Spettacolo
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Sanremo 2024, ascolti prima serata: Amadeus si supera, share vola al 65,1%
Lo share medio della serata, che l'anno scorso era 62.5%, è il più alto dal festival del 1995 condotto da Pippo Baudo con Anna Falchi e Claudia Koll
Amadeus si supera. La serata di debutto di Sanremo 2024 è stata vista ieri, martedì 6 febbraio, dalle 21.25 all'1.59 da 10.561.000 telespettatori, con il 65,1% di share. L'anno scorso l'ascolto medio della prima serata (che era durata dalle 21.18 all'1.40) era stato di 10.758.000 con il 62.5% di share.
Durante la prima serata, il picco d'ascolto è stato registrato alle 22:09 con 16 milioni 786mila e quello di share alle 00:15 con il 70.1%.
Lo share medio della serata è il più alto dal Sanremo del 1995, condotto da Pippo Baudo con Anna Falchi e Claudia Koll. La prima parte della prima serata di Sanremo 2024 è stata vista, dalle 21.25 alle 23.31, da 15.075.000 telespettatori con il 64,3% di share. La seconda parte, dalle 23.34 all'1.59, ha ottenuto telespettatori 6.527.000 con il 66,9% di share.
L'anno scorso la prima parte della serata di debutto di Sanremo 2023 era stata vista, dalle 21.18 alle 23.44, da 14.160.000 telespettatori con il 61.7% di share. Mentre la seconda parte, dalle 23.48 all'1.40, aveva registrato 6.296.000 telespettatori con il 64.4% di share.
Per trovare un dato più alto nello share medio di una serata di debutto del festival, bisogna tornare al 1995, quando Baudo ottenne il 65.15%. Nel dato assoluto invece, la media di telespettatori era leggermente superiore l'anno scorso, con 10.758.000 telespettatori, e nel 2022, con 10.911.000 telespettatori. Ma è vero anche che le prime serate del 2023 e del 2022 erano durante leggermente di meno, rispettivamente fino all'1.40 e fino all'1.12. Ieri sera il festival si è chiuso invece all'1.59.
Ascolti tv martedì 6 febbraio 2024
Se, com'era prevedibile, Rai1 con il Festival di Sanremo sbanca l'Auditel, La7 è stata la seconda rete per gli ascolti grazie a 'DiMartedì' che ha conquistato 947.000 telespettatori e uno share del 4,4%. Terzo gradino del podio per Italia 1 che con 'Le Iene' ha raccolto 819.000 telespettatori e il 4,3% di share.
Appena fuori dal podio Canale 5 con 'In vacanza su Marte' (770.000 telespettatori, 3,3% di share), seguito da Rai2 con 'Man of Fire - Il fuoco della vendetta' (402.000 telespettatori, 1,82% di share) e da Retequattro con 'E' sempre Cartabianca' (382.000 telespettatori, 2% di share). Rai3 con il film 'Smetto quando voglio' ha registrato 257.000 telespettatori con l'1,1% di share. Chiudono la classifica del prime time Tv8 con 'Revenant – Redivivo' (170.000 telespettatori, share 0,8%) e Nove con 'Io, Robot' (172.000 telespettatori, share 0,8%).
Nell'access prime time Rai1 con 'Prima Festival' la fa da padrona grazie a 8.986.000 telespettatori e al 39,1% di share. Su Canale 5 'Striscia la notizia' ha ottenuto invece 2.251.000 telespettatori con l’8,8%. Rai1 si è aggiudicata anche gli ascolti del preserale con 'L'Eredità' totalizzando 5.098.000 telespettatori e il 23,4% di share, mentre 'Avanti un altro!' su Canale 5 ha registrato 3.571.000 telespettatori con il 21%.
Nel complesso le reti Rai si sono aggiudicate la prima serata, con 16.289.000 telespettatori e il 64,85% di share, la seconda serata, con 9.573.000 e il 71,61% e l'intera giornata con 5.049.000 telespettatori e il 52,64% di share.
