Economia
‘Lo smart working tra la libertà degli antichi e...
‘Lo smart working tra la libertà degli antichi e quella dei moderni’, presentato alla Luiss il volume a cura di Francesco Maria Spanò
Edito da Rubettino, esplora le opportunità di questo modello di lavoro, facendosi promotore di una nuova modernità nel rapporto di fiducia tra i lavoratori e i datori di lavoro
Verrà presentato oggi, nel Campus Luiss di viale Romania, a Roma, alle ore 17, il libro 'Lo smart working tra la libertà degli antichi e quella dei moderni' (ed. Rubettino), a cura di Francesco Maria Spanò, direttore People & Culture dell'Ateneo.
Il volume esplora le opportunità dello smart working, facendosi promotore di una nuova modernità nel rapporto di fiducia tra i lavoratori e i datori di lavoro. Ma non solo. Tra le pagine, anche una proposta di legge per il rilancio e il ripopolamento dei piccoli borghi italiani, oggi al centro dell'attenzione pubblica grazie alla migrazione di numerosi professionisti provenienti dai centri urbani, favorita proprio dalla possibilità di lavorare da remoto.
Di questo e di molto altro discuteranno, alla presenza dell'autore: Paola Severino, presidente Luiss School of Law; Raffaele Fabozzi, professore di Diritto del Lavoro, Luiss; Stefano Feltri, giornalista e curatore di Appunti; Luca Giustiniano, prorettore per l’Organizzazione e la Faculty, Luiss; Roberto Pessi, professore Emerito di Diritto del Lavoro, Luiss; Alessandra Ricci, amministratore delegato, Sace Spa. Modera Massimo Angelini, direttore External Affairs, Corporate Communication & Partnership, Università Luiss Guido Carli.
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Trasporti, Crapanzano (Ordine Ingegneri): “Si parla...
Il presidente e la relazione sulla mobilità: “Per favorire le auto, si investa sul trasporto pubblico”
“I problemi in territori come il nostro sono molto complessi e questi problemi molte volte dipendono dal fatto che nascono da soggetti che hanno compiti, interessi e obiettivi diversi e metterli d’accordo diventa difficile”. Questa l’analisi del presidente della commissione Mobilità e Infrastrutture sostenibili dell'Ordine degli ingegneri, Salvatore Crapanzano, durante gli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzati a Milano dall’Ordine degli ingegneri. “Ritengo indispensabile trovare un modo di lavoro congiunto”, prosegue Crapanzano. Il problema della mobilità è collegato con l’assetto del territorio, tra l’altro in un’area densamente popolata come la nostra in cui sussistono le esigenze abitanti, il costruito esistente e quello previsto, e le reti di mobilità. Tutti aspetti che devono essere in connessione”, spiega Crapanzano. “Oggi non si parla di pianificazione, gestione e programmazione e quel che avviene spesso è il contrario: uno sviluppo urbanistico che procede per conto proprio e una volta fatta l’infrastruttura si sviluppano i trasporti. Lo sviluppo ferroviario è importante perché ha a che fare con l’ambiente, i consumi e la coesione sociale. Se non ci fosse il treno, le macchine non avrebbero spazi fisici per spostarsi. Se uno vuole favorire le auto, deve investire nel trasporto pubblico. E non per arrivare prima, ma per arrivare in tempo”.
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Gic 2024, Trentini (Cams): “Utm1500 valorizza materiale e...
“Quella che portiamo al Gic 2024 è una macchina per la disgregazione e il riciclaggio del materiale. La sua particolarità è che è una macchina elettrica, che quindi può funzionare con l’ausilio di fonti energetiche alternative. È una macchina che lavora le macerie e quindi valorizza il materiale, lo disgrega, tira via il ferro, lo seleziona e, dopo, tutto il materiale si può riutilizzare. Il tutto non consumando praticamente niente, per esempio sfruttando soltanto l’energia solare utilizzando i pannelli fotovoltaici”. Così Andrea Trentini direttore commerciale Cams, presentando le novità portate dall’azienda alla quinta edizione del Gic, le Giornate Italiane del Calcestruzzo, la principale mostra-convegno a livello europeo espressamente dedicata alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie per la filiera del calcestruzzo, alla prefabbricazione, ma anche alla demolizione delle strutture in cemento armato, al trasporto e al riciclaggio degli inerti, alle pavimentazioni continue e ai massetti. Organizzata da Mediapoint & Exhibitions, la kermesse è in programma fino al 20 aprile 2024 al Piacenza Expo.
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Gic 2024, Polastri (Cifa): “Festeggiamo qui i 50 anni della...
“Quello che abbiamo deciso di festeggiare qui al Gic è un compleanno molto importante per Cifa, un’azienda con 95 anni di storia. All’interno di questi 95 anni di storia si inserisce questo appuntamento importante: i cinquant’anni della betonpompa, inventata da Cifa e denominata Magnum, che è il primo mezzo che oltre a trasportare il calcestruzzo lo può anche pompare”. Lo ha detto Marco Polastri, direttore marketing, sales and after sales di Cifa, in occasione della prima delle tre giornate del Gic, le Giornate Italiane del Calcestruzzo, la principale mostra-convegno a livello europeo espressamente dedicata alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie per la filiera del calcestruzzo, alla prefabbricazione, ma anche alla demolizione delle strutture in cemento armato, al trasporto e al riciclaggio degli inerti, alle pavimentazioni continue e ai massetti. Organizzata da Mediapoint & Exhibitions, l’esposizione è in programma fino al 20 aprile 2024 al Piacenza Expo.