

Attualità
Satelliti e 5G, esperimento Thales Alenia Space e Kt Sat
Thales Alenia Space collaborerà con Kt Sat per la dimostrazione di connessione satellitare 5G. La joint venture Thales (67%) e Leonardo (33%) ha annunciato che collaborerà con l’operatore sudcoreano Kt Sat, società controllata di Korea Telecom, primo fornitore di servizi commerciali 5G al mondo, a capo della dimostrazione 5G utilizzando il satellite per telecomunicazioni geostazionario Koreasat 5A per fornire una rete 5G in zone remote. Kt Sat utilizzerà una connessione 5G come prima pietra di integrazione satellitare nel mondo del 5G.
Thales Alenia Space spiega che “questo esperimento senza precedenti consiste nella
connessione tra la rete principale 5G e un gnb 5G
mediante (il satellite geostazionario
)
Kt Sat Koreasat-5A. In questo caso, il satellite non è solo un complemento della rete terrestre 5G ma una parte integrante della stessa che riceve la rete 5G da Terra rispedendola nelle zone remote dove le tecnologie di connessione tradizionali – via cavo, fibra, segnali radio – non sono adatte per ragioni tecniche o economiche”. Questa dimostrazione è stata implementata dal teleporto di Kt SatT a Kumsan.
Koreasat 5A, messo in orbita da SpaceX nel 2017, é basato su una piattaforma Spacebus 4000B2 di Thales Alenia Space ed è dotato di transponder in banda Ku. Koreasat 5A fornisce copertura su l’Indocina, il Giappone, la Corea, le Filippine e l’Asia centrale. Thales Alenia Space è stata il prime contractor per KoreasaT-5A, responsabile per la progettazione, produzione e test. Non è la prima volta che Thales Alenia Space è coinvolta nella dimostrazione 5G. La joint venture ricorda che il 20 febbraio 2018, nell’ambito di “5G Champion”, un progetto di ricerca Horizon 20201 finanziato dalla Commissione Europea, Thales Alenia Space, con Cea/Leti (elettronica e It lab) e Nokia come partner, hanno presentato una dimostrazione della tecnologia di comunicazione in 5G alle Olimpiadi invernali a Pyeongchang, Corea del Sud.
Come membro 3GPP2, Thales Alenia Space sottolinea che continua ad adottare nuovi standard relativamente al Ntn (Network Non Terrestre) in 5G con una forte accelerazione degli stakholder della telefonia cellulare. “Questa nuova partnership tra Thales Alenia Space e Kt Sat mostra una relazione di fiducia tra le due società, rinforza il coinvolgimento di Thales Alenia Space nel mercato sudcoreano e rafforza la sua posizione di apripista nel 5G” ha affermato Marc-Henri Serre, Vicepresidente per le telecomunicazioni di Thales Alenia Space.
Il Ceo di Kt Sat, Song Kyung-Min, sottolinea che “questo esperimento di connessione satellitare 5G utilizzando Koreasat ha aperto possibilità per le comunicazioni in 5G senza divisioni geografiche dovute a montagne e oceani. Basato su questa tecnologia, Kt Sat espanderà la sua portata globale, in modo particolare nel Sudest asiatico dove la realizzazione di reti terrestri incontra difficoltà”. L’anno scorso, a novembre, Kt Sat ha inaugurato il primo router ibrido al mondo per trasmissione 5G satellitare-terrestre. Il router ibrido, con dimostrazione online, è stato sviluppato con il Kt Institute of Convergence Technology, ottimizzando il ruolo dei satelliti nei servizi 5G.
Politica
Giorgio Napolitano: una vita politica e un’eredità duratura

La recente scomparsa di Giorgio Napolitano ha lasciato un vuoto profondo nel panorama politico italiano. Con una carriera che ha abbracciato più di sei decenni, Napolitano si è imposto come una figura di riferimento nella storia italiana. In questo articolo esamineremo la vita di Giorgio Napolitano, il suo ruolo come Presidente della Repubblica Italiana e le reazioni del mondo della politica alla notizia della sua morte.
La gioventù di Napolitano
Giorgio Napolitano nacque il 29 giugno 1925 a Napoli, in un’Italia dominata dal regime fascista di Benito Mussolini. Fin dalla giovane età dimostrò un forte impegno politico e una spiccata determinazione nella lotta per la giustizia sociale. Nel 1947 si laurea in giurisprudenza presso l’Università di Napoli. Proprio nel periodo universitario incontra molti degli amici che avrebbero poi costituito di lì a breve la dirigenza del gruppo comunista napoletano.
La carriera politica di Giorgio Napolitano
Nel 1945 Napolitano si unì al Partito Comunista Italiano (PCI), un movimento politico di sinistra. La sua abilità oratoria e la sua intelligenza gli fecero rapidamente guadagnare un posto di rilievo all’interno del partito. Durante gli anni ’60 e ’70, Napolitano ricoprì diversi incarichi di governo, dimostrando la sua competenza nella gestione delle questioni politiche ed economiche. Tra il ’60 e il 62 è responsabile della sezione lavoro di massa, mentre tra il 1966 e il 1969 assume il ruolo di coordinatore dell’ufficio di segreteria e dell’ufficio politico del PCI. La sua carriera nel partito culmina negli anni dal 1976 al 1979, periodo durante il quale diviene responsabile della politica economica del partito. Nel 1992 Napolitano viene eletto presidente della Camera dei Deputati, mentre nel ’96, una volta tornato in Parlamento dopo l’esperienza da presidente della Camera, Romano Prodi lo sceglie come ministro dell’interno del suo governo. Nel 2005, infine, viene nominato senatore a vita dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
La Presidenza di Giorgio Napolitano
Nel 2006, Giorgio Napolitano fu eletto Presidente della Repubblica Italiana, diventando il primo ex membro del PCI a ricoprire questa carica. La sua elezione rappresentò un momento storico per l’Italia e sottolineò la sua capacità di unire le diverse fazioni politiche del paese.
Durante il suo mandato di sette anni, Napolitano si distinse per la sua capacità di affrontare alcune delle sfide più pressanti dell’Italia. Nel 2007 si trova a gestire la crisi di governo in seguito alle dimissioni di Romano Prodi.
Uno dei momenti più critici fu la crisi economica del 2008, che colpì duramente il paese. Napolitano lavorò instancabilmente per promuovere politiche economiche che avrebbero affrontato la recessione e sostenuto la crescita. Nel novembre del 2011, quando il governo Berlusconi IV conferma di non avere più la maggioranza parlamentare alla Camera, Napolitano si accorda con Berlusconi per arrivare alle dimissioni del suo governo.
La sua presidenza fu anche caratterizzata da un forte impegno per l’unità nazionale. Napolitano lavorò per superare le divisioni politiche e favorire il dialogo tra i partiti, cercando di garantire la stabilità politica in un momento in cui l’Italia ne aveva più che mai bisogno.
Le reazioni del mondo della Politica
La notizia della morte di Giorgio Napolitano ha scosso il mondo della politica italiana e internazionale. leader politici e non solo hanno espresso il loro cordoglio per la perdita di questa figura iconica.
Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha dichiarato: “La sua morte mi addolora profondamente e, mentre esprimo alla sua memoria i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica, rivolgo ai familiari il cordoglio dell’intera nazione”.
A livello internazionale, i leader europei hanno elogiato Napolitano per il suo ruolo nella promozione della stabilità in Italia e nell’approfondimento dei legami transatlantici. La sua visione progressista e il suo impegno per i valori democratici hanno fatto di lui un punto di riferimento anche oltre i confini italiani. Emmanuel Macron dice di lui: “Figura eminente della politica italiana, europeo convinto, l’ex Presidente Giorgio Napolitano ci ha lasciato. Esprimo le mie più sentite condoglianze al popolo italiano”.
Anche il papa si è espresso in seguito alla scomparsa dell’ex presidente della Repubblica, rivolgendo alla moglie le seguenti parole: “La scomparsa di suo marito ha suscitato in me sentimenti di commozione e al tempo stesso di riconoscenza per questo uomo di Stato che, nello svolgimento delle sue alte cariche istituzionali, ha manifestato grandi doti di intelletto e sincera passione per la vita politica italiana nonché vivo interesse per le sorti delle nazioni”.
L’eredità di Giorgio Napolitano
La morte di Giorgio Napolitano segna la fine di un’era nella politica italiana. La sua eredità è vasta e duratura. Rimarrà nella memoria collettiva come un politico di principi, un leader che ha sempre cercato di servire il bene comune prima di tutto. La sua carriera, che ha attraversato momenti storici cruciali, è un esempio di dedizione, onestà e impegno per il servizio pubblico.
Salute e Benessere
Una settimana per il Cuore: La clinica Mediterranea di Napoli fa squadra con Fondazione Onda

