Politica
Salvini: “Vittoria Putin? Quando un popolo vota ha...
Salvini: “Vittoria Putin? Quando un popolo vota ha sempre ragione”
Stoccata a Macron dal vicepremier. Tajani: "Salvini? Politica estera la fa il ministro degli Esteri...". La replica di Calenda al leghista: "Ripassa le basi". Boccia: "Va bene votare con urne trasparenti e i militari che controllano il voto nei seggi?"
"In Russia hanno votato, ne prendiamo atto; quando un popolo vota ha sempre ragione". Così il vicepremier Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, si esprime sul plebiscito per Vladimir Putin nelle elezioni in Russia. Il leader della Lega parla a margine dell’incontro 'Guidare il cambiamento. Innovazione e sostenibilità per il trasporto pubblico locale del XXI secolo”, a Milano. "Le elezioni - afferma Salvini - fanno sempre bene, sia quando uno le vince sia quando uno le perde. Io quando le perdo cerco di capire dove ho sbagliato e come fare meglio la prossima volta".
In Russia "ci sono state delle elezioni; prendiamo atto del voto dei cittadini russi, sperando che il 2024 sia l’anno della pace". Piuttosto, osserva, "mi preoccupa che qualche leader europeo parli come se fosse naturale di esercito, di guerre e di militari da mandare a combattere, perché la terza guerra mondiale è l'ultima cosa che voglio lasciare in eredità ai miei figli". E a domanda, risponde: "Mi riferisco evidentemente a Macron".
La nota della Lega: "Giudizio né positivo né negativo, prendiamo atto"
"In Russia hanno votato, non diamo un giudizio positivo o negativo del risultato, ne prendiamo atto e lavoriamo (spero tutti insieme) per la fine della guerra ed il ritorno alla pace. Con una guerra in corso non c’è niente da festeggiare", recita quindi una nota della Lega.
Tajani: "Salvini? Politica estera la fa il ministro degli Esteri"
"La politica estera la fa il ministro degli Esteri. Le posizioni di politica estera sono quelle del ministro degli Esteri". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani risponde, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri, a chi gli chiede se non tema che dichiarazioni come quelle rilasciate dal vicepremier Salvini sulle elezioni in Russia possano dare l'immagine di un governo poco unito.
Le reazioni della politica
"Salvini, ti suggerisco di ripassare le basi. Quando un popolo vota nel contesto di una democrazia liberale - libertà di espressione, associazione, stampa e magistratura indipendente - il risultato va riconosciuto. La democrazia senza stato di diritto non esiste. La Russia è una dittatura e le elezioni sono una farsa. Punto", scrive Carlo Calenda su Twitter replicando a Matteo Salvini sulle elezioni in Russia.
"Salvini dice di aver apprezzato l’esito delle elezioni russe. Il vice premier del nostro paese dice che ‘quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde". Chiedo a Salvini: va bene quindi votare con le urne trasparenti e i militari che controllano il voto nei seggi? Sono curioso di conoscere la sua risposta e di sapere se i suoi alleati di governo la pensano alla stessa maniera", dice il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
"Solidarietà al vicepremier e ministro Antonio Tajani, non dev’essere facile avere un omologo vicepremier Salvini, che non condanna i crimini di Putin e vede in queste elezioni russe una grande affermazione del popolo. Ma con queste posizioni il governo può mai essere credibile? E Meloni tace…", dice il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, su twitter.
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Aborto, Meloni risponde a Madrid: “Ignoranti, non...
La premier replica alle critiche della ministra spagnola Ana Redondo che su X ha parlato di "pressioni su donne che vogliono interrompere la gravidanza"
Madrid critica Roma sull'aborto. E la presidente del Consiglio Giorgia Meloni risponde per le rime. "Varie volte ho ascoltato ministri stranieri che parlano di questioni interne italiane senza conoscerne i fatti. Normalmente quando si è ignoranti su un tema si deve avere almeno la buona creanza di non dare lezioni", ha detto la premier replicando a Bruxelles alle critiche della ministra spagnola Ana Redondo sulla presenza nei consultori italiani degli esponenti pro-vita.
Cosa ha detto il ministro spagnolo
"Consentire pressioni organizzate contro le donne che vogliono interrompere una gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge. È la strategia dell'estrema destra: minacciare per togliere diritti, per frenare la parità tra donne e uomini", ha scritto infatti su X Redondo.
"L'aborto è un diritto fondamentale di tutte le donne, è un diritto umano, e fa parte del nostro diritto alla salute", "con questa decisione quindi il governo italiano sta mettendo a rischio la vita e la sicurezza delle donne, che sono più della metà della popolazione", ha fatto eco l'ex ministro delle Parità spagnola Irene Montero.
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Time, Meloni tra le 100 persone più influenti nel 2024
"A due anni di distanza" dalla salita al potere "rimane popolare, non solo in Italia, ma anche tra i leader occidentali" scrive la rivista statunitense
Giorgia Meloni tra le 100 persone più influenti del 2024 secondo il Time. Quando la prima premier donna italiana "è salita al potere in Italia nel 2022, molti osservatori nutrivano timori per il suo partito di estrema destra e per l'impatto che avrebbe avuto sull'Europa e sul mondo - scrive il settimanale americano -, ma a due anni di distanza, la Meloni rimane popolare, non solo in Italia, dove gode di un indice di gradimento del 41% nonostante la debole crescita economica, ma anche tra i leader occidentali, molti dei quali sono stati rallegrati dal suo fermo sostegno all'Ucraina (e, in particolare, dalla sua capacità di persuadere leader come l'ungherese Viktor Orban a sostenere i finanziamenti europei a Kiev)".
La Meloni, osserva ancora il Time, "non ha abbandonato completamente la sua politica di destra: in patria, il suo governo ha perseguito politiche che, secondo i critici, erodono silenziosamente i diritti delle persone LGBTQ+. A livello di Unione Europea, si è accreditata come la forza trainante dietro all'approccio sull'immigrazione, che prevede di pagare Paesi come l'Egitto e la Tunisia per impedire ai migranti di partire". "Se il blocco di destra europeo dovesse espandersi dopo le elezioni del Parlamento europeo di giugno, come previsto dai sondaggi, la Meloni potrebbe emergere come sua figura di spicco naturale".
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Sabato 20 aprile il Consiglio Nazionale di Noi moderati
Sabato 20 aprile 2024 si terrà alle ore 10,30 presso il Roma Eventi Piazza di Spagna, in via Alibert 5a il Consiglio Nazionale di Noi moderati. Tra gli altri parteciperanno il presidente di Noi moderati Maurizio Lupi e il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti.