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Cronaca

Scuola, Valditara: “Riforma voto in condotta alle...

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Scuola, Valditara: “Riforma voto in condotta alle battute finali”

Il ministro dell'Istruzione e del Merito al Forum Adnkronos: "Riforma voto in condotta alle battute finali, sospesi non staranno a casa ma più tempo a scuola"

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

''La riforma del voto in condotta è all'esame del Senato e ormai alle battute conclusive. E' importante questa riforma perché ridà valore al comportamento e quindi alla condotta ma soprattutto cambia il senso delle sospensioni. Prima significavano stare a casa, quasi un premio, adesso invece saranno più scuola, più studio e anche attività di cittadinanza solidale''. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenendo al Forum Adnkronos al Palazzo dell'Informazione.

Quanto alla riforma dei giudizi, per Valditara "serve per fare maggiore chiarezza in modo che le famiglie e gli studenti sappiano qual è il livello dei loro apprendimenti". "Quindi accanto a dei giudizi analitici più complessi, più tecnici che servono innanzitutto ai docenti per ricostruire il percorso dello studente - spiega - ci dovrà essere una pagella, un documento che qualifichi, ottimo, buono, sufficiente e insufficiente in modo che ci possa essere una rappresentazione molto evidente, utile per capire come migliorare''.

Concorsi docenti

Valditara ha poi definito i concorsi per l'assunzione in ruolo dei docenti come "uno dei tanti passaggi per colmare i vuoti di organico". "A settembre abbiamo assunto 40.600 nuovi docenti - ha ricordato - e abbiamo avviato le procedure per reclutarne altri 70mila nei prossimi tre anni. E' importante che vi sia ogni anno un bando di concorso per reclutare stabilmente, avviando così un nuovo corso rispetto al passato". In particolare sui docenti precari, Valditara ha evidenziato che va affrontato il problema degli incentivi, rappresentando che "spostarsi dal luogo di residenza a quello di lavoro" potrebbe significare per un docente "un costo della vita molto più alto". Quindi, "con i sindacati bisogna studiare delle forme di incentivazione per incoraggiarli a trasferirsi".

Con nuovo contratto ci saranno aumenti medi interessanti

Valditara ha poi ricordato che "l'ultima legge di bilancio ha previsto ben 5 miliardi di euro per il pubblico impiego, di cui una parte molto importante, attorno ai 3 miliardi, andrà al nuovo contratto per il personale della scuola. Che significa incrementi medi molto interessanti, soprattutto se sommati ai 124 euro al mese dell'aumento per i docenti nel contratto firmato lo scorso anno". Le risorse impiegate per la scuola compresi i fondi del Pnrr, 1,2 miliardi di euro, andranno a coprire i progetti delle "classi innovative, quindi la didattica digitalizzata fino all'utilizzo dell'intelligenza artificiale", ha spiegato il ministro. Per la formazione degli insegnanti sulle materie Stem "ci sono 600 milioni di euro, soldi già distribuiti" e per la formazione alla didattica innovativa altri 450 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli asili nido "abbiamo messo 750 milioni di risorse nostre per raggiungere i nuovi target concordati con la Commissione europea", ha ricordato il ministro. Mentre invece sull'edilizia scolastica sono stati stanziati 3,9 miliardi di fondi Pnrr e 1,2 miliardi del Ministero con cui "si sta ristrutturando quasi il 20% delle scuole". "Stiamo parlando di una serie di interventi per tutta la scuola italiana molto significativi, tra l'altro abbiamo esteso i fondi Pnrr anche alle paritarie. E mi fa piacere che la Commissione europea abbia dichiarato che l'Italia è il primo Paese per obiettivi, riforme e investimenti Pnrr. Tutto ciò è frutto di uno straordinario sforzo e gioco di squadra di tutti i ministeri con la regia del ministro Fitto".

"Sono stati inoltre stanziati 50 milioni di euro per i viaggi di istruzione garantiti anche agli studenti di famiglie disagiate. Un modo per garantire a ragazzi di famiglie in difficoltà di poter participare ai viaggi di istruzione, tenendo conto anche dell'aumento dei costi. Ragazzi che sarebbero stati invece discriminati".