Spettacolo
‘I soliti ignoti’, Codacons diffida la Rai:...
L'associazione: "Azienda detiene i diritti dal 1991, da quando Gianni Ippoliti ideò un programma identico"
La Rai non può permettersi di perdere il game show 'I Soliti Ignoti' a vantaggio del Nove, dal momento che è proprietaria dei diritti sul format dal 1991. Ne è convinto il Codacons che, in seguito agli insistenti rumors di stampa su un possibile trasloco del format a Discovery, dove tornerebbe nelle mani di Amadeus, insieme all'Associazione Utenti Radio e Tv ha presentato una diffida formale alla Rai. L'intento, spiega il Codacons nel documento che l'Adnkronos ha visionato in anteprima, è quello di "verificare/vigilare/monitorare le notizie sin qui trapelate" dal momento che "se tutto quanto esposto corrispondesse al vero si verificherebbe la sottrazione di un format Rai al legittimo titolare, ricordando come la Rai sembrerebbe detenere la proprietà del format del programma già dal 1991".
Nello specifico, il Codacons riporta nel documento diversi articoli di stampa che evidenzierebbero l'eventualità ipotetica che Amadeus porti con sé al Nove il game show. "Sulla scia delle prime notizie trapelate sui vari articoli di stampa, sembrerebbe emergere come con il passaggio del conduttore televisivo Amedeo Umberto Rita Sebastiani, pseudonimo di Amadeus, al gruppo Warner Bros. Discovery, quest’ultima potrebbe acquisire i diritti in scadenza del game show 'Soliti ignoti'", scrive l'associazione dei consumatori. "Se quanto trapelato dalle prime notizie di stampa corrispondesse al vero, a parere di chi scrive, si potrebbe arrivare a verificare la sottrazione di un format Rai al legittimo titolare", osserva il Codacons.
Che spiega i motivi per i quali la tv di Stato dovrebbe ritenersi proprietaria esclusiva del programma 'I Soliti Ignoti'. "Nel settembre del 1991 -scrive il Codacons - nel corso del programma 'La Vela d’oro', Galà per la presentazione del palinsesto Rai, il conduttore Pippo Baudo, su Raitre, illustrò le principali novità e idee del nuovo palinsesto. In tale contesto si propose l’idea, ascrivibile al sig. Gianni Ippoliti, di un quiz caratterizzato dalla natura fisiognomica, ovvero un format in cui si richiedeva al concorrente di indovinare il lavoro di una persona utilizzando esclusivamente l’osservazione. Si trattava di un primo, seppur embrionale, format di gioco a quiz basato sull’osservazione e, cosa importantissima, di produzione tutta interna alla Rai. La Rai quindi ha acquistato i diritti del format dalla società olandese Endemol, ma anni prima Gianni Ippoliti aveva ideato un format identico proprio per la Rai, che ne detiene quindi i diritti".
C'è poi, rivela il Codacons, un ulteriore elemento che renderebbe il format Rai originale rispetto a quello che l'azienda acquistò da Endemol. "Nell’acquisto della licenza del format americano non sembrerebbe essere presente la figura del 'parente misterioso' -spiega il Codacons nel documento visionato dall'Adnkronos- Elemento che, invece, era originariamente presente nel game andato in onda a 'Girone all’italiana'. Difatti, quest’ultima parte del gioco non risulterebbe essere presente nel format americano che Endemol vendette alla Rai, e successivamente aggiunto nelle ultime edizioni dei 'Soliti ignoti'".
Ciò detto, per il Codacons sarebbe "fondamentale" che "la stessa Rai provveda, nel pieno rispetto della verità, dell'importanza della tutela, protezione e valorizzazione delle produzioni interne ed al fine di assicurare tutela tanto ad essa quanto ad un suo artista, oltre che a tutti gli utenti che pagano un canone ed esigono che la concessionaria beneficiaria adotti comportamenti virtuosi e non di spreco". Contestualmente alla diffida, l'associazione dei consumatori e Assourt chiedono "di avviare il necessario procedimento istruttorio e di monitoraggio, al fine di accertare se con riferimento alle fattispecie esposte possano configurarsi sprechi di denaro pubblico a danno della collettività".
