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She-Hulk, il trailer della serie Marvel su Disney+

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She-Hulk: Attorney at Law, Disney+ ha diffuso il nuovo trailer e la key art della serie Marvel Studios. Disponibile in esclusiva sulla piattaforma streaming a partire dal 17 agosto, la nuova serie comedy ha come protagonista Tatiana Maslany nei panni di She-Hulk/Jennifer Walters, un’avvocata specializzata in casi legali che vedono coinvolti i superumani.

Il produttore esecutivo Kevin Feige, presidente di Marvel Studios e chief creative officer di Marvel, ha dato il benvenuto a Tatiana Maslany alla presentazione degli Upfront 2022 di The Walt Disney Company, che si è tenuta ieri presso il Basketball City sul Pier 36 di New York. I due hanno condiviso i dettagli della serie in arrivo, compresa la data di lancio prevista per il 17 agosto, e hanno presentato il nuovo trailer al pubblico.

Diretta da Kat Coiro (episodi 1, 2, 3, 4, 8, 9) e Anu Valia (episodi 5, 6, 7) con Jessica Gao come sceneggiatrice, She-Hulk: Attorney at Law segue le vicende di Jennifer Walters mentre cerca di affrontare la complessa vita da avvocata trentenne e single che, oltretutto, è anche una Hulk verde alta più di due metri e dotata di superpoteri. La serie, composta da nove episodi, riunisce una serie di veterani del MCU, tra cui Mark Ruffalo nei panni di Smart Hulk, Tim Roth in quelli di Emil Blonsky/Abominio e Benedict Wong nel ruolo di Wong. Il cast comprende anche Ginger Gonzaga, Josh Segarra, Jameela Jamil, Jon Bass e Renée Elise Goldsberry. I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Kat Coiro e Jessica Gao. I co-produttori esecutivi sono Wendy Jacobson e Jennifer Booth.

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Tv: in uscita su Prime ‘Pesci Piccoli’ di The Jackal, Balsamo ‘abbiamo ancora da imparare’

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La serie comica sarà disponibile da giovedì 8 giugno. Sei episodi fatti di momenti esilaranti e quotidianità in una modesta agenzia che cresce insieme tramite difficoltà e vittorie

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‘Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget’ uscirà giovedì 8 giugno su Prime Video. E’ la prima serie comedy prodotta e ideata dalla content factory The Jackal con Mad Entertainment. Nel cast i protagonisti sono i componenti del gruppo comico (e società di videoproduzione) Fabio Balsamo, Gianluca Fru, Aurora Leone, Ciro Priello con la new entry ed esordiente Martina Tinnirello. Tanti gli ospiti importanti dei sei episodi del telefilm: Herbert Ballerina, Achille Lauro, Giovanni Muciaccia, Gabriele Vagnato, Valentina Barbieri e Mario ‘Il Ginnasio’ Terrone.

Il titolo è venuto in mente ad Aurora Leone. “Non avevamo idea di come chiamare la serie – racconta Ciro Priello alla conferenza stampa al Cinema Barberini di Roma – e un giorno sul set Aurora dice ‘ma perché non la chiamiamo ‘pesci piccoli’ come metafora del fatto che siamo una piccola agenzia in un mare di agenzie più grandi?'” In realtà il primo titolo era ‘Pesci grossi’ ma ci sembrava “ambiguo e anche pretenzioso”, secondo Fabio Balsamo. “Ci sentiamo ancora dei pesci piccoli perché la nostra mentalità è che abbiamo ancora da imparare e da crescere – aggiunge. Lo scopo è raccontare i piccoli contesti lavorativi di provincia. “Siccome anche noi siamo partiti da un contesto piccolo – spiega il regista Francesco Ebbasta – e ci siamo chiesti: come fanno questi esseri umani a convivere col fatto che quello che fanno non cambierà il mondo? E’ esplorata la capacità di vivere il quotidiano all’interno di un gruppo”.