Riforma istituti tecnici e professionali

"La riforma '4+2' degli istituti tecnici e professionali è un'innovazione fortemente attesa in particolare dal mondo produttivo per lo straordinario bisogno di competenze, e proprio questo elemento ci fa capire che è di straordinaria utilità per i nostri giovani, perché se è vero che c'è un forte disallineamento fra la domanda e l'offerta di qualifiche questo vuol dire che i nostri giovani perdono straordinarie opportunità occupazionali. Credo che sia doveroso nei confronti dei nostri giovani offrire loro programmi formativi vincenti anche per gli sviluppi occupazionali". "E' una riforma in linea con i migliori ordinamenti europei, che punta molto sull'internazionalizzazione e sul rapporto con l'impresa, che consente ai nostri giovani di entrare un anno prima nel mondo del lavoro - ha spiegato Valditara - I programmi sono nuovi e chi pensa che sia solo una compressione del programma quinquennale in 4 anni sbaglia: questa è la vecchia impostazione che non ha funzionato proprio perché non aveva tutti questi caratteri di novità e di collegamento forte con il mondo del lavoro". "La risposta è stata molto buona, calcoliamo che le famiglie avevano solo tre settimane per decidere, non vi è stato orientamento sul tema perché la riforma è partita a gennaio, tuttavia sono 2.100 i ragazzi che si sono iscritti ed è un avvio in via sperimentale, se facciamo un raffronto con la sperimentazione quadriennale avviata dal passato Governo vediamo che la nuova filiera dei tecnici e professionali ha raccolto 4 volte gli iscritti della precedente riforma", ha aggiunto Valditara.

Contro 'diplomifici' strategia forte per riportare cultura legalità

"Per la prima volta c'è una strategia forte e determinata per ridare forza alla cultura della legalità anche con riguardo ai cosidetti 'diplomifici'. Noi dobbiamo avere come stella polare la cultura della legalità. Contro i diplomifici non abbiamo utilizzato soltanto gli ispettori che abbiamo mandato nelle scuole come si è fatto anche in passato, ma abbiamo anche stipulato un protocollo di intesa con la Guardia di Finanza per far sì che possa intervenire su nostra segnalazione per controlli e verifiche, per accertare che lo studente risieda effettivamente dove ha dichiarato di risiedere, cioè dove c'è la scuola e non che lavori e viva a mille km di distanza figurando fittiziamente presente a scuola". "Tra le altre misure che intendiamo proporre c'è il divieto del famoso 4 anni in uno, l'obbligo del registro elettronico, il divieto di formare più di una classe collaterale. Non sarà quindi più possibile avere istituti che passano da 8 a 800 iscritti all'ultimo anno", ha aggiunto Valditara.

No ai cellulari in classe

Smartphone in classe? "Dobbiamo proteggere i nostri ragazzi, lo dicono tutte le agenzie internazionali che specie per i giovanissimi possono rappresentare un danno: ritardi di apprendimento, problemi di memorizzazione, deficit di attenzione, etc. Siccome i cellulari si usano purtroppo già tanto fuori dalla scuola, credo non sia opportuno soprattutto per i più piccoli delle primarie, elementari e medie, il suo utilizzo per scopi didattici. Ma non c'entra niente con il tablet, anche se quest'ultimo non deve essere il principale strumento per imparare a leggere e scrivere", ha poi detto Valditara, ricordando che sull'uso dei cellulari per scopi non didattici c'è la circolare del Ministero "che va rispettata".

Il nuovo libro sui talenti

Rispondendo a una domanda sul suo libro in uscita 'La scuola dei talenti', il ministro ha poi spiegato che "la scuola dei talenti è la scuola che valorizza le abilità di ogni giovane. E' la scuola costituzionale. E proprio per questo noi abbiamo pensato al docente tutor per personalizzare la formazione, come se fosse un abito sartoriale, modellata su misura delle abilità del singolo. In modo che ogni ragazzo possa recuperare i ritardi, accelerare laddove in classe si annoia e più in generale una scuola che dia la possibilità di realizzare i propri sogni, le proprie aspirazioni e le proprie potenzialità''.

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Cronaca

Covid Italia, i dati di oggi: calano Rt e ricoveri

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Incidenza stabile, invariata rispetto alla settimana precedente l'occupazione delle intensive: il quadro del monitoraggio settimanale della Cabina di regia Iss-ministero della Salute

Area Covid al Niguarda di Milano - Fotogramma

Il mese di marzo si chiude con una situazione rispetto all'impatto del Covid in Italia assolutamente sotto controllo. Con Rt in calo, incidenza stabile e ricoveri in diminuzione. "L’indice di trasmissibilità (Rt), calcolato con dati aggiornati al 27 marzo e basato sui casi con ricovero ospedaliero, risulta sotto la soglia epidemica, pari a 0,63, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (0,88 al 12 marzo). Questo il quadro del monitoraggio settimanale Covid della Cabina di regia Iss-ministero della Salute.

