Spettacolo
Sanremo 2024, scaletta prima serata: ecco l’ordine di...
Sanremo 2024, scaletta prima serata: ecco l’ordine di uscita dei cantanti
Apre Clara, chiusura con Il Tre. Mengoni co-conduttore con Amadeus, che dice: "Non solo presenterà i brani e l'orchestra ma consegnerà anche i fiori ai suoi colleghi". Il cantante: "Non mi sono mai staccato dal Festival, sempre vissuto qui"
Festival Sanremo 2024, conto alla rovescia per la prima serata. Intanto arriva la scaletta, con l'ordine di uscita sul palco questa sera dei 30 cantanti in gara. Ad annunciarla è il direttore artistico Amadeus.
Ad aprire il festival sarà Clara, seguita da Sangiovanni, Fiorella Mannoia, La Sad, Irama, quindi Ghali, Negramaro, Annalisa, Mahmood, Diodato, Loredana Bertè, Geolier, Alessandra Amoroso. E poi ancora: The Kolors, Angelina Mango, Il Volo, Big Mama, Ricchi & Poveri, Emma, Nek & Renga, Mr. Rain, Bnkr44, Gazzelle, Dargen D'Amico, Rosa Villain, Santi Francesi, Fred De Palma, Maninni, Alfa e, infine, Il Tre.
Tutti i testi delle canzoni
Amadeus: "Musica priorità. Stanchezza da Festival? No ma voglio fare cose nuove"
"Credo di aver sempre iniziato con una donna, mi piace anche per galanteria", ha detto Amadeus. "Chiaramente gli ultimi della prima serata saranno tra i primi nelle serate di domani e dopodomani", ha aggiunto.
"La musica è per me la priorità del festival. Io parto dalle canzoni che siano attuali, perché per ringiovanire una rete come Rai1 devi rivolgerti ai giovani, devi parlare il loro linguaggio, sapere cosa piace a loro", spiega ancora Amadeus in conferenza stampa. Il riferimento è anche al successo del Primafestival, che ha già registrato un record di ascolti: "Quello è il linguaggio dei giovani che però non è disdegnato dai genitori e dei nonni. Ringrazio tutto il team", dice il direttore artistico.
"Io amo questo luogo, il festival, ma credo che si debba chiudere un ciclo anche per pensare ad altre cose, cose nuove, io amo i quiz, amo i game, il quotidiano, fortunatamente 'Affari Tuoi' va meglio di come pensavamo: voglio semplicemente avere tempo di fare altre cose che possano darmi emozioni, io sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo", ribadisce quindi Amadeus nel corso della conferenza stampa. E sui motivi che lo portano al momento a non voler fare il sesto festival consecutivo, sottolinea: "Non c'è un motivo particolare, non sono stanco, nessun problema, tutto molto sereno".
Marco Mengoni co-conduttore: "Non mi sono mai staccato dal Festival"
"Sono strafelice di iniziare il festival con Marco Mengoni, è una persona che ammiro ed è un vero talento -dice poi Amadeus riferendosi al primo co-conduttore del festival- E' cresciuto tantissimo, ora riempie gli stadi ma è un ragazzo anche simpatico. Chiaro, stasera canterà perché è il suo mestiere e lo sa fare alla grande, ma è anche simpatico, ironico, quello che fa lo fa con naturalezza. E' il clima che conta, uno si prepara ma se ti diverti con naturalezza questa cosa arriva al pubblico".
E su ciò che Mengoni farà stasera sul palco, Amadeus anticipa: "Non solo presenterà i brani e l'orchestra ma consegnerà anche i fiori ai suoi colleghi -dice Ama -. Mi piace anche questo fatto della musica che è dentro la musica, Paola e Chiara al Primafestival, Mengoni che inizia il festival di Sanremo".
"Quello che sento è di non essermi mai staccato da Sanremo, come se avessi vissuto sempre qui. Sono un fortunato, non tutti avranno questa opportunità. Attiro l'invidia di tanti amici che vorrebbero dire 'dirige l'orchestra...'. Il vincitore uscente del festival di Sanremo, trionfatore l'anno scorso con il brano 'Due Vite', torna quindi nelle vesti di conduttore al fianco di Amadeus nella serata inaugurale. "Grazie ad Amadeus", dice Mengoni. "Sto fingendo di essere tranquillo, in realtà sto sudando", scherza facendo sorridere la sala stampa.
"Grazie ad Ama che mi ha lasciato la libertà di esprimermi come volevo -dice il cantante- Quello che volevo proporre è stato accettato, e non è scontato. Entro in punta di piedi, faccio un altro mestiere ma ho cercato di portare 'me'. Sempre nell'ambito dell'onestà e della sincerità. Grazie grazie grazie". E su ciò che farà sul palco stasera, anticipa: "Farò un po' di cose. Ovviamente farò il mio mestiere, quindi musica. Ovviamente ci sarà 'Due Vite' (la canzone vincitrice l'anno scorso, ndr) in una bella scena che porterà sulla luna, in una dimensione un po' lunare. E poi una serie di canzoni che mi hanno permesso di essere qui oggi".
