legata al consumo di insetti.
“Si tratta del primo studio che mette a paragone più paesi in continenti diversi – spiega Simone Mancini, ricercatore del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa – stiamo utilizzando i dati raccolti per ricerche e pubblicazioni ancora in corso, si tratta di materiale molto utile per chiunque si occupi di marketing in questo settore”.
Dai risultati del sondaggio è emerso che il genere è il fattore principale che influenza il livello di accettazione, con il maggiore di rifiuto in Italia (circa 85% donne e 75% uomini) e il minore in paesi come Messico (circa 46% donne e 15% uomini) e Cina (circa 62% donne e 50% uomini) dove l’entomofagia è culturalmente più accettata. Nei Paesi poi dove la predisposizione a includere gli insetti nella dieta è minore, ovvero Italia e Belgio, l’età più giovane è un fattore che predispone positivamente al consumo. Considerando infine tutti i cinque paesi, l’accettazione degli insetti trasformati, ad esempio nelle farine, è risultata sempre maggiore rispetto a quelli interi.
“La maggiore propensione al consumo nella fascia di popolazione tra i 18 e i 41 anni rispetto agli over 42 potrebbe essere spiegata dalla curiosità dei più giovani verso il novel food e da una maggiore sensibilità rispetto ai temi legati alla sostenibilità alimentare – dice Mancini – in generale, per quanto riguarda il nostro paese, i risultati in parte confermano che gli italiani sono meno pronti a inserire questi novel food nella loro dieta, ma denota anche come altri Paesi europei o occidentali abbiano già superato queste barriere e siano pronti a buttarsi sul mercato”.
Per l’Università di Pisa ha partecipato allo studio insieme a Simone Mancini anche la professoressa Roberta Moruzzo del Dipartimento di Scienze Veterinarie.
Cronaca
Terroristi rossi, Francia conferma no a estradizione in Italia

(Adnkronos) – Dalla Corte di Cassazione in Francia arriva il no all’estradizione dei 10 ex terroristi rossi italiani e quindi alla richiesta dell’Italia. Ad annunciarlo è la stessa Corte suprema francese che ha respinto “tutti i ricorsi presentati dal Procuratore” contro la decisione della Corte di Appello di Parigi che a fine giugno aveva deciso il no alla richiesta dell’Italia.
Le domande di estradizione riguardavano l’ex di Lotta Continua
Giorgio Pietrostefani, tra i fondatori dell’organizzazione, ottantenne e da tempo malato, condannato a 22 anni come uno dei mandanti dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi; sei ex militanti delle Brigate rosse: Giovanni Alimonti (classe ‘55) che deve ancora scontare 11 anni per banda armata e associazione terroristica, Roberta Cappelli (classe ‘55) che ha una condanna all’ergastolo per associazione con finalità di terrorismo, concorso in rapina aggravata, concorso in omicidio aggravato, attentato all’incolumità, Marina Petrella (classe ’54), che deve scontare l’ergastolo per omicidio, Sergio Tornaghi (classe ’58), condannato all’ergastolo per l’omicidio di Renato Briano, direttore generale della Ercole Marelli, Maurizio Di Marzio (classe ’61), che deve scontare 5 anni per tentato sequestro dell’ex dirigente della Digos di Roma, Nicola Simone, Enzo Calvitti (classe ’55), che deve scontare 18 anni, 7 mesi e 25 giorni e 4 anni di libertà vigilata per i reati di associazione sovversiva, banda armata, associazione con finalità di terrorismo, ricettazione di armi; l’ex militante di Autonomia Operaia Raffaele Ventura (classe ’52), condannato a 20 anni per concorso morale nell’omicidio a Milano del vicebrigadiere Antonio Custra; l’ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac) Luigi Bergamin (classe ’48), che deve scontare una condanna a 25 anni per associazione sovversiva, banda armata e concorso in omicidio; l’ex membro dei ‘Nuclei armati contropotere territoriale’ Narciso Manenti (classe ’57), che ha una condanna all’ergastolo per l’omicidio aggravato dell’appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri, assassinato a Bergamo il 13 marzo 1979.