Offerte di screening gratuito in occasione della Giornata Mondiale del Cuore, in programma dal 26 Settembre al 2 Ottobre 2023 a Napoli.
Con la Giornata Mondiale del Cuore alle porte, la Clinica Mediterranea di Napoli ha deciso di fare qualcosa di speciale: visite cardiologiche gratuite per tutti. Questa generosa mossa, frutto di una collaborazione stretta con la Fondazione Onda, punta a svegliare le coscienze sulle minacce silenziose che riguardano il nostro cuore e il sistema circolatorio.
Esperti del Settore a Disposizione
Per realizzare questo progetto, la clinica ha mobilitato un team di medici esperti in cardiologia e chirurgia vascolare. Tra i professionisti coinvolti figurano nomi come Carlo Briguori, Giorgio Spiniello e Stefano Scafuri nel campo della cardiologia, e Daniele Maselli, Marco Franciulli e Gianluca Santise per quanto riguarda la cardiochirurgia, oltre al chirurgo vascolare Maurizio Capece.
Controllo Preventivo e Sensibilizzazione Pubblica
Gli esami previsti, quali elettrocardiogramma e ecodoppler alla carotide, puntano a individuare in anticipo alcune delle patologie cardiache più gravi. L’iniziativa viene promossa sotto lo slogan “#trisdicuore vince la prevenzione”, un monito all’importanza di un approccio proattivo alla salute del cuore.
Il Dramma Sanitario delle Malattie Cardiovascolari
Nel nostro Paese, le patologie cardiocircolatorie sono la prima causa di decesso, toccando percentuali preoccupanti. Le cifre parlano chiaro: si tratta di un tema che richiede un’attenzione immediata e misure preventive.
Se l’idea di un check-up gratuito vi interessa, prendete il telefono e fate una chiamata. Il team della Clinica Mediterranea è pronto a rispondere dalle 8 del mattino alle 6 di sera. È possibile raggiungerli chiamando il 081 7259222 o, se preferite la comunicazione scritta, inviate una email a callcenter@clinicamediterranea.it.
Questa non è una semplice offerta: è un gesto di cura, un modo per mostrare quanto la medicina possa fare la differenza nel quotidiano delle persone, soprattutto quando si parla di prevenzione.
Attualità
Un Osservatorio sulI’infanzia: laboratorio teatrale “Il mondo ai piccoli” a cura di Benedetta Valanzano

La scuola paritaria per l’infanzia “Il Mondo Ai Piccoli,” in connubio con l’attrice Benedetta Valanzano, lancia un laboratorio teatrale che si configura come un cruciale laboratorio di vita. Previsto per un arco di otto mesi, da ottobre a maggio, il corso prevede incontri settimanali di un’ora ciascuno, concludendo con un saggio teatrale a maggio. La performance finale non sarà mera esibizione, ma il culmine di un iter pedagogico fortemente improntato alla crescita olistica dei più piccoli.

Il progetto non mira soltanto all’acquisizione di abilità teatrali; punta piuttosto a plasmare competenze trasversali come l’efficacia comunicativa, l’autoaffermazione e la responsabilità sociale. È un vero e proprio investimento nel capitale umano, fornendo ai giovani partecipanti strumenti che saranno fondamentali nella loro evoluzione come individui coscienti e proattivi.
Scaletta didattica: un’esplorazione multidisciplinare
Il programma del corso è particolarmente articolato, con moduli che spaziano dalla consapevolezza corporea al controllo vocale. Il laboratorio parte dall’assunto che il corpo sia un palcoscenico emotivo, e che la dizione sia cardine per una comunicazione lucida e penetrante.
Ma non è tutto. Altri moduli trattano di tematiche come la relazionalità, l’ascolto attivo e il ritmo, abilità non meno rilevanti nella costruzione di una personalità equilibrata. L’intento è di catalizzare l’interesse e la partecipazione attiva dei bambini, attraverso dinamiche che variano dall’improvvisazione alla riflessione emotiva.
La pièce teatrale finale attingerà dal libro “Favolette x…pensare” di Francesco Donato Perillo, una raccolta di dieci storie brevi che fungono da metafore educative. Ogni racconto, che vede come protagonisti animali d’ispirazione esopica e disneyana, è pensato per sollecitare sia l’immaginazione che la consapevolezza etica dei giovani lettori.
Una scommessa sull’avvenire
La rilevanza di “Il Mondo Ai Piccoli” supera la mera formazione artistica, posizionandosi come un fondamentale strumento per l’educazione integrale del bambino. In un’epoca dove abilità come l’intelligenza emotiva e la socializzazione rivestono un ruolo crescente, questo laboratorio si profila come un’opportunità preziosa per contribuire allo sviluppo futuro dei partecipanti.
Cronaca
Muore il celebre pittore e scultore Fernando Botero

È morto all’età di 91 anni il celebre artista plastico colombiano Fernando Botero, famoso in tutto il mondo per i suoi caratteristici personaggi voluminosi. L’illustre pittore e scultore è deceduto di polmonite nella sua residenza di Monaco.
La notizia è stata confermata il 15 settembre 2023 dal giornalista Julio Sánchez Cristo su W Radio in Colombia.
Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha scritto su Twitter: “È morto Fernando Botero, il pittore delle nostre tradizioni e dei nostri difetti, il pittore delle nostre virtù. Il pittore della nostra violenza e della nostra pace. Della Colomba mille volte scartata e mille volte posta sul suo trono.”

Fernando Botero è stato uno dei pochi artisti dell’America Latina ad aver raggiunto una fama mondiale. Il suo stile inconfondibile, segnato dall’amplificazione o dall’alterazione delle forme, ha catturato sia il rispetto degli esperti che l’interesse del grande pubblico, affascinato dal suo modo unico di riflettere temi umani e sociali.
Chi era Fernando Botero?
Fernando Botero è stato un pittore, scultore e disegnatore colombiano nato a Medellín, Colombia, il 19 aprile 1932. Era il secondo dei tre figli del matrimonio tra David Botero Mejía e Flora Angulo Jaramillo
Ha avuto 4 figli: Fernando Botero Zea, Lina Botero, Pedro Botero Zambrano e Juan Carlos Botero. È stato sposato tre volte.
La sua formazione artistica è stata da autodidatta, nonostante abbia frequentato per un breve periodo l’Accademia di San Fernando a Madrid e l’Accademia di San Marco a Firenze.
Si può dire che fosse un autodidatta in tutti i sensi, come si evince dalle sue stesse parole: “L’arte dovrebbe produrre piacere, una certa tendenza verso un sentimento positivo, ma io ho dipinto cose drammatiche. Ho sempre cercato la coerenza, l’estetica, ma ho dipinto la violenza, la tortura, la passione di Cristo. C’è un piacere diverso nella pittura drammatica, nella pittura stessa. La gioia più grande della pittura, la bellezza, non mette in contrasto il drammatico e il piacevole”, ha affermato nel 2019 in un’intervista al quotidiano el PAIS.
Nel 1948 Fernando Botero iniziò la sua carriera come illustratore. Tre anni dopo, nel 1951, si trasferisce a Bogotá e tiene la sua prima mostra presso la galleria Leo Matiz. Nel 1952 decide di trasferirsi a Madrid, dove studia all’Accademia di San Fernando. Tra il 1953 e il 1955 Botero è a Firenze, dove perfeziona la tecnica dell’affresco e arricchisce le sue conoscenze di storia dell’arte, che influenzeranno profondamente il suo stile pittorico futuro.
Al ritorno in Colombia, presenta le sue opere alla Biblioteca Nazionale di Bogotá e inizia a insegnare presso la Scuola di Belle Arti dell’Università Nazionale. Nello stesso anno si recò in Messico per studiare i murales di artisti iconici come Rivera e Orozco, e il suo impegno politico fu profondamente influenzato da questi maestri.
Nel 1958 Botero visitò gli Stati Uniti, un’esperienza che lo avrebbe portato a tornare e stabilirsi a New York dieci anni dopo. Nonostante la sua attrazione per l’espressionismo astratto, trovò una fonte di ispirazione nell’arte rinascimentale italiana. Fu in questo periodo che iniziò a giocare con le proporzioni nelle sue opere, amplificando le figure e riducendo lo spazio circostante. Questa tecnica diventerà la sua firma, utilizzandola nella rappresentazione di ensemble fittizi e nelle reinterpretazioni umoristiche di brani di artisti rinomati.
Negli anni ’70 fece parte delle più importanti gallerie d’Europa dove espose i suoi bronzi dal Grand Palais di Parigi all’Hishborn Museum di Washington. Da allora le sue opere hanno fatto il giro del mondo.
Premi e riconoscimenti
Botero è stato protagonista di numerose mostre in tutta Europa e in America, sia nel Nord che nel Sud. Il suo talento è stato riconosciuto con diversi premi, tra cui il Primo Intercol assegnato dal Museo di Arte Moderna di Bogotà. Le sue opere fanno parte delle collezioni dei più rinomati musei del mondo.
Come si è distinta l’arte di Fernando Botero?
L’arte del maestro Fernando Botero porta una firma inconfondibile, chiamata “Boterismo”. Questo approccio figurativo si è affermato come un segno distintivo del pittore e scultore ed è facilmente identificabile per le sue caratteristiche particolari.
Fin dall’inizio l’imponenza e l’ingrandimento delle strutture furono sempre presenti. Una caratteristica primaria del Boterismo è l’illustrazione di personaggi e oggetti umani in maniera gonfia e sproporzionata. Sia le persone, gli animali e gli elementi catturati nelle sue opere tendono a esibire sagome rotonde, notevolmente obese e con grande volume. Questa valorizzazione delle figure produce un impatto visivo spesso percepito come comico o ironico.
La risonanza dell’arte rinascimentale nelle sue creazioni, soprattutto in termini di proporzioni ed equilibrio delle strutture, è innegabile. Nonostante la distorsione nelle loro rappresentazioni, mantengono un caratteristico equilibrio visivo.
D’altra parte, Botero utilizza nelle sue creazioni toni vivaci, luminosi e audaci, che aumentano ulteriormente la sensazione di opulenza e dinamismo nei suoi dipinti e sculture.
Gran parte del lavoro di Botero riflette la vita e la cultura della Colombia. Le sue opere solitamente mostrano momenti quotidiani dell’esistenza colombiana, come feste, mercatini, danze e lavori agricoli. Allo stesso modo, ha catturato figure significative nella storia della Colombia.
Sebbene il suo approccio possa essere interpretato come comico, Botero usa spesso la sua arte per toccare questioni di critica sia sociale che politica. I suoi dipinti e le sue sculture spesso portano una sfumatura sarcastica e interrogativa di fronte alla repressione, al conflitto e alla disuguaglianza sociale.
L’eredità artistica di Botero è vasta, dalla sua inconfondibile interpretazione della Gioconda alle illustrazioni di grandi coppie danzanti. Le sue sculture adornano diversi angoli del pianeta, e Medellín, sua città d’origine, è particolarmente privilegiata con numerose sue opere.
Economia
Gli effetti dell’inflazione sul carrello della spesa: l’indagine di Altroconsumo

