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Pneumatici estivi per auto, l’indagine Altroconsumo aiuta i...
Pneumatici estivi per auto, l’indagine Altroconsumo aiuta i consumatori ad orientarsi nella scelta
I test hanno coinvolto 16 diversi pneumatici. I primi classificati: Continental, Michelin e Kumho.
Milano, 19 aprile 2024 - In vista dell’annuale appuntamento con il cambio gomme estive, che deve essere effettuato entro il 15 maggio, Altroconsumo ha svolto un’indagine che ha coinvolto 16 diversi modelli di pneumatici disponibili sul mercato, con l’obiettivo di aiutare i consumatori ad orientarsi nella scelta e nella valutazione dei migliori modelli.
I test sono stati condotti sottoponendo gli pneumatici selezionati a diverse condizioni atmosferiche, sia su strada asciutta sia su strada bagnata, per verificarne stabilità, comodità di guida, risposta allo sterzo, comportamento in caso di imprevisto, prestazioni in frenata e risposta in condizioni di aquaplaning, nel rispetto degli standard stabiliti dal protocollo Adac, sviluppato in accordo anche con Altroconsumo.
Dall’indagine condotta emerge che tra gli pneumatici estivi coinvolti il migliore, in termini di qualità globale, è Continental Premiumcontact 7, con un punteggio di 75/100, che gli è valso il riconoscimento di Migliore del Test, avendo superato con successo sia le prove di guida su strada asciutta sia su strada bagnata, oltre che in frenata. Pur ottenendo una valutazione meno positiva nella prova di aquaplaning, comunque oltre la sufficienza.
La seconda posizione, invece, è ricoperta da Michelin Primacy 4+, con un punteggio di qualità globale di 69/100, ed il riconoscimento come Miglior Scelta Green. Uno pneumatico durevole ed equilibrato, con prestazioni positive sia su strada asciutta sia bagnata, consumi ridotti e durata prevista molto elevata.
Segue Kumho Ecsta HS52, con un punteggio di qualità globale pari a 68/100, e il riconoscimento come Miglior Acquisto, grazie alla positiva valutazione nella guida su strada asciutta, alla sua durevolezza, e al prezzo, più basso rispetto alla media. Penalizzato, però, nel test sulla valutazione della sostenibilità.
Infatti, tutti gli pneumatici coinvolti nell’indagine sono stati valutati anche sul piano della sostenibilità. Le gomme sono composte per la maggior parte da derivati del petrolio e per questo sono per loro natura poco sostenibili. Ma, tra i diversi marchi, è possibile osservare delle differenze di rilievo, anche in funzione delle prove di ecoscore condotte. Queste si riferiscono anche ad aspetti legati al comportamento di chi è al volante, che incide sulla durata dello pneumatico, sul consumo di carburante e sul rumore emesso.
Inoltre, i diversi pneumatici offrono il meglio in relazione alle condizioni climatiche ed ambientali alle quali sono sottoposte. Dunque, non è detto che il cambio gomme sia sempre necessario. Occorre chiedersi quante volte in inverno capiterà di guidare con temperature inferiori ai 7°C, condizioni ottimali per gli pneumatici invernali.
NOTA METODOLOGICA
L’acquisto e l’analisi sono stati effettuati dall’ente tedesco Adac. I prezzi sono stati rilevati nel febbraio 2024.
Per il test sono stati scelti gli pneumatici estivi 215/55 R17, ovvero la taglia compatibile con veicoli di taglia media. I 16 modelli in tabella rappresentano la quasi totalità di quelli che si possono trovare sul mercato italiano.
Nel giudizio globale, la sicurezza durante la guida ha pesato per il 70% (di cui il 60% nelle prove su strada bagnata e il 40% nelle prove su strada asciutta), mentre l’impatto ambientale ha pesato per il restante 30% (di cui il 40% e rappresentato dalla durata, il 20% dall’usura, il 20% dall’efficienza, che comprende sia il peso della gomma sia il consumo di carburante, il 10% dal rumore e, infine, il 10% dalla sostenibilità).
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Biosimilari: una strategia globale europea per non sprecare...
