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Lazio-Milan, Pioli: “Scudetto è già...
Lazio-Milan, Pioli: “Scudetto è già dell’Inter”
I rossoneri alla ricerca di punti per la Champions
Lo scudetto è già dell'Inter, parola di Stefano Pioli. L'allenatore del Milan, alla vigilia del match con la Lazio, considera chiuso il campionato. L'Inter, prima con 12 punti di vantaggio sulla Juventus, non ha più rivali. "Campionato chiuso? Credo di sì, l'Inter sta facendo un percorso incredibile. Aveva un calendario difficile quando ha avuto nella stessa settimana Fiorentina, Roma e Juventus. Superato quel periodo in modo netto credo sia finita", dice Pioli.
Il Milan, terzo, insegue un piazzamento Champions. "Vogliamo cercare di mettere in campo il livello di prestazione di domenica scorsa ma con un risultato diverso. La Lazio è una squadra con grande qualità. Arriva da una prestazione non soddisfacente, una sconfitta, quindi troveremo una Lazio motivata. Ma può essere messa in difficoltà giocando con intensità, qualità e determinazione per 95 minuti", dice il tecnico rossonero.
Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha fissato la quota Champions attorno a 70 punti: "Quindi c'è ancora tanta strada da fare -dice Pioli-. In settimana abbiamo sottolineato le cose positive viste con l'Atalanta ma anche quelle situazioni che non ci hanno permesso di vincere una partita che avremmo meritato -prosegue Pioli-. Come al solito abbiamo cercato di capire perché non siamo riusciti a segnare un gol in più dell'avversario, nonostante le occasioni le abbiamo avute".
Il Milan di Pioli non sembra riscuotere molti consensi tra i tifosi a giudicare dai post pubblicati. "Non sono sui social, quindi le critiche non mi pesano. Ma ci sono, ci saranno sempre, ma credo che abbiamo degli obiettivi da raggiungere e sono concentrato su questo. Sono felice di allenare questo gruppo, secondo me stiamo facendo un buonissimo lavoro. Pensiamo a ottenere il meglio perché questa può essere ancora una stagione importante", chiosa.
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Evan Ndicka, nuovi esami di terzo livello: “Esclusi...
Il giocatore rimarrà a riposo fino a lunedì quando effettuerà nuovi controlli per la valutazione polmonare
Il difensore della Roma Evan Ndicka è stato sottoposto oggi a nuovi esami a Villa Stuart, accertamenti di terzo livello che hanno dato esito negativo per problemi cardiaci. Il giocatore rimarrà a riposo fino a lunedì quando effettuerà nuovi controlli per la valutazione polmonare.
Cosa dice De Rossi
Il difensore della Roma "Ndicka sta bene, per quanto possa star bene un ragazzo che ha subito questo pneumotorace che sicuramente è una cosa fastidiosa ma non quella che pensavamo sul campo e ci ha fatto spaventare", afferma Daniele De Rossi in conferenza stampa alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Milan.
"Abbiamo preso un sacco di complimenti su una cosa che per me è abbastanza normale - aggiunge il tecnico giallorosso facendo riferimento alla decisione di non riprendere la partita a Udine dopo il malore di Ndicka -. Abbiamo fatto quello che sembrava sensato fare. Penso che ogni allenatore avrebbe reagito come ho fatto io e ogni giocatore si sarebbe irrigidito non sapendo le condizioni del compagno. Non ci sono insegnamenti, ma dei momenti in cui uno deve fare quello che è giusto e normale. Noi siamo stati molto uniti, non c'era uno che voleva continuare a giocare. È bello vedere che ci scopriamo famiglia anche in questi momenti".
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Atp Barcellona, Nadal fuori al secondo turno: De Minaur...
Sconfitto anche Musetti
Rafa Nadal sconfitto al secondo turno del torneo Atp di Barcellona. Il 37enne spagnolo, al primo torneo dopo 4 mesi, viene sconfitto dall'australiano Alex de Minaur, testa di serie numero 4, che si impone per 7-5, 6-1 in 1h52'. Nadal, reduce dalla vittoria ottenuta ieri contro Flavio Cobolli, tiene testa all'avversario nel primo set - sprecando una palla break sul 4-3 con la prospettiva di allungare - ma crolla nel secondo parziale.
Eliminato anche Lorenzo Musetti. L'azzurro cede allo spagnolo Roberto Carballés Baena, che prevale per 7-6 (7-4), 6-4 in 2h15'.
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Sacchi: “De Rossi un ragazzo d’oro e la Roma è...
“Ci sono dei ‘realisti visionari’ oggi nel calcio? Si, ci sono. Il calcio è molto condizionato dalla storia e dalla cultura di un Paese, Perché facevamo catenaccio? Perché ci avevano invaso sempre tutti. E perché pensavamo individualmente perché? Se lei prende 10 persone italiane, uno va a sinistra, l'altro va a destra. L'altro va dietro, l'altro avanti. Siamo un popolo che non siamo un popolo. E quindi il calcio è una conseguenza. I padri fondatori l'avevano pensato come uno sport di squadra o offensivo? In Italia l'abbiamo capovolto in uno sport individuale difensivo. Questo paese è tattico, non strategico”. Così l’ex allenatore Arrigo Sacchi, a margine dell’incontro ‘Allenamente’ promosso da Ics al circolo del tennis al Foro Italico dove l’ex ct ha presentato il suo libro ‘Il realista visionario’.
Se De Rossi può essere un realista visionario? De Rossi è una brava persona e questo è già tanto. E’ un ragazzo d’oro e gli auguro tutto il bene possibile. Se me l’aspettavo? Ero curioso, era andato a Ferrara alla Spal ma non aveva fatto bene. Lei si immagini, se un direttore d’orchestra ha bisogno di un batterista e gli portano un violinista... Nel calcio italiano questo però succede” ha aggiunto Sacchi.
Anche per questo, prosegue, da Roma-Milan di domani "mi aspetto una buona partita. Ogni tanto le facciamo. La Roma è migliorata: Roma è una città che ti fagocita, ti travolge. Stavano facendo bene, ma a Lecce i padroni di casa hanno sbagliato sette gol. Milan? Se Pioli ha dato l’ok a questi giocatori, è lui il responsabile".
Passando alla Nazionale, l'ex tecnico nota che deve fare i miracoli. Prima l’allenatore che non allenava per niente la squadra, andava a prendere un gruppo. Io presi quello del Milan, c’era un blocco ma ora non è possibile e non abbiamo mai dato uno stile di gioco. Siamo un popolo vecchio. Speriamo bene, la vedo molto dura”. Infine, l'Inter e la sua straordinaria stagione: "merita lo scudetto. Purtroppo è caduta in Champions quando non ha resistito. Se giochi contro una squadra spagnola, non le devi concedere spazi. Loro sono bravissimi negli spazi. Contro l’Atletico Madrid, l’Inter ha giocato con 6 difensori”.