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Volandri al premio ‘Asi Sport e Cultura’:...
Volandri al premio ‘Asi Sport e Cultura’: “Un onore essere qui grazie a risultato straordinario”
"E' un onore e un privilegio essere qui, grazie ad un risultato straordinario che parte da lontano, grazie ai ragazzi che sono stati disponibili e strepitosi, soprattutto nel finale di stagione, nel vestire la maglia azzurra. Quindi sono molto contento di essere qui". Lo ha detto il capitano non giocatore di Coppa Davis, Filippo Volandri sul premio 'Asi Sport e Cultura', al Salone d'Onore del Coni. "Le prospettive per la nostra squadra sono rosee, è una squadra giovane e lascia ben sperare per il futuro. Vincere due volte la Coppa Davis sarebbe veramente una conferma importante. Ci poniamo l'obbiettivo di vincerne un'altra, con Berrettini, perchè è la promessa che ci siamo fatti anche con gli altri ragazzi, quindi stiamo lavorando per questo", ha aggiunto Volandri.
“Sinner lavora per diventare numero uno. Può fare questo, vincere uno Slam e anche più di uno. Quello che mi piace è che sta lavorando per questo, poi vedremo quanto tempo ci metterà -ha proseguito- Berrettini? Sta bene, si sta allenando. Sta ristrutturando il team e questo è importante perché dà nuovi stimoli. Incrociamo le dita. Gli altri ragazzi anche sono tutti in preparazione invernale nelle poche settimane che hanno a disposizione dopo la Davis, ma con l’entusiasmo della vittoria che gli dà una spinta per il futuro”, ha aggiunto Volandri che sulle prospettive del 2024 ha concluso: "La squadra è giovane, ci poniamo di vincere di nuovo la Coppa Davis con Berrettini".
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Insulti razzisti tra giocatori, da Mawuli a Obi i...
L'episodio del presunto insulto a Juan Jesus non è una vicenda isolata del calcio italiano
L'episodio del presunto insulto razzista rivolto dal difensore dell'Inter Francesco Acerbi al napoletano Juan Jesus non è una vicenda isolata nel mondo del calcio italiano, anche se i casi di razzismo tra colleghi calciatori sono decisamente più rari rispetto agli insulti di matrice razziale rivolti dal pubblico ai giocatori quasi sempre della squadra avversarie.
I precedenti
Ci sono stati due precedenti nei campi da calcio del nostro Paese. Poco più di tre anni fa, esattamente il 17 gennaio 2021, durante Sambenedettese-Padova, gara valida per la 19/a giornata del girone B di Serie C, Shaka Mawuli, centrocampista ghanese della squadra marchigiana, ha denunciato insulti razzisti da parte di Claudio Santini, attaccante del club veneto. Dopo la denuncia da parte del direttore tecnico della Samb, Giovanni Improta, la Procura della Figc ha aperto un'inchiesta, che si è chiusa qualche mese dopo, anche perché non c'erano immagini televisive, con la squalifica di 10 giornate per Santini.
Meno di un mese prima, il 22 dicembre 2020, nel corso del match di Serie B fra Pisa e Chievo l’attaccante dei toscani Michele Marconi si è rivolto verso il centrocampista dei clivensi Joel Obi, con le parole, 'la rivolta degli schiavi'. Anche in quel caso la Procura federale ha aperto un'indagine che ha portato al deferimento di Marconi e poco dopo a una squalifica di 10 turni.
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Roma, si ferma Lukaku
L'attaccante salterà il match con la sua Nazionale
Roma in ansia per le condizioni di Romelu Lukaku. L'attaccante belga ha risposto presente alla convocazione per gli impegni contro Irlanda ed Inghilterra, ma deve fare i conti con un intoppo fisico.
Già out nelle ultime settimane per un problema all'anca, adesso Lukaku deve fare i conti con un leggero sovraccarico all'inguine. Per questo motivo non prenderà parte alla gara contro l'Irlanda.
In ogni caso seguirà il gruppo e continuerà a far parte dei convocati. La speranza del Belgio è che Lukaku possa disputare il big match contro l'Inghilterra, in calendario il prossimo martedì.
La Roma e De Rossi monitorano la situazione in vista della delicata trasferta di Lecce in programma il prossimo 1 aprile. Contro i salentini potrebbe recuperare anche Paulo Dybala, out contro il Sassuolo per una piccola lesione all'adduttore destro.
Fantacalcio.it per Adnkronos
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Caso Acerbi, giudice sportivo chiede approfondimento a...
La nota della giustizia sportiva
Sul caso Acerbi "il Giudice sportivo, letto il referto del Direttore di gara, ritiene necessario che venga approfondito da parte della Procura federale per riferire a questo Giudice, sentiti se del caso anche i diretti interessati, quanto accaduto tra il calciatore della Soc. Napoli Juan Guilherme Nunes Jesus ed il calciatore della Soc. Internazionale Francesco Acerbi circa eventuali espressioni di discriminazione razziale proferite da quest'ultimo nei confronti del calciatore della Soc. Napoli". E' quanto si legge in una nota della giustizia sportiva.
Cosa è successo
Francesco Acerbi nega intanto di aver pronunciato insulti razzisti durante Inter-Napoli. Juan Jesus, dopo le lamentele in campo e le dichiarazioni soft nel post-partita, torna ad accusare il nerazzurro: "Mi ha detto negro". Il caso, che ha portato all'esclusione di Acerbi dalla Nazionale, è destinato ad avere ulteriori strascichi dopo le parole dei due calciatori nel day after. Juan Jesus, durante il match giocato domenica a Milano, ha denunciato l'episodio all'arbitro Federico La Penna. Il brasiliano ha detto al direttore di gara di essere stato apostrofato con il termine 'negro'. Nel post-partita, il sudamericano ha ridimensionato la questione ai microfoni di Dazn.
"Non ho detto nessuna frase razzista, questo è sicuro. Non ho sentito Juan Jesus, secondo me ha capito anche male", la versione di Acerbi rispondendo ai cronisti sul caso che lo coinvolge. "Perché avrei dovuto chiedere scusa? Io so che non ho detto frasi razziste, gioco a calcio da vent'anni e so ciò che dico", ha detto il difensore dell'Inter ai cronisti che lo aspettavano alla stazione di Milano.