I primi due episodi sono di una comicità scoppiettante. Fru dà il meglio di sé descrivendo le vite dei colleghi come voce fuori campo, con un microfono karaoke. Spicca su tutti il “mariofono” del personaggio Marione (Dino Porzio) usato per fare comunicazioni futili, come l’inserimento delle nuove merendine nella grande bolla apposita. “Nella nostra agenzia esiste veramente”, rivela Fru. La serie si concentra su gioie e dolori di una piccola agenzia pubblicitaria di Napoli vista dagli occhi di Greta (Martina Tinnirello), creative director, ostracizzata dalla sua agenzia precedente per un incontro con un cliente (Achille Lauro) finito male. La ragazza dovrà abituarsi ai modi di Ciro, Fabio, Fru e Aurora, amici e colleghi immersi nella realtà minuscola di brand provinciali e influencer minori e tragicomici. Insieme scopriranno che un’esistenza normale, senza successi assicurati da milioni di follower, nasconde qualcosa di prezioso se si hanno gli amici giusti. Sullo sfondo una Napoli raccontata in modo diverso, non quella pizza, Vesuvio e mandolino ma quella del quotidiano in una serie girata completamente indoor. “I personaggi si portano dietro la città per accento e scelte musicali come ‘Core ‘ngrato’ interpretata da Raiz degli Almamegretta – spiega Ebbasta – Abbiamo voluto conservare un rimando alla tradizione pur trattando un argomento moderno come le web agency”.

Nel lavorare insieme i The Jackal non hanno avuto particolari momenti di disaccordo perché sono abituati a stare gomito a gomito. “Ci viviamo talmente tanto tutti i giorni che quello che dobbiamo dire ce lo diciamo quotidianamente – spiega Balsamo – Siamo arrivati sul set in maniera molto trasparente”. Per Ciro Priello, “la nostra fortuna è che ci parliamo sempre di tutto”. Il primo giorno di produzione, però, pare che sia stata una festa perché “era da tanto tempo che non stavamo tutti quanti insieme per girare un progetto lungo”, specifica Priello. Tinniriello si è trovata benissimo con i ragazzi: “E’ stato glorioso. E’ stato come entrare nel mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie. Prima di questa esperienza non avevo fatto nulla”. La sua presenza era necessaria per il regista Francesco Ebbasta perché “l’innesco di ogni prodotto di sit-com a cui siamo affezionati avviene sempre per un elemento esterno che viene introdotto all’interno di un equilibrio ormai stabile”. Riferisce pure di non aver avuto particolari problemi a gestire il supergruppo. “La cosa che mi sorprende di loro non è tanto il talento eterogeneo che hanno ma la loro rara sensibilità di riuscire a riconoscere dopo anche quindici anni di esperienza di voler fare al meglio le cose con una squadra”.

Tra le scene più divertenti dei primi due episodi c’è quella di un briefing con Greta in cui Ciro scribacchia su un block notes. Al termine della riunione la ragazza lo elogia per aver preso appunti ma l’altro la smentisce mostrandogli il nome Michele in rilievo scritto a ripetizione sui fogli. La scena è ispirata ad un fatto veramente accaduto: “Prima di iniziare la serie, durante il brainstorming – racconta Ebbasta – io mi giro e noto che Ciro sta prendendo appunti e sta scrivendo Michele”. Un nome disegnato ogni tanto in modo compulsivo che deriva dall’infanzia di Priello in cui non sapeva scrivere il nome del suo beniamino, Michael Jackson. Non mancano, inoltre, omaggi alle sit-com amate da The Jackal. Il quarto episodio rende onore a ‘The Office’, girato interamente in stile mockumentary. “C’è anche la serie ‘Community’ per l’utilizzo delle strutture narrative incrociate”.

La serie è ideata da Francesco Ebbasta e Alessandro Grespan che hanno scritto il soggetto e la sceneggiatura con Luca Vecchi e Stefano Di Santi. Completano il cast Amanda Campana, Anna Ferraioli Ravel, Angelo Spagnoletti, Veronica Mazza, Giovanni Anzaldo, Sergio Del Prete, Flavio Pellino, Sara Penelope, Dino Porzio, Francesca Romana Bergamo, Alessia Santalucia, Gianni Spezzano, Marina Zanchi, Mario Zinno.

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Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli annunciano separazione: “Ma siamo più uniti che mai”

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Il conduttore e l'imprenditrice raccontano a Vanity Fair i motivi che hanno messo fine al loro matrimonio

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Matrimonio finito tra Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli. I motivi della separazione li hanno raccontati loro stessi su Vanity Fair, mettendo bene in chiaro che “non ci sono di mezzo terze persone o amanti”. “Nessuno sa perché nasce un amore, ma tutti vorrebbero sapere perché finisce”, premettono, spiegando poi che “siamo separati, eppure siamo più uniti che mai. Continueremo a esserlo per la nostra famiglia, tra di noi. Il sentimento è forte, però non è più quello che ci ha avvicinati”.