LE MOTIVAZIONI – La Corte di Cassazione, si legge nella decisione, “rigetta i ricorsi presentati dal Procuratore generale presso la Corte di Appello di Parigi contro le decisioni della Corte d’Appello, ritenendo sufficienti le motivazioni addotte dai giudici, che rientrano nella loro sovrana discrezionalità. Quindi il parere è sfavorevole alle domande di estradizioni” nei confronti dei dieci ex terroristi italiani. Gli italiani, ricorda la Corte di Cassazione, sono stati giudicati colpevoli, tra il 1983 e il 1995, dalla giustizia italiana, di attentati terroristici, eversione dell’ordine democratico e omicidio aggravato, commessi in Italia, tra il 1972 e il 1982, durante gli “anni di piombo”. Di queste dieci persone che vivono in Francia, le autorità italiane hanno chiesto la loro estradizione nel 2020 per poter scontare la pena in Italia.
La Corte d’Appello, nel 2022, ricorda la Corte di Cassazione, “si è pronunciata sfavorevolmente su tali richieste di estradizione, ritenendo che diversi ricorrenti sono stati giudicati in contumacia, senza aver avuto la possibilità di difendersi in un nuovo processo, la legge italiana non offrendo questa garanzia; la quasi totalità dei richiedenti hanno vissuto in Francia per circa 25-40 anni, un paese in cui hanno una situazione familiare stabile, sono inseriti professionalmente e socialmente, senza più nessun legame con l’Italia, cosicché la loro estradizione causerebbe un danno sproporzionato al loro diritto a rispetto della vita privata e familiare”.
LA POSIZIONE DI PARIGI – La richiesta di estradizione dell’Italia è stata accolta con favore anche dal governo francese e dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron che il 30 giugno 2022 aveva auspicato che gli ex militanti potessero essere giudicati sul suolo italiano preannunciando il ricorso alla Cassazione dopo il no della Corte di Appello: “E’ il rispetto che dobbiamo alle famiglie delle vittime e alla nazione italiana”, aveva affermato il Capo di Stato francese riprendendo gli argomenti che nell’aprile 2021 lo avevano portato a fare arrestare i dieci ex terroristi italiani. Macron aveva ribadito allora la “volontà politica di sostenere la domanda di estradizione del governo italiano, conformemente a quella che è sempre stata la politica della Francia, ovvero rifiutare l’estradizione solo delle persone non implicate in crimini di sangue. Nella fattispecie, le persone di cui stiamo parlando sono state implicate in crimini di sangue e quindi meritano di essere giudicate sul suolo italiano”.
LA DOTTRINA MITTERRAND – Una posizione, questa, che si è voluta in linea con la cosiddetta dottrina Mitterrand che era stata introdotta in Francia negli anni Ottanta dall’allora presidente socialista francese François Mitterrand e che comunque non fu mai delimitata e concretizzata in nessun tipo di legge. La dottrina, secondo alcuni, prevedeva che in caso di acclarati crimini di sangue la Francia avrebbe concesso l’estradizione mentre in caso contrario non l’avrebbe concessa. Ma questa interpretazione è stata contestata dai legali degli ex terroristi italiani. Anche il ministro della giustizia francese, Eric Dupond-Moretti si è sempre dichiarato a favore dell’estradizione degli ex terroristi italiani: “Avremmo accettato che uno degli autori del Bataclan (il riferimento è all’attentato terroristico di matrice islamica del 13 novembre 2015 che fece 90 morti nella sala di concerto, ndr) andasse a vivere 40 anni in Italia? Questi hanno le mani sporche di sangue. Non ho remore”.
Il 29 giugno 2022 la Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello aveva emesso parere sfavorevole alla procedura di estradizione richiamandosi agli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che fanno riferimento alle sentenze in contumacia e al rispetto della vita privata e famigliare. Il lungo iter giudiziario aveva preso avvio dopo la storica decisione del 22 aprile 2021 del Governo di Parigi di trasmettere ai giudici francesi le domande di consegna dell’Italia.
Cronaca
Iqos guarda al futuro con Metropolis, l’installazione immersiva di Fabio Novembre

(Adnkronos) – Presenza stabile e tra le più attese, anche quest’anno Iqos partecipa alla Milano Design Week con un progetto immersivo firmato da Fabio Novembre, architetto e designer italiano noto per aver ideato spazi e oggetti di sorprendente forza espressiva per le più importanti realtà internazionali, passando dal design alla moda, dall’arte all’architettura.
