Quattro tweet per parlare di contagi covid in Italia, vittime, bollettini e, soprattutto, porsi una domanda “interessante” chiedere. E cioè “quanti dei >9K morti di covid comunicati nei ‘bollettini’ dal 1/12 ad oggi siano effettivamente morti PER questa infezione e non semplicemente CON essa”. A scriverli è il virologo Guido Silvestri, professore della Emory University, che avverte: “Porsi questa domanda – come fanno molti epidemiologi veri – non è negazionismo, ma volontà di capire cosa succede in questa nuova fase pandemica”.
“In Italia – twitta Silvestri -, da 1/12, ci sono stati 4.5M nuovi casi di COVID. Dal punto di vista statistico, una popolazione di questa grandezza produce, in condizioni base, cioè se seguita come campione di studio, ~4K morti/mese di follow-up longitudinale, perché morire è parte del vivere. Con questi numeri di infezioni, e per questa ragione – sottolinea quindi il virologo -, diventa importante chiedersi quanti dei >9K morti di COVID comunicati nei “bollettini” dal 1/12 ad oggi siano effettivamente morti PER questa infezione e non semplicemente CON essa
(e lo stesso per i ricoveri ospedalieri). Porsi questa domanda – come fanno molti epidemiologi veri – non è negazionismo, ma volontà di capire cosa succede in questa nuova fase pandemica, che è molto diversa da quelle precedenti (e non ponendosela si rischia di usare il dato crudo in modo sbagliato e fuorviante). Come detto da molti – conclude Silvestri -, in assenza di dati specifici su questo aspetto da Regioni, ISS, ISTAT, Ministero etc, diventa essenziale valutare quelli sulla mortalità generale nella popolazione, confrontati con i 5-10 anni precedenti per gli stessi mesi (cd. mortalità in eccesso)”.

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