La decisione di parlare per la prima volta dell’epilogo della loro storia e dell’inizio di una nuova vita insieme è stata più di Sonia che di Paolo, il quale ci scherza su: “Mi hanno detto che dovevo venì, e sono venuto”. Comunque vadano le cose “siamo genitori, continueremo a fare le vacanze insieme, manterremo le stesse dinamiche”.

Certo non manca la delusione. “Non è stato facile – ha ammesso Bonolis -ma lentamente qualcosa si è rotto, o meglio è cambiato. Perché in fondo, anche se talvolta non vogliamo ammetterlo, qualsiasi rapporto, anche il più intenso e romantico, nel corso del tempo muta e si evolve in un senso come nel suo opposto. E a quel punto è giusto prenderne consapevolezza, cercando il dialogo e prendendo una decisione definitiva”.

Quanto ai motivi che li hanno spinti a non essere più una coppia, il conduttore spiega che “per un certo periodo Sonia ha avuto difficoltà a stare in una situazione che non era più la sua. Si è sforzata, e per questo le devo fare i complimenti, finché è stato inutile continuare. Ci siamo confrontati, mi ha spiegato, ho capito. Non si può pretendere che una persona viva diversamente da ciò che sente di essere. Con un briciolo di civiltà e di buona coscienza si accoglie il cambiamento. Le cose accadono, l’importante è andare avanti perché non si può tornare indietro”.

Sonia, dal canto suo, ha raccontato che “non riuscivo più a vivere con entusiasmo alcune delle cose che fanno parte di un rapporto di coppia. Da quando è morto mio padre, poi, ho proiettato il legame che avevo con lui su Paolo, il quale così è diventato un amico, un confidente. Quando ci siamo fidanzati io avevo 23 anni, non ero ancora laureata, lui era un uomo. Soltanto con il tempo e di fronte a certe circostanze abbiamo preso coscienza delle nostre differenze”.

Ed infine sul perché abbiano deciso di smentire l’indiscrezione della vostra (allora eventuale) la Bruganelli ha continuato: ”Per riprenderci quello che era nostro. Va bene essere giudicati perché siamo personaggi pubblici, ma potevamo anche essere separati da tempo e non volerlo dire”. “Era una notizia che avremmo dovuto dare noi per primi a chi di dovere – ha sottolineato Bonolis – Ma nel fascinoso mondo di Pettegolandia la gente si attacca vampirescamente alle vite degli altri ignorando sentimenti, affetti, figli”.

”Più che una lezione sul lasciarsi, è una dichiarazione su che cosa sia l’amore – ha commenta del settimanale il direttore Simone Marchetti nell’editoriale – Sarebbe bello se storie come questa non fossero solo l’eccezione alla regola ma diventassero un modello, un’ispirazione”. L’intervista completa sarà disponibile sul numero di ‘Vanity Fair’ in edicola da domani e online sul sito di Vanityfair.it.

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Solinas dirige ‘Cavalleria Rusticana’ per inaugurazione stagione Sassari

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Il titolo di Pietro Mascagni riaprirà le porte del Massimo cittadino con due recite l’8 e il 10 giugno prossimi alle 20.30

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Dopo il debutto al Teatro Lirico di Cagliari con ‘L’Elisir d’amore’ nel dicembre scorso, il direttore d’orchestra Andrea Solinas torna nella sua terra, questa volta la nativa Sassari, per l’inaugurazione della stagione lirica 2023 con ‘Cavalleria Rusticana’. Il titolo di Pietro Mascagni riaprirà le porte del Massimo cittadino con due recite l’8 e il 10 giugno prossimi alle 20.30). Il maestro Solinas, alla guida dell’orchestra e del coro dell’ente ‘Marialisa De Carolis’, sarà al fianco di una compagnia di canto dal grande prestigio internazionale.

La messinscena dell’opera, proveniente dal Teatro Massimo Bellini di Catania, si avvarrà della regia di Sante Maurizi, artista di teatro e cinema, anche lui sassarese. Il capolavoro di Mascagni inaugurerà anche il nuovo percorso delineato dal recentemente nominato direttore artistico, il baritono Alberto Gazale, che ha fortemente voluto un progetto che parlasse di territorio (coinvolgendo eccellenze cittadine come Solinas) ma che avesse anche un respiro globale, portando a Sassari interpreti della lirica protagonisti sulle ribalte più importanti del mondo.