L’inflazione. La parola stessa può evocare immagini di prezzi crescenti e salari che faticano a stare al passo. Descritta spesso come una “bestia silenziosa”, questa forza economica ha il potere di erodere il potere d’acquisto delle famiglie con una subdola persistenza. E, nonostante gli sforzi di molte istituzioni per contenerla, nel 2023 ha trovato un nuovo e prospero habitat: i supermercati.
Un tempo, i supermercati erano visti come un baluardo, una sorta di rifugio sicuro in cui le famiglie potevano fidarsi della stabilità dei prezzi. Eppure, proprio questo pilastro delle economie domestiche ha iniziato a mostrare segni di crepe, diventando il nuovo epicentro di fluttuazioni e tensioni economiche.
Ma perché questo drammatico cambiamento? Quali forze sono all’opera dietro queste dinamiche? La risposta a queste domande ci viene fornita da una fonte insospettabile: Altroconsumo. Quest’organizzazione, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei consumatori, ha deciso di indagare, conducendo un’analisi meticolosa e approfondita del fenomeno. E ciò che hanno scoperto, come evidenziato nei loro ultimi report, è una realtà che ha il potere di farci riflettere sull’attuale situazione economica, spingendo a una maggiore consapevolezza e attenzione nella gestione delle risorse domestiche.
Occhi fissi sui supermercati: Un anno sotto la lente di Altroconsumo
Da marzo 2022 a marzo 2023, mentre molte persone facevano la spesa con la speranza che i prezzi rimanessero stabili, Altroconsumo era impegnata in una missione molto più grande. Osservando con meticolosità un campione impressionante di 1200 punti vendita, l’organizzazione ha cercato di tracciare un quadro chiaro delle tendenze inflazionistiche. La domanda era semplice: dove stava andando il nostro mercato?
E le risposte, ahimè, sono state una sveglia brusca per molti. Una crescita dei prezzi del 12,6%. Lasciate che questo numero affondi per un momento. Si tratta di una cifra che ha superato ogni aspettativa, soprattutto se messa a confronto con l’aumento molto più tenue del 2,6% dell’anno precedente. Questo non è solo un dato: è un grido d’allarme. Una crescita così rapida e inaspettata ha gettato una fredda doccia su molti, costringendo famiglie intere a rivedere e, in alcuni casi, ristrutturare i loro bilanci.
In un clima già carico di incertezze e sfide economiche, questi nuovi dati rappresentano una prova tangibile dell’urgenza di strategie economiche adeguate. Per molte famiglie italiane, non si tratta solo di cifre e percentuali, ma di realtà quotidiane e scelte sempre più complesse.
L’Inflazione: Un fiume in piena che travolge ogni formato di vendita
Entrando in un negozio, spesso diamo per scontato ciò che vediamo sugli scaffali, concentrando la nostra attenzione sul prezzo del carrello finale. Tuttavia, dietro ogni prodotto esposto, c’è una storia, una catena di fornitura, e una rete di scelte economiche. In quest’ottica, Altroconsumo ha voluto esaminare come diversi formati di vendita abbiano risposto all’ondata inflazionistica.
Gli ipermercati, quei giganteschi centri commerciali che spesso diventano mete per intere giornate di shopping, vantano superfici imponenti che superano i 2500 m². Eppure, nonostante la loro vastità e varietà di prodotti, non sono stati immuni, registrando un incremento dell’11% nei prezzi.
Passando ai supermercati, quei negozi familiari posizionati al centro delle nostre comunità, che variano tra i 400 e i 2500 m², la situazione non è stata migliore. Con un aumento del 12%, hanno dimostrato che l’inflazione non guarda alle dimensioni.
Ma la vera sorpresa emerge quando si guardano i discount. Questi negozi, solitamente più piccoli e senza il fascino delle grandi marche, sono spesso visti come l’ancora di salvezza per le famiglie attente al budget. Ma nel tumulto inflazionistico, sono stati quelli che hanno sofferto di più. Con un salto vertiginoso dei prezzi del 15%, i discount sono diventati il simbolo di come, in tempi turbolenti, nessun settore può sentirsi al sicuro.
Un’analisi dettagliata che spalanca le porte alla verità dei prezzi
Quando si parla di ricerca e analisi, la superficialità non ha spazio. Altroconsumo lo sa bene. Con una diligenza degna dei migliori detective, l’organizzazione ha scavato in profondità, mettendo sotto la lente ben 125 categorie di prodotti in ogni singolo punto vendita analizzato. Non si tratta di un semplice elenco, ma di un microcosmo che rispecchia le vere abitudini d’acquisto e le esigenze quotidiane dei consumatori.
Questo approccio puntiglioso non solo dà peso alla ricerca, ma fornisce una vera e propria bussola ai consumatori. I numeri, infatti, non sono astratti, ma raccontano storie tangibili. Ma come decifrare questo codice?
Ecco che entra in gioco l’indice creato da Altroconsumo. Se si pensa ad una catena con un indice di 110, non si sta semplicemente guardando un numero. Si sta osservando una realtà in cui i prezzi sono gonfiati del 10% rispetto all’insegna che offre i prezzi più vantaggiosi. Un faro nel buio dell’inflazione, questo indice guida i consumatori verso le scelte più sagge, indicando chiaramente dove si celano i veri affari.
Alla ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo
Nel vasto universo della spesa, la categoria “Spesa mista” risulta cruciale per la maggior parte delle famiglie. Ed è qui che Famila Superstore si è distinta, raggiungendo l’apice con un punteggio invidiabile di 100. Un traguardo che rappresenta l’ideale per ogni consumatore attento al portafoglio.
Ma non tutti possono vantare lo stesso successo. Prendiamo Esselunga e Esselunga Superstore. Pur essendo tra i colossi del settore, hanno registrato un aumento compreso tra il 13% e il 14%. In termini concreti, ciò si traduce in una spesa maggiore per il consumatore, fino al 14% in più rispetto all’anno passato, per gli stessi articoli. Una variazione che può pesare significativamente sul budget mensile di una famiglia.
Eppure, il panorama cambia quando si focalizza l’attenzione sui “Prodotti di marca”. In questa nicchia, Esselunga Superstore rivela un altro volto, emergendo come vero e proprio baluardo del risparmio. Accanto a Famila Superstore, ha dimostrato di mantenere i prezzi al guinzaglio, assicurando così un autentico valore aggiunto per i clienti che non vogliono rinunciare alla qualità.
Un occhio di riguardo alle Regioni: Dati cruciali per i consumatori
Altroconsumo non si è fermata al quadro generale. Ha scavato più in profondità, illuminando le peculiarità regionali del panorama inflazionistico. E qui emergono delle sorprese.
Mentre molti potrebbero pensare che le grandi città o le regioni centrali dominassero in termini di convenienza, è il Nord-Est a riscrivere questa narrativa. Città come Vicenza e Venezia brillano come autentiche gemme per il risparmio, rivelandosi come le opzioni più vantaggiose per chi desidera far rendere al meglio ogni euro della spesa.
Queste rivelazioni sono d’oro, non solo per gli abitanti di queste aree, ma anche per chi, in un momento di riflessione, sta valutando l’idea di un trasferimento. Avere a portata di mano queste informazioni può influenzare una decisione, mettendo in primo piano l’aspetto economico nella scelta del luogo in cui vivere.
L’armatura contro l’inflazione: Informazione e preparazione
Viviamo in un’epoca in cui il rumore sottile dell’inflazione risuona costantemente nelle orecchie dei consumatori. In questo scenario, la conoscenza non è solo potere, ma è una vera e propria salvaguardia. La ricerca condotta da Altroconsumo non è solo un ammasso di dati, ma una bussola che guida in un mare tumultuoso di prezzi al dettaglio.
Ogni cifra, ogni percentuale, ogni trend rivelato serve a un unico scopo: dotare il consumatore di strumenti per navigare con saggezza in queste acque turbolente. Con questa mappa dettagliata alla mano, non si tratta più solo di sopravvivere all’inflazione, ma di affrontarla con una strategia chiara, cercando le opportunità e le soluzioni per massimizzare il proprio potere d’acquisto. E in fondo, è questo il tipo di proattività e previsione che fa davvero la differenza.
Spettacolo
Così Kanye West e Bianca Censori sono stati banditi dalla società taxi motoscafi di Venezia

Un comportamento evitabile e sconsiderato quello messo in atto nei giorni scorsi dalla superstar del Rap americano Kanye West e della sua compagna Bianca Censori, che hanno pensato bene di scambiarsi dei ‘gesti affettuosi’ in barca in pieno giorno lungo i canali di Venezia, portando la società veneziana che li ha ospitati a bordo a prendere una dura ed importante decisione, ossia bandirli a vita dalle loro linee.
Ma cosa è successo di tanto grave per indurre una compagnia di trasporti turistici a privarsi di due clienti tanto noti e facoltosi? Nei giorni scorsi, nel corso delle loro vacanze italiane, Kanye West, per molti noto anche con il soprannome Ye, famoso rapper americano e la compagna australiana Bianca Censori, che lavora come architetto proprio per il brand del compagno Yeezy, si sono lasciati andare a delle ‘effusioni’ pubbliche che non si sono però fermate allo scambio di qualche carezza o bacio, ma sono sfociate (per quanto è possibile captare da diversi scatti e da diversi video che hanno letteralmente invaso il web in questi giorni) in qualcosa di molto più spinto.
Ovviamente tutto questo non è passato inosservato e le persone che si sono ritrovate di fronte a questa scena, hanno deciso di riprenderla con i loro smartphone.
Nei frame più cliccati si vede molto chiaramente il cantante seduto a bordo dell’imbarcazione che li stava trasportando sul Canal Grande di Venezia, con il fondoschiena scoperto ed a vista di tutti, e la compagna vicina e di fronte a lui in ginocchio nella parte bassa del mezzo.
Insomma, non occorre dare ulteriori informazioni per lasciar intendere ciò che potrebbe essere accaduto.
Successivamente, come è possibile vedere in altri video postati online sempre da alcuni utenti, i due in compagnia anche di un’altra donna, sono scesi come se nulla fosse dal mezzo proseguendo la loro giornata a pranzo nella città lagunare.
LA RABBIA DELLA COMPAGNIA DI TRASPORTI
Questa imbarazzante situazione non è affatto stata apprezzata dalla compagnia di taxi-motoscafo in questione.
La reazione della società Venezia Turismo Motoscafi, che è solita trasportare personaggi molto famosi presso la quale i due hanno affittato l’imbarcazione che dal lago di Como li ha portati fino a Venezia, non si è fatta quindi attendere. La società ha bandito a vita la coppia dalle loro linee parlando in esclusiva al Daily Mail Australia (qui l’articolo completo), sottolineando ovviamente di non poter essere al corrente di ciò che stava accadendo sul mezzo e discostandosi totalmente dalle gesta hot delle due celebrità.
La compagnia si è mossa subito, aggiungendo a propria difesa che era impossibile per l’autista del taxi-motoscafo accorgersi di quanto accadeva alle sue spalle essendo intento a guidare, e di essere arrivata a conoscenza di questa notizia come tutti attraverso il web.
Non è chiaro se siano state intraprese dalla stessa società motoscafi altre azioni legali mirate, ma quanto comunicato resta comunque un gesto forte e deciso per condannare l’accaduto.
COSA RISCHIANO IL CANTANTE E LA SUA COMPAGNA
Certamente oltre a queste azioni da parte della compagnia di trasporti, la coppia di star rischia una denuncia per atti osceni in luogo pubblico dalle autorità locali. Le foto ed i video in questione, che come detto si possono facilmente reperire in ogni angolo del web, sono stati acquisiti dalla polizia locale che le ha prese in analisi aprendo probabilmente un fascicolo. Se dovesse essere confermato quanto sembra anche dalle analisi più approfondite, per i due arriverà certamente anche una multa molto salata da pagare (in questi casi le sanzioni amministrative pecuniarie possono essere tra i 5’000 e i 30’000 euro).
E c’è chi va ancora oltre, perchè secondo alcuni pareri, per i due potrebbe esserci addirittura l’arresto (ipotesi a dir la verità molto remota), per le aggravanti di essere in una zona colma di turisti (tra i quali ovviamente molti bambini) ed in pieno giorno (può esserci per legge una reclusione fino a quattro anni e 6 mesi se l’atto osceno viene commesso in vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori o se c’è la possibilità che vi assistano).
KANYE WEST E BIANCA CENSORI: NESSUNA NOTIZIA DALLA COPPIA
Dopo l’accaduto si pensava ovviamente che la coppia emettesse un qualche tipo di comunicazione attraverso i propri canali ufficiali, ma questo non è ancora avvenuto.
I due si trovano ancora in vacanza in Italia e concluderanno la loro gita nel nostro Paese nei prossimi giorni. Per concludere, bisognerà attendere le prossime ore per conoscere i definitivi risvolti e sviluppi di questa curiosa vicenda, che potrebbe essere finita così, ma più verosimilmente andrà avanti per qualche altra via istituzionale e potrebbe avere qualche altro colpo di scena.
Sport
Sergio Ramos torna nel club che lo ha visto crescere

“Sono emozionato. È un giorno speciale, tornare a casa lo è sempre. Adesso dobbiamo fare le visite mediche, io aspetto da qualche mese, ma sono felice di tornare e di unirmi al più presto alla squadra. Avremo tempo per la presentazione, volendo tornare a casa non aveva senso andare altrove senza fermarsi qui, era un debito che avevo verso mio padre, verso mio nonno, verso il ‘sevillismo’ e verso Puerta. Tante cose hanno significato moltissimo e penso che fosse giunto il momento di tornare”.
Queste le prime parole di un emozionato Sergio Ramos, appena atterrato a Siviglia con un volo privato da Madrid.
Il 37enne, ex capitano del Real Madrid, considerato uno dei migliori difensori della storia del calcio è anche il giocatore ad aver conseguito il maggior numero di espulsioni, nasce a Camas (Siviglia) il 30 marzo del 1986 da Paqui Ramos (madre) e Jose María Ramos (padre) ed è il secondo figlio della coppia.
Da bambino cresciuto nella città della corrida di Siviglia, Sergio Ramos era interessato a diventare un torero ma visto che era considerato uno sport pericoloso, i suoi genitori lo dissuasero. Fu quindi in fratello maggiore, Rene, a farlo interessare al mondo del calcio.
Si unisce al suo primo club, l’FC Camas deve eccelle, vincendo molti premi per le partite e partecipando a diverse interviste. Ed è qui che viene scoperto il suo grande talento, e anche il Siviglia se ne accorge.
Nel 2003 viene convocato per la prima squadra del Siviglia e qui conosce il centrocampista Antonio Puetra (morto all’età di 23 anni nell’ospedale dove era stato ricoverato dopo aver avuto un arresto cardio-respiratorio durante la partita tra Siviglia e Getafe), per poi legare il suo nome al Real per bene 16 anni.
Nel 2005 esordisce con la nazionale maggiore, verrà successivamente convocato per il campionato del mondo 2010, che vedrà la Spagna vincitrice e in quell’occasione, durante i festeggiamenti indosserà la maglia con la foto di Antonio Puetra.
Nel 2015 lo vediamo con la fascia da capitano, ma la stagione per lui inizia nel peggiore dei modi a seguito di ripetuti infortuni ed espulsioni.
Nel 2017 diventa il giocatore con più cartellini rossi (19) nella storia del campionato spagnolo.
A seguito della scadenza del contratto con il Real Madrid, firma un contratto biennale con il Paris Saint-Germain, che lo vedrà svincolato nell’estate del 2023.
Durante l’estate ha ricevuto numeroso offerte tra le cui, il Paris Saint-Germain che aveva messo sul tavolo un’offerta da 10 milioni di euro, per trattenerlo.
Alla porta di Ramos ha bussato anche l’Arabia Saudita: il difensore ha ricevuto una proposta da un milione di dollari dall’Al Ittihad, dove gioca il suo ex compagno di squadra Karim Benzema.
E poi è stata la volta della Turchia: è stato contattato dal Galatasaray che – secondo la testata spagnola Relevo – ha offerto al difensore un biennale da 5.5 milioni di euro netti a stagione.
E dopo l’ennesimo no, è spuntato il vecchio amore: il Siviglia. Nonostante sia il presidente Pepe Castro che il direttore sportivo Víctor Orta abbiano ripetutamente negato che Sergio Ramos fosse un’opzione realistica, l’offerta alla fine è arrivata.
Durante la sua carriera è stato spesso criticato da colleghi, allenatori, telecronisti, opinionisti e giornalisti per il suo stile difensivo ruvido e spesso antisportivo che gli ha permesso di diventare il detentore di una serie di record negativi a livello disciplinare. In seguito al suo intervento ai danni di Mohamed Salah nella finale di Champions League 2017-2018, che è costato un infortunio all’attaccante egiziano del Liverpool, un’azione legale civile è stata avviata in Egitto.
Quella di Sergio Ramos è una carriera inusuale per un difensore centrale: in campo da più di vent’anni, lo spagnolo ha segnato ben 135 goal con le maglie dei club con cui ha militato e con quella della nazionale.
Ed è anche il giocatore più espulso della storia del calcio, avendo ricevuto ben 28 cartellini rossi.
Ha vinto praticamente tutto: campionati nazionali, coppe domestiche, Champions, Mondiali, Europei. Alla sua età è ancora un giocatore validissimo.
Ma come è abitudine dire “si torna sempre dove si è stati bene” e Sergio Ramos ha preso alla lettera questo modo di dire e aver girato la Spagna, decide di tornare dove tutto è iniziato, rinunciando a contratti molto più vantaggiosi, per “pagare il debito” verso la sua famiglia e verso il ex compagno di squadra.
Non ci resta che aspettare e vedere cosa ci riserva questa leggenda del calcio spagnolo.
Turismo
MSC di Gianluigi Aponte in fase avanzata per acquisire Italo in un affare da 4 miliardi di euro

Il magnate del trasporto marittimo, Gianluigi Aponte, è sulla soglia di un acquisizione impressionante. Stando a fonti ben informate, la sua azienda MSC sta puntando a inglobare Italo, che comprende anche Itabus, attualmente di proprietà del fondo d’investimento statunitense GIP. La conclusione dell’affare è prevista per questo mese e metterà una valutazione di 4 miliardi di euro su Italo – un salto considerevole rispetto ai 2 miliardi spesi da GIP nel 2018 per acquisire la compagnia ferroviaria.
Il portafoglio d’investitori di Italo comprende, oltre a GIP, anche Allianz con una quota del 11,5%, Infra Investors al 7,6%, MoLagers allo 0,6%, e una schiera di imprenditori e manager italiani che detengono il restante 7,7%. Una volta perfezionata la vendita, sia GIP che Allianz stanno valutando la possibilità di mantenere una quota minoritaria.
Per Aponte, questa acquisizione è una pietra miliare nel suo ambizioso piano di diversificazione al di fuori del settore marittimo e logistico. Dopo un corteggiamento infruttuoso con ITA Airways, la rinascita di Alitalia, Aponte ha rivolto le sue attenzioni verso altri orizzonti, evidentemente trovando in Italo una proposta più allettante.
Nato sulla Penisola Sorrentina e ora annoverato come la 48ª persona più ricca del mondo secondo Forbes, Aponte è un colosso dell’industria con un patrimonio stimato di 29,8 miliardi di dollari. Il suo impero, iniziato con un prestito di 200.000 dollari nel 1970 per acquistare una nave da carico di seconda mano, è cresciuto fino a includere una serie di imprese variegate – dal trasporto container alla logistica – e ha ora più di 100.000 dipendenti.
Ma nonostante il suo grande successo, Aponte è rimasto una figura riservata, in gran parte evitando la ribalta mediatica. Ha scelto di fare di Ginevra la sua base operativa, sottolineando l’efficienza e la riservatezza della città come fattori chiave nella sua decisione.
Il suo gruppo MSC ha visto una crescita esponenziale, superando perfino la danese Maersk come leader mondiale nel trasporto di container nel 2022. Inoltre, Aponte ha continuato a espandere il suo impero con acquisizioni strategiche, capitalizzando sull’ascesa delle tariffe di trasporto container.
Nel complesso, l’acquisizione di Italo da parte di MSC segna un altro capitolo audace nella carriera di Aponte, un imprenditore che ha dimostrato una notevole astuzia nel navigare le acque mutevoli dei mercati globali.
“Nell’infinito mare del business, Gianluigi Aponte getta ancora una volta la sua rete, pescando stelle ferroviarie per illuminare ancor più il suo firmamento imprenditoriale.” (Anna Del Bene)
Attualità
Incendi: cause e prevenzione

Gli incendi sono una delle piaghe che colpiscono irreparabilmente l’ambiente.
Luoghi di bellezza disarmante spariscono nelle loro fiamme che, soprattutto d’estate, ingoiano con ferocia tutto ciò che sfiorano. Il loro passaggio lascia solo desolazione, sgomento e disperazione in coloro che quelle terre le hanno abitate, lavorate o semplicemente visitate.
Per informare sui rischi degli incendi e sui danni che possono causare, il Dipartimento della Protezione Civile ha stilato e messo a disposizione di tutti un vademecum molto interessante. Facendo riferimento ad esso cerchiamo di capire le cause che scatenano questi fuochi e come possiamo prevenirli.
Le cause degli incendi
Non ci vuole niente per scatenare un incendio. Anche i bambini sanno che basta un fiammifero o anche una semplice lente di ingrandimento e un po’ di erba secca per mandare a fuoco un intero bosco. Eppure non sempre vengono rispettate le regole base che evitano l’originarsi di queste fiamme devastanti con tutte le conseguenze del caso.
Incendi naturali, colposi e dolosi
Secondo la guida stilata dalla Protezione Civile possiamo distinguere tra:
- Incendi naturali: molto rari e causati da fenomeni quali fulmini, autocombustione o eruzioni vulcaniche
- Incendi colposi: dovuti alla distrazione degli esseri umani e/o a comportamenti negligenti e irresponsabili. Tra questi troviamo l’abitudine malsana di buttare a terra i mozziconi delle sigarette in zone facilmente infiammabili. Anche accendere fuochi all’aperto, sia per cucinare che per scaldarsi, per bruciare le stoppie o, ancora peggio, rifiuti di vario genere può essere molto pericoloso. Basta un alito di vento per trasformare quel fuocherello in un danno irreparabile
- Incendi dolosi: appositamente scatenati con l’intenzione di distruggere. In tal caso non voglio neanche appellare con l’aggettivo umano chi li innesca. Nessun uomo dovrebbe voler distruggere intenzionalmente la sua casa e quella di chi verrà dopo di lui.
Danni causati dagli incendi
Sempre rifacendoci al documento sul rischio incendi boschivi emesso dalla Protezione Civile possiamo catalogare i danni dovuti alle fiamme in danni di primo ordine e di secondo ordine.
Danni di primo ordine
I danni di primo ordine sono quelli che si verificano al momento in cui il fuoco divora la vegetazione. Sono di primo ordine, quindi, la distruzione della flora, della fauna e quindi della biodiversità della zona interessata, la distruzione dei beni mobili o immobili che vengono avvolti dal fuoco, i danni provocati dall’inalazione del fumo derivante dalla combustione, la morte di chi non riesce a sfuggire alla morsa delle fiamme.
Danni di secondo ordine
I danni di secondo ordine, invece, si verificano a incendio domato. Le polveri sottili che si sviluppano durante la combustione, se inalate, possono provocare malattie importanti, soprattutto a livello polmonare. L’andare in fumo delle risorse naturali, sfruttate dall’uomo in ambito agricolo, nel settore dell’allevamento e anche in quello turistico, causa gravi danni all’economia locale. A chiunque segua i TG non sarà sfuggito il grande incendio che ha costretto gli ospiti dell’isola di Rodi a interrompere bruscamente il loro soggiorno.
La Grecia sta cercando di rimediare all’ingente danno anche economico da esso provocato offrendo la possibilità di passare una settimana gratis a Rodi ai turisti evacuati. In questo modo cerca di recuperare la fiducia di tutte quelle persone che ogni anno scelgono questo splendido angolo greco per passare le loro vacanze. E infine, tra i problemi più grandi che gli incendi causano, troviamo la trasformazione delle aree fertili in aree aride e inospitali, l’erosione del suolo privato del suo manto vegetale, e le emissioni di grandi quantità di CO2 nell’atmosfera che contribuiscono in maniera significativa al cambiamento climatico.
Come prevenire gli incendi
Siamo noi esseri umani i principali responsabili degli incendi, e quindi siamo noi che dobbiamo darci da fare per evitare che il nostro pianeta continui a bruciare.
Visto la facilità con cui possono innescarsi le fiamme, è di fondamentale importanza adottare comportamenti responsabili per prevenirle.
Dobbiamo auto-educarci e imparare a rispettare la natura, non solo a parole ma con i fatti. E, soprattutto, essere vigili sentinelle. In caso di avvistamento di fumo sospetto avvisiamo subito i vigili del fuoco: meglio una telefonata in più che una in meno per proteggere la nostra casa.
Interviste
La bellezza e la determinazione di Lavinia Abate, l’incredibile storia di Miss Italia 2022