Dal 18 al 23 aprile, lo spazio Iqos presso Tortona Rocks – Opificio 31 ospiterà Metropolis, l’installazione realizzata da Novembre Studio e dedicata ad Iqos Iluma e a tutta la sua community. Per l’occasione Fabio Novembre ha scelto di raccontare i dispositivi di nuova generazione di Philip Morris in versione macro per metterne in risalto gli aspetti più legati al design. Allo stesso tempo però questi elementi, non si limitano a rappresentare la loro funzione, ma vengono trasposti, in un continuo cambio di scala, diventando edifici avveniristici. All’interno dell’installazione saranno visitabili quattro città ideali legate ai colori e alle forme dei quattro dispositivi reinterpretati per l’occasione attraverso nuovi pattern grafici, disegnati dallo stesso Novembre, in cui i visitatori potranno ritrovarsi e riconoscersi, intraprendendo un viaggio verso una personale visione della propria città del futuro. Le limited edition di accessori per Iqos Iluma Prime firmate da Novembre Studio saranno in vendita presso le Iqos Lounge in Opificio 31.
”Oggi oltre 17 milioni di adulti usano Iqos nel mondo, i numeri di una grande metropoli. Così quando ci è stato chiesto di intervenire graficamente su questi device, abbiamo subito pensato alle comuni passioni di queste persone, trasformando i 4 pattern in altrettanti edifici dove simbolicamente questa comunità potesse incontrarsi” – ha dichiarato Fabio Novembre.
”La collaborazione con Novembre Studio, in quello che ogni anno si conferma come il tempio del design italiano e internazionale, arricchisce di un nuovo tassello la collezione di iniziative che celebrano il percorso di trasformazione e innovazione di Philip Morris Italia attraverso la visione creativa di artisti e designer come Karim Rashid, Quayola, Alex Chinneck, Felice Limosani e Truly Design Crew – commenta Gianluca Iannelli, Head of Marketing & Digital di Philip Morris Italia. Anche in questa edizione l’installazione vuole essere un omaggio alla community di Iqos users in Italia, milioni di persone che abiteranno la “Metropolis” rappresentata nei pattern ideati dall’Architetto Novembre”.
Cronaca
Ore contate per il maltempo, primavera in arrivo: previsioni meteo

(Adnkronos) – Pioggia, venti di burrasca, neve sulle Alpi e sugli Appennini e gelate in Val Padana. Negli ultimi due giorni l’Italia è ripiombata nell’inverno ma il maltempo ha le ore contate. Nelle prossime ore sono ancora previste precipitazioni residue dall’Abruzzo fino alla Puglia, nevose sull’Appennino centrale fino agli 800-900 metri, piogge anche tra Calabria e Sicilia e ancora venti di burrasca soprattutto sulla Puglia e le aree ioniche. Ma, avverte Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, le cose stanno per cambiare.
Il ciclone che ha portato vividi ricordi della scorsa stagione si allontana verso la Romania mantenendo attiva solo una sostenuta circolazione dei venti sulle regioni meridionali: i mari, memori della burrasca delle ultime ore, si presentano ancora agitati tra lo Stretto di Sicilia e il Mar Ionio con onde fino a 3-4 metri. Come già detto, però, nelle prossime ore il tempo andrà migliorando anche al Sud.
Ci aspettano 4 giorni di tempo stabile di stampo primaverile: il sole sarà prevalente ma, come succede spesso a marzo e aprile, non mancheranno veloci passaggi nuvolosi specie al Nord, laddove la pressione atmosferica è leggermente più bassa. Non sono comunque attese precipitazioni significative fino a sabato 1 aprile, poi probabilmente avremo una fotocopia di quello che è successo lo scorso weekend: domenica una massa d’aria più fredda, proveniente dalla Scandinavia, potrebbe portare un peggioramento e un calo delle temperature verso l’Italia con fenomeni più diffusi nella giornata di lunedì 3 aprile. In seguito a questo affondo scandinavo, da confermare, la Settimana Santa potrebbe poi rimanere sotto media e un po’ freddina, specie al mattino.
Al momento però non è totalmente confermato questo cambiamento del prossimo weekend, in quanto gli scenari previsti dai modelli meteorologici divergono molto. Quel che è certo è che il tempo migliorerà e vivremo una settimana dal classico stampo primaverile con temperature gradevoli, cieli spesso azzurri e venti in attenuazione. Considerando gli sbalzi termici sempre più frequenti, le ondate di calore, il gelo e la siccità, questa fase primaverile sarà decisamente benvenuta; purtroppo ancora una volta si presenterà avara di piogge, di acqua: le precipitazioni risultano sempre più necessarie al Nord-ovest dove aumenta anche il rischio incendi, mentre la siccità persiste anche a causa di episodi di Foehn sempre più frequenti, come è successo tra l’altro nella giornata di ieri.