Non è la prima volta che Solinas affronta ‘Cavalleria Rusticana’, entrata a far parte stabilmente del suo repertorio nella scorsa stagione, dopo il debutto all’Opera di Stato di Ankara. “Cavalleria è un’opera che può sembrare apparentemente semplice, per via delle forza delle sue melodie e la sua estrema popolarità – racconta Solinas -. In realtà è una partitura che richiede grandissima attenzione da parte del maestro concertatore e direttore, sia per quanto riguarda l’equilibrio tra l’orchestra e il palcoscenico, che per quanto riguarda la consapevolezza stilistica”.

Sul suo debutto operistico a Sassari evidenzia: “È un’emozione tornare nel teatro della mia città, dove ho mosso i miei primi passi nel mondo della musica. È come tornare a casa, in teatro mi conoscono tutti ed è un po’ come lavorare in famiglia. Sento anche per questo la grande responsabilità di dirigere un capolavoro come ‘Cavalleria Rusticana’. Non vedo l’ora di poter lavorare con l’orchestra per ottenere il migliore dei risultati e poterlo offrire alla mia città. Vorrei ringraziare il maestro Gazale e la direzione del teatro per la fiducia e soprattutto la volontà di mettere in evidenza il nostro patrimonio cittadino. Sassari è una città che merita un progetto di valorizzazione di questo tipo, che spero possa avere un futuro luminoso”.

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Lusaint, la voce di Manchester arriva in Italia con ‘Fool for you’

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Il nuovo singolo della cantautrice inglese in radio dal 9 giugno

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‘Fool for you’ è il titolo del nuovo singolo della cantautrice inglese Lusaint, pubblicato in Italia da Time Records, nelle radio italiane dal 9 giugno prossimo. Già nei primi posti delle classifiche radio britanniche, ‘Fool for you’ incanta e rapisce con un testo straziante e potente. La sua voce cattura al primo ascolto, in un mix di soul, jazz e blues, che si sviluppa dall’inizio alla fine con un ritornello e un ritmo costante. Quello di ‘Fool For You’ è un mondo sonoro che evoca le migliori produzioni di Mark Ronson, l’uso di fiati e ritmi sincopati, sono la conseguenza di raffinati ascolti a base di Motown, Ella Fitzgerald e Nina Simone che vengono da lontano.

“Io non voglio essere tua e tu non puoi essere mio” canta Lusaint, proprio per mettere da subito in chiaro un concetto: questa non è un’ordinaria canzone d’amore. Si tratta di una storia sbagliata, che non avrebbe dovuto accadere, nata morta, eppure… ‘Fool For You’ parla dell’amore su come sia davvero e non come dovrebbe essere. Dopo il precedente singolo ‘Dark Horse’, questo brano conferma un percorso discografico cominciato nel 2019 con l’interpretazione della cover di En Vogue ‘Don’t Let Go (Love)’. Brano che è stato inserito in un popolare programma tv inglese ed è stato successivamente incoronato nel Regno Unito “la canzone più shazammata in un solo giorno” con oltre 45.000 ricerche.

Anche altre due sue cover acustiche hanno attirato l’attenzione di pubblico e critica: ‘Crazy In Love” di Beyoncé e ‘Wicked Game’ di Chris Isaak. Quest’ultima ha raggiunto oltre 4 milioni di visualizzazioni su YouTube. Con oltre 20 milioni di stream complessivi in tutto il mondo, l’artista è al lavoro con il primo Ep dal titolo ‘Self Sabotage’, la cui pubblicazione è prevista entro la fine dell’anno.

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‘Viva Coldplay’, con tour arriva anche nuova biografia italiana

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La storia completa della band inglese aspettando i live di Napoli e Milano

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‘Viva Coldplay, storia di un successo planetario’ è il titolo della nuova biografia firmata da Fabrizio Sandrini disponibile in libreria e pubblicata da Il Castello marchio Chinaski Edizioni. ‘Viva Coldplay’ è l’unica biografia a livello mondiale, che raccoglie in modo completo tutte le vicende della band fino ai giorni nostri. La storia di quattro amici che decidono di formare una band, una band destinata ad essere definita come dei “moderni Beatles” (Justin Timberlake). Come i Fab Four anche i componenti dei Coldplay si distinguono ognuno per una sua particolarità. Il libro parte proprio dal background dove è cresciuto l’ansioso cantante Chris Martin, il timido chitarrista Jonny Buckland, il bassista oscuro Guy Berryman e l’eclettico batterista Will Champion.