L’appello della 20a conferenza annuale sui farmaci biosimilari promossa da Medicines for Europe in chiusura oggi ad Amsterdam
Roma, 19 aprile 2024 – Semplificazioni normative, snellimento burocratico e politiche di prezzo intelligenti e lungimiranti per ampliare l’accesso alle terapie biologiche non protette da brevetto che cambiano e salvano la vita a milioni di pazienti europei, riducendo le disuguaglianze di accesso e il peso delle malattie croniche.
A sollecitare decisioni urgenti per non perdere nei prossimi decenni opportunità di cura e un fondamentale apporto alla sostenibilità dei sistemi sanitari (risparmi cumulativi di 50 miliardi di euro dal 2006, 10 miliardi di euro solo nel 2023) i partecipanti alla 20a conferenza annuale sui farmaci biosimilari promossa da Medicines for Europe (l’associazione europea dei produttori di generici, biosimilari e Value Added Medicines), in chiusura oggi ad Amsterdam.
“Una strategia globale sui medicinali biosimilari per l’Europa – scrivono in un comunicato – deve responsabilizzare ulteriormente tutti gli attori del mondo della salute; accelerare la razionalizzazione dei processi regolatori per garantire che i pazienti europei possano accedere ad un più ampio numero di farmaci biologici; affrontare efficacemente le barriere e incoraggiare una sana concorrenza nel settore dei farmaci biologici; sostenere e far crescere gli investimenti dei produttori di biosimilari anche nelle biotecnologie di prossima generazione, in quanto settore sanitario ed economico strategico”.
Obiettivi condivisi da Marco Forestiere (Country Head Italy di Sandoz e vicepresidente di Egualia con delega per i biosimilari): «Nel nostro Paese - spiega - è indispensabile rivedere il meccanismo di governance della spesa farmaceutica per creare un sistema industriale più sostenibile, a partire dal superamento del meccanismo del payback. I biosimilari sono inclusi nel conteggio della spesa, pur rappresentando una spesa virtuosa, un fattore di risparmio. Allo stesso modo andrebbero adottati nelle gare pubbliche parametri di valutazione che oltre al prezzo tengano conto di anche di ulteriori indicatori qualitativi, immaginando magari dei sistemi premianti che consentano alle Regioni di reinvestire parte del risparmio generato in farmaci innovativi e servizi al paziente».
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Egualia
Sara Todaro
Mob. +39 348 9009082
sara.todaro@egualia.it
www.egualia.it
EGUALIA (già Assogenerici) è l’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Italia. L’associazione, fondata nel 1993, rappresenta oggi più di cinquanta tra imprese multinazionali e aziende italiane dislocate su tutto il territorio nazionale, per un totale di 10mila occupati e quasi 40 siti produttivi. In ambito europeo, EGUALIA è membro di Medicines for Europe (già EGA), la voce delle industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Europa che rappresenta 350 siti produttivi e di ricerca con un totale di 160mila addetti.
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Kaspersky scopre DuneQuixote, nuova campagna di...
Milano, 19 aprile 2024. I ricercatori Kaspersky hanno scoperto una campagna malevola in corso, inizialmente mirata a un ente governativo del Medio Oriente. Ulteriori indagini, hanno portato alla luce più di 30 campioni di dropper malware utilizzati attivamente in questa attività, che si presume possa espandersi in APAC, Europa e Nord America. Denominate DuneQuixote, le stringhe di malware includono frammenti di poesie spagnole per migliorare la loro persistenza ed eludere il rilevamento a scopo di spionaggio informatico.
Gli esperti di Kaspersky, grazie al loro continuo monitoraggio di minacce informatiche, hanno scoperto una campagna di cyber spionaggio, sconosciuta fino a Febbraio 2024, rivolta agli enti governativi del Medio Oriente. Gli autori dell’attacco hanno spiato l’obiettivo e raccolto dati sensibili grazie all’utilizzo di strumenti sofisticati, progettati per essere nascosti e persistenti.
I dropper iniziali del malware si fingono file di installazione compromessi di uno strumento legittimo, Total Commander. All'interno di questi dropper, sono contenute alcune righe di poesie spagnole, con stringhe diverse da un campione all'altro. Questa variazione mira ad alterare la tracciabilità di ciascun campione, rendendo più difficile il rilevamento con le metodologie tradizionali.