Oggi, martedì 28 marzo – Al nord: sole, freddo al mattino con locali gelate in pianura. Al centro: soleggiato e ventoso. Al sud: via via più soleggiato ovunque. Venti forti da nord.
Domani, mercoledì 29 marzo – Al nord: nubi irregolari. Al centro: poco nuvoloso. Al sud: sole dappertutto.
Giovedì 30 marzo – Al nord: nubi irregolari con veloci temporali. Al centro: soleggiato salvo nubi sull’ alta Toscana. Al sud: soleggiato e più caldo.
Tendenza: venerdì più piovoso al Nord, bel tempo e via via più caldo al Sud.
Cronaca
Forum internazionale per la Pace, mille cadetti a Piazza Armerina

(Adnkronos) – Mille giovani, studenti e cadetti, di 18 diverse nazioni a Piazza Armerina (Enna) per la tre giorni del terzo forum internazionale per la Pace, la sicurezza e la prosperità organizzato dall’ente no-profit fondato dal canadese Steve Gregory nel 2019, dallo Stato Maggiore della Difesa attraverso il comandante militare dell’Esercito in Sicilia, Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, e dal Comune di Piazza Armerina, guidato dal sindaco Antonino Cammarata.
La giornata è cominciata con una marcia di 6 chilometri che ha portato studenti, cadetti e autorità militari e civili da uno dei luoghi teatro di battaglia durante l’avanzata delle truppe alleate canadesi il 16 luglio 1943. La marcia è giunta fino al monumento Royal Canadian Regiment, dove sulle note del Silenzio suonato da una cornamusa scozzese, è stata deposta una corona di fiori alla presenza di Steve Gregory, del Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, del Generale di Divisione Craig Aitchison, comandante dell’Accademia della Difesa canadese e del sindaco Comune di Piazza Armerina, Antonino Cammarata.
“Le celebrazioni – dichiara Steve Gregory, fondatore del Forum per la pace – nascono dalla volontà di far conoscere in Canada il sacrificio dei nostri militari in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale e onorare tutti i caduti, militari e civili di ogni paese. La pace non è gratuita, ma ha bisogno di tanto lavoro per continuare ad essere mantenuta”.
“Le giornate del Forum – interviene Angelo Maurizio Scardino, Generale di Divisione, comandante militare dell’esercito in Sicilia – sono di fondamentale importanza affinché le giovani generazioni, che saranno le future classi dirigenti, capiscano quali sono stati i sacrifici, come nel 1943, che hanno portato ad una società pacifica. Il culto della memoria è un monito perché quei tragici eventi non si ripetano più”. Interviene anche il sindaco di Piazza Armerina, Antonino Cammarata, “Giornate come queste servono a formare i giovani, affinché ciò che è successo 80 anni fa, e che purtroppo si sta verificando in questo momento in altre parti del mondo, non accada mai più”.
Durante il Forum i giovani si confronteranno sui temi della pace positiva e, sopratutto, del contrasto alla disinformazione di cui proprio i fatti legati allo sbarco del ’43 sono stati un primo esempio. Di questo si discuterà con accademici, professionisti militari e di pubblica sicurezza, operatori di pace e leader politici.
Al termine delle tre giornate di studio le istituzioni apriranno ufficialmente le manifestazioni del’80esimo anniversario dello sbarco in Sicilia delle truppe alleat
Cronaca
Aeronautica: un Frecciarossa dedicato ai 100 anni, speciale livrea presentata a Termini

(Adnkronos) – “Eccellenze italiane verso il futuro”. Sono queste le parole che si leggono sul Frecciarossa 1000 che viaggerà nei prossimi due mesi lungo il territorio nazionale. Un messaggio itinerante a supporto degli eventi che si svolgeranno per la celebrazione dei cento anni dell’Aeronautica Militare. La presentazione della nuova livrea oggi pomeriggio, al binario 1 della stazione Termini di Roma, alla presenza dell’Amministratore Delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, del Generale di Squadra Aerea Aurelio Colagrande Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare ed altre autorità militari. “È un onore essere insieme all’Aeronautica Militare – ha dichiarato Luigi Corradi – per celebrare il loro centenario. Siamo due istituzioni che lavorano per il Paese con missioni differenti di trasporto e di difesa. Abbiamo molto in comune nell’ambito dell’innovazione e della ricerca. Per il progetto di questo Frecciarossa abbiamo infatti potuto contare anche sulla scelta di materiali già sperimentati nell’aviazione”.