E ancora: l'incidenza di casi Covid diagnosticati e segnalati nel periodo 21- 27 marzo è pari a 1 caso per 100.000 abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente (1 caso per 100.000 abitanti nella settimana 14-20 marzo; al 27 marzo l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 1,2%, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (1,4% al 20 marzo). Stabile quindi l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,3%, rispetto alla settimana precedente (0,3% al 20 marzo)".

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Covid, Schillaci: “Reazioni avverse al vaccino, una...

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Per censire tutti i casi che si sono verificati, valutarli e capire come gestirli

(Fotogramma)

Le reazioni avverse al vaccino Covid sono un tema e anche una certezza, secondo molti studi. Una commissione di studio per censire tutti i casi che si sono verificati, valutarli e capire come gestirli è "opportuno". "Credo che si potrebbe fare serenamente cercando di capire la dimensione e tipologia degli effetti avversi che si sono verificati". Una commissione che si doveva coordinare con quella d'inchiesta sulla gestione della pandemia, che va avanti. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci al Giornale d'Italia. "Quest'anno abbiamo registrato un numero molto basso di adesioni alla campagna vaccinale, anche antinfluenzale. Quindi fare chiarezza sarebbe utile" spiega.

In merito a una possibile commissione di studio, "credo che sarebbe opportuno farla per avere maggiore chiarezza e soprattutto per dare maggiore tranquillità a tutti. Ci lavoreremo", dice il ministro. Quanto al Green Pass globale "non abbiamo - continua Schillaci - nessun interesse ad applicarlo in Italia, l'ho ribadito anche di recente. Ovviamente vogliamo tutelare la salute dei nostri concittadini, ma senza cedere quelle che sono le nostre priorità nazionali". Nessun virologo o "virostar", promette il ministro poi, a capo della commissione d'inchiesta Covid per la cui istituzione è da poco arrivato il via libera.

"Bisogna essere pronti se ci saranno nuove malattie - continua il ministro della Salute, rispondendo in merito alla 'Malattia X' - per saperle affrontare. Mi dispiace che tante volte compaiono notizie allarmistiche sui giornali che tolgono la serenità. Anche perché oggi, se guardo alle priorità della salute degli italiani, credo che bisogna impegnarsi sugli screening, sull’oncologia, sulla prevenzione. Su tante cose che durante il Covid sono state trascurate. Bisogna cercare di ridurre le liste d'attesa, quindi le priorità sono tante altre ma se ci dovesse essere una nuova Malattia X, come viene evocata, saremo pronti ad affrontarla nel miglior modo possibile".

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Da Pasquetta cambia tutto, il meteo della prossima...

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L'ultimo aggiornamento mostra un'evoluzione decisamente meno burrascosa

Persone si rilassano al parco in una giornata di sole - (Fotogramma)

Temperature in salita e caldo: aprile inizia con un condizioni meteo da primavera 'piena'. Se fino a pochi giorni fa sembrava che l'avvio del mese potesse essere alquanto dinamico e con parentesi di pioggia e maltempo, l'ultimo aggiornamento ha cambiato le carte in tavola e mostra un'evoluzione decisamente meno burrascosa.

Già da lunedì 1 aprile (Pasquetta) e poi per i giorni a seguire l'anticiclone africano tornerà a espandersi sul bacino del Mediterraneo, inglobando dunque anche l'Italia fa sapere iLMeteo.it.

Le correnti d'aria calda di matrice subtropicale provocheranno, oltre a un'estrema stabilità atmosferica, con tanto sole, anche un aumento sensibile delle temperature.

Con questo tipo di configurazione il caldo si farà sentire, in particolare al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori, con punte massime fin verso e oltre i 25 gradi durante le ore pomeridiane. Solamente tra mercoledì 3 e giovedì 4 aprile il passaggio di un fronte instabile potrebbe provocare qualche temporale sulle regioni del Nord; ma su questo avremo modo di riaggiornarci nei prossimi giorni.

Queste condizioni meteo climatiche dovrebbero accompagnarci almeno fino al weekend successivo, intrappolandoci in una sorta di blocco anticiclonico con l'alta pressione ben piantata sull'Europa centro-meridionale.

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