Cronaca
Bassetti: “Se sanità in Campania non funziona è colpa...
Bassetti: “Se sanità in Campania non funziona è colpa di De Luca non di Schillaci”
Bassetti: "Se sanità in Campania non funziona è colpa di De Luca non di Schillaci"
"Non ho sentito De Luca, ma magari ci sentiremo. A me dispiace quando si dice che il governo chiude i pronto soccorso. Non chiudiamo nulla, ma il governo cerca di aiutare le Regioni che sono in difficoltà e diamo sempre la massima disponibilità e l'ascolto per tutti". Così all'Adnkronos Salute il ministro della Salute Orazio Schillaci, a margine dell'evento al ministero 'Legal Love', risponde alla domanda se ha sentito il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, dopo la polemica per i manifesti della Regione che da alcuni giorni campeggiano in varie città campane e che accusano il governo di avere "tradito il Sud".
Gemmato: "Mi spiace per De Luca ma questo governo crede nel Sud"
Sulla questione è intervenuto anche il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. "Rispediamo al mittente le accuse da parte del governatore della Campania, De Luca nei confronti del governo, del ministro Schillaci e della sanità pubblica. La situazione in cui riversa la Campania è rovinosa - afferma - Non per niente la Regione tuttora governata da De Luca detiene il triste record negativo per mobilità sanitaria interregionale. Mi spiace per De Luca ma questo governo crede nel Sud, crede nella sanità pubblica e sta ridando quell’offerta di salute equa e omogenea che il Mezzogiorno merita, sancita dalla nostra Costituzione e dovuta a tutti i cittadini italiani".
"I fatti parlano chiaro e molte delle cose che lo stesso De Luca elenca, noi le abbiamo già portate a casa in soli 15 mesi di governo. Cosa ha fatto lui in ben 9 anni di amministrazione? - continua Gemmato - Accusa il governo di non stanziare fondi a sufficienza per il Sud, e quindi anche per la Regione da lui governata, quando invece l'applicazione dei nuovi criteri di riparto del Fondo Sanitario Nazionale per il 2023 hanno spostato alle Regioni del Sud 220 milioni di euro. Tra queste vi è la Campania, naturalmente, con quasi 84 milioni".
"Per non parlare di edilizia sanitaria. A inizio mese il governo ha attribuito alla Regione Campania 1 miliardo di euro per la realizzazione di 13 diversi interventi diffusi sul territorio regionale, destinati a potenziare la sanità pubblica della Regione. Per quanto riguarda le azioni dedicate alla medicina di emergenza-urgenza, nel cosiddetto Decreto Bollette è stata prevista l'indennità di pronto soccorso per il personale impiegato nei ps, è stata aumentata la tariffa oraria della prestazione aggiuntiva nell’area dell’emergenza-urgenza e l'accesso ai concorsi per la Disciplina di Emergenza-Urgenza per chi abbia maturato almeno tre anni di servizio", conclude Gemmato.
Bassetti: "Se sanità in Campania non funziona è colpa di De Luca non di Schillaci"
"Non si può attaccare il ministro della Salute perché la sanità in Campania non funziona visto che è governata a livello regionale. Mi pare pretestuoso quello che fa De Luca che scarica le colpe su Schillaci quando le cose non funzionano nella tua regione", ha detto all'Adnkronos Salute l'infettivologo Matteo Bassetti intervenendo in difesa del ministro della Salute nello scontro tra Schillaci e il presidente della Campania.
"L'organizzazione degli ospedali, dei pronto soccorso e la rete dei medici dipende dalla Regione, De Luca dovrebbe saperlo bene perché è al secondo mandato", rimarca Bassetti. "Anziché prendersela con il ministro Schillaci, che sta facendo molto bene il suo lavoro, De Luca farebbe bene a fare una valutazione su cosa non sta funzionando in Campania. Dove la situazione sanitaria non era rosea anche prima dell'arrivo di questo governo", conclude l'infettivologo.
Cronaca
Aviaria, i timori dell’Oms: “Preoccupa rischio...