“È un grandissimo piacere poter essere qui a rendere omaggio a Trenitalia che ci ha dato l’opportunità di poter festeggiare insieme uno dei numerosi eventi in programma per il nostro centenario – ha sottolineato il generale Colagrande – Trenitalia e l’Aeronautica Militare hanno molte cose in comune, tra cui i valori quali la sicurezza e la sostenibilità dei nostri mezzi e il lavoro di squadra che ci permette di essere efficienti, veloci e precisi. Avere un mezzo di trasporto di massa come il treno con la nostra immagine – rappresenta una opportunità per celebrare questo importante anniversario insieme a coloro che ci hanno permesso di essere una Forza Armata al servizio della gente, con la gente e per la gente”.
Cronaca
Grandine oggi a Roma, meteo anomalo ma c’è una spiegazione

(Adnkronos) – La grandine caduta oggi a Roma può essere considerata una parziale anomalia, considerato il periodo. Una spiegazione scientifica, però, c’è. “Nei giorni scorsi abbiamo avuto giornate molto belle quindi caldo, soprattutto il mare, poi è arrivata un’infiltrazione di aria più fredda da nord-ovest che ha fatto contrasto con l’aria più calda e più umida preesistente nei giorni scorsi: il suolo caldo, soprattutto il mare caldo, ha fornito energia a questo sistema e quindi sono arrivate le grandinate di questa mattina e di questo pomeriggio”, dice all’Adnkronos Antonello Pasini, fisico climatologo del Cnr, sulle condizioni meteo registrate oggi a Roma.
Anche se la normalità, per il periodo e per l’intensità, di questi fenomeni è da valutare “a posteriori”, Pasini spiega che “con il riscaldamento globale è aumentata la temperatura del Mar Mediterraneo e questo fornisce maggiore energia a sistemi di questo tipo e si rischiano fenomeni più violenti. Non si può dire che sia tutta colpa del cambiamento climatico, ma c’è un rischio di aumento dell’intensità dei fenomeni associato al riscaldamento globale”.
“Noi siamo ancora nella soglia tra inverno e primavera mentre fenomeni di questo tipo sono molto più usuali in estate e autunno proprio perché la temperatura del mare è più alta. Ma anche adesso abbiamo un’anomalia positiva della temperatura del mare il che ha favorito questo fenomeno, quindi un po’ fuori stagione; le grandinate sono più tipiche in estate ed autunno ma con questa situazione del mare e con temperature così miti può accadere anche fuori stagione”, conclude Pasini, docente di Fisica del clima all’Università Roma Tre.
Coronavirus
Spazio, con Spei Satelles decolla il messaggio di speranza di Papa Francesco

(Adnkronos) – Decollano con una inedita missione spaziale le parole del messaggio di speranza a tutta l’umanità che Papa Francesco pronunciò durante il lockdown del marzo 2020, con la Statio Orbis in Piazza San Pietro. Spei Satelles è “un unicum” nella storia dell’esplorazione spaziale e nella vita della Chiesa Cattolica e la missione decollerà il prossimo 10 giugno, dalla base spaziale di Vandenberg, in California, con un Falcon 9 di Space X. A bordo del piccolo satellite c’è un nanobook in silicio che riporta il messaggio di quella preghiera diventata una icona di speranza che continua il suo viaggio e che continua a chiamare all’azione gli abitanti del pianeta. Per significare questo impegno comune, camminando insieme al Papa, chiunque lo vorrà potrà partecipare al viaggio di “Spei Satelles” e farsi portatore di speranza e pace iscrivendo il proprio nome sul sito www.speisatelles.org. Il Papa, inoltre, al termine della prossima Udienza Generale, mercoledì 29 marzo, benedirà il satellite e il nanobook prima del suo trasferimento per le ultime verifiche tecniche prima del lancio. La missione è una iniziativa congiunta dell’Agenzia Spaziale Italiana, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Dicastero per la Comunicazione che hanno presentato Spei Satelles a Roma, nella Sala Marconi di Palazzo Pio XI, in occasione del terzo anniversario della Statio Orbis e nel decennale del pontificato di Papa Francesco. “Perché andare nello spazio? Perché lo spazio ha un fascino per tutti, specialmente per i giovani, perché lo spazio rappresenta il mistero universale” e “mandare un nano-book in orbita spazio significa riscrivere il messaggio che esso contiene” ha detto Monsignor Lucio Ruiz, Segretario del Dicastero per le Comunicazione, presentando la speciale missione spaziale. “Purtroppo – ha osservato Monsignor Ruiz – non è il Covid l’unica tempesta che colpisce l’umanità, oggi il mondo patisce questa ‘terza guerra mondiale a pezzi’ che copre di dramma tutta l’umanità. Ma ancora, ognuno di noi, nella propria vita, nella propria storia, sperimenta quella ‘tormenta’ che può far perdere la speranza. Per questo motivo la camminata della speranza si fa sempre attuale, si fa sempre necessaria, si fa sempre per ognuno di noi. Tutti abbiamo bisogno di sentire quel richiamo del Signore: ‘Perché avete paura? Non avete ancora fede?'”.”Per ciò, con il nanobook portato in cielo, che percorrerà l’orbita della terra nel piccolo satellite, vogliamo significare che quella preghiera, quella benedizione, e quell’appello universale, continuano oggi a farsi presenti per tutti gli uomini di buona volontà e a chiedere di partecipare essendo costruttori di pace e speranza” ha sottolineato ancora Monsignor Ruiz.
Era proprio il 27 marzo del 2020 quando Papa Francesco, in una sera buia, completamente solo è salito sul sagrato di una piazza San Pietro insolitamente deserta e bagnata da una pioggia intensa. Papa Francesco pregava per ridare speranza a un mondo disorientato dalla pandemia. E la potenza delle immagini e le parole del Santo Padre hanno segnato il mondo. A distanza di tre anni dalle storiche immagini del Santo Padre in Piazza San Pietro, in pieno lookdown, diventano un messaggio di speranza per l’umanità che con questa inedita missione decolla alla volta dello spazio per raggiungere e coinvolgere sempre più persone. A partire da quel 27 marzo del 2020 sono nate diverse iniziative affinché questo evento non venisse dimenticato ma anzi mantenesse la sua forza trainante per andare non solo oltre la pandemia, per rendere più forti e ricchi di speranza in ogni momento di difficoltà, rammentando che nessuno si salva da solo. Nel 2021, un anno dopo quell’evento, la Statio Orbis con le parole, le immagini e le meditazioni, anche dei giorni successivi, sono diventati una pubblicazione che nel 2022 è stata depositata presso la banca mondiale dei semi, nello Svalbard Seed Vault, come ‘seme di speranza’. Nel 2023, quel seme di speranza volerà nello spazio in modalità del tutto inconsuete, tecnologicamente molto avanzate e culturalmente inedite per diffondere ulteriormente il suo messaggio universale dando vita a diverse iniziative connesse.
Il progetto della missione Spei Satelles, coordinato dal Segretario del Dicastero Monsignor Lucio Adrian Ruiz, ha coinvolto, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Agenzia Spaziale Italiana, Il Politecnico di Torino, l’Instituto para el Diálogo Global y la Cultura del Encuentro – Idgce, l’Istituto Universitario Salesiano Venezia – IusveE e l’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino. Il libro del Papa, “Perché avete paura? non avete ancora fede” porta così in orbita il messaggio della Statio Orbis, ed è diventato, grazie al Consiglio Nazionale delle Ricerche ed in particolare all’attività dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie coordinata da Andrea Notargiacomo, un ‘nanobook’, una lastra di silicio, di 2x2x0,2 mm, in cui è stato inciso il libro ad alta miniaturizzazione per mezzo di tecnologie di micro e nanofabbricazione.
“La Santa Sede ha chiesto all’Agenzia Spaziale Italiana di aiutarla ad individuare e realizzare, grazie alla tecnologia spaziale, una soluzione che consentisse alle parole di speranza del Santo Padre di oltrepassare i confini terrestri e di raggiungere dallo spazio il maggior numero possibile di donne e di uomini sul nostro pianeta affannato” ha detto il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia, intervenuto alla presentazione della missione spaziale Spei Satelles. Il Magnifico Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, ateneo che parimenti si è spesa molto per Spei Satelles, ha rilevato che i giovani del Politecnico in questa missione “hanno potuto misurarsi con una sfida tecnica e scientifica non facile in un quadro valoriale che rappresenta una sfida umana e culturale decisiva”. La Presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, ha rilevato che “oggi la scienza dell’infinitamente piccolo ci mette davanti a un progresso enorme: la capacità di miniaturizzare il nostro sapere facendolo viaggiare attraverso il tempo e lo spazio”.
Per mettere in orbita, come segno e profezia di speranza, questo micro-manufatto, l’Agenzia Spaziale Italiana ed il Politecnico di Torino hanno lavorato poi in stretta sinergia. I giovani dell’Ateneo torinese, guidati dalla professoressa Sabrina Corpino, hanno progettato e costruito a tempo di record un CubeSat 3U SpeiSat che potesse ospitare e custodire il nanobook. L’Agenzia Spaziale Italiana guidata da Giorgio Saccoccia ha reso possibile il suo lancio e la messa in orbita bassa terrestre (Low Earth Orbit-Leo) ad un’altitudine di circa 525 chilometri. Il CubeSat viaggerà a bordo di un razzo Falcon 9, il vettore in due stadi parzialmente riutilizzabile di SpaceX e sarà ospitato sulla piattaforma Ion Scv-011Ion, il carrier satellitare sviluppato, realizzato e gestito dall’azienda italiana D-Orbit, che effettua servizi di lancio e rilascio in orbita. Il satellite è anche dotato, oltre che della strumentazione di bordo per funzionare ed essere guidato da terra, anche di un trasmettitore radio. Per il tempo di permanenza in orbita saranno captabili, nel momento in cui il satellite sorvolerà quella porzione di Terra, e facilmente codificabili in modo testo, frasi desunte dal Magistero Pontificio che hanno a tema la speranza e la pace. I messaggi sono in italiano, inglese e spagnolo.
L’Arcivescovo metropolita di Torino, monsignor Roberto Repole, ha sottolineato che “abbiamo tutti bisogno di speranza, in modo particolare i giovani. Custodire la speranza è la missione di questo satellite progettato e costruito da giovani, raccontato nel logo missione da giovani, abitato, speriamo, da molti giovani che vorranno salire a bordo con il Papa attraverso il sito impegnandosi così a seminare speranza e fraternità là dove abitano”. La missione è stata pensata anche per attivare coloro che si lasceranno coinvolgere. Attraverso il sito www.speisatelles.org non solo è possibile seguire l’evolvere della missione, ma anche iscrivere il proprio nome in un chip che Spei Satelles custodirà in orbita. Per ottenere un virtuale boarding pass verrà chiesto di impegnarsi a fare un’opera di misericordia in favore della pace e la speranza. Ciascuno così può diventare seme di speranza concreto nel suo ambiente di vita.
Il Direttore dello Iusve, don Nicola Giacopini, ha commentato: “Siamo grati e quasi increduli di essere stati coinvolti così da vicino in questa esperienza che unisce la terra al cielo. I nostri giovani studenti e laureati in Comunicazione hanno potuto cimentarsi nell’elaborazione del logo e nella narrazione della missione Spei Satelles. Anche il logo della missione spaziale richiama tutti questi aspetti ed è stato realizzato nell’ambito di un progetto didattico dagli studenti dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia Iusve guidati da Marco Sanavio”. “Il logo – ha spiegato – richiama innanzitutto le iniziali di Spei Satelles, il Custode della Speranza in lingua latina. Le due lettere ‘S’, disposte in maniera speculare, indicano la complementarità di ‘terra’ (la semicirconferenza inferiore) e ‘cielo’ (la semicirconferenza superiore), oltre a segnare l’orbita del satellite attorno al nostro pianeta. Gli elementi tecnici e di senso, tecnologia e narrazione sono stati tra loro coordinati e tenuti insieme grazie al lavoro dell’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino guidato da don Luca Peyron.
Cronaca
Foti (Fondazione Magna Grecia): “Oggi è il momento delle scelte, snellire l’iter burocratico”

(Adnkronos) – ”Oggi è il momento delle scelte. Oggi come non mai. Sul piano tecnologico siamo pronti a farlo, l’opera ha la necessità di una valutazione complessiva, ma è indispensabile, se necessario si deve applicare il ‘metodo Genova’, snellire le procedure burocratiche”. A dirlo è stato Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, intervenendo a un convegno in corso a Teatro Massimo di Palermo dal titolo ‘Il Ponte sullo Stretto. Una sfida necessaria’.