Per il festival "ho studiato molto, ho preso delle cose dai vecchi Sanremo e sono andato a ripescare delle cose", dice Mengoni, che spiega l'approccio alla serata inaugurale. In particolare, spiega Mengoni, "sento molto vicina Anna Marchesini, sento con lei un feeling molto profondo. Ovviamente non ho un grammo del suo talento nel fare il conduttore, ma mi ha ispirato molto", spiega l'artista. Io esco dai momenti di imbarazzo facendo delle voci, lo faccio anche con gli amici".
Durante la serata "cercherò di impappinarmi il meno possibile senza essere emozionato, ci divertiremo. Il divertimento è il motto per la prima serata -spiega Mengoni- Le piccole cose che faremo saranno 'me', quello che vuole cercare di essere sempre serio ma poi è umano e goffo. Ci sarà verità". Ci saranno duetti o ospiti nelle sue performance? "Ci sono tante persone con le quali mi esibisco ad un certo punto, la scena si riempirà di umanità", assicura il conduttore della prima serata.
"Credo che non si debba uscire dalla fragilità, ma si devono trovare degli strumenti per gestirle, perché la fragilità è parte dell'essere umano", dice ancora parlando a tutto tondo con i giornalisti. Questo si può fare "Educandosi -aggiunge Mengoni- sicuramente con un aiuto, che io mi dedico un'ora a settimana parlando con una terapeuta. Sono felice di questo, di giocare con tutti i miei pensieri. Ovviamente il lavoro lo fai tu, non la terapeuta. La maggior parte del lavoro lo fai quando esci da lì, quando il tuo cervello mette in riga i pensieri e poi provare a nuotare e a cambiare".
Spettacolo
‘I soliti ignoti’, Codacons diffida la Rai:...
L'associazione: "Azienda detiene i diritti dal 1991, da quando Gianni Ippoliti ideò un programma identico"
La Rai non può permettersi di perdere il game show 'I Soliti Ignoti' a vantaggio del Nove, dal momento che è proprietaria dei diritti sul format dal 1991. Ne è convinto il Codacons che, in seguito agli insistenti rumors di stampa su un possibile trasloco del format a Discovery, dove tornerebbe nelle mani di Amadeus, insieme all'Associazione Utenti Radio e Tv ha presentato una diffida formale alla Rai. L'intento, spiega il Codacons nel documento che l'Adnkronos ha visionato in anteprima, è quello di "verificare/vigilare/monitorare le notizie sin qui trapelate" dal momento che "se tutto quanto esposto corrispondesse al vero si verificherebbe la sottrazione di un format Rai al legittimo titolare, ricordando come la Rai sembrerebbe detenere la proprietà del format del programma già dal 1991".
Nello specifico, il Codacons riporta nel documento diversi articoli di stampa che evidenzierebbero l'eventualità ipotetica che Amadeus porti con sé al Nove il game show. "Sulla scia delle prime notizie trapelate sui vari articoli di stampa, sembrerebbe emergere come con il passaggio del conduttore televisivo Amedeo Umberto Rita Sebastiani, pseudonimo di Amadeus, al gruppo Warner Bros. Discovery, quest’ultima potrebbe acquisire i diritti in scadenza del game show 'Soliti ignoti'", scrive l'associazione dei consumatori. "Se quanto trapelato dalle prime notizie di stampa corrispondesse al vero, a parere di chi scrive, si potrebbe arrivare a verificare la sottrazione di un format Rai al legittimo titolare", osserva il Codacons.
Che spiega i motivi per i quali la tv di Stato dovrebbe ritenersi proprietaria esclusiva del programma 'I Soliti Ignoti'. "Nel settembre del 1991 -scrive il Codacons - nel corso del programma 'La Vela d’oro', Galà per la presentazione del palinsesto Rai, il conduttore Pippo Baudo, su Raitre, illustrò le principali novità e idee del nuovo palinsesto. In tale contesto si propose l’idea, ascrivibile al sig. Gianni Ippoliti, di un quiz caratterizzato dalla natura fisiognomica, ovvero un format in cui si richiedeva al concorrente di indovinare il lavoro di una persona utilizzando esclusivamente l’osservazione. Si trattava di un primo, seppur embrionale, format di gioco a quiz basato sull’osservazione e, cosa importantissima, di produzione tutta interna alla Rai. La Rai quindi ha acquistato i diritti del format dalla società olandese Endemol, ma anni prima Gianni Ippoliti aveva ideato un format identico proprio per la Rai, che ne detiene quindi i diritti".