Lavinia Abate è stata incoronata Miss Italia il 21 dicembre 2022 presso l’hotel Crowne Plaza Rome St. Peter’s, battendo altre 20 concorrenti provenienti da ogni regione della penisola. La giuria, composta da personalità del mondo dello spettacolo come Fioretta Mari, Francesca Manzini e Massimo Boldi, ha scelto Lavinia come ragazza più bella d’Italia.
Chi è Lavinia Abate: Miss Italia 2022
Nata a Roma, nel 2004, figlia di Fiorenzo, impiegato alla Telecom, e di Camilla, insegnante di inglese con origini scozzesi, Lavinia è una ragazza determinata e bella dentro. Pratica danza moderna e contemporanea da 12 anni, suona il pianoforte e compone canzoni.
Ha frequentato il liceo scientifico Azzarita, dove si è distinta per la bravura e la media dell’otto. Modesta, sensibile e trasparente, Lavinia è un esempio per le ragazze che cercano di realizzare i propri sogni con impegno e passione.
Lavinia Abate: una fisicità e una personalità che non passa inosservata
Lavinia ha conquistato il pubblico della storica manifestazione, con la sua bellezza naturale e l’eleganza. Alta 1,76m, con capelli castano chiaro e occhi marroni, la giovane romana ha catturato l’attenzione dei giudici e del pubblico con il suo sorriso contagioso e la sua forte determinazione. Lavinia non ha tatuaggi, preferendo una figura pura e semplice.

La sua personalità brillante e intraprendente la rende un’ambasciatrice perfetta per il nostro Paese, ispirando una nuova generazione di ragazze italiane a realizzare i propri sogni con impegno e dedizione.
La passione per la musica
Lavinia Abate è una ragazza dalle molteplici passioni. Oltre alla danza, infatti, la giovane romana è appassionata di musica e canto, in particolare di pianoforte. La passione di Lavinia per la musica è stata messa alla prova anche durante la serata finale di Miss Italia 2022, quando ha eseguito sul palco un brano inedito, scritto da lei, intitolato “Vino Rosso”. La sua performance ha dimostrato il talento e la determinazione di questa giovane donna, che ha tutte le carte in regola per diventare una stella della musica italiana.
Ora Lavinia, che ammira artiste come Adele e Ariete, si appresta a vivere una nuova avventura come ambasciatrice della bellezza e della cultura italiana. La giovane Miss Italia ha dimostrato di avere tutte le qualità per rappresentare al meglio il nostro Paese e di essere in grado di affrontare ogni sfida con impegno e dedizione.
Single o impegnata?
La neo Miss Italia 2022, non ha attualmente alcun legame sentimentale. La giovane ha confessato di non avere un fidanzato, ma di essere ancora in buoni rapporti con il suo ex-partner. “Adesso sono concentrata su di me“, ha spiegato. Sebbene non abbia un’idea precisa dell’uomo ideale, ha elencato alcune caratteristiche che apprezza dell’altro sesso, come la statura elevata, un viso dolce e occhi espressivi, un carattere forte e una mente aperta.
Romana “purosangue”, non segue il calcio e non si interessa ai calciatori che – a suo dire – si concentrano troppo sull’aspetto fisico. Tuttavia, come ogni giovane, ha le sue preferenze: “Preferisco gli uomini con i capelli scuri“, ha recentemente dichiarato.
I problemi fisici
In una recente intervista, Lavinia Abate, ha svelato un particolare intimo della sua vita privata, parlando del problema di salute che l’ha afflitta per anni. La giovane ha confessato di soffrire di scoliosi fin dall’età di 14 anni, e di aver dovuto portare un busto rigido per quattro lunghi anni. La scorsa estate, grazie ai medici e fisioterapisti dell’Isico, Lavinia ha finalmente potuto togliere il corsetto, che l’ha resa insicura e diversa dagli altri.
Secondo la ragazza, i medici dell’Isico sono stati i suoi veri angeli custodi: è grazie a loro che la sua schiena ha potuto sorreggerla durante lo show, senza particolari disagi. Nonostante ciò, la schiena di Lavinia non potrà mai tornare alla normalità, ma la giovane ha imparato ad accettarsi per come è, compresi i suoi acciacchi fisici. Lavinia considera questa una vittoria personale, importante tanto quanto il trionfo a Miss Italia.
La nostra intervista esclusiva
Dopo aver “sbirciato” qualcosa su di lei, abbiamo deciso di incontrarla per saperne di più. Ed è con immenso piacere che, dopo Zeudi Di Palma (Miss Italia 2021), vi presentiamo la nostra intervista esclusiva a Miss Italia 2022, Lavinia Abate!

Ciao Lavinia, cosa è successo dentro di te quando hai sentito il tuo nome chiamato come vincitrice di Miss Italia?
“Ad essere sincera ripensando a quel momento ho difficoltà a ricordarmi a pieno come mi sono sentita una volta sentito il mio nome. Penso sia normale non ricordare dettagliatamente questi momenti quando si è sommersi da un emozione così grande. È come se il mio corpo, per controllare le mie emozioni, si fosse sospeso momentaneamente lasciandomi a bocca aperta tanto da coprirla con le mani per la sorpresa. Le mie orecchie sembravano tappate e tutti i suoni, dalle parole pronunciate dai vari giornalisti fino alle urla di gioia delle mie compagne, erano ovattati. Non avevo modo di pensare dal momento che tutti volevano la mia attenzione, la mia foto, la mia intervista… Avevo difficoltà a parlare e a descrivere a pieno le mie emozioni in quanto non le avevo ancora metabolizzate. Nell’attimo in cui venne detto il mio nome, “Lavinia” non era più quella di prima. È assurdo da pensare ma è come se in un solo secondo, da quella che era una giovane ragazza sognatrice e piena di ambizioni, conosciuta solo dai suoi familiari e dal suo piccolo gruppo di amici della sua zona diventa una specie di celebrità, una ormai donna ammirata da tutti, riconosciuta e vista da tutti i giornali d’italia. Se dovessi descrivere in tre parole le emozioni che provai su quel palco nel momento della proclamazione della vincitrice sono: sorpresa, orgoglio e felicità.”
Ad esclusione della proclamazione, qual è stato il momento più emozionante per te durante l’intera esperienza di Miss Italia?
“Sicuramente il momento più emozionante è stato quando ho fatto il primo passo in questo concorso ovvero la mia prima selezione. Non avevo mai partecipato al concorso o tantomeno fatto esperienze di questo genere. Non ho mai sfilato e non ho mai avuto l’opportunità di entrare nel mondo della moda e dello spettacolo, su una cosa sola avevo conoscenza: la musica, nonché la mia più grande passione. Proprio quella sera feci la mia prima “passerella” davanti ai giudici ma anche la mia prima e vera esibizione portando un brano composto e cantato da me. Ricordo di essermi sentita agitata e forse anche inadeguata ma quando suonai il mio brano, nonostante la paura di non piacere ai giudici e al pubblico, mi sono sentita a mio agio, completamente me stessa. L’iniziare un’esperienza di cui non ci si sente a proprio agio proprio perché nuova e inesplorata, è ciò che spaventa di più ed è per questo che lo considero il momento più emozionante. Dalla prima vittoria decisi di portare sempre me stessa in tutte le tappe del concorso portando con me le mie passioni.”

Con che animo hai vissuto questa straordinaria esperienza? Avresti mai potuto immaginare di giungere alla vittoria finale?
“Data la casualità della mia iscrizione al concorso non avevo nessun tipo di aspettativa ma solo una grande voglia di buttarmi in una nuova esperienza, mettermi in gioco e conoscere il mondo di miss Italia. Ho vissuto questa esperienza con divertimento, passione e spensieratezza, pronta a imparare qualcosa di nuovo e a conoscere nuove persone. Sono rimasta felicissima per aver scoperto nuove amicizie con molte delle ragazze finaliste provenienti da tutt’italia. Raramente ti capita di conoscere in una botta sola tante ragazze che vengono da ogni regione di italia ed è infatti una delle tante cose per me belle del concorso. Ammetto che prima ancora di iniziare il concorso per me era praticamente impossibile vincere ma arrivata in finale la possibilità era sempre più bassa e a quel punto ho iniziato a credere un po’ di più in me stessa e in una possibile vittoria. Ero così contenta dell’esperienza fatta e delle persone conosciute, ho sempre creduto nelle mie ambizioni e nella realizzazione di esse a prescindere dal concorso. Se non avessi vinto non mi sarei scoraggiata ma sono sicura che avrei continuato comunque a inseguire i miei sogni. Sono orgogliosa del traguardo raggiunto ma non mi fermerò, prossimo traguardo: diventare una cantautrice e fare musica perchè nella vita secondo me non bisogna mai darsi limiti.”
Partecipare ad un concorso di bellezza è un qualcosa che hai rincorso da tempo? Come e quando hai deciso di partecipare?
“Questa domanda sembra stata fatta apposta per me… L’idea di iscrivermi al concorso è nata da una pura casualità, esattamente l’estate scorsa. Di concorsi di bellezza ce ne sono tanti ma Miss Italia è sicuramente quello più acclamato e riconosciuto in tutt’Italia. Nel corso degli anni amici e conoscenti mi hanno spesso consigliato di entrare nel mondo della moda ma non mi era mai capitato di ricevere commenti del tipo “perché non partecipi a un concorso di bellezza come Miss Italia?” …fino a quest’estate. Era metà agosto e io e la mia famiglia ci trovavamo in sala d’attesa per prendere un tavolo a un ristorante del paesino in Sardegna dove tutti gli anni passiamo l’estate. Proprio in quel momento entra una coppia: era Caterina Murino con il suo compagno (suppongo). Si avvicinò verso di me e a i miei genitori facendomi i complimenti sul mio aspetto e raffinatezza nei miei modi. Si presentò come un ex finalista di miss italia del ‘97 che grazie al concorso è riuscita ad entrare nel mondo dello spettacolo e ora è un attrice di grande successo, soprattutto in Francia! Mi invita a partecipare al concorso purché riteneva che avessi tutte le carte in regola. È così da questo casuale incontro decisi il giorno dopo di iscrivermi prendendolo come un segno del destino e da lì cominciò tutto il mio percorso a Miss Italia. Ripensandoci mi sembra di vivere in un film per la casualità di questi eventi che mi hanno fatto raggiungere un traguardo emozionante come questo. In parte devo il merito a Caterina Murino perchè senza di lei non so se avrei mai intrapreso questa strada e ora non sarei qui! Ringrazio anche il supporto dei miei amici e familiari per essermi sempre stati accanto.”

