Cronaca
Influenza e polmoniti virali non Covid, in aumento casi che...
Influenza e polmoniti virali non Covid, in aumento casi che finiscono in terapia intensiva
Gli anestesisti: "Nella stragrande maggioranza chi ha questo quadro clinico da polmonite non Covid ha un esito positivo"
"Si conferma ormai la discesa dei ricoveri Covid, ma la pressione sugli ospedali non accenna a diminuire per via dell'influenza. Stiamo purtroppo vedendo polmoniti gravi non dovute all'infezione da Covid, ma alle conseguenze dell'influenza anche nelle terapie intensive". Lo sottolinea Giovanni Migliore, presidente della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), commentando l'ultimo report settimanale sui ricoveri Covid. "Dobbiamo essere ancora prudenti - raccomanda - perché nelle prossime settimane vedremo anche sugli ospedali gli effetti della riapertura delle scuole".
Gli anestesisti spiegano che sono in aumento i casi che finiscono in terapia intensiva. "Abbiamo nelle terapie intensive un incremento significativamente discreto di polmoniti virali non Covid, un aumento che sta mettendo in minoranza i casi Covid ricoverati nei reparti. Queste polmoniti virali non Covid sono legate al maggior impatto dell'influenza su una popolazione meno coperta dal vaccino. Nella stragrande maggioranza chi entra in rianimazione con questo quadro clinico da polmonite non Covid ha un esito positivo e viene dimesso dalla terapia intensiva. E' chiaro però che questa recrudescenza sta creando non pochi problemi ai pronto soccorso che si ritrovano intasati da casi mediamente gravi", dice all'Adnkronos Salute Alessandro Vergallo, presidente del sindacato degli anestesisti e rianimatori Aaroi-Emac, commentando il report Fiaso che evidenzia come il "Covid lascia il posto letto all'influenza", ma "la pressione sugli ospedali non accenna a diminuire" e "in terapia intensiva" finiscono "pazienti con gravi polmoniti virali".
Secondo Vergallo "ci siamo concentrati con una maggiore attenzione sulla vaccinazione Covid che, seppur non ha comportato un'adesione massiccia, ha però distratto soprattutto nella fascia over 65 dalla vaccinazione per l'influenza. Diciamo - conclude - che la scarsa adesione alla prima ha agito di riflesso anche sulla seconda, o almeno è quello che abbiamo visto noi clinici".
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Meteorologo: ”In arrivo imponente carico di...
''E' in arrivo un imponente carico di pulviscolo proveniente dal deserto del Sahara sull'Italia e sull'Europa che provoca cieli giallognoli e rossastri. Pulviscolo che, in caso di pioggia, si potrà depositare su macchine e panni stesi, creando uno strato marroncino''. Lo dice all'Adnkronos il tecnico meteorologo Mattia Gussoni, annunciando l'arrivo di sabbia sahariana sui nostri cieli.
"E' l'effetto del passaggio di un ciclone in discesa dal Nord Atlantico, che porterà maltempo durante il weekend di Pasqua, e che sarà alla base di un costante richiamo di correnti calde dai quadranti meridionali (Scirocco e Libeccio), che partono direttamente dall'Africa. Questo immenso ingranaggio atmosferico favorirà il sopraggiungere di grossi quantitativi di pulviscolo desertico che si andranno a concentrare in sospensione alle quote più elevate dell'atmosfera, pronte a raggiungere, dopo un lungo viaggio, anche il nostro Paese. Nel corso della prossima settima poi il tempo si stabilizzerà e ci sarà un minor richiamo di correnti da sud''.
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Terremoto in Grecia, scossa avvertita anche in Puglia,...
Epicentro a circa 40 km dalla costa greca, tra le città più vicine c'è Pyrgos a nord-est, l'isola di Zante a nord-ovest
Il terremoto di magnitudo 5.8 di oggi al largo della Costa Occidentale del Peloponneso, in Grecia, è stato avvertito anche in Puglia, Calabria e Sicilia orientale.A quanto fa sapere l'Ingv, la profondità ipocentrale è stata stimata a 33 km.
L'epicentro del terremoto è a circa 40 km dalla costa greca, tra le città più vicine c'è Pyrgos a nord- est, l'isola di Zante a nord-ovest. L'area in cui è avvenuto il sisma è prossima all'area epicentrale del forte terremoto (Mw 6.8) del 26 ottobre 2018 avvenuto a 30 km da Zante. Per quell'evento era stata diramata un'allerta tsunami che poi era stata revocata alcune ore dopo. Anche questo terremoto ha attivato il Centro Allerta Tsunami (CAT) dell'Ingv, essendo la magnitudo dell'evento poco al di sopra della soglia minima di attenzione pari a 5.5. Il messaggio è stato diramato dal CAT al DPC (e da questo a tutte le componenti del Servizio Nazionale di Protezione Civile) 5 minuti dopo il tempo origine del terremoto.
Nonostante la grande distanza dalle coste italiane (oltre 300 km), il terremoto - fa sapere l'Ingv - è stato avvertito in alcune aree del sud Italia, soprattutto in Puglia, Calabria e Sicilia orientale. Infatti, dalla mappa preliminare dei risentimenti macrosismici ottenuta con gli oltre 500 questionari inviati al sito "Hai sentito il terremoto?" si notano risentimenti fino al IV-V grado MCS.