Corre l’anno 1996 quando la band muove i primi passi tra mille insicurezze, ma il vero e proprio debutto discografico è nel 1998 con l’Ep ‘Safety’. Passando al setaccio la loro discografia, libri e decine d’interviste, Sandrini restituisce l’istantanea di una band atipica, a partire proprio dal frontman Chris Martin. Antirockstar e lontani dagli eccessi, i Coldplay diventano un nuovo modello basato su tratti come gentilezza, disponibilità, cortesia e modestia. Un successo planetario che passa dalle sessioni di studio dove nascono le canzoni, al confronto con i produttori come Dan Keeling o Brian Eno, artefici di quel sound che li ha fatti amare (o odiare) da pubblico, critica e colleghi.

Quei colleghi come Liam Gallagher che prima li insulta e poi fa marcia indietro dichiarando: “Chris come suoni bene. Mi rimangio tutto quello che ho mai detto su di te”. Ma anche il rapporto di amicizia con i Muse, che con loro condividono l’onta di essere sempre stati paragonati ai Radiohead. Il volume analizza fedelmente tutti i passaggi che la band ha affrontato lungo il percorso di pubblicazione dei loro album, dai rapporti con la discografia a quelli con i fan, dai tour mondiali alle strategie di promozione e comunicazione. Ma il cielo del quartetto inglese non è sempre limpido. Molti passaggi sono dedicati -infatti- ai tormentati episodi con i paparazzi, soprattutto per Chris Martin. Questo anche a causa del matrimonio e poi divorzio con la star hollywoodiana Gwyneth Paltrow, fino al successivo fidanzamento con l’altrettanto celebre attrice Dakota Johnson.

Cresce la loro popolarità e crescono le vendite, ma ecco che cominciano ad arrivare svariate accuse di plagio. Tra vere e presunte, quelle più celebri riguardano il guitar hero Joe Satriani e il leggendario cantautore Cat Stevens. Tra il sostegno di mostri sacri come Elton John (‘Yellow’ è l’unica canzone degli ultimi cinque anni che vorrei aver scritto io”) e Madonna (“Il cantante dei Coldplay Chris Martin è incredibilmente talentuoso”), non mancano le frecciate dei detrattori. Per citarne alcune Alex Turner degli Arctic Monkeys sentenzia senza mezze misure “È disgustoso essere una band che suona sempre la stessa cosa tutto il tempo e non dà fastidio a nessuno”, mentre Bono definisce Chris “un segaiolo”, ma poi ritratta.

Un altro fondamentale argomento che riguarda la band è l’impegno sociale internazionale, come pure le battaglie per l’ambiente. Dalla collaborazione con Oxfam ai viaggi tra Africa e America Latina, fino al recente tema dell’ecosostenibilità nei tour mondiali. Le prossime date che toccheranno anche l’Italia (21-22 giugno Napoli e 25-26-28-29 giugno Milano), sono pensate per volontà della band con impatto ambientale zero. Tra aneddoti, interviste e recensioni della stampa musicale internazionale, ‘Viva Coldplay’ riesce a sintetizzare oltre vent’anni di storia della band illustrando con precisione tutti gli aspetti pubblici ma senza tralasciare sensazioni e ritratti personali dei protagonisti.

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Roma Pride, Elodie contro la Regione Lazio: “Vergogna”

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Dopo la notizia della revoca del patrocinio decisa dal presidente Rocca: "Tutto il mio sostegno a chi promuove una società che rispetta tutti"

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“La Regione Lazio revoca il patrocinio al Roma Pride… tutto il mio sostegno a chi promuove una società che rispetta tutti! Vergogna”. Così Elodie in una storia su Instagram dopo la notizia della revoca del patrocinio al Gay Pride di Roma decisa dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

La cantante nel 2022 è stata la madrina dell’evento e si era detta “orgogliosa” di partecipare alla grande festa contro tutte le discriminazioni.

“Colamarino chiedesse scusa pubblicamente rispetto a questa manipolazione della concessione e immediatamente sono pronto a ridare il patrocinio” al Roma Pride 2023. Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine della conferenza internazionale ‘The forest factor’. “Noi avevamo dato l’adesione convinta – dice il governatore – Chiedesse scusa pubblicamente per la sua dichiarazione manipolativa del nostro patrocinio e immediatamente ci sarà nuovamente il patrocinio della Regione Lazio”.

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Ascolti tv, ‘Blanca’ in replica su Rai1 e ‘L’isola dei famosi’ i più visti

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Terzo gradino del podio per Rai3 con 'Report'


Vittoria di Rai1 in termini di telespettatori (2.688.000) per la replica di ‘Blanca’ che ha ottenuto uno share del 15,2%. Su Canale 5, invece, ‘L’Isola dei Famosi’ ha ottenuto uno share del 19,5% raggiungendo 2.388.000 telespettatori. Terzo gradino del podio per Rai3 con ‘Report’ che ha totalizzato 1.661.000 telespettatori e uno share dell’8,6%.

Fuori dal podio su Italia1 il film ‘L’incredibile Hulk’ è stato visto da 1.127.000 telespettatori registrando uno share del 6,3% mentre su Rai2 ‘N.C.I.S. Los Angeles’ ha interessato 952.000 telespettatori (5% di share). Su Retequattro, poi, ‘Quarta Repubblica’ ne ha conquistati 949.000 (share del 6,5%). Su Nove Giuseppe Giacobazzi in ‘Io ci sarò’ ha raggiunto 560.000 telespettatori ottenendo uno share del 3,3% mentre su Tv8 ‘Zlatan’ è stato visto da 429.000 telespettatori (share del 2,4%. Chiude gli ascolti del prime time La7 con la serie ‘Yellowstone’ che è stato seguita da 268.000 telespettatori pari a uno share dell’1,6%.

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Musical e grandi firme per la nuova stagione del Brancaccio di Roma

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Il direttore artistico Alessandro Longobardi, 'desideriamo attrarre soprattutto i giovani spettatori' - Fra le proposte 'Mare fuori', 'Sister Act', 'Elvis', 'Grease', Arturo Brachetti in 'Cabaret', Lorella Cuccarini per 'Rapunzel'

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Musical e grandi firme: sono le due linee guida della prossima stagione del teatro Brancaccio, presentata dal suo direttore artistico Alessandro Longobardi, dopo aver tracciato un bilancio positivo di quella appena trascorsa, “in netto recupero sulla precedente, toccando le 170.000 presenze”, riferisce. “Desideriamo attrarre il pubblico, in particolare i giovani spettatori, per invitarli a vivere l’esperienza teatrale, per destare in loro emozioni intense, che nascono durante il viaggio fatto di storie, musica, luci, costumi, scene, movimenti, danze, illusioni: un caleidoscopio da scoprire ad ogni apertura di sipario”.

Sipario che si alzerà, per la parte dedicata al genere musical, il 17 ottobre con il ‘Cabaret’ di Arturo Brachetti, che firma la regia assieme a Luciano Cannito, affiancato sul palco da Diana Del Bufalo, per l’opera tratta dallo spettacolo di John van Druten. Seguiranno due regie di Chiara Noschese, fra metà novembre e metà dicembre: prima per ‘Sister Act’, poi per ‘Chicago’ con le coreografie firmate da Franco Miseria.

Lo spettacolo natalizio, dal 15 dicembre al 7 gennaio, segnerà il ritorno di Lorella Cuccarini e di ‘Rapunzel’, scritto e diretto da Maurizio Colombi. “Le mie scelte sono sempre dettate dal cuore, dalla passione, dal fare quel che mi piace e che mi fa star bene – afferma la Cuccarini – Ora sono davvero felice di riprendere uno spettacolo che mi ha dato tanta soddisfazione”. Sempre Colombi in cabina di regia per il musical ‘Elvis’, mentre sarà Andrea Ortis a dirigere ‘La Divina Commedia Opera Musical’ con suoi testi e musiche di Marco Frisina.

La carrellata dei musical proseguirà dal 27 febbraio al 10 marzo con la novità ‘Mare fuori’ tratta dalla famosa serie tv targata Rai, per la regia di Alessandro Siani. Quindi, sarà il turno della Compagnia della Rancia per un altro storico titolo in cartellone, ‘Grease’ di Jim Jacobs e Warren Casey nell’adattamento e regia di Saverio Marconi. Si chiude ad aprile con il ritorno di ‘Vlad Dracula’ scritto e diretto da Ario Avecone e con ‘Saranno Famosi’ con Lorenza Mario e un totale di 24 artisti sul palco fra attori, cantanti e ballerini, per la riedizione di ‘Fame’, che il 12 maggio dopo cinque repliche farà chiudere il sipario sulla stagione.

Ai musical, si affiancano gli show dei ‘grandi mattatori’ come evidenzia il cartellone: il primo ad esibirsi sarà il duo Pio & Amedeo per il loro ‘Felicissimo Show’. Poi, fra gli altri: Andrea Pucci con ‘C’è sempre qualcosa che non va’; S
imone Cristicchi con ‘Franciscus, il folle che parlava agli uccelli’ in occasione degli 800 anni dalla nascita di San Francesco d’Assisi, che l’artista definisce come “il più evocato e il meno applicato fra i santi, forse perché predilige i fatti ai grandi discorsi…”; Alessandro Siani con ‘Extra libertà’; Virginia Raffaele che torna con il suo ‘Samusà’ in cui rievoca il suo passato nella famiglia circense; Edoardo Leo con ‘Ti racconto una storia’; Angelo Duro per ‘Sono cambiato’. E ancora, la danza con il ‘futuro Festival’. E infine i concerti di Elio e le Storie tese, della Premiata Forneria Marconi con ‘Pfm canta De Andrè’, con Mario Biondi, Pupo, Loredana Bertè: anche musicalmente, ce n’è davvero per tutti i gusti…

(di Enzo Bonaiuto)

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Sanremo, caso Blanco: Codacons si oppone a richiesta archiviazione

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Il Codacons ha presentato stamane davanti alla Procura di Imperia, a norma dell’art. 410 c.p.p., opposizione alla richiesta di archiviazione nei confronti di Blanco. Lo apprende l’Adnkronos, che ha preso visione in anteprima dell’atto di opposizione presentato dall’associazione dei consumatori. Riepiloghiamo la vicenda. Durante il festival di Sanremo il cantante si era reso protagonista di un episodio che aveva scatenato fortissime polemiche quando, salito sul palco dell’Ariston per la sua esibizione, aveva danneggiato con dei calci l’allestimento floreale del festival. Sul caso era stato aperto un fascicolo per il reato di danneggiamento dalla procura di Imperia su sollecitazione dello stesso Codacons ma la pm Barbara Bresci, lo scorso 2 maggio, pur ritenendo fondata la notizia di reato l’aveva ritenuto non punibile “per tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p.p.”.

Il Codacons però non ci sta, e ne spiega i motivi. “Leggendo gli atti di indagine è errato far rientrare il fatto all’interno dei limiti di applicabilità dell’art. 131 bis c.p.p.”, tuona l’associazione nel documento visionato dall’Adnkronos. “Tutte le persone sentite a sommarie informazioni hanno affermato che la violenza espletata dal Sig. Fabbriconi (il cognome di Blanco, ndr) nei confronti della scenografia del teatro è stata determinata unicamente dal fatto che lo stesso ‘non sentiva la sua voce in cuffia’ (sic)”. Tra coloro che confermano questa versione, si legge nell’atto, c’è anche Amadeus. Il conduttore, rendendo sommarie informazioni, ha infatti dichiarato che “la totale distruzione dei fiori presenti sul palco è stato un gesto estemporaneo di Blanco non organizzato e non a conoscenza della produzione. Lo stesso ha poi giustificato con la rabbia provocatagli dai patiti problemi tecnici sorti durante la sua esibizione”.

Ed ecco che il Codacons sferra il suo attacco. “In poche parole il Sig. Blanco avrebbe distrutto con una violenza inaudita ed inopportuna la scenografia del teatro Ariston solo perché ha avuto problemi tecnici con l’audio e ‘non si sentiva in cuffia'”, affonda. E scandisce: “Tale giustificazione non può che configurare, senza ombra di dubbio, quei ‘futili motivi’ che escludono la particolare tenuità del fatto ai sensi del comma 3 dell’art. 131 bis c.p.p. secondo il quale appunto ‘l’offesa non può essere ritenuta di particolare tenuità, ai sensi del primo comma, quando l’autore ha agito per motivi abietti o futili'”.

“La giurisprudenza ha chiarito che la futilità dei motivi si evince dalla assoluta sproporzione tra il reato commesso e l’impulso interiore che lo ha determinato, proprio come accaduto nel caso di specie”, sottolinea il Codacons nel documento visionato dall’Adnkronos. “(…) E dunque, seguendo tale consolidato orientamento, il pm ha errato nel ritenere non punibile per tenuità del fatto il Sig. Fabbriconi proprio per la futilità dei motivi che lo hanno indotto a compiere lo scempio nella città dei fiori in mondovisione e dando altresì un messaggio assai diseducativo per i giovani ed inneggiante alla violenza gratuita”.

Per tali motivi, “ci si oppone alla richiesta di archiviazione e si insiste per la prosecuzione delle indagini”, argomenta il Codacons. In particolare, l’associazione chiede “che l’ill.mo Giudice per le indagini preliminari voglia ordinare la prosecuzione delle indagini preliminari indicando al Pubblico Ministero le ulteriori indagini da eseguire, alla luce della insufficienza di quelle svolte, che dovranno avere ad oggetto: 1) l’assunzione di sommarie informazioni del tecnico del suono operante nella serata del 7 febbraio 2023 durante l’esibizione del Sig. Fabbriconi; 2) acquisizione delle registrazioni audio del microfono del Sig. Fabbriconi durante la esibizione dello stesso; 3) l’assunzione di sommarie informazioni del Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri”.

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Il Sistina raddoppia con il gemello Chapiteau, teatro itinerante per musical

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'Matilda il musical' sarà il nuovo spettacolo della stagione diretto da Massimo Romeo Piparo

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Lungi ovviamente dal ‘lasciare’, il Sistina ‘raddoppia’ e alla sala storica al centro di Roma affianca ora il Sistina Chapiteau, primo teatro itinerante dedicato al musical e alla commedia musicale, ovvero alle specialità della casa, erede ideale della tradizione artistica della ditta Garinei & Giovannini e da dieci anni affidata alle cure della direzione artistica di Massimo Romeo Piparo.

Il Sistina Chapiteau, spiega, sarà “un grande palcoscenico viaggiante, per raccontare le storie più emozionanti di sempre, uno spazio nuovo e tuttavia familiare”, persino con gli stessi colori storici e le poltroncine in rosso e grigio dell’originale, che anziché alzare il suo sipario al centro di Roma lo farà in giro per l’Italia, con taglio del nastro in calendario per il 13 dicembre a Milano, nello spazio dello Scalo Farini di proprietà delle Ferrovie dello Stato, e il battesimo affidato al musical ‘Cats’, protagonista la milanese Malika Ayane.

La novità è stata ideata proprio da Piparo: “Purtroppo, anziché bloccarmi e farmi arrestare per questo azzardo, i miei collaboratori mi hanno assecondato”, esclama con ironia, dopo che sul palco del teatro
Sistina ‘originale’ viene presentato il modellino della nuova struttura. “Porteremo in scena su tutto il territorio nazionale i grandi spettacoli del tempio della commedia musicale italiana, una sorta di monumento nazionale che ogni anno ospita oltre duecentomila spettatori e che ora è pronto per viaggiare attraverso il Paese – nella prossima estate potrebbe toccare al Salento, anticipa – per continuare a far sognare ed emozionare il pubblico che non sempre riesce ad arrivare fino a Roma per vedere i nostri spettacoli”.

Dopo ‘Cats’, sarà la volta di ‘Matilda il musical’, nuovo spettacolo targato Sistina che Massimo Romeo Piparo porterà per la prima volta in Italia, con Luca Ward nel ruolo ‘en travesti’ della terribile preside Signorina Trinciabue e con The Pozzolis Family, Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli, nei panni di Mrs e Mr. Wormwood, i genitori di Matilda, una bambina fuori dal comune e dotata di un potere speciale, per “una storia che celebra l’amicizia, la forza dell’immaginazione e il coraggio, ma anche l’amore per i libri e per la conoscenza”. Si proseguirà con le riprese del ‘Marchese del Grillo’ tratto dal film di Mario Monicelli, con Max Giusti nel ruolo che Alberto Sordi interpretò per il grande schermo; e con il musical ‘Billy Elliot’ che vedrà sul palco Giulio Scarpati e Rossella Brescia.

“Se possibile, sono ancora più emozionato di quando annunciai esattamente dieci anni fa che sarei diventato il direttore artistico del Sistina – confessa Piparo – L’idea di un teatro itinerante mi ha sempre affascinato sin da bambino, quando ero un grande amante del circo in tutti i suoi aspetti, compreso quello del viaggio, della magia di sorgere dal nulla e magicamente portare allegria, luci, suoni, emozioni laddove prima c’era soltanto una grande spianata senza vita”.

Il Sistina Chapiteau offrirà in ogni città, oltre ad ampi parcheggi, un’accoglienza speciale: un foyer di oltre 300 metri quadrati con una zona ristorazione e aree riservate per eventi speciali che intratterranno il pubblico anche nei momenti di attesa dello spettacolo. Attraverso un tunnel di collegamento si accederà direttamente alla sala che ospiterà 1.500 posti e un parterre con comode poltrone teatrali di velluto rosso e grigio esattamente come quelle del Teatro Sistina.

(di Enzo Bonaiuto)

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