Uno dei momenti clou della finale di Roma è senza dubbio il discorso. Tu come lo hai preparato? C’è stato qualcuno in famiglia o al di fuori che è stato fonte di ispirazione?
“Si quest’anno il concorso si è concentrato non più solo sulla bellezza ma anche su quello che c’è dentro ogni ragazza scoprendone la personalità, il carattere, le passioni, cosa c’è dietro un bel fisico e un bel viso. Io quando mi ero iscritta non sapevo di questa nuova concezione di bellezza che il concorso ha voluto valorizzare ma nonostante questo ho voluto lo stesso, di mia spontanea volontà, portare alla luce le mie passioni. Una cosa su cui sicuramente non ero preparata era il discorso… Non sono mai stata una ragazza portata per esporre bene concetti o in generali miei pensieri e considerazioni, solitamente mi esprimo con la musica. Il concorso sotto questo punto di vista mi ha messo molto alla prova regalandomi una maggiore sicurezza nel parlare davanti a un pubblico, come per esempio quando andai alla Rai per la prima volta nel programma ‘I fatti vostri’. Per la finale l’unica cosa su cui ero ansiosa era il discorso, non perché non avessi nulla da dire ma perché avevo paura di non riuscire ad esporre bene. Una persona importante che mi ha aiutata molto sotto questo aspetto è sicuramente mio padre. Ammiro come mio padre riesca ad essere così conciso quando parla, ad essere in grado dì collegare un argomento a un altro dovuto anche alla sua ampia conoscenza. Addirittura spesso do per scontato che lui sappia tutto e non mi faccio scrupoli a chiedergli qualcosa. Una volta gli chiesi com’era possibile che sapesse tutte queste cose in così tanti campi e lui mi rispose: “sono sempre stato una persona molto curiosa e mi ricordo che fin da piccolo appena c’era un qualcosa che non sapevo andavo subito a documentarmi, mi incuriosivo di tutto quello che mi circondava e non sopportavo non sapere le cose.” Così come quasi in tutto, in preparazione alla finale ho chiesto il suo aiuto che mi è stato d’oro. Alla finale ho deciso di portare come frase che mi rappresenti una del filosofo Seneca che dice: “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove vuole andare”. Lascio a te comprendere questa mia scelta.”
Come hai affrontato le sfide del concorso, come il controllo del peso, la preparazione delle sfilate e la competizione con le altre concorrenti?
“Non avendo mai partecipato a un concorso o tanto meno fatto sfilate mi trovavo abbastanza impreparata e preoccupata sul come affrontare le varie sfide. Non mi sono mai preoccupata del mio peso ho sempre pensato che la cosa importante fosse mangiare tutto purchè salutare e in maniera moderata. Mio padre ha introdotto a casa una cucina salutare eliminando ciò che conteneva solo grassi o grandi quantità di zucchero. Mio padre mi ha insegnato che è importante però non mangiare sempre lo stesso piatto ma variare ogni giorno. Per quanto riguarda le sfilate mi ricordo che i giorni precedenti alla prima selezione mi mettevo a camminare sui tacchi per casa simulando una sfilata ed accompagnandomi con della musica che mi gasasse. Nonostante non abbia esperienze da sfilate so di avere una buona postura dovuta anche all’indossamento del corsetto che sicuramente aiutò molto nel portamento. Non ho mai cercato competizione con le altre ragazze. Non avevo interesse nel prevalere sulle altre. Purtroppo sembrerà strano ma ho sempre avuto poca autostima sommersa dalle mie insicurezze che ancora ora mi porto appresso nonostante il risultato ottenuto.”

Immagino che le persone a te vicine avessero delle aspettative durante la finale. Come le hai gestite?
“In realtà, come spiegato precedentemente e nello specifico, data la casualità della mia iscrizione al concorso, nessuna delle persone a me vicine aveva aspettative nei miei confronti. Io stessa, nelle mie varie interviste, ho ribadito che ho sempre tenuto le aspettative basse, non solo durante la finale, ma anche per tutta la durata del concorso. Sostengo che crearsi aspettative sugli avvenimenti e sulla vita in generale, possa portare solo a delusioni e sofferenze. È bello vivere le situazioni e le esperienze con spensieratezza, dando il massimo a prescindere da tutto.”
C’è qualche persona a cui attribuisci il tuo successo a Miss Italia?
“Attribuisco il mio successo alle persone che mi hanno reso la persona che sono oggi: i miei genitori, fratelli e, in generale, alle persone che mi stanno vicine. Li ringrazio per il supporto che mi danno sempre, in ogni cosa che faccio e in ogni difficoltà che mi si presenta davanti. Assegno il mio successo in parte anche a me, nella mia costanza nel migliorarmi, nel proseguire con grande determinazione le mie ambizioni e nel mettere il cuore in tutto quello che faccio. Siccome nella vita giocano un ruolo importante anche le opportunità, nel mio caso devo molto anche a Caterina Murino, che mi ha introdotto all’interno di questo concorso.”

Lavinia, qual è il tuo rapporto con la famiglia? È cambiato dopo la vittoria di Miss Italia?
“Con la mia famiglia ho un bellissimo rapporto. Sono cresciuto in una famiglia che mi ha sempre supportato e incoraggiato a perseguire i miei sogni. La mia vittoria di Miss Italia non ha cambiato il nostro rapporto, ma ha sicuramente creato un’esperienza unica che abbiamo vissuto insieme con grande entusiasmo e orgoglio. La mia famiglia è stata presente per me in ogni fase del concorso, dalla preparazione all’evento finale. Il loro sostegno e il loro amore mi hanno dato la forza e la determinazione di affrontare tutti i momenti difficili e di perseguire il mio obbiettivo. Sono fieri dei mie traguardi raggiunti e mi sosterranno per quelli futuri.”
È stato un anno molto importante per te: hai sostenuto anche esame di maturità, dimostrando una straordinaria determinazione e impegno. Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato durante la preparazione e come hai conciliato gli impegni di Miss Italia con lo studio?
“Hai detto bene, determinazione e impegno sono a mio parere le due qualità che ti permettono di fare qualsiasi cosa. Queste sono le qualità che mi caratterizzano e se ora sono arrivata fin qui, lo devo alla mia determinazione e al mio impegno che metto in tutto quello che faccio e con un pizzico di amore e umiltà. Queste qualità sono anche la ragione per cui sia riuscita a gestire lo studio e gli impegni di Miss Italia, oltre al fatto che sono sempre stata una ragazza che ama riempirsi le giornate. Prima del concorso, oltre allo studio, mi dedicavo al canto, alla danza, al piano e al disegno. Poi, purtroppo, con gli impegni del concorso e l’esame dietro l’angolo, ho dovuto sacrificare qualche impegno, che più che impegno preferirei chiamarla passione. Sono una ragazza piena di passioni e mi ritengo fortunata ad avere avuto una famiglia che mi abbia permesso di coltivarle sostenendomi sempre. Con Miss Italia, ho lasciato temporaneamente le lezioni di canto e piano, continuando però a ballare per potermi sfogare e tenermi in forma. Dico temporaneamente perché appena avrò più tempo le riprenderò subito perché credo ancora di avere tanto da migliorare. Sono una ragazza ambiziosa e a volte i miei bellissimi risultati non mi soddisfano abbastanza e questo mi porta a migliorare sempre di più. Detto questo, ringrazio anche il concorso che ha compreso le mie esigenze scolastiche e mi è venuto incontro permettendomi soprattutto l’ultimo periodo di dedicarmi all’esame di maturità. La sfida più grande è stata adattarmi a questo nuovo stile di vita e parlo quindi dei primi mesi, quando oltre alla novità della nuova Miss Italia, piena di interviste e impegni, dovevo ricominciare la scuola dopo le vacanze di Natale. Ammetto che la notorietà a cui non ero abituata mi ha distratto nel primo momento, rendendomi difficile gestire il tutto. Piano piano sono riuscita a conciliare i miei impegni, prestando tempo, seppur meno, anche ai miei amici.”