L'allarme di Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità
La variante A/H5N1 dell'influenza aviaria è diventata "una pandemia animale zoonotica globale". Il mese scorso mucche e capre si sono aggiunte all'elenco delle specie colpite, un'evoluzione ritenuta dagli esperti sorprendente per gli esperti perché non si riteneva fossero suscettibili a questo tipo di influenza. E ora il rischio che questo virus possa propagarsi fino all'uomo "resta una grande preoccupazione". Lo ha dichiarato Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ad oggi non è stata registrata trasmissione interumana (da uomo a uomo) del virus, è la premessa, ma l'H5N1 ha avuto un tasso di mortalità "estremamente alto" tra le persone che sono state contagiate fino al oggi. Questa "è un'infezione influenzale iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre, e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo, e infettando anatre e pollame - ma ora sempre più mammiferi - il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E, poi, aspetto critico, sviluppi la capacità di passare attraverso una trasmissione da uomo a uomo", ha evidenziato Farrar. Le sue parole sono rimbalzate su diversi media internazionali.
L'esperto ha commentato l'epidemia di H5N1 registrata tra le mucche da latte negli Stati Uniti e ha sollecitato un ulteriore attento monitoraggio e attività di indagine da parte delle autorità sanitarie pubbliche, "perché potrebbe evolversi e trasmettersi in modi diversi". "Dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse arrivare agli esseri umani con una trasmissione da uomo a uomo, saremo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica".
Nello spirito di aumentare la cooperazione internazionale in caso di nuova pandemia, l'Oms ha anche annunciato un linguaggio aggiornato per descrivere gli agenti patogeni presenti nell'aria. L'iniziativa, ha spiegato Farrar, è stata originariamente innescata dall'emergenza Covid e dal riconoscimento di una mancanza di termini comunemente concordati tra medici e scienziati per descrivere la modalità di trasmissione del coronavirus, il che ha aumentato la sfida rappresentata da quella crisi.
Per evitare situazioni simili, l'Oms ha condotto consultazioni con quattro importanti agenzie di sanità pubblica di Africa, Cina, Europa e Stati Uniti, prima di annunciare un accordo su una serie di nuovi termini concordati. Per esempio la definizione 'particelle respiratorie infettive' o Irp, dovrebbe essere utilizzata al posto di 'aerosol' e 'droplet' (goccioline), per evitare qualsiasi confusione riguardo alla dimensione delle particelle coinvolte. Al di là della nuova terminologia, l'iniziativa consolida comunque l'impegno della comunità internazionale ad affrontare "epidemie e pandemie sempre più complesse e frequenti", ha infine evidenziato Farrar ai giornalisti a Ginevra.
Cronaca
Da Mentana all’ex Br Morucci, Casapound celebra 20...
Sabato nel palazzo occupato di Roma la presentazione di un libro sui 20 anni del movimento fondato da Gianluca Iannone
Giornalisti come Enrico Mentana e Corrado Formigli, scrittori come Nicolai Lilin e Antonio Pennacchi, politici come Stefania Craxi, Paola Concia e Giulio Tremonti, l'ex-brigatista Valerio Morucci: sono oltre 150 le conferenze - di ogni orientamento politico e sui più svariati argomenti - organizzate negli ultimi 20 anni nel palazzo occupato di via Napoleone III a Roma che dal 2003 ospita CasaPound e una ventina di famiglie in emergenza abitativa. Ora il movimento fondato da Gianluca Iannone celebra i suoi primi vent'anni di attività culturale con un libro, "Venti" appunto il titolo, che verrà presentato sabato 20 aprile alle 21 proprio nel palazzo occupato a due passi dalla Stazione Termini con un incontro che sarà trasmesso in diretta in altre decine di sedi della tartaruga frecciata in tutta Italia.
"A distanza di venti anni dalla nascita di CasaPound questo libro vuole essere la testimonianza della declinazione culturale della visione del Movimento, nelle testimonianze di chi ha vissuto questa stagione e nella memoria delle oltre 150 conferenze plasticamente raffigurate dalle locandine di quegli incontri, che toccando temi tra i più diversi tra loro hanno dimostrato che c'è ancora chi cerca spazi per il libero pensiero e che esistono ancora posti dove il confronto delle idee è possibile - si legge in una nota diffusa dal movimento - Una promessa mantenuta a noi stessi e al nostro sogno, una offerta al suo farsi carne e vita. Perché saranno le idee ed i sogni a salvare il mondo e gli uomini”.
Cronaca
Origlia (curatrice del volume): “Megafono Sociale: questo...
Origlia: “Si chiama Megafono Sociale proprio perché l'obiettivo è quello di farsi sentire il più possibile non soltanto rispetto alle azioni messe in campo da Danone, ma rispetto a tutte le altre aziende che potrebbero prendere ispirazione da questo modello” ha detto Maria Cristina Origlia, giornalista e curatrice del volume Il Megafono Sociale. Un nuovo modello di creazione del valore a margine della presentazione del libro che racconta il modello di business innovativo nato in Danone Italia.