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Ucraina, i super droni di Kiev: la nuova arma per colpire...
Ucraina, i super droni di Kiev: la nuova arma per colpire in Russia
Vengono utilizzati per colpire obiettivi in profondità, in particolare infrastrutture del settore dell'energia
Droni a lungo raggio, alcuni dei quali potenziati con sistemi elementari di intelligenza artificiale usati per navigare in autonomia anche in presenza di segnali di disturbo che oscurano il flusso di informazioni satellitari di localizzazione. Sono le nuove armi usate dall'Ucraina per colpire obiettivi in profondità Russia, in particolare del settore dell'energia come la raffineria di Rosneft a Ryazan centrata lo scorso 13 marzo.
La raffineria, che si trova a 500 chilometri dal confine ed è una delle più grandi del Paese, è stata fra l'altro obiettivo di più attacchi. Sono stati colpiti da un drone anche due fabbriche Yelabuga a Nizhnekamsk nel Tatarstan, a 1.100 chilometri dal confine, in cui sembra che venissero assemblati i droni Shahed di progettazione iraniana. Se i droni sono effettivamente partiti dall'Ucraina è questo l'attacco a distanza maggiore mai effettuato con un drone ucraino.
L'intelligenza artificiale per potenziare le armi
Kiev ha informalmente confermato alla Cnn l'impiego sui droni a lungo raggio di sistemi di intelligenza artificiale. "L'accuratezza della navigazione quando i sistemi elettronici di bordo sono disturbati è resa possibile dall'uso di intelligenza artificiale. Ogni piattaforma dispone di un computer con dati provenienti dai satelliti e da terra. I voli sono organizzati in anticipo con i nostri alleati - sostiene la fonte ucraina, contrariamente a quanto tendono a far sapere gli Stati Uniti - e la piattaforma segue il piano di volo e ci consente a colpire obiettivi con una precisione di metri".
"I droni dispongono di una 'visione automatica' che è una forma di IA. In sostanza viene inserito in un chip un modello per addestrare a identificare la geografia e l'obiettivo verso cui il drone naviga. Quando il drone viene dispiegato è in grado di riconoscere il punto in cui si trova autonomamente, senza dover comunicare con i satelliti", ha spiegato Noah Sylvia, analista del Royal United Service Institute.
"E' completamente autonomo", sottolinea. "Questo livello di autonomia non si è mai visto in un drone prima, ma siamo ancora alle prime fasi di sviluppo di questa tecnologia", ha aggiunto Chris Lincoln-Jones, ex ufficiale britannico esperto in droni e intelligenza artificiale, in una intervista all'emittente americana.
L'Ucraina usa i droni sin dall'inizio della guerra e ha impegnato risorse importanti per produrli sul suo territorio e in ricerca e sviluppo. In un primo momento il modello era standard, sia per la ricognizione che per attacchi con bombe di piccole dimensioni. Ma lo sforzo sta dando i suoi frutti.
I danni al settore petrolifero
I droni prodotti localmente consentono una maggior precisione degli attacchi, come dimostrano i raid sulle raffinerie in Russia. Vengono infatti colpite in modo particolare le unità di distillazione del greggio, piuttosto che i centri di stoccaggio del carburante, vale a dire elementi che richiedono molta più tecnologia occidentale, quindi difficili da sostituire con le sanzioni.
Il 12 per cento della capacità di raffinazione russa è ora dismessa, sostiene l'Ucraina. La Russia ha bloccato provvisoriamente le esportazioni di benzina per evitare l'aumento dei prezzi dei combustibili. I raid hanno provocato un aumento dei prezzi del petrolio, con il costo del Brent a più 13 per cento quest'anno. E' questa una violazione, da parte di Kiev, del patto non scritto con i suoi alleati: finanziamento e assistenza alle forze di Kiev ma il settore dell'energia russo non si tocca, per evitare crisi a livello globale, né con le sanzioni, men che meno con attacchi, sottolinea Helima Croft, direttrice delle strategie sulle commodity alla Rbc Capital Markets.
