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Regionali Abruzzo, seggi aperti: si vota fino alle 23.00
All urne 305 comuni per l'elezione del presidente della Regione e per il rinnovo del consiglio regionale
E' stata del 52,2 % l'affluenza definitiva alle 23 (1.634 sezioni su 1.634) in Abruzzo, dove si è votato per l'elezione del presidente della Regione e il rinnovo del Consiglio regionale, secondo i dati del sistema Eligendo del Viminale. Un dato in lieve calo rispetto alla precedente tornata elettorale del 2019, quando aveva votato il 53,11% degli elettori.
Alle ore 23 di oggi hanno votato in totale 630.686 elettori. Questa la percentuale di affluenza al voto provincia per provincia: Chieti 48,46%, L’Aquila 55,40%, Pescara 53,33%, Teramo 53,04%.
Alle 19 alle urne si era recato il 43,93%. Un dato di poco superiore rispetto alla precedente tornata elettorale (2019), quando alle 19 aveva votato il 43,01% degli elettori. Alle ore 19 di oggi hanno votato in totale 530.813 elettori. Questa la percentuale di affluenza al voto provincia per provincia: Chieti 40,47%, L’Aquila 47,51%, Pescara 44,45%, Teramo 44,67%.
Alle 12, l'affluenza definitiva (1.634 sezioni su 1.634) è stata al 15,9% secondo i dati del sistema Eligendo del Viminale. Un dato che fa registrare un aumento del 2,47% rispetto alla precedente tornata elettorale nel 2019, quando alle 12 aveva votato il 13,43% degli elettori.
Alle ore 12 oggi hanno votato in totale 192.083 elettori. Questa la percentuale di affluenza al voto provincia per provincia (tra parentesi le percentuali relative alle precedenti elezioni regionali): Chieti 14,88% (13,17%); L’Aquila 16,79% (13,01%); Pescara 16,13% (14,13%); Teramo 16,19% (13,46%).
I 1.634 seggi saranno aperti dalle ore 7 alle 23 in 305 comuni. Il totale degli elettori chiamati al voto è pari a 1.208.276.
Cosa si vota
Il consiglio regionale, ricorda la Regione Abruzzo, sarà composto da 31 membri, di cui sette consiglieri per ciascuna circoscrizione dell’Aquila, di Teramo e di Pescara, e otto consiglieri per quella di Chieti.
Oltre ai 29 consiglieri eletti nelle liste circoscrizionali, entrano a far parte di diritto dell’Assemblea, il presidente eletto e il candidato alla carica di presidente che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore. Diventa presidente della Regione il candidato alla carica di presidente che ottiene il maggior numero di voti validi.
Diversi sono i settori dell’amministrazione regionale coinvolti nell’organizzazione delle elezioni: vi partecipano i dirigenti e i dipendenti regionali, della Giunta e del Consiglio, individuati con determinazioni del direttore generale, con cui è stato costituito un apposito gruppo di lavoro composto da oltre 30 unità, per portare a termine efficacemente tutti gli adempimenti previsti dalla legge.
Le fasi elettorali in diretta
Nella sede della Regione all’Aquila – Palazzo Silone – via Leonardo da Vinci n. 6, è allestita una Sala stampa dedicata che resterà aperta dalle ore 10 fino all’arrivo dei dati ultimi relativi allo spoglio. Le varie fasi elettorali saranno documentate anche attraverso la diretta streaming a cura del Servizio relazioni esterne e comunicazione della Giunta con riferimento ai dati ufficiosi elaborati dalla piattaforma ‘Eligendo’, messa a disposizione dal ministero dell’Interno su specifico accordo con la Regione Abruzzo.
I dati Ufficiali saranno comunque quelli comunicati dalla Corte d’Appello dell’Aquila, all’esito delle relative operazioni. È previsto il collegamento dal portale della Regione Abruzzo all’indirizzo www.regione.abruzzo.it, sul profilo ufficiale Facebook e sul canale Youtube. Al Piano ‘zero’ di Palazzo Silone saranno a disposizione per i giornalisti delle testate giornalistiche accreditate, spazi adibiti ai collegamenti televisivi, con dotazione tecnica di luci e sfondi, corner attrezzati e postazioni destinate al lavoro dei redattori.
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Taranto, fiamme in casa: 82enne muore carbonizzato
L'uomo viveva da solo in un edificio a due piani a San Giorgio Jonico
Un uomo di 82 anni è morto carbonizzato ieri sera nell'incendio della sua abitazione a San Giorgio Jonico, in provincia di Taranto. Viveva da solo in casa ed è stato trovato morto sul suo letto dai vigili del fuoco che per spegnere il rogo hanno dovuto lavorare molto.
L'incendio si è sviluppato poco prime delle 20 ma il cadavere è stato trovato più tardi. L'82enne era autonomo ma viveva da solo in un edificio a due piani. Nessun altro appartamento è stato interessato dall'incendio. Sono in corso le indagini per stabilire le cause del rogo.
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Temporali, vento e neve a bassa quota: nel weekend torna...
Un ulteriore peggioramento con precipitazioni da Nord a Sud con temperature al di sotto della media fino al 1 maggio
Nel weekend e almeno fino al 25 aprile se addirittura fino al 1 maggio, sull'Italia torna l'inverno. Aria più fredda dal Nord Europa raggiungerà l’Italia e le temperature resteranno sotto la media del periodo e i temporali saranno molto frequenti. Lo riferisce Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito iLMeteo.it.
