Esteri
Russia, Putin cambia: Moiseev nuovo comandante della Marina
La nomina viene ufficializzata, si volta pagina dopo i flop nel Mar Nero
Vladimir Putin cambia il comandante della Marina dopo i flop nel Mar Nero. L'ammiraglio Alexander Moiseev, già a capo della Flotta del Mar Nero, è stato nominato nuovo comandante facente funzione della marina russa. La svolta arriva dopo i duri colpi subiti dalla Russia nelle acque del Mar Nero, dove l'Ucraina ha colpito più volte con i droni marini affondando diverse navi nemiche.
L'ultimo bersaglio colpito e affondato da Kiev è la Caesar Kunikov, nave da sbarco russa centrata lo scorso 14 febbraio. L'Ucraina ha rivendicato sinora risultati rilevanti nelle offensive contro la flotta russa, che per Kiev avrebbe perso nel Mar Nero ben 8 navi su 13.
Chi è l'ammiraglio Moiseev
La nomina di Moiseev è stata annunciata oggi dai media ufficiali russi dopo che per mesi non era arrivata conferma della notizia della sostituzione di Nikolai Evmenov, dopo cinque anni dalla sua nomina, in seguito alle perdite subite nel conflitto in corso. La nomina di Moiseev è stata citata oggi nelle celebrazioni per la Giornata di marinai di sottomarino a Koranstadt.
Nato a Kaliningrad il 16 aprile del 1962, Moiseev ha frequentato l'Istituto Alexander Popov e l'accademia navale Kuznetsov di San Pietroburgo. Per quasi 30 anni ha servito a bordo di sottomarini nucleari. Nel 2011 è stato insignito del titolo di Eroe della Russia. Sette anni più tardi è stato nominato comandante della Flotta del Mar Nero e successivamente comandante della Flotta del Nord.
Esteri
Usa, l’allarme dell’Fbi: “Hacker cinesi...
Il direttore Wray: "Sono riusciti a infiltrarsi in diverse società americane che operano in settori critici, come quello energetico o idrico"
Il direttore dell'Fbi, Christopher Wray, ha lanciato l'allarme sul fatto che hacker legati al governo cinesi stanno aspettando "solo il momento giusto per un devastante attacco" ad infrastrutture critiche negli Stati Uniti. Durante un discorso alla Vanderbilt University, Wray ha rivelato che un gruppo di hacker cinesi, Volt Typhoon, è riuscito ad infiltrarsi in diverse società americane che operano in settori critici, come quello energetico o idrico, secondo quanto riporta l'International Business Times.
Nel suo discorso, Wray ha sottolineato quindi che la Cina possiede la capacità di infliggere danni sostanziali a infrastrutture critiche Usa, e che il piano degli hacker è quello di "attaccare infrastrutture civili per cercare di indurre il panico". Un portavoce del ministero degli Esteri cinesi ha dichiarato, all'inizio della settimana, che Volt Typhoon non ha nessun contatto con il governo cinese ma fa parte di un gruppo criminale specializzato in "ransomware".
Esteri
Biden e la gaffe sullo zio mangiato dai cannibali
Il presidente e l'omaggio allo zio morto nella Seconda guerra mondiale
"Mio zio forse è stato mangiato dai cannibali". Parola di Joe Biden. Le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti somigliano ad una nuova gaffe e non passano inosservate. Biden si è espresso durante una visita a Scranton, Pennsylvania, la città che - come sanno gli appassionati di serie tv - è diventata celebre anche perché è la sede di The Office, lo show Nbc che dal 2005 al 2013 ha avuto un enorme successo.
Biden ha reso omaggio allo zio, Ambrose Finnegan, pilota morto durante la Seconda guerra mondiale. "E' stato abbattuto in Nuova Guinea e non hanno mai trovato il corpo. In quella parte della Nuova Guinea c'erano molti cannibali", le parole del presidente. Secondo i registri militari, in realtà, l'aereo su cui volava Finnegan precipitò davanti alle coste della Nuova Guinea: l'apparecchio e il corpo non vennero mai trovati.
Esteri
G7, Tajani: “Convergenza su tutte le questioni...
A Capri il vertice dei ministri degli Esteri
"Grande unità d'intenti e convergenza su tutte le questioni internazionali". Così Antonio Tajani nella conferenza finale del vertice dei ministri degli Esteri dei Paesi del G7 a Capri. Ribadito il no all'operazione militare israeliana a Rafah, per il Medio Oriente va perseguita la de-escalation. Ok alle sanzioni all'Iran ma la porta del dialogo resta aperta.