Hai mai subito delle critiche o dei pregiudizi a causa della tua partecipazione al concorso?
“Le critiche e i pregiudizi li ho ricevuti, ma penso sia impossibile non riceverli quando inizi ad avere un minimo di notorietà. Per mia fortuna, le uniche critiche che ho ricevuto sono da parte di persone che non conosco personalmente… le persone che mi conoscono, invece, sono fiere del traguardo che ho raggiunto e la mia umiltà mi ha permesso di rimanere con i piedi per terra, rimanendo la Lavi di sempre, anche attorno ai miei amici e parenti. L’unica cosa che posso dire è che i miei amici e conoscenti hanno trovato inaspettato questo risultato per il semplice fatto che mi conoscono come una normale ragazza, carina certamente, ma non una Miss Italia. ‘Lavi, sei una ragazza bellissima ma wow, assurdo che una mia amica sia diventata Miss Italia!’ Queste sono le parole che spesso mi capita di ricevere e ammetto che a volte anche io trovo difficoltà a crederci e fingo di essere una ragazza qualunque. Sicuramente, una cosa che ho apprezzato poco da quando sono stata eletta Miss Italia è avere conoscenti che hanno cambiato approccio nei miei confronti solo per il mio titolo da Miss Italia, o oppure gente che si è fatta risentire dopo tanto tempo… Per fortuna, i miei amici più stretti invece mi trattano come sempre e questo mi permette di trovarmi a mio agio e rilassarmi, senza dover soddisfare le aspettative di nessuno e semplicemente essere la Lavi di sempre.”
Hai qualche consiglio per le giovani ragazze che vogliono seguire le tue orme e partecipare a un concorso di bellezza?
“Certamente, penso che i concorsi di qualsiasi tipo debbano innanzitutto essere presi con leggerezza. Per facilità, scrivo come se mi stessi rivolgendo a un’ipotetica giovane ragazza. Il concorso è un’opportunità ma non sarà la tua unica ragione per proseguire i tuoi sogni. Ci vuole duro lavoro, determinazione e tanta passione. Basta pensare a me: il mio sogno è diventare una cantante o, in generale, entrare nel mondo della musica. Di certo, non ho partecipato al concorso perché pensavo che con esso sarei potuta diventare una cantante… L’ho presa come una esperienza e un’opportunità per magari arrivare ad avere contatti e una generale visibilità. Lo stesso vale per il mondo della moda, certo mi dirai che il concorso è decisamente molto più direzionato verso quel mondo ma questo non vuol dire che tu riesca comunque a lavorare e ad entrare in quel mondo. Se tu vuoi realmente raggiungere i tuoi sogni, il concorso deve solo darti un aiuto ma non sarà Miss Italia nel singolo a permetterti di raggiungerlo. È un po’ come se il concorso fosse una bicicletta: se non pedali sta ferma ma se pedali ti permette di raggiungere il tuo traguardo più velocemente di come faresti a piedi. Leggerezza e spensieratezza sono le qualità necessarie per partecipare a un concorso di qualsiasi tipo. Nel concorso potresti trovare molta competizione e con quelle qualità ti distingueresti subito. Un secondo consiglio è quello di crearsi delle amicizie per poterti vivere il concorso con più spensieratezza, serenità e divertimento. Terzo consiglio: SORRIDERE. Con la spensieratezza e con le amiche che tifano per te e ti sostengono, sorridere sarà molto più facile. Il sorriso è fondamentale, molto spesso mi è capitato di vedere ragazze serie come se dovessero sfilare per un sfilata di alta moda… questo è Miss Italia e il sorriso è una bellissima qualità che esprime gioia e vitalità! Quarto consiglio: UMILTÀ E SICUREZZA. Queste qualità ti faranno arrivare lontano. Una Miss Italia deve essere sicura di sé con tutti i suoi difetti, d’altronde ognuno di noi li ha, anche le modelle più note. La sicurezza permette di eliminarli e gli altri nemmeno se ne accorgeranno. Una Miss Italia deve rappresentare ogni donna e una donna vanitosa che vuole sentirsi superiore alle altre non la vuole nessuno. Una donna umile è una donna che sta vicino a tutte le altre! Quinto e ultimo consiglio: FAI VEDERE CHI SEI. Il nostro vero modo di essere e ciò che ci distingue, quindi porta su quella passerella tutta te stessa, dal tuo outfit che più ti rappresenta e con le qualità che ti caratterizzano. Se hai delle passioni, mostrale e vedrai che i tuoi risultati ti soddisferanno molto di più. L’essenza vera di una persona vince su tutto!”

In che modo sei solita fronteggiare i momenti di sconforto? Quali strategie adotti per superare le difficoltà e trovare la forza interiore necessaria per risollevarti e andare avanti?
“Di momenti di sconforto e difficoltà ne ho avuti come tutti ma è anche vero che ognuno li fronteggia in maniera diversa. Io consapevole di essere una ragazza un po’ drammatica tendo a vedere problemi anche quando non ci sono e mi butto facilmente giù anche per le cose piu piccole. Questo atteggiamento fa parte della mia sensibilità che ho sempre avuto e forse è quella che piu mi caratterizza. Il mio sfogo piu grande quindi è quello di piangere, mi fa scaricare fisicamente la tensione buttando fuori tutto quello che in quel momento mi rende triste. La mia sensibilità però si fronteggia con la mia grande determinazione che mi permette di rialzarmi anche alle cadute più brutte. Con il tempo ho capito che i momenti di sconforto sono fondamentali per fortificare la nostra persona e ci rende più sensibili ai problemi della vita. La forza sta nel riuscire a rialzarsi nonostante tutto e questo mi motiva a non abbattermi ma ad affrontare le difficoltà per diventare piu forte e una persona migliore. Sicuramente la mia ambizione ha un grande ruolo nel riuscire a superare gli sconforti e le difficoltà. Importante è anche secondo me tenersi stretta le persone che ti vogliono bene e che sono pronte ad aiutarti nei momenti di sconforto. Nella vita non siamo soli e siamo in grado di superare tutto.”
Esploriamo la tua intensa passione per la musica: qual è stata l’origine di questa vocazione alla composizione e alla scrittura di canzoni? E soprattutto, hai in programma di perseguire questa passione nel futuro prossimo, magari con l’obiettivo di intraprendere una carriera musicale?
“Su questo argomento ci sarebbe un infinità di cose da dire ma cercherò di essere il più concisa possibile. Parto dal spiegare il valore che la musica ha avuto e che ancora oggi ha all’interno della mia vita. La musica per me ha davvero un valore importantissimo. Da ragazza emotiva quando ascolto la musica è come se mi si accendono mille emozioni, emozioni che non riuscirei neanche a descrivere. La musica colora le mie giornate, si sincronizza perfettamente con il mio stato d’animo dando un senso a quei momenti monotoni e scontati. Mi accompagna sempre e ovunque e oggi non riesco davvero a farne a meno. La musica ha dato vita a molte delle mie passioni come il canto, il suonare e la danza; ha costruito la ragazza che sono oggi. La musica non mi stanca mai e adoro ascoltarla con le cuffie a volume alto tanto da coprire quel silenzio che a volte mi spaventa. Con la musica non mi sento sola e molto spesso è con me nei momenti di grande solitudine e tristezza. La musica nel tempo è diventata uno sfogo per me e già all’età di 8 anni appena ho iniziato a toccare i primi tasti sul piano ho iniziato a creare musica mia, musica che usciva dalle parti più profonde e intime della mia persona. Avevo trovato un mio sfogo e da lì ho continuato sempre di più a comporre. Quando compongo è un momento che dedico completamente a me stessa, dove mi spoglio e mi immergo completamente nelle mie emozioni. Mi fa sentire 100% me stessa. Con il tempo ho capito che la musica era la mia strada, ciò che mi lascia sorrisi e soddisfazioni. Voglio fare di me qualcosa di importante e la musica è ciò che mi fa sentire cosi. Per questo penso che sarebbe assurdo decidere un futuro diverso da questo, diverso da quello di fare musica e se mai nel peggiore dei casi non riuscirò a raggiungere i miei obbiettivi, la musica rimarrà sempre con me, continuerò a comporre, a suonare, a cantare perchè la musica rimarrà sempre una mia passione che nessuno potrà togliermi.”

Lavinia, ti ringraziamo di cuore per aver condiviso con noi la tua storia e i tuoi sogni. Ti auguriamo un futuro radioso, illuminato dalla tua determinazione e dal tuo talento, e ti incoraggiamo a proseguire con passione e impegno il cammino che hai scelto. Siamo certi che la tua bellezza, sia interna che esterna, continuerà a incantare il pubblico e a ispirare le giovani donne di tutto il mondo. Grazie ancora per essere stata con noi, Miss Italia 2022.
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