Nel dettaglio, le prossime ore vedranno un ulteriore peggioramento con precipitazioni da Nord a Sud, più intense sulle regioni centrali e sul Sud peninsulare: sugli Appennini ritroveremo la neve fuori stagione oltre i 1200 metri con un paesaggio da fiaba in Primavera inoltrata. I temporali saranno più intensi sul versante adriatico e verso il Basso Tirreno, mentre al Nord-Ovest e in Sicilia non mancheranno ampie schiarite e periodi asciutti. Il vento soffierà ancora forte di Maestrale sulla Sardegna e le massime non supereranno i 19°C neanche al Sud; unica eccezione la Sicilia con 23-24°C a Siracusa e Catania. Al Nord le massime scenderanno invece su valori simili-invernali con appena 12°C a Bologna e Venezia.
Venerdì il maltempo si sposterà verso la Grecia, ma colpirà ancora tutto il Sud e il Medio Adriatico: le condizioni meteo peggioreranno anche in Sicilia con qualche rovescio e il rinforzo del vento. Sul Medio Adriatico ritroveremo la neve nelle zone interne, sull’Appennino centrale fiocchi isolati scenderanno fino a 1400 metri. Al Nord e sul resto del Centro vivremo invece una tregua meteorologica con tempo in miglioramento.
Il weekend sarà ancora tipico di un mese che potremmo chiamare ‘AprilGennaio’, un mix tra Aprile e Gennaio, con temperature simil-invernali decisamente sotto la media del periodo: è atteso l’arrivo di un secondo impulso freddo dal Nord Europa con fenomeni più diffusi al Centro e con nevicate più importanti sull’Appennino Centrale oltre i 1000 metri; anche su parte del settentrione e localmente sul settore meridionale ci saranno locali temporali, mentre su Sardegna, Sicilia e Nord-Ovest sono previste ampie schiarite.
In sintesi, prepariamoci ad un periodo burrascoso con frequenti ‘procelle’: la calma piatta dello scorso weekend è solo uno sbiadito ricordo, adesso il vento e i temporali ci ricorderanno che la Primavera in Italia spesso mostra il suo volto più freddo e tempestoso.
NEL DETTAGLIO
Giovedì 18. Al nord: piovoso su Emilia Romagna, Lombardia e Triveneto. Al centro: molto instabile con rovesci. Al sud: tempo instabile con temporali specie sulle regioni peninsulari.
Venerdì 19. Al nord: soleggiato, nubi in aumento al Nord-Est. Al centro: maltempo su Abruzzo e Molise fino al mattino poi sole. Al sud: tempo instabile con temporali diffusi fino a metà pomeriggio.
Sabato 20. Al nord: soleggiato, nubi al Nord-Est con locali rovesci. Al centro: maltempo. Al sud: inizialmente buono poi peggiora dalla sera.
Tendenza: secondo impulso scandinavo con tempo perturbato e freddo per il periodo. Ancora rovesci sparsi almeno fino al 25 aprile.
Esteri
Iran, fonti Usa: “improbabile” attacco Israele...
Lo riferisce AbcNews. I preparativi di un attacco sarebbero stati avviati e sospesi già due volte
È improbabile che Israele effettui un attacco contro l'Iran prima della fine delle celebrazioni della Pasqua ebraica, che iniziano nella serata di lunedì 22 aprile e si concluderanno nella serata del 30. A riportare la notizia, attribuendola ad un alto funzionario statunitense, è AbcNews. La stessa fonte citata dall'emittente parla di uno stato di massima allerta in Iran per il rischio di un attacco.
Preparati della risposta israeliana avviati e sospesi due volte
Sempre secondo quanto riferito ad AbcNews da tre fonti israeliane, Tel Aviv ha avviato, quindi interrotto i preparativi per l'attacco di rappresaglia contro l'Iran in almeno due occasioni nelle notti della scorsa settimana.
Il gabinetto di guerra israeliano ha valutato una serie di risposte, dall'attacco ai 'proxy' iraniani nella regione, ma non sul suolo iraniano, a un potenziale attacco informatico, hanno riferito le stesse fonti ad Abc.
Fonti Egitto: "Sì da Usa ad attacco Rafah in cambio di rinuncia ad apio attacco Iran
Intanto secondo quanto scrive la pubblicazione qatarina Al-Araby Al-Jadeed, citato dal Times of Israel, attribuendo la dichiarazione ad un funzionario del Cairo, gli Stati Uniti avrebbero accettato il piano israeliano per un'operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in cambio della rinuncia da parte dello stato ebraico a sferrare un attacco di ampia portata in Iran per rappresaglia contro l'attacco iraniano a Israele.
"L'amministrazione americana ha mostrato di accettare il piano precedentemente presentato dal governo di occupazione per quanto riguarda l'operazione militare a Rafah, in cambio della rinuncia a un attacco su larga scala contro l'Iran", scrive Al-Araby Al-Jadeed, citato dal Times of Israel, attribuendo la dichiarazione ad un funzionario del Cairo, secondo il quale sarebbero in corso i preparativi per consentire all'Egitto di far fronte a qualsiasi possibile impatto della prevista operazione.