All'interno del dropper è presente un codice dannoso progettato per scaricare payload aggiuntivi sotto forma di una backdoor denominata CR4T. Queste backdoor, sviluppate in C/C++ e GoLang, garantiscono ai criminali informatici l'accesso al computer della vittima. In particolare, la variante GoLang utilizza l'API Telegram per le comunicazioni C2, implementando i public binding dell'API Telegram di Golang.
"Le varianti del malware dimostrano la capacità di adattamento e l’intrapredneza di questi cyber criminali. Attualmente abbiamo scoperto due impianti di questo tipo, ma sospettiamodell'esistenza di altri", ha commentato Sergey Lozhkin, Principal Security Researcher, Kaspersky’s GReAT (Global Research and Analysis Team).
La telemetria di Kaspersky ha identificato una vittima in Medio Oriente già a febbraio 2024. Inoltre, alla fine del 2023 si sono verificati diversi upload dello stesso malware su un servizio di scansione malware semi-pubblico, con oltre 30 invii. Altre fonti sospettate di costituire nodi di uscita della VPN sono stati localizzati in Corea del Sud, Lussemburgo, Giappone, Canada, Paesi Bassi e Stati Uniti.
Per maggiori informazioni sulla nuova campagna DuneQuixote, visitate il sito Securelist.com.
Per non essere vittima di un attacco mirato da parte di un criminale informatico noto o sconosciuto, i ricercatori Kaspersky consigliano di implementare le seguenti misure:
•Fornire al team SOC l'accesso alle informazioni più recenti sulle minacce (TI). Kaspersky Threat Intelligence Portal è un unico punto di accesso per le informazioni sulle minacce aziendali, che fornisce dati e approfondimenti sui cyberattacchi raccolti da Kaspersky in oltre 20 anni.
•Formare il team di cybersecurity per affrontare le ultime minacce mirate con sessioni di training online di Kaspersky sviluppate dagli esperti di GReAT.
•Implementare soluzioni EDR come Kaspersky Endpoint Detection and Response per il rilevamento a livello endpoint, l’indagine e la risoluzione tempestiva degli incidenti.
•Oltre ad adottare una protezione essenziale degli endpoint, implementare una soluzione di sicurezza aziendale che rilevi precocemente le minacce avanzate a livello di rete, come Kaspersky Anti Targeted Attack Platform.
•Poiché molti attacchi mirati iniziano con il phishing o altre tecniche di social engineering, è necessario introdurre una sessione di formazione sulla consapevolezza della sicurezza e insegnare le competenze pratiche al team, ad esempio attraverso Kaspersky Automated Security Awareness Platform
Informazioni su Kaspersky
Kaspersky è un’azienda globale di sicurezza informatica e digital privacy fondata nel 1997. Le profonde competenze in materia di Threat Intelligence e sicurezza si trasformano costantemente in soluzioni e servizi innovativi per proteggere aziende, infrastrutture critiche, governi e utenti in tutto il mondo. Il portfolio completo di sicurezza dell’azienda comprende una protezione leader degli endpoint e diverse soluzioni e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune, per combattere le sofisticate minacce digitali in continua evoluzione. Oltre 400 milioni di utenti sono protetti dalle tecnologie Kaspersky e aiutiamo 220.000 aziende a tenere al sicuro ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/
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Noesis Kaspersky Italia
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Navigare le Acque delle Partite IVA Estere: Una Guida...
Milano, 19 Aprile 2024. L'espansione delle attività commerciali oltre i confini nazionali è un passo importante per molte aziende ma porta con sé una serie di sfide e obblighi normativi. Uno degli aspetti più critici di questa espansione è la gestione delle partite IVA, un requisito essenziale per operare legalmente e in modo efficiente in un contesto internazionale. Questa guida mira a fornire agli imprenditori e ai privati le informazioni fondamentali per comprendere, ottenere e gestire correttamente le partite IVA esterne, ponendo particolare attenzione alle normative dell'Unione Europea e ad alcune delle maggiori economie mondiali.