Cronaca
Il “Megafono Sociale” di Danone: un nuovo modo...
Le aziende devono creare valore economico ma anche valore sociale, insomma un nuovo modello di business. Questo il messaggio lanciato da Danone Italia attraverso il libro "Il Megafono Sociale. Un nuovo modello di creazione del valore", curato dalla giornalista Maria Cristina Origlia e distribuito da Harvard Business Review Italia, la cui presentazione si è rivelata momento di confronto tra il mondo dell'impresa, delle istituzioni e del terzo settore. Il "Megafono Sociale" è un modello che ha l'obiettivo di amplificare l'impegno sul tema della sostenibilità partendo dai singoli brand, per generare un impatto positivo sulla società attraverso il coinvolgimento delle persone in cause sociali. Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Company Italia & Grecia, ha sottolineato l'importanza di unire la sostenibilità economica a quella sociale e ambientale.
Esteri
TikTok rischia di scomparire dai telefoni americani. Il...
Dopo un mese di stallo, si avvicina il momento clou per TikTok: lo speaker della Camera Mike Johnson ha deciso di inserire la norma che prevede il bando della piattaforma video dagli Stati Uniti (a meno di un disinvestimento dei suoi azionisti cinesi), in un pacchetto di aiuti per Israele e Ucraina, che dovrebbe essere approvato sabato. Il Senato, finora tentennante sulla tagliola nei confronti dell'app usata da 170 milioni di americani, dovrebbe votare rapidamente il pacchetto, e il presidente Joe Biden ha promesso di firmare tutto immediatamente.
Nelle scorse settimane l'attività di lobbying della società, in particolare dell'amministratore delegato Shou Chew, è stata incessante. Molti utenti sono stati bombardati di messaggi sull'app in cui erano incoraggiati a protestare contro i parlamentari per la proposta di legge, che dà a ByteDance, la società che controlla TikTok, quasi un anno (erano sei mesi in una prima versione) per trovare azionisti non basati in Cina cui vendere le proprie quote. Se la cessione non dovesse andare in porto, l'app sparirebbe dagli app store e non potrebbe più essere scaricata dai cittadini americani. Uno dei potenziali compratori che stava mettendo in piedi una cordata è l'ex Segretario al Tesoro Steven Mnuchin.
TikTok, in un post su X mercoledì sera, ha scritto: "Ci dispiace che la Camera dei Rappresentanti stia usando il pretesto di importanti aiuti esteri e umanitari per forzare nuovamente un divieto che calpesterebbe i diritti alla libera espressione di 170 milioni di americani, devasterebbe 7 milioni di imprese e chiuderebbe una piattaforma".
Gli esperti di sicurezza nazionale ritengono TikTok uno strumento di propaganda e di raccolta massiccia di dati a uso e consumo del governo cinese. Alcuni parlamentari, come il libertario Rand Paul, sono convinti che una simile legge sarebbe giudicata incostituzionale dalla Corte Suprema. Donald Trump, che da presidente aveva per primo provato a costringere ByteDance a disinvestire da TikTok, ha nel frattempo cambiato idea. I maligni sostengono che il ripensamento è legato a uno dei più importanti donatori repubblicani, Jeff Yass, che ha investito 22 milioni nella società che si è appena fusa con Trump Media, e allo stesso tempo è azionista di ByteDance. Ma una maggioranza bipartisan, come la commissione che un mese fa ha votato 50 a 0 per portare il disegno di legge al voto dell'aula, si è ormai allineata alle preoccupazioni della Casa Bianca e dell'intelligence.
Cronaca
All’università Roma Tre commemorazione dei desaparecidos in...
Enriqueta Estela Barnes de Carlotto, presidente dell’Associazione delle “Abuelas de Plaza de Mayo”, ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in Lingue e letterature per la didattica e la traduzione per l’impegno per il diritto all’identità anche in ambito letterario-drammaturgico. Una preziosa occasione per fare memoria della tragedia consumata in Argentina con il colpo di stato militare del 1976.