C'è poi, rivela il Codacons, un ulteriore elemento che renderebbe il format Rai originale rispetto a quello che l'azienda acquistò da Endemol. "Nell’acquisto della licenza del format americano non sembrerebbe essere presente la figura del 'parente misterioso' -spiega il Codacons nel documento visionato dall'Adnkronos- Elemento che, invece, era originariamente presente nel game andato in onda a 'Girone all’italiana'. Difatti, quest’ultima parte del gioco non risulterebbe essere presente nel format americano che Endemol vendette alla Rai, e successivamente aggiunto nelle ultime edizioni dei 'Soliti ignoti'".
Ciò detto, per il Codacons sarebbe "fondamentale" che "la stessa Rai provveda, nel pieno rispetto della verità, dell'importanza della tutela, protezione e valorizzazione delle produzioni interne ed al fine di assicurare tutela tanto ad essa quanto ad un suo artista, oltre che a tutti gli utenti che pagano un canone ed esigono che la concessionaria beneficiaria adotti comportamenti virtuosi e non di spreco". Contestualmente alla diffida, l'associazione dei consumatori e Assourt chiedono "di avviare il necessario procedimento istruttorio e di monitoraggio, al fine di accertare se con riferimento alle fattispecie esposte possano configurarsi sprechi di denaro pubblico a danno della collettività".
Spettacolo
Federico Fashion Style vittima di aggressione omofoba:...
La denuncia del parrucchiere delle star: "Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno davanti agli occhi di tutti!".
“È vergognoso che nel 2024 ancora succeda tutto ciò! Preso a schiaffi e un pugno in faccia su un treno Italo davanti agli occhi di tutti! Essere denigrato e aggredito per l’orientamento sessuale è vergognoso!". Così Federico Fashion Style, il parrucchiere delle star, denuncia su Instagram, di essere stato vittima di un'aggressione omofoba, e in un breve video, da una barella di Pronto soccorso, quasi in lacrime si dice sconvolto che ancora esistano "gli omofobi di m...a", dice. E poi scrive: "Grazie per i mille messaggi, ora farò tutti gli aggiornamenti e vi farò sapere! Ma vi prego, smettetela di chiamare la gente Frocio! L’omosessualità non è una malattia!”.
Spettacolo
La vita privata di Alberto Sordi in un docufilm, primo ciak...
Tratto dal libro "Alberto Sordi secret" scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino del grande attore
Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi dal titolo "Alberto Sordi secret", tratto dall'omonimo libro scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino dell'attore - che ne è anche il regista - e pubblicato da Rubbettino editore, giunto all'undicesima ristampa. Il primo ciak si è tenuto nel suggestivo centro storico di Narni, in provincia di Terni, dove si sono presentate centinaia di comparse che hanno sovraffollato la cittadina. Un progetto internazionale, anche in lingua inglese e spagnola, in cui dell'Alberto nazionale si racconta la vita familiare.
Il docufilm si compone di una parte documentaristica con testimonianze inedite di amici e parenti dell'attore tra i quali il regista Pupi Avati, l'annunciatrice e presentatrice tv Rosanna Vaudetti, la nipote di Totò Elena de Curtis, il re dei paparazzi Rino Barillari, la contessa Patrizia de Blanck, Sabrina Sammarini (figlia dell'attrice Anna Longhi), foto di famiglia, video e audio originali. Questa parte si lega a un'altra dove la narrazione diventa racconto filmico con personaggi vissuti realmente, in cui viene mostrata l'infanzia e l'adolescenza di Alberto Sordi negli Anni Venti e Trenta grazie alle interpretazioni di attori e attrici amati dal grande pubblico come Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti e a tre bambini di età diverse che impersonano l'attore. Un biopic in cui nulla è fiction, frutto di fantasia, ma dove invece i dialoghi, le situazioni e i personaggi ripercorrono la vita reale e sconosciuta al pubblico di Alberto Sordi.
E' noto che l'attore fosse riservatissimo, non amasse l'ostentazione e la sua vita privata fosse blindata. Con il pubblico, a cui era molto legato e riconoscente - e con i suoi collaboratori - ha condiviso soltanto la sua vita professionale. Il docufilm, lontano dai luoghi comuni, è ricco di emozioni, aneddoti e curiosità, orgogliosamente e volutamente indipendente, in quanto realizzato senza alcun contributo pubblico. Partner del progetto sono il ministero della Cultura, il Parco archeologico del Colosseo, il Parco archeologico di Ostia antica, la Repubblica di San Marino, De Matteis Agroalimentare e Artemisia Lab. La regia e la sceneggiatura sono di Igor Righetti, il direttore della fotografia è Gianni Mammolotti, scenografo e costumista Stefano Giovani, una produzione Cameraworks, prodotto da Massimiliano Filippini. Le riprese, oltre che a Narni, si svolgeranno nei luoghi amati da Alberto Sordi come Roma, la Toscana, le Marche e la Repubblica di San Marino.