All'interno dell'Unione Europea, ogni stato membro ha il proprio sistema di identificazione IVA, noto come VAT Identification Number. Questo numero è unico per ciascuna azienda e segue una struttura specifica che varia da paese a paese. La registrazione di una partita IVA comunitaria o intracomunitaria è un passo fondamentale per le aziende che desiderano avviare relazioni commerciali con altri stati membri dell'UE. Questa registrazione permette l'iscrizione al VIES (Vat Information Exchange System), un sistema che facilita lo scambio automatico di informazioni IVA tra le amministrazioni finanziarie degli stati membri, contribuendo a garantire la trasparenza e la legalità delle operazioni commerciali intracomunitarie.
Per le aziende al di fuori dell'UE, ma che operano o hanno rappresentanze fiscali all'interno dell'Unione, è necessario ottenere un numero di partita IVA con la sigla iniziale EU. Questo sistema, particolarmente utile per le società di e-commerce che operano in diversi paesi europei, semplifica la gestione delle imposte senza la necessità di aprire una posizione fiscale in ogni stato di operazione.
La Necessità del VAT Number
Il VAT Number serve non solo come mezzo di identificazione fiscale per le aziende che svolgono attività commerciali all'interno dell'UE, ma anche come strumento per verificare la legittimità e la conformità fiscale dei partner commerciali attraverso il VIES. Questo sistema di verifica è fondamentale per le operazioni intracomunitarie, permettendo alle aziende di assicurarsi che i propri fornitori e clienti siano registrati e operino secondo le norme comunitarie.
Ottenimento della Partita IVA
L'attivazione di una partita IVA comunitaria richiede una richiesta formale all'atto di apertura della partita IVA o successivamente, tramite vari canali messi a disposizione dalle autorità fiscali nazionali. Per le aziende esterne all'UE, i processi di richiesta variano notevolmente e sono influenzati dalla legislazione locale e dagli accordi internazionali.
Collaborazioni e Scambi Intracomunitari
Le partite IVA estere fungono da ponte per una vasta gamma di operazioni transfrontaliere. La registrazione e la corretta gestione di una partita IVA intracomunitaria permette alle imprese di approfittare delle opportunità offerte dal mercato unico europeo, facilitando scambi di beni e servizi esenti da IVA tra stati membri. Questo aspetto è particolarmente rilevante per le aziende che intendono espandersi oltre i confini nazionali, offrendo un vantaggio competitivo significativo. Il sistema VIES si rivela quindi indispensabile, consentendo una verifica rapida e affidabile della validità delle partite IVA dei partner commerciali, garantendo così che tutte le transazioni siano conformi alla normativa vigente. Questo minimizza il rischio di frodi fiscali e contribuisce anche a instaurare un clima di fiducia reciproca tra le imprese, elemento fondamentale per la costruzione di relazioni commerciali durature e proficue.
Oltre l'Europa: Le Partite IVA nel Contesto Globale
Comprendere il funzionamento delle partite IVA non si limita all'Unione Europea. Paesi come la Svizzera, il Regno Unito (post-Brexit), gli Stati Uniti, la Cina e il Canada hanno i propri sistemi e requisiti per la gestione dell'IVA o equivalenti fiscali. Ad esempio, mentre l'UE utilizza il VAT Number, il Canada adotta il Federal Business Number per identificare le aziende ai fini fiscali. Negli Stati Uniti, diversi codici di identificazione fiscale come l'EIN o il Sales Tax Number svolgono funzioni simili. La conoscenza di questi aspetti è essenziale per le imprese che operano a livello internazionale, poiché ogni paese ha regolamenti specifici riguardanti l'imposizione fiscale sulle merci e sui servizi.
Gestione e Verifica
Una volta ottenuta la partita IVA, è fondamentale gestirla correttamente per assicurarsi di rispettare tutte le normative applicabili. Il controllo della validità di una partita IVA è facilitato dal VIES, un passo importante per mantenere relazioni commerciali sane e legali. Per una verifica approfondita della partita IVA comunitaria, il sistema offerto da iCRIBIS rappresenta uno strumento davvero prezioso per tutti gli operatori del settore. Attraverso la verifica della partita IVA comunitaria possibile confermare la registrazione di un'azienda ma anche ottenere informazioni dettagliate sulla sua conformità e affidabilità.
Per maggiori informazioni
Sito web: https://www.icribis.com/it/approfondimenti/estero/partita-iva-estero
Email: servizioclienti@icribis.com