“Negli ultimi 50 anni abbiamo assistito solo a chiacchiere, l’opera si poteva fare. E’ stata bloccata non per un problema tecnico ma politico. In commissione Trasporti – ricorda Foti – ho vissuto la vicenda di Monti che voleva, e dopo lo ha fatto, fare una cosa che un Paese serio non fa: ha disdetto una gara regolarmente vinta da un gruppo internazionale pilotato da Impregilo. Alla fine quello che è accaduto è che si è speso oltre un miliardo per non fare l’opera, creando un danno a livello internazionale al nostro Paese con una perdita di credibilità. Dare ragione a chi non ha voluto farlo è stato un disastro, noi avremmo avuto il ponte nel 2016 con una tecnologia assolutamente di primo livello”, ha concluso Foti.
Cronaca
Colpo di coda dell’inverno, poi torna l’anticiclone: il meteo della settimana

(Adnkronos) – L’inverno con un’ondata di maltempo si riaffaccia sull’Italia questa settimana prima dell’arrivo dell’anticiclone. Il mese di marzo è spesso caratterizzato da bruschi cambi del tempo. L’atmosfera si prepara a entrare in modalità primavera, pertanto subisce degli attacchi da quell’inverno che nei mesi scorsi ha fatto fatica a imporsi sull’Italia, se non per alcuni brevi periodi. Una difficoltà causata dall’ingombro dell’anticiclone africano.
Nelle prossime ore un sussulto invernale attraverserà dunque il nostro Paese con un ciclone alimentato da aria artica. Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it, avvisa che il transito del vortice non sarà certo indolore dato che gran parte delle regioni stanno vivendo un periodo piuttosto mite grazie all’aria calda contenuta nell’alta pressione che ci sta interessando da qualche giorno. Sarà proprio lo scontro tra l’aria artica e quella più mite preesistente che produrrà intense precipitazioni, talora temporalesche e con grandine, che colpiranno soprattutto il Centro-Sud peninsulare.
Nelle prossime ore inizieranno a soffiare venti via via più forti dai quadranti settentrionali, nel contempo l’atmosfera diventerà sempre più instabile, così rovesci improvvisi e temporali potranno colpire le regioni centrali e meridionali, in particolar modo Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria tirrenica e zone interne di Toscana e Lazio. L’aria fredda in quota permetterà alla neve di scendere a quote di tutto rispetto per trovarci a fine marzo. La dama bianca cadrà diffusamente sugli Appennini, dapprima sopra i 1400 metri circa, poi in serata e nottata anche a 7-900 metri. I venti soffieranno forti o molto forti con raffiche fino a 100 km/h e conseguenti mareggiate intense lungo le coste esposte alle correnti da nord.
Le regioni del Nord saranno quasi completamente saltate da questo peggioramento, se non per l’Emilia Romagna orientale che potrebbe vedere qualche veloce rovescio. Questa fase di maltempo di stampo invernale sarà molto veloce tanto è vero che già da martedì tornerà l’alta pressione e il sole tornerà a splendere sulla quasi totalità dell’Italia. Inizierà così una nuova fase stabile del tempo che sembrerebbe durare almeno fino a sabato 1 aprile. Per finire, menzioniamo l’andamento delle temperature che dopo il passaggio del ciclone subiranno un sensibile abbassamento, soprattutto di notte. Da martedì al Nord torneranno le gelate anche in pianura. I valori massimi, rispetto ai 20-22°C di questi giorni, perderanno dai 6 agli 8°C. Per un ritorno a valori più miti bisognerà aspettare giovedì 30.
Oggi, lunedì 27 marzo – Al nord: sole e vento, un po’ instabile su Emilia e Romagna orientali. Al centro: maltempo invernale su Marche, Abruzzo, Umbria e Molise. Al sud: instabile e a tratti perturbato, ma non in Sicilia. Venti forti.
Domani, martedì 28 marzo – Al nord: sole, freddo al mattino. Al centro: soleggiato e ventoso. Al sud: via via più soleggiato ovunque. Venti forti da nord.
Mercoledì 29 marzo – Al nord: nubi irregolari. Al centro: poco nuvoloso. Al sud: sole dappertutto.
Tendenza: qualche pioggia sulle Alpi, bel tempo e via via più caldo al Centro-Sud.
Cronaca
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