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Federico Fashion Style vittima di aggressione omofoba:...
La denuncia del parrucchiere delle star: "Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno davanti agli occhi di tutti!".
“È vergognoso che nel 2024 ancora succeda tutto ciò! Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno Italo davanti agli occhi di tutti! Essere denigrato e aggredito per l’orientamento sessuale è vergognoso!". Così Federico Fashion Style, il parrucchiere delle star, denuncia su Instagram, di essere stato vittima di un'aggressione omofoba, e in un breve video, da una barella di Pronto soccorso, quasi in lacrime si dice sconvolto che ancora esistano "gli omofobi di m...a", dice. E poi scrive: "Grazie per i mille messaggi, ora farò tutti gli aggiornamenti e vi farò sapere! Ma vi prego, smettetela di chiamare la gente Frocio! L’omosessualità non è una malattia!”.
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La vita privata di Alberto Sordi in un docufilm, primo ciak...
Tratto dal libro "Alberto Sordi secret" scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino del grande attore
Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi dal titolo "Alberto Sordi secret", tratto dall'omonimo libro scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino dell'attore - che ne è anche il regista - e pubblicato da Rubbettino editore, giunto all'undicesima ristampa. Il primo ciak si è tenuto nel suggestivo centro storico di Narni, in provincia di Terni, dove si sono presentate centinaia di comparse che hanno sovraffollato la cittadina. Un progetto internazionale, anche in lingua inglese e spagnola, in cui dell'Alberto nazionale si racconta la vita familiare.
Il docufilm si compone di una parte documentaristica con testimonianze inedite di amici e parenti dell'attore tra i quali il regista Pupi Avati, l'annunciatrice e presentatrice tv Rosanna Vaudetti, la nipote di Totò Elena de Curtis, il re dei paparazzi Rino Barillari, la contessa Patrizia de Blanck, Sabrina Sammarini (figlia dell'attrice Anna Longhi), foto di famiglia, video e audio originali. Questa parte si lega a un'altra dove la narrazione diventa racconto filmico con personaggi vissuti realmente, in cui viene mostrata l'infanzia e l'adolescenza di Alberto Sordi negli Anni Venti e Trenta grazie alle interpretazioni di attori e attrici amati dal grande pubblico come Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti e a tre bambini di età diverse che impersonano l'attore. Un biopic in cui nulla è fiction, frutto di fantasia, ma dove invece i dialoghi, le situazioni e i personaggi ripercorrono la vita reale e sconosciuta al pubblico di Alberto Sordi.
E' noto che l'attore fosse riservatissimo, non amasse l'ostentazione e la sua vita privata fosse blindata. Con il pubblico, a cui era molto legato e riconoscente - e con i suoi collaboratori - ha condiviso soltanto la sua vita professionale. Il docufilm, lontano dai luoghi comuni, è ricco di emozioni, aneddoti e curiosità, orgogliosamente e volutamente indipendente, in quanto realizzato senza alcun contributo pubblico. Partner del progetto sono il ministero della Cultura, il Parco archeologico del Colosseo, il Parco archeologico di Ostia antica, la Repubblica di San Marino, De Matteis Agroalimentare e Artemisia Lab. La regia e la sceneggiatura sono di Igor Righetti, il direttore della fotografia è Gianni Mammolotti, scenografo e costumista Stefano Giovani, una produzione Cameraworks, prodotto da Massimiliano Filippini. Le riprese, oltre che a Narni, si svolgeranno nei luoghi amati da Alberto Sordi come Roma, la Toscana, le Marche e la